È morta la ragazza accoltellata al gay pride di Gerusalemme
Si chiamava Shira Banki, aveva 16 anni. È rimasta uccisa a causa delle ferite riportate in seguito all'attacco di un ebreo ultra-ortodosso che ha accoltellato sei persone
È rimasta uccisa a causa delle ferite riportate in seguito all’attacco di un ebreo ultra-ortodosso che ha accoltellato sei persone al gay pride di Gerusalemme lo scorso giovedì 30 luglio.
Si chiamava Shira Banki e aveva 16 anni. Nelle ore immediatamente successive alla sua morte, avvenuta domenica 2 agosto, nel luogo in cui si è consumato l’attentato è stata organizzata una veglia in suo ricordo.
Per l’occasione si sono riunite centinaia di persone, tra cui i suoi insegnanti, i compagni di scuola e alcuni membri della comunità gay di Gerusalemme.
A tal proposito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso “tolleranza zero” nei confronti degli estremisti, definendo l’avvenimento di giovedì “molto grave”.
Le sue parole erano indirizzate anche a quanto avvenuto due giorni prima, il 31 luglio, quando un gruppo di estremisti israeliani ha dato fuoco a due abitazioni in Cisgiordania, uccidendo un bambino di 18 mesi.
Il governo israeliano ha approvato nuove misure per contrastare la violenza ultra-nazionalista contro i palestinesi, tra cui la detenzione senza processo per gli israeliani estremisti.
Questa politica di detenzione è stata a lungo messa in pratica nei confronti dei palestinesi, ma secondo quanto riporta la Bbc raramente sarebbe stata utilizzata per gli israeliani.