La vacanza diventa un incubo: italiano “prigioniero” in un ospedale in Thailandia
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Una vacanza in Thailandia. Il malore. Il ricovero in ospedale. È l’incubo che sta vivendo, in queste ore, Diego Iacuzzi, 53enne residente a Torreano di Cividale, ex dipendente della vecchia tipografia del Messaggero Veneto.
Tutto è iniziato con un’infezione intestinale e polmonare che lo ha costretto a ricorrere alle cure mediche di un ospedale di Bangkok. Le sue condizioni erano gravi.
E ora che non è più in pericolo di vita, anche se ancora intubato, non può tornare in Italia. “È cosciente” spiegano i familiari a UdineToday, “ma molto debilitato. Dovrebbe essere operato”.
Il problema, come ha raccontato al giornale locale la moglie del fratello Gianni, che lo ha raggiunto in Thailandia, è che “per portarlo nel nostro Paese ci vorrebbe una cifra che, a seconda di chi agisce e del quadro clinico, va dai 60 ai 100mila euro”.
Eppure, prima di partire, Iacuzzi aveva stipulato una polizza sanitaria che avrebbe dovuto coprire eventuali spese fino a 250mila euro.
“Ma al momento, secondo quanto ci ha fatto sapere la compagnia, la pratica è stata chiusa”. E ora? “Ho trovato un’associazione che sarebbe partita nei giorni scorsi proprio dalla capitale thailandese e avrebbe potuto imbarcarlo per 100mila euro come prezzo di favore, altrimenti l’importo standard, per quel tipo di trasporto, è addirittura di 170mila euro nel loro caso”.
Ora si attendono sviluppi. Qualora le condizioni di Iacuzzi migliorassero, “imbarcandolo su una carrozzina, con 6 o 7 mila euro ce la potremmo cavare”, spiega la cognata. Le autorità italiane in Thailandia, informate dai familiari, stanno seguendo la situazione.
Il problema, però, è “se i medici dovessero decidere di operarlo. Noi vorremmo farlo in Italia, ma non possiamo certo trovare 60-100 mila euro in pochi giorni”.