Diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: oltre 45.540 vittime dal 7 ottobre 2023. Idf: “Un soldato ucciso e altri tre gravemente feriti nel nord della Striscia”. Il capo dell’Oms chiede la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan. Cnn: “È in carcere in Israele”. Yemen: Tel Aviv minaccia di uccidere il leader Houthi | DIRETTA
Diretta live della guerra di Israele contro Hamas a Gaza oggi, lunedì 30 dicembre
Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 30 dicembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente e in Siria, dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.
Ore 18,00 – Israele, un razzo lanciato da Gaza colpisce un’area all’aperto nel sud: nessun ferito – Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza ha colpito un’area all’aperto nel sud di Israele, senza provocare danni né feriti. Lo hanno reso noto in un comunicato diramato online le forze armate di Israele (Idf), secondo cui il missili è stato sparato da una zona situata nel centro del territorio costiero palestinese, facendo scattare le sirene di allerta nella comunità israeliana di confine di Kissufim.
Ore 17,30 – Gaza, Idf: “Un soldato ucciso e altri tre gravemente feriti nel nord della Striscia” – Un soldato israeliano è stato ucciso e altri tre sono rimasti gravemente feriti in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto in un comunicato diramato online le forze armate di Israele (Idf), secondo cui la vittima è stata identificata come il sergente Uriel Peretz, un 23enne originario di Beitar Illit in servizio presso il Battaglione Netzah Yehuda della Brigata Kfir dell’esercito. I feriti, hanno fatto sapere le Idf, sono stati evacuati per ricevere cure mediche in ospedale e le loro famiglie sono già state informate.
Ore 17,00 – Israele: la Borsa di Tel Aviv opererà dal lunedì al venerdì a partire dal 2026 – A partire dal 2026 la Borsa di Tel Aviv, il principale listino di Israele, opererà dal lunedì al venerdì e non più dalla domenica al giovedì. Lo ha annunciato oggi in un nota il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, secondo cui tale provvedimento mira ad “adattare il mercato dei capitali israeliano agli standard internazionali”. “Le negoziazioni del venerdì termineranno alle ora 14:00”, si legge nel comunicato diramato dall’ufficio di Smotrich dopo la sua visita di oggi alla Borsa di Tel Aviv. Questo, prosegue la nota “al fine di garantire l’osservanza dello Shabbat e di tenere conto delle esigenze di tutti gli operatori”. “A causa della necessità dei vari operatori di mercato di preparare e fornire soluzioni per varie interfacce, si prevede che il cambiamento entrerà in vigore all’inizio del 2026”, ha concluso il ministro.
Ore 16,15 – Israele, media: “Curdi siriani stabiliscono un contatto con il governo di Tel Aviv” – Alcuni funzionari dell’amministrazione curdo-siriana hanno contattato Israele per stabilire un canale di comunicazione con le autorità dello Stato ebraico. Lo riporta il quotidiano online The Times of Israel, senza fornire ulteriori dettagli in merito. Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, in una nota diramata negli scorsi giorni dal suo ufficio, aveva parlato apertamente dell’imperativo di sostenere i curdi in Siria, un questione da lui sollevata in tutti i suoi incontri con i diplomatici occidentali.
Ore 15,00 – Siria: ministro degli Esteri della nuova amministrazione andrà in visita in Arabia Saudita – Il ministro degli Esteri della nuova amministrazione della Siria, Asaad Hassan al-Shibani, ha accettato l’invito del suo omologo saudita, il principe Faisal bin Farhan bin Abdullah, a visitare il regno arabo. Lo ha annunciato proprio al-Shibani in un post sul suo profilo X, senza però specificare la data del viaggio, il primo all’estero di un esponente del nuovo governo siriano dalla caduta del regime ultracinquantennale degli Assad.
Ore 14,30 – Siria: nominata la prima donna governatrice della Banca centrale – La nuova amministrazione della Siria ha nominato l’ex vicegovernatrice della Banca centrale Maysaa Sabrine alla guida dell’istituto. Lo ha confermato all’agenzia di stampa Reuters un importante esponente del nuovo governo di Damasco. Sabrine sarà la prima donna a guidare la Banca centrale della Siria in oltre 70 anni, sostituendo Mohammed Issam Hazime, nominato nel 2021 dal regime di Bashar al-Assad.
Ore 14,00 – Israele, il premier Netanyahu operato alla prostata: “Sta bene e le sue condizioni continuano a migliorare” – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si sta riprendendo bene dopo l’operazione alla prostata eseguita ieri a Gerusalemme. Lo ha comunicato oggi in una nota lo Hadassah Ein Kerem Medical Center della città, secondo cui il premier “si sente bene e le sue condizioni continuano a migliorare”. Netanyahu, i cui parametri vitali sono stati definiti “stabili e soddisfacenti” dall’ospedale, è stato trasferito in un reparto sotterraneo per motivi di sicurezza.
Ore 13,30 – Yemen: Israele minaccia di uccidere il leader degli Houthi – Il ministro dell’Energia di Israele, Eli Cohen, ha ventilato l’ipotesi che lo Stato ebraico uccida il leader del gruppo armato yemenita Houthi, Abdul-Malik al-Houthi. “Voglio inviare un messaggio al leader Houthi: se continua con le sue azioni, finirà esattamente come (il capo di Hamas, Yahya) Sinwar e (il segretario generale di Hezbollah Hassan) Nasrallah”, ha detto oggi Cohen in un’intervista all’emittente radiofonica israeliana 94 FM. “Il nostro focus ora è sullo Yemen e sull’Iran”, ha aggiunto il ministro.
Ore 13,00 – Gaza, Idf: “Uccisi decine di miliziani a Jabalia” – “Decine” di miliziani palestinesi sono rimasti uccisi negli scontri nella notte in una serie di scontri con le forze armate di Israele (Idf) a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Idf in una nota diramata online, secondo cui le truppe della 401esima Brigata corazzata, della Brigata di fanteria Givati e dell’unità d’élite Multidomain Unit della 162esima divisione dell’esercito hanno individuato e ucciso “molte decine di terroristi” a Jabalia “a colpi di arma da fuoco” e “con il bombardamento dei carri armati”.
Ore 12,30 – Israele, Cnn: “Il direttore dell’ospedale Kamal Adwan è in carcere nella base militare di Sde Teiman” – Il direttore dell’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, Hussam Abu Safia, arrestato la scorsa settimana dalle truppe di Israele durante un raid che ha chiuso la struttura sanitaria nel nord della Striscia di Gaza, è attualmente detenuto presso la base militare israeliana di Sde Teiman, nello Stato ebraico. Lo riferisce l’emittente statunitense Cnn, che cita in proposito le dichiarazioni di alcuni ex detenuti recentemente rilasciati. “Due prigionieri palestinesi rilasciati questo fine settimana dalla struttura hanno dichiarato di aver visto Abu Safia in carcere”, ha fatto sapere la Cnn. “Un altro ex detenuto ha affermato di aver sentito leggere il nome di Abu Safia”. Oggi il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un appello alle autorità di Israele, chiedendo il “rilascio immediato” di Abu Safia. L’uomo, secondo una nota delle forze armate di Israele (Idf), è stato arrestato perché “sospettato di essere un terrorista operativo di Hamas”, che usava l’ospedale come “centro di comando e controllo”. Ufficialmente l’esercito israeliano non ha rivelato il luogo dove è detenuto e non ha fornito prove a sostegno delle accuse.
Ore 12,00 – Siria: il leader della nuova amministrazione riceve il ministro degli Esteri ucraino – Il capo del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Shaam e leader de facto della nuova amministrazione in Siria, Ahmed al-Sharah, ha ricevuto oggi a Damasco il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. La caduta del regime siriano di Bashar al-Assad, che è fuggito in Russia, è stato un duro colpo per Mosca. Non a caso, la scorsa settimana, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato l’invio di una prima spedizione di aiuti alimentari in Siria, pari a 500 tonnellate di farina di frumento. Ieri però, in un’intervista all’emittente saudita al-Arabiya, al-Sharah ha sottolineato l’importanza di mantenere buoni rapporti con il Cremlino. “La Russia è un Paese importante”, ha spiegato. “Ci sono profondi interessi strategici tra Russia e Siria”, ha aggiunto, precisando che “tutte le armi siriane sono di origine russa e i sistemi elettrici di molte centrali elettriche sono gestiti da esperti russi”. “Non vogliamo che la Russia lasci la Siria come alcuni vorrebbero”, ha concluso il leader de facto della nuova amministrazione in Siria, che dalla caduta del regime, avvenuta l’8 dicembre scorso, continua a ricevere a Damasco numerose delegazioni di Paesi arabi e occidentali.
Ore 11,30 – Gaza: 45.541 morti dal 7 ottobre 2023, 27 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 45.541 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 108.338 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 27 persone e altre 149 sarebbero rimaste ferite.
Ore 11,00 – Gaza, il governo di Hamas: “Almeno 7 sfollati morti per il gelo” – Almeno sette persone, tutti sfollati ospitati in diverse tendopoli, sono morte a causa delle “ondate di freddo pungente e del gelo” che hanno colpito la Striscia di Gaza. La denuncia è contenuta in una nota diramata oggi online dall’ufficio stampa del governo di Gaza controllato da Hamas, citata anche dall’emittente al-Jazeera. “Riteniamo l’occupante israeliano pienamente responsabile del deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, così come l’amministrazione statunitense e i Paesi che hanno sostenuto e partecipato al genocidio, come Gran Bretagna, Germania e Francia, e chiediamo che fermino il genocidio”, si legge nella nota, secondo cui le “tende fatiscenti” che ospitano centinaia di migliaia di sfollati non proteggono adeguatamente dal freddo, che provocherà altre vittime se la comunità internazionale non interverrà. Tra le vittime, secondo l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Wafa, figurano anche i gemelli di appena un mese, Juma e Ali Al-Batran, deceduti in una tenda del campo profughi di Deir el-Balah, nel centro della Striscia.
Ore 10,30 – Gaza, Idf: “Soldato muore in un incidente nel nord della Striscia” – Un soldato delle forze armate di Israele (Idf) è morto ieri nel nord della Striscia di Gaza a causa di un incidente. Lo riportano le Idf in una nota, secondo cui il sergente maggiore Yuval Shoham, di 22 anni e in servizio presso il nono battaglione della 401esima Brigata corazzata dell’esercito, è stato colpito dalla rotazione della torretta del carro armato su cui si trovava, durante i combattimenti in corso ieri nella zona di Jabalia, nel nord della Striscia. “La sua famiglia è stata informata delle circostanze dell’incidente”, si legge nella nota.
Ore 10,00 – Gaza, Wafa: “Un morto in un altro raid israeliano a Gaza City” – Un’altra persona è morta oggi a Gaza City a seguito di un raid aereo delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Wafa, secondo cui il raid ha centrato un edificio nel quartiere di Zeitoun. Un altro bombardamento israeliano, secondo le emittenti al-Jazeera Arabic e al-Aqsa tv, aveva ucciso una persona vicino al Palestine Stadium, nella zona di Rimal. Le Idf non hanno confermato i raid finora.
Ore 9,30 – Libano: Israele bombarda due obiettivi nel sud – Le forze armate di Israele (Idf) hanno bombardato questa mattina due obiettivi nella località di Mays el Jabal, nel distretto di Marjayoun del governatorato di Nabatiye, nel sud del Libano. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, che cita i propri corrispondenti sul campo. Le Idf non hanno confermato i raid finora.
Ore 9,00 – Israele: El Al sospende i collegamenti aerei con Mosca fino a fine marzo 2025 – La compagnia aerea israeliana El Al ha annunciato la sospensione dei voli per la capitale della Russia, Mosca, fino alla fine di marzo 2025. “La decisione è stata presa in seguito a valutazioni aggiornate della situazione”, ha affermato la compagnia in una nota, dopo l’incidente che il 25 dicembre ha coinvolto un aereo dell’Azerbaijan Airlines schiantatosi in Kazakistan mentre era in viaggio verso il capoluogo ceceno Grozny, nel sud della Federazione russa.
Ore 8,30 – Gaza: il direttore dell’Oms chiede la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan – Il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato oggi un appello alle autorità di Israele, chiedendo il “rilascio immediato” del direttore dell’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, Hussam Abu Safia, arrestato dalle truppe dello Stato ebraico, esprimendo anche la propria preoccupazione per il raid israeliano che ha chiuso la struttura e costretto l’evacuazione dei pazienti e del personale medico, trasferiti in un nosocomio “che non è in grado di fornire assistenza”. “Ripetiamo: fermate gli attacchi agli ospedali. La popolazione di Gaza ha bisogno di accedere all’assistenza sanitaria”, ha scritto sui social il direttore dell’Oms. “Gli operatori umanitari hanno bisogno di accedervi per fornire assistenza sanitaria. Cessate il fuoco!”.
Ore 8,00 – Siria, The Times: “Londra nega l’ingresso nel Regno Unito alla moglie di Assad” – Le autorità britanniche hanno vietato l’ingresso nel Regno Unito ad Asma al-Assad, moglie dell’ex dittatore siriano Bashar al-Assad, perché non hanno ritenuto valido il suo passaporto. Lo hanno confermato al quotidiano londinese The Times diverse fonti del governo di Londra. Non è chiaro se il documento fosse scaduto o sia stato ritenuto non valido per altri motivi ma, secondo le fonti citate, il governo britannico non consentirà ad Asma al-Assad di rientrare nel Regno Unito, dove la donna, a cui è stata diagnosticata una leucemia, non potrà sottoporsi a cure mediche. Secondo il quotidiano britannico The Telegraph, Assad avrebbe il 50 per cento di possibilità di sopravvivere all’aggressiva forma di tumore che è di nuovo insorta dopo le terapie effettuate all’inizio di quest’anno. Secondo i due quotidiani britannici, Asma al-Assad, che si trovava a Mosca già prima della caduta del regime, è attualmente ricoverata in isolamento dove le sue cure sono gestite dal padre cardiologo, che l’ha raggiunta in Russia da a Londra insieme alla moglie.
Ore 7,30 – Gaza, media: “Un morto in un raid israeliano a Gaza City” – Una persona è morta e altre sono rimaste ferite oggi a Gaza City a seguito di un raid aereo delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferiscono le emittenti al-Jazeera Arabic e al-Aqsa tv, secondo cui il raid ha colpito una casa vicino al Palestine Stadium. Altri attacchi di artiglieria condotti dalle Idf, secondo al-Jazeera, hanno colpito anche i quartieri di Sabra e Zeitoun, a Gaza City, e la città meridionale di Rafah, senza però provocare vittime.
Ore 7,00 – Gaza, Idf: “Ferito gravemente un militare nel nord della Striscia” – Un militare delle forze armate di Israele (Idf) è rimasto gravemente ferito in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato le Idf in una nota diramata online, secondo cui la vittima, un ufficiale del battaglione Tzabar della Brigata Givati, è stato ferito in uno scontro a fuoco avvenuto sabato 28 dicembre ed è già stato evacuato in Israele per ricevere ulteriori cure mediche.