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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: oltre 46mila morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “16 vittime nei raid odierni di Israele”. Papa Francesco: “Situazione umanitaria vergognosa”. Stallo in Qatar ai colloqui per la tregua. Siria: attesi oggi a Roma i ministri degli Esteri del Quintetto | DIRETTA

Immagine di copertina
Le conseguenze di un attacco aereo condotto da Israele il 7 gennaio 2025 a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Credit: Saed Abu Nabhan apaimage/SIPA / AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas a Gaza oggi, giovedì 9 gennaio

Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 9 gennaio 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente e in Siria, dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.

DIRETTA

Ore 18,00 – Gaza: Hamas disponibile a formare un comitato di “tecnocrati” insieme alle altre fazioni palestinesi per governare la Striscia nel dopoguerra – Hamas è disponibile a formare un comitato di “tecnocrati” insieme alle altre fazioni palestinesi per governare la Striscia di Gaza nel dopoguerra. Lo ha annunciato oggi l’esponente di Hamas, Mousa Abu Marzouk, secondo il portale palestinese Quds News Network. L’idea, secondo Marzouk, è stata proposta dall’Egitto, ma non è stata approvata dal movimento Fatah. “Sosteniamo questo comitato a condizione che sia formato da personalità nazionali e oneste che non siano corrotte”, ha affermato Abu Marzouk.

Ore 17,30 – Cisgiordania, Anp: “247 arresti nell’operazione antiterrorismo a Jenin” – Almeno 247 persone sono state arrestate dalle forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) nell’ambito di un raid antiterrorismo condotto nelle ultime settimane nel campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo ha annunciato oggi il portavoce delle forze di sicurezza dell’Anp, Anwar Rajab, in una conferenza stampa citata dall’agenzia ufficiale Wafa, secondo cui nell’ambito dell’operazione sono stati anche disinnescati 245 ordigni esplosivi e confiscate numerose armi e munizioni. “Otto degli arrestati sono sospettati di aver finanziato illecitamente gruppi terroristici nella Cisgiordania settentrionale”, ha detto Rajab, secondo cui le forze dell’Anp hanno anche sequestrato alcuni fondi che avrebbero dovuto essere destinati alle famiglie dei “martiri e dei prigionieri” nelle carceri israeliane, ma di cui gli arrestati si erano “appropriati indebitamente”.

Ore 17,00 – Gaza, al-Jazeera: “16 morti nei raid odierni di Israele” – Almeno 16 persone sono rimaste uccise nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi aerei condotti a partire dall’alba di oggi dalle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita i propri corrispondenti e la Protezione civile del territorio costiero palestinese, secondo cui l’ultimo raid dell’Idf ha ucciso tre persone, tra cui una donna e un bambino, nell’ex scuola di Erbakan, nel nord della Striscia, ferendone ​​altre 25.

Ore 16,30 – Siria: sbarca nel nord un carico di 50 tonnellate di aiuti sanitari inviato dall’Ue – Un carico di 50 tonnellate di aiuti sanitari, finanziato dall’Unione europea e coordinato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è arrivato ​​oggi dalla Turchia nel nord della Siria. Lo ha confermato all’agenzia di stampa francese Afp la portavoce dell’Oms per il nord della Siria, Mrinalini Santhanam, secondo cui le forniture mediche, provenienti da Dubai e comprensive di kit chirurgici d’urgenza e di vari medicinali essenziali, sono entrate nel Paese arabo attraverso il valico di frontiera di Cilvegozu, nel sud della Turchia, situato a 50 chilometri a nord di Aleppo. Si tratta della prima spedizione di aiuti finanziata dall’Ue dalla caduta del regime di Bashar al-Assad, fuggito in Russia l’8 dicembre scorso. “Un altro carico è previsto per febbraio”, ha detto Mrinalini Santhanam ad Afp, specificando però che quest’ultimo è “ancora in fase di pianificazione” e che bisogna ancora “determinare il volume e la portata” delle forniture, che saranno distribuite ai centri sanitari di Idlib e della regione di Aleppo. “Quasi la metà degli ospedali (nel Paese) non sono operativi”, ha aggiunto Lorenzo Dal Monte, responsabile della pianificazione dell’Oms.

Ore 16,00 – Libano, Idf bombardano un veicolo nel sud: “Trasportava armi per Hezbollah” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno bombardato oggi un veicolo che presumibilmente trasportava armi nel sud del Libano. Lo riferiscono in una nota diramata online le Idf, secondo cui l’attacco aereo, compiuto con un drone dall’Aeronautica militare israeliana, è stato effettuato “dopo aver identificato alcuni sospetti che avevano caricato armi su un veicolo”. “Le armi venivano trasferite da alcuni edifici che utilizzati da Hezbollah”, sostengono i militari israeliani. Non è chiaro dove sia stato eseguito e quante vittime abbia provocato il raid.

Ore 15,30 – Libano, il neopresidente Aoun: “Lo Stato avrà il monopolio sulle armi” – Il neopresidente del Libano, Joseph Aoun, ha dichiarato che lo Stato avrà “il monopolio sulle armi”. “Stiamo attraversando una crisi di potere, di comprensione della democrazia e di leadership”, ha detto il presidente eletto Aoun al Parlamento di Beirut dopo il voto.” Mi impegno con i libanesi a lavorare per ripristinare l’immagine del Libano all’estero, per combattere la povertà e la disoccupazione. Le autorità avranno il monopolio sulle armi. Lo Stato deve investire nel proprio esercito per poter proteggere i propri confini, lottare contro il contrabbando e il terrorismo e prevenire l’aggressione israeliana sul nostro territorio”.

Ore 15,00 – Israele, media: il premier Netanyahu convoca una riunione di sicurezza sull’Iran – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato per questa sera una riunione del governo e dei vertici delle forze di sicurezza “riguardo la prontezza di Tel Aviv a colpire l’Iran”. Lo riferiscono l’emittente locale Channel 12 e il quotidiano online Zman Yisrael, che cita un collaboratore di uno dei ministri convocati da Netanyahu. Secondo l’emittente locale, l’incontro verterà sulla disponibilità di Israele a colpire il programma nucleare iraniano.

Ore 13,45 – Libano: il Parlamento elegge un nuovo presidente della Repubblica dopo due anni – Il Parlamento di Beirut ha eletto il generale Joseph Aoun nuovo presidente della Repubblica del Libano, colmando un vuoto istituzionale durato oltre due anni e due mesi. Il comandante in capo dell’esercito di Beirut, che ha ottenuto 99 voti, succede così a Michel Aoun (con cui non è imparentato), che aveva concluso il suo mandato il 31 ottobre 2022. Si tratta del quinto comandante dell’esercito nella storia del Libano a diventare capo dello Stato, il quarto consecutivo. (Continua a leggere)

Ore 13,10 – Libano: riprendono le consultazioni presidenziali in Parlamento. Media: favorito il comandante dell’esercito Joseph Aoun – Il Parlamento di Beirut ha ripreso le votazioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica dopo oltre due anni di sede vacante. Lo riferisce l’emittente locale Lbci, secondo cui tutti i 128 deputati sono tornati in aula per votare dopo le due ore di sospensione stabilite dal presidente del Parlamento, Nabih Berry, a seguito del primo turno delle consultazioni. Nel frattempo, il capo del gruppo in Parlamento di Hezbollah, Mohammad Raad, e la deputata del movimento Amal, Ali Hassan Khalil, hanno incontrato il comandante in capo dell’esercito Joseph Aoun, che al primo turno ha ottenuto 71 degli 86 voti necessari per essere eletto, per poi riferire i risultati dell’incontro al presidente Berry. Dal secondo turno delle consultazioni in poi, la soglia per eleggere il nuovo presidente della Repubblica scende a 65 voti, il che rende Aoun il favorito.

Ore 13,00 – Cisgiordania, ong: 15 palestinesi arrestati nelle ultime 24 ore – Almeno 15 palestinesi sono stati arrestati nelle ultime 24 ore dalle forze di sicurezza israeliane nei Territori occupati della Cisgiordania. Lo riporta la Palestinian Prisoners’ Society, che monitora i detenuti nelle carceri israeliane, secondo cui gli arresti sono avvenuti nei governatorati di Betlemme, Qalqilya, Hebron, Ramallah e a Gerusalemme est.

Ore 12,00 – Gaza: oltre 46mila morti dal 7 ottobre 2023, 70 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 46.006 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 109.378 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 70 persone e altre 104 sarebbero rimaste ferite.

Ore 11,45 – Gaza, media: “Nessuno sviluppo ai colloqui per la tregua in corso in Qatar” – I colloqui in corso a Doha, in Qatar, per raggiungere una tregua tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e liberare gli ostaggi trattenuti nel territorio costiero palestinese non hanno registrato sviluppi significativi negli ultimi giorni ma proseguono grazie all’attività dei mediatori. Lo ha rivelato oggi al quotidiano online The Times of Israel un funzionario del governo di Tel Aviv, secondo cui Hamas non ha ancora fornito a Israele la lista richiesta degli ostaggi ancora in vita. I mediatori egiziani, ha spiegato la fonte, non sono presenti ai colloqui. “Aiutano quando ci sono certi ostacoli. È possibile che se ci saranno progressi faremo entrare fisicamente gli egiziani. Per ora, stanno dando un aiuto collaterale”, ha sottolineato il funzionario israeliano, secondo cui negli ultimi giorni i negoziati si sono concentrati sulla richiesta di Hamas di porre fine alla guerra a Gaza per poi liberare gli ostaggi in una prima fase “umanitaria” dell’accordo. “Stiamo cercando di trovare un linguaggio sufficientemente ambiguo per far quadrare il cerchio”, ha dichiarato la fonte, secondo cui le parti sono anche in disaccordo sulla liberazione degli ostaggi maschi ultracinquantenni. “Hamas dice di essere disposto a liberarli ma in cambio vuole che Israele rilasci molti terroristi ‘di valore’, gente con le mani sporche di sangue”, ha detto al quotidiano online il funzionario di Tel Aviv, secondo cui il governo di Israele non è disposto a concedere un breve periodo di cessate il fuoco per raccogliere l’elenco degli ostaggi ancora in vita. “È una fake news”, ha dichiarato la fonte, secondo cui lo Stato ebraico accoglie con favore l’arrivo ai colloqui in corso a Doha dell’inviato di Donald Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff. “Ulteriori pressioni su Hamas sono sempre benvenute”, ha concluso il funzionario israeliano.

Ore 11,30 – Libano: il comandante dell’esercito Joseph Aoun non ha ottenuto il numero di voti necessari al primo turno per essere eletto presidente della Repubblica – Il comandante dell’esercito libanese Joseph Aoun non ha ottenuto il numero di voti necessari al primo turno per essere eletto presidente della Repubblica dal Parlamento di Beirut. Secondo l’emittente Lbci, al primo turno Aoun ha raccolto 71 voti contro i 2 ottenuti dall’ex candidato presidenziale Chibli Mallat, a fronte di 37 schede bianche, 14 con la dicitura “Sovranità e Costituzione” e 4 nulle. Dopo la votazione il presidente del Parlamento Nabih Berry ha annunciato una sospensione della seduta di due ore prima del secondo turno, una decisione che ha trovato l’opposizione di molti deputati pronti a rivotare subito per Aoun. Alla prima consultazione serviva infatti una maggioranza dei due terzi (86) dei parlamentari per eleggere il nuovo capo dello Stato, mentre dal secondo turno in poi la soglia scende alla metà più uno (65).

Ore 11,15 – Israele, media: “Netanyahu non andrà a Washington per l’insediamento di Donald Trump” – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non si recherà a Washington per l’insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti, previsto il 20 gennaio prossimo. Lo ha riferito oggi un “importante collaboratore” del premier al quotidiano online Zman Yisrael.

Ore 11,00 – Gaza: Papa Francesco definisce “vergognosa” la situazione umanitaria nella Striscia – Papa Francesco ha definito “vergognosa” la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza a causa dell’offensiva militare di Israele seguita agli attentati del 7 ottobre 2023. “Non possiamo in alcun modo accettare il bombardamento dei civili”, ha scritto il Pontefice nel suo annuale discorso durante l’udienza ai membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede per gli auguri di inizio anno. “Non possiamo accettare che i bambini muoiano congelati perché gli ospedali sono stati distrutti o la rete energetica di un Paese è stata colpita”.

Ore 10,00 – Libano, aperta la seduta in Parlamento per eleggere il nuovo presidente della Repubblica: presenti tutti i 128 deputati – Il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berry, ha aperto la seduta parlamentare per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Lo riferisce l’emittente locale Lbci, secondo cui Berry ha confermato la presenza in aula di tutti i 128 deputati convocati nell’emiciclo. Alla prima votazione servirà una maggioranza dei due terzi (86 parlamentari) per eleggere il nuovo capo dello Stato, mentre dal secondo turno in poi la soglia scenderà alla metà più uno (65).

Ore 9,30 – Gaza, Protezione civile: 12 morti nei raid odierni di Israele – Almeno 12 persone, compresi tre minori, sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a seguito dei raid aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) nel territorio costiero palestinese. Lo riferisce in una nota diramata su Telegram, citata tra l’altro anche dall’agenzia di stampa francese Afp, la Protezione civile locale, secondo cui otto persone sono rimaste uccise in un bombardamento che ha colpito un’abitazione a a Jabalia, nel nord della Striscia, mentre altre quattro, un padre con le sue tre figlie, sono morte in un raid contro una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro del territorio costiero palestinese. L’Idf non ha confermato finora i raid.

Ore 9,15 – Siria: attesi oggi a Roma i ministri degli Esteri del Quintetto – Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, riceverà oggi a Villa Madama, a Roma, i suoi omologhi di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito e l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione europea per discutere gli ultimi sviluppi in Siria, prima del suo viaggio previsto domani a Damasco. La riunione, secondo la Farnesina, avverrà dalle ore 18:00 alle ore 20:00 di oggi, quando il leader di Forza Italia presiederà la riunione a cui parteciperanno Antony Blinken, Jean-Noel Barrot, Annalena Baerbock, David Lammy e Kaja Kallas. “L’incontro è stato fortemente voluto dal Ministro Tajani per fare il punto della situazione sulla Siria a un mese dalla caduta del regime di Assad”, si legge in una nota della Farnesina. “Al centro della discussione l’operato del Governo di Transizione e le sfide in vista della Conferenza di Dialogo nazionale annunciata dalle Autorità di fatto, la stesura di una nuova Costituzione, l’integrazione di tutte le componenti della società della Siria e la ripresa economica del Paese”. Tajani poi si recherà domani in visita a Damasco per la prima volta dalla caduta del regime di Bashar al-Assad, fuggito lo scorso 8 dicembre in Russia.

Ore 9,00 – Libano: il Parlamento si riunisce per eleggere il nuovo presidente della Repubblica – Il Parlamento libanese si riunisce oggi a Beirut per eleggere un nuovo presidente della Repubblica, una sede ormai vacante da oltre 26 mesi. I 128 deputati libanesi sono stati convocati alle ore 11:00 di oggi (le 10:00 in Italia) in Parlamento per scegliere il successore di Michel Aoun, che ha concluso il suo mandato il 31 ottobre 2022. Al primo turno sarà necessaria una maggioranza dei due terzi dei parlamentari, ovvero 86 deputati su 128, per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, mentre dal secondo turno in poi la soglia scenderà alla metà più uno, ovvero a 65 voti. Il candidato favorito è il comandante in capo dell’esercito libanese, il generale Joseph Aoun, che non è ufficialmente presentato per la massica carica dello Stato ma che ha l’appoggio del gruppo armato sciita Hezbollah e dei suoi alleati, tra cui Amal e il Movimento Patriottico Libero (CPL). A seguire, negli ultimi giorni, sono circolati anche i nomi dell’ex ministro Jihad Azour, attorno a cui l’opposizione a Hezbollah e al Movimento Patriottico Libero fece convergere i suoi voti durante l’ultima sessione di voto del giugno 2023; ed Elias Baissari, direttore ad interim del dipartimento di Sicurezza generale, e il suo vice Ibrahim Kanaan, ex membro del CPL.

Ore 8,00 – Gaza, Wafa: “4 morti a Nuseirat in un raid di Israele” – Almeno 4 persone sono rimaste uccise oggi nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, a seguito di un attacco aereo delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, secondo cui il raid ha colpito un’abitazione uccidendo un uomo e i suoi tre figli. Sotto le macerie, secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese, vi sarebbero anche altre persone, attualmente date per disperse. L’Idf non ha confermato finora il raid.

Ore 7,00 – Israele, esplode un deposito di munizioni dell’Idf: ferito un civile – Un dipendente civile delle delle forze armate di Israele (Idf) è rimasto ferito in un’esplosione avvenuta ieri sera nella base di Ammiad, nel nord dello Stato ebraico. Lo hanno reso noto questa mattina le Idf, secondo cui il lavoratore, che ha riportato ferite “moderate” a seguito di un incidente in un deposito di munizioni, è è stato subito trasportato in un ospedale vicino per ricevere le necessarie cure mediche. L’Idf ha aperto un’inchiesta in merito.

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