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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: 45.885 morti dal 7 ottobre 2023, 31 nelle ultime 24 ore. Israele ritira una brigata dal nord della Striscia. Qatar: “Continuano i negoziati per la tregua ma non ci sono tempi certi”. Iran: in corso esercitazioni militari difensive intorno all’impianto nucleare di Natanz. Siria: attesi il 9 gennaio a Roma i ministri degli Esteri di Usa, Francia, Germania e Regno Unito | DIRETTA

Immagine di copertina
Le macerie dopo un raid dell'esercito israeliano a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, il 2 gennaio 2025. Credit: Apaimages/SIPA / AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas a Gaza oggi, martedì 7 gennaio

Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 7 gennaio 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente e in Siria, dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.

DIRETTA

Ore 18,00 – Libano: l’esercito di Beirut schiera le proprie unità nelle zone abbandonate dall’Idf – L’esercito libanese ha cominciato a schierare le proprie unità nelle aree abbandonate dalle forze armate di Israele (Idf) nel centro e nell’est del Paese dei Cedri. “Mentre lo spiegamento a Naqoura viene completato (…) le unità specializzate continuano i rilievi del genio con l’obiettivo di rimuovere ordigni inesplosi, aprire strade e rimuovere macerie, in coordinamento con la Forza delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL)”, ha fatto sapere su X l’esercito di Beirut, che ha invitato i cittadini a non avvicinarsi alla zona e ad “attenersi alle istruzioni delle unità militari fino alla fine dello spiegamento”. Le operazioni interessano le località di Ras an-Naqoura, Alma ash-Shaab, Tayr Harfa e Bint Jbeil, nel Libano centrale e orientale, dopo il ritiro delle forze israeliane.

Ore 17,20 – Libano: il premier Mikati si recherà “presto” in visita in Siria –  Il primo ministro libanese uscente Najib Mikati si recherà “presto” in visita in Siria. Lo ha annunciato oggi il ministro dell’Informazione, Ziad Makari, a margine del Consiglio dei ministri di Beirut, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Nna. “Ci sarà una visita in Siria presieduta da Mikati, ma la data non è ancora stata fissata”, ha dichiarato Makari.

Ore 17,00 – Gaza: un confidente di Netanyahu chiede di cessare le operazioni militari per poi assediare la Striscia – Uno stretto confidente del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Natan Eshel, ha chiesto al governo di cessare le operazioni militari a Gaza per poi assediare la Striscia.  “Non c’è alcuna logica nel continuare i combattimenti nella Striscia di Gaza, che quindi devono cessare immediatamente”, ha detto Eshel all’edizione online del quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. “È una vergogna per la vita di ogni soldato continuare gli inutili combattimenti a Gaza. La guerra al momento non sta portando alla liberazione degli ostaggi o a risultati militari”. La soluzione per porre fine alla guerra invece, secondo Eshel, sarebbe un assedio: “Questo è l’unico modo in cui ha ceduto Gerusalemme, e nel corso della storia del mondo, sono finite tutte le guerre”.

Ore 16,30 – Gaza: Idf ritirano una brigata dal nord della Striscia – Le forze armate di Israele (Idf) hanno ritirato la Brigata Kfir dell’esercito dal nord della Striscia di Gaza, mentre nella stessa zona continua a operare 162esima Divisione. Lo hanno annunciato in una nota le Idf, secondo cui in 64 giorni di combattimenti la Brigata Kfir “ha ucciso più di 300 terroristi” durante le operazioni condotte nelle località di Beit Lahia, Beit Hanoun e Sheikh Zayed, in cui sono caduti almeno 12 soldati dell’unità, che prossimamente sarà schierata nel cosiddetto “Corridoio Filadelfi”, nel sud della Striscia.

Ore 16,00 – Iran: in corso esercitazioni militari difensive intorno all’impianto nucleare di Natanz – Le forze armate iraniane hanno avviato una serie di esercitazioni militari nei pressi dell’impianto di arricchimento nucleare di Natanz, nel centro del Paese. Lo riferisce l’agenzia di stampa locale Tasnim, considerata vicina al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, che insieme all’esercito partecipa all’operazione “Eqtedar”. “La prima fase delle esercitazioni congiunte Eqtedar nella zona di difesa aerea dell’impianto nucleare di Natanz è iniziata agli ordini del comandante del quartier generale della difesa aerea”, hanno fatto sapere le autorità della Repubblica islamica, secondo cui le forze aerospaziali dei Pasdaran hanno simulato “una difesa totale” del sito “contro una moltitudine di minacce aeree in difficili condizioni di guerra elettronica”. Una nuova serie di esercitazioni militari, che fino a metà marzo coinvolgeranno anche altre zone dell’Iran, era stata annunciata ieri in conferenza stampa dal portavoce del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, Ali Mohammad Naini, secondo cui alle manovre, organizzate in risposta a “nuove minacce alla sicurezza”, parteciperanno anche la Marina dei Pasdaran e le forze paramilitari Basij.

Ore 15,00 – Siria: i ministri degli Esteri del Quintetto si riuniranno giovedì a Roma – I ministri degli Esteri di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito e l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione europea si riuniranno a Roma, giovedì 9 gennaio 2025, dalle ore 18:00 alle ore 20:00, su invito del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, per discutere gli ultimi sviluppi in Siria. Lo riferisce la Farnesina in una nota, secondo cui il leader di Forza Italia presiederà la riunione dei ministri degli Esteri del Quintetto a Villa Madama, a cui parteciperanno Antony Blinken, Jean-Noel Barrot, Annalena Baerbock, David Lammy e Kaja Kallas. “L’incontro è stato fortemente voluto dal Ministro Tajani per fare il punto della situazione sulla Siria a un mese dalla caduta del regime di Assad”, si legge nella nota della Farnesina. “Al centro della discussione l’operato del Governo di Transizione e le sfide in vista della Conferenza di Dialogo nazionale annunciata dalle Autorità di fatto, la stesura di una nuova Costituzione, l’integrazione di tutte le componenti della società della Siria e la ripresa economica del Paese”.

Ore 14,00 – Gaza, Idf: “Un altro soldato caduto in combattimento nel nord della Striscia” – Un altro soldato israeliano è rimasto ucciso questa mattina in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui la vittima è stata identificata come il sergente maggiore Ido Samiach, 20 anni, originario di Ganei Tikva e in servizio presso l’unità di ricognizione della Brigata Nahal. Dall’inizio della guerra in corso a Gaza dal 7 ottobre 2023, le vittime militari israeliani sono salite a 828, di cui 398 deceduti sul campo dopo gli attentati di Hamas.

Ore 13,00 – Gaza, Qatar: “Negoziati per la tregua continuano ma non ci sono tempi certi” – “I negoziati per un cessate il fuoco a Gaza sono ancora in corso, nonostante la tensione”. Lo ha fatto sapere oggi il ministero degli Esteri del Qatar in una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Qna, secondo cui “le delegazioni si incontrano regolarmente, ma al momento è impossibile parlare di una tempistica per raggiungere un accordo”. Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, ha confermato che i colloqui volti a consolidare un cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas proseguono con “incontri tecnici” in corso tra le parti.

Ore 12,20 – Gaza: 45.885 morti dal 7 ottobre 2023, 31 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 45.885 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 109.196 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 31 persone e altre 47 sarebbero rimaste ferite.

Ore 12,00 – Israele: Netanyahu convoca il gabinetto di sicurezza per discutere dei fronti aperti – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza del governo di Tel Aviv per discutere dei vari fronti di guerra in cui è impegnato lo Stato ebraico. Lo riferisce il quotidiano israeliano online Zman Yisrael, secondo cui l’incontro, “programmato in anticipo e non convocato in risposta agli sviluppi dell’ultimo minuto”, si concentrerà “sulla questione degli ostaggi a Gaza, del terrorismo in Cisgiordania, della Siria, della minaccia degli Houthi e del precario cessate il fuoco in Libano”.

Ore 11,00 – Cisgiordania, scontro a fuoco vicino Nablus: “Ucciso un miliziano di Hamas, ferito un soldato israeliano” – Un miliziano di Hamas è stato ucciso e un soldato israeliano è rimasto gravemente ferito nel corso di uno scontro a fuoco avvenuto nella notte nel villaggio di Talluza, vicino a Nablus, nella Cisgiordania occupata da Israele. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui il militare rimasto ferito è un 7037esimo battaglione della Brigata regionale di Samaria mentre la vittima risponde al nome di Jaafar Ahmed Dababseh, identificato dalle Idf come membro di Hamas. Le truppe, si legge nella nota, “hanno eliminato l’uomo armato in uno scontro a fuoco ravvicinato e sequestrato un fucile d’assalto tipo AK-47″. Fonti palestinesi citate dai portali online Palestinian Information Center e Quds News Network avevano in precedenza riferito della morte di Dababseh, ex detenuto palestinese nelle carceri israeliane, affermano che era stato ucciso davanti alla sua abitazione nel villaggio di Wadi al-Badhan, a nord-est di Nablus.

Ore 10,00 – Iran: Parigi invita i francesi a non recarsi in Iran – Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha invitato i cittadini d’Oltralpe a non recarsi in Iran, accusando Teheran di “torturare” alcuni compatrioti “detenuti ingiustamente da diversi anni” nelle carcere della Repubblica islamica. “La situazione dei nostri compatrioti tenuti in ostaggio in Iran è semplicemente inaccettabile: sono detenuti ingiustamente da diversi anni, in condizioni indegne che, per alcuni, rientrano nella definizione di tortura ai sensi del diritto internazionale”, ha dichiarato oggi Barrot a una conferenza degli ambasciatori francesi, come riportato dall’agenzia di stampa britannica Reuters. “Dico alle autorità iraniane: i nostri ostaggi devono essere rilasciati. Le nostre relazioni bilaterali e il futuro delle sanzioni dipendono da questo”, ha aggiunto il ministro invitando i cittadini francesi a non recarsi in Iran.

Ore 9,30 – Gaza, media: “6 morti nei raid odierni di Israele contro tre campi profughi” – Almeno 6 persone sono state uccise e “diverse” sono rimaste ferite nei raid aerei condotti oggi dalle forze armate di Israele (Idf) in tre campi profughi della Striscia di Gaza. Lo riferiscono l’emittente qatariota al-Jazeera e l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, che cita i propri corrispondenti sul campo. Almeno 4 persone, secondo Wafa, sono morte in un raid che ha colpito un’abitazione nel campo profughi di Shati, a nord di Gaza City, nella zona settentrionale della Striscia. Altre due sono decedute, secondo al-Jazeera, in un attacco aereo nel campo profughi di Nuseirat, nella zona centrale del territorio costiero palestinese. Un numero imprecisato di persone sono poi rimaste ferite nel bombardamento della tendopoli che ospita centinaia di sfollati vicino all’ingresso del campo profughi di Maghazi, nella zona centrale della Striscia. Le Idf non hanno al momento confermato i raid. Secondo al-Jazeera, almeno altre 28 persone erano invece rimaste uccise negli attacchi aerei condotti ieri dell’Idf nel territorio costiero palestinese.

Ore 9,00 – Israele: il governo riceve i coordinatori per la liberazione degli ostaggi di Usa, Gb, Canada, Germania e Austria – I governi di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Germania e Austria hanno inviato oggi in Israele i rispettivi coordinatori per la liberazione degli ostaggi. Lo riferisce in un comunicato l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui i funzionari dei cinque Paesi hanno incontrato oggi il loro omologo nello Stato ebraico, il  generale Gal Hirsch, presso la sede locale del ministero degli Esteri, prima di essere ricevuti nel pomeriggio dal presidente Isaac Herzog e di incontrare le famiglie di alcuni ostaggi ancora in mano a Hamas nella Striscia di Gaza.

Ore 8,30 – Libano: Idf ribadiscono l’ordine di evacuazione di 60 villaggi di confine – Le forze armate di Israele (Idf) hanno ribadito oggi agli abitanti di oltre 60 villaggi del Libano meridionale che non possono ancora tornare alle proprie case. “Un nuovo promemoria per i residenti del Libano meridionale: fino a nuovo avviso, è vietato spostarsi a sud verso i villaggi di confine e i loro dintorni”, ha fatto sapere su X il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf, allegando una mappa dei luoghi interessati. “L’Idf non ha intenzione di prendervi di mira e, pertanto, in questa fase vi è proibito tornare alle vostre case da questa linea a sud, fino a nuovo avviso. Chiunque si sposti a sud di questa linea, si espone al pericolo”.

Ore 8,00 – Siria: riprendono i voli internazionali all’aeroporto di Damasco – L’aeroporto internazionale di Damasco ha riaperto oggi ufficialmente al pubblico dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, fuggito l’8 dicembre scorso in Russia. Un volo commerciale della compagnia di bandiera Syrian Airlines decollerà oggi per Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, intorno alle 11:45 ora locale (le 9:45 in Italia).

Ore 7,30 – Cisgiordania, Idf: “Uccisi due terroristi in un raid aereo a Nablus” – Due miliziani di gruppi armati palestinesi sono rimasti uccisi in un attacco aereo condotto nella notte dalle forze armate di Israele (Idf) nei pressi di Nablus, in Cisgiordania. Lo riferiscono le Idf in una nota, secondo cui un’incursione delle truppe israeliane nella zona ha anche permesso sequestrare un deposito di armi. Al momento le Idf non hanno fornito le generalità delle vittime del raid. Fonti palestinesi citate dai portali online Palestinian Information Center e Quds News Network inseriscono tra le vittime anche l’ex detenuto palestinese Jaafar Dababseh, ucciso davanti alla sua abitazione nel villaggio di Wadi al-Badhan, a nord-est di Nablus.

Ore 7,00 – Gaza, Idf: “2 soldati uccisi e 2 feriti in combattimento” – Due soldati israeliani sono stati uccisi e altrettanti sono rimasti feriti ieri in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono in due note separate le forze armate di Israele (Idf), secondo cui il maggiore Dvir Zion Revah, un 28enne originario di Gerusalemme e comandante di compagnia del 932esimo battaglione della Brigata Nahal, e il capitano Eitan Israel Shiknazi, un 24enne proveniente dall’insediamento di Eli e vice comandante di compagnia della Brigata Nahal ed ex membro del commando dell’Unità Egoz, sono rimasti uccisi a Beit Hanoun, nel nord della Striscia, dopo essere stati colpiti da un missile anticarro, che ha gravemente ferito altri due commilitoni. Dall’inizio della guerra in corso a Gaza dal 7 ottobre 2023, le vittime militari israeliani sono salite a 827 caduti.

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