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Home » Esteri

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: 45.658 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Idf smentiscono evacuazione dell’ospedale indonesiano di Beit Lahia | DIRETTA

Immagine di copertina
Persone in fila a Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, in cerca di un pasto caldo. Credit: ZUMAPRESS.com / AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas a Gaza oggi, venerdì 3 gennaio

Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 3 gennaio 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente e in Siria, dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.

DIRETTA

Ore 17,30 – Gaza, al-Jazeera: “52 morti nei raid condotti oggi da Israele” – Almeno 52 persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) a partire dall’alba. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita i propri corrispondenti sul campo e fonti mediche del territorio costiero palestinese, secondo cui almeno 26 vittime si sono registrate soltanto nei raid condotti dall’Idf nel nord della Striscia.

Ore 17,00 – Gaza: Idf negano di aver ordinato l’evacuazione dell’ultimo ospedale ancora in funzione nel nord della Striscia – Le forze armate di Israele (Idf) negano di aver ordinato la completa evacuazione del personale dell’ospedale indonesiano di Beit Lahia, l’ultima struttura sanitaria funzionante nel nord della Striscia di Gaza. La conferma è arrivata al quotidiano israeliano Haaretz da parte di una fonte interna alle Idf. In precedenza, fonti dell’ospedale e di Medici senza frontiere avevano fatto sapere ad al-Jazeera e Haaretz che l’Idf aveva richiesto al personale medico di evacuare la struttura.

Ore 16,30 – Siria, il ministro degli Esteri Shaybani: “Il nuovo governo coinvolgerà tutti segmenti della società” – La nuova leadership di Damasco vuole istituire un governo che coinvolga tutti segmenti della società in Siria dopo il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad, caduto lo scorso mese con la fuga del dittatore in Russia. Lo ha annunciato oggi sui social il ministro degli Esteri della nuova amministrazione siriana, Asaad Hassan al-Shaybani, di ritorno dall’Arabia Saudita, il suo primo viaggio all’estero in rappresentanza del governo di transizione di Damasco. “Attraverso la nostra visita, abbiamo trasmesso la nostra visione nazionale di istituire un governo basato sulla partnership e l’efficienza che includa tutte le componenti della società siriana e di lavorare per lanciare un piano di sviluppo economico che apra la strada agli investimenti, stabilisca partnership strategiche e migliori le condizioni di vita e dei servizi”, ha scritto al-Shaybani su X. Ieri il neo-ministro degli Esteri siriano ha guidato a Riad una delegazione di alto livello di cui facevano parte anche il collega alla Difesa Murhaf Abu Qasra e il direttore dell’intelligence Anas Khattab, che ha incontrato i rispettivi omologhi sauditi.

Ore 16,00 – Gaza: 45.658 morti dal 7 ottobre 2023, 77 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 45.658 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 108.583 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 77 persone e altre 145 sarebbero rimaste ferite.

Ore 15,00 – Yemen: Houthi rivendicano attacchi contro Israele – Il gruppo armato sciita Houthi ha rivendicato il lancio di un drone e di un missile balistico sparati dallo Yemen rispettivamente nella notte e alle prime ore dell’alba contro Israele. Lo ha annunciato il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva, citata dall’agenzia di stampa ufficiale Saba. Il gruppo armato yemenita ha fatto sapere di aver preso di mira una centrale elettrica a est di Tel Aviv e un obiettivo militare nella zona della città. Secondo le forze armate di Israele (Idf), sia il missile che il drone sono stati abbattuti dalla contraerea e dall’Aeronautica militare israeliana prima di raggiungere Israele.

Ore 14,00 – Siria: i ministri degli Esteri di Francia e Germania incontrano il leader di Hayat Tahrir al-Shaam a Damasco – I ministri degli Esteri di Francia, Jean-Noel Barrot, e Germania, Annalena Baerbock, hanno incontrato oggi a Damasco il leader de facto della nuova amministrazione della Siria, Ahmad al-Sharaah, capo del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Shaam, nel corso di una missione condotta “su mandato dell’Unione europea”. Lo riferisce l’agenzia di stampa francese Afp, che ha pubblicato alcune immagini dell’incontro, il primo a questo livello tra funzionari delle maggiori potenze occidentali e il nuovo leader siriano, salito al potere l’8 dicembre dopo la caduta del dittatore Bashar al-Assad, fuggito in Russia.

Ore 13,30 – Gaza: Idf ordina l’evacuazione dell’ultimo ospedale ancora aperto nel nord della Striscia – Il personale dell’ospedale indonesiano di Beit Lahia, l’ultima struttura sanitaria funzionante nel nord della Striscia di Gaza, ha ricevuto l’ordine di evacuare il complesso da parte delle forze armate di Israele (Idf). La notizia, divulgata inzialmente dall’emittente qatariota al-Jazeera, che cita i propri corrispondenti sul campo, è stata confermata al quotidiano israeliano Haaretz da alcune fonti locali dell’ong Medici Senza Frontiere. “Le forze israeliane continuano a sparare nei pressi della struttura”, riferisce al-Jazeera, secondo cui “la maggior parte delle persone intrappolate nell’ospedale sono donne e bambini, alcuni sono feriti e non possono muoversi”.

Ore 13,15 – Israele, lanciati altri due razzi dalla Striscia di Gaza verso Sderot: nessun ferito – Altri due razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso la città di Sderot, nel sud di Israele al confine con il territorio costiero palestinese, senza provocare feriti. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui i due missili sono stati lanciati dal nord della Striscia e non sono stati intercettati dalla contraerea. Uno dei due, secondo l’Idf, è precipitato nei pressi del kibbutz Nir Am, mentre l’altro ha colpito un’area all’aperto non lontano da Sderot. L’attacco segue di poco più di un’ora il lancio di un altro missili sparato dal centro della Striscia verso il kibbutz di Be’eri, motivo per cui le Idf hanno ordinato l’evacuazione immediata della zona di Bureij, nel centro della Striscia. Secondo i militari israeliani, il razzo era stato sparato da un lanciarazzi a spalla e aveva preso di mira un elicottero dell’Aeronautica militare israeliana in volo proprio a Bureij.

Ore 13,00 – Gaza, al-Jazeera: “5 morti in un raid di Israele vicino all’ospedale al-Shifa” – Almeno 5 persone sono rimaste uccise in un raid aereo condotto oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nei pressi dell’ingresso dell’ospedale al-Shifa a Gaza City. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita le dichiarazioni dei propri corrispondenti sul campo e fonti sanitarie del territorio costiero palestinese, secondo cui il raid ha provocato un imprecisato numero di feriti. “I video pubblicati online dai testimoni e verificati da al-Jazeera mostrano le conseguenze caotiche dell’attacco, con macerie sparse sul terreno fuori dall’ospedale e le vittime dell’attacco sollevate su barelle”, ha riferito l’emittente.

Ore 12,30 – Gaza, Idf: “Colpite 40 basi di Hamas nella Striscia, anche ex scuole che ospitano gli sfollati” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno colpito una quarantina di basi e centri di comando di Hamas negli attacchi aerei condotti negli scorsi giorni nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Idf in una nota diramata online, secondo cui i raid “sono stati lanciati dall’Aeronautica militare in un’operazione congiunta con il Comando meridionale delle forze armate, sulla base di informazioni fornite dalla Direzione dell’intelligence militare e dall’agenzia di sicurezza Shin Bet”. “Decine di agenti di Hamas”, si legge nella nota, “erano riuniti nei siti presi di mira, da dove pianificavano e lanciavano attacchi contro le truppe dell’Idf schierate a Gaza e contro Israele”. “Alcuni dei siti colpiti”, prosegue il comunicato, “erano nascosti in ex plessi scolastici scuole, usati anche come rifugi dai palestinesi sfollati”. Questo, sottolineano i militari israeliani, è “un altro esempio dell’uso cinico e sistematico da parte di Hamas dei civili e delle infrastrutture civili nella Striscia di Gaza per scopi terroristici”. L’esercito di Tel Aviv afferma comunque di aver adottato “tutte le misure necessarie per mitigare i danni ai civili durante gli attacchi”, anche ricorrendo a “munizioni di precisione, ricognizioni aeree e informazioni di intelligence”.

Ore 12,15 – Gaza: Idf ordinano l’evacuazione della zona di Bureiji – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato oggi l’evacuazione immediata della zona di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza, dopo il lancio di un razzo – non intercettato – contro il kibbutz di Be’eri, nel sud dello Stato ebraico, che non ha provocato feriti. Lo ha fatto sapere sui social il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dei militari israeliani, pubblicando una mappa delle zone interessate che devono essere evacuate dai civili. “Le organizzazioni terroristiche stanno di nuovo lanciando razzi da questa zona, che più volte in passato ha ricevuto avvertimenti in questo senso”, ha scritto il colonnello israeliano, esortando i civili a dirigersi verso la cosiddetta “zona umanitaria” designata da Israele nel sud della Striscia prima che le Idf lancino nuovi raid nella zona.

Ore 12,00 – Israele, razzo lanciato dalla Striscia di Gaza contro il kibbutz di Be’eri: nessun ferito – Un razzo è stato lanciato oggi dal centro della Striscia di Gaza verso il kibbutz di Be’eri, nel sud di Israele al confine con il territorio costiero palestinese, senza provocare feriti. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), che non sono riuscite a intercettare il missile. La contraerea, si legge nel comunicato, ha “lanciato un missile intercettore contro il razzo, ma i risultati del tentativo di intercettazione sono ancora in fase di accertamento”. Non risultano feriti nell’attacco. È la prima volta in oltre 10 mesi che lancio di razzi da Gaza fanno scattare le sirene di allerta nel kibbutz di Be’eri. Si tratta invece dell’ottavo giorno consecutivo di lanci di razzi da Gaza verso Israele: in questo lasso di tempo ne sono stati lanciati almeno 16.

Ore 11,30 – Siria: Repubblica Ceca riapre l’ambasciata a Damasco (che cura anche gli interessi Usa) – La Repubblica Ceca, che cura gli interessi diplomatici degli Stati Uniti in Siria, ha riaperto alla fine di dicembre la propria ambasciata a Damasco, chiusa dopo il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Praga, Jan Lipavsky, secondo cui la rappresentanza diplomatica ha “ripreso le attività durante il periodo natalizio”.

Ore 11,00 – Libano: l’esercito denuncia “le continue violazioni” dell’accordo di cessate il fuoco da parte di Israele – L’esercito di Beirut ha denunciato “le continue violazioni” dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah “nei villaggi occupati” dallo Stato ebraico nel sud del Libano. La denuncia è contenuta in una nota diramata oggi dalle forze armate libanesi citata dall’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui “ruspe israeliane hanno demolito una serie di abitazioni in diversi quartieri della città di Naqoura, ritardando l’ingresso dell’esercito” nella città in cui si trova il quartier generale della forza Unifil.

Ore 10,30 – Gaza, al-Jazeera: “20 morti nei raid condotti oggi da Israele” – Almeno 20 persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) a partire dall’alba. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita fonti mediche del territorio costiero palestinese, secondo cui i raid dell’Idf hanno bombardato decine di località nel nord e nel centro della Striscia. Soltanto qui, secondo l’emittente, sono stati colpiti ben 16 obiettivi. A partire dall’alba del 2 gennaio, secondo al-Jazeera, oltre 70 persone sono rimaste uccise nei raid condotti da Israele sulla Striscia. Secondo l’ufficio stampa del governo di Gaza controllato da Hamas, soltanto ieri le Idf hanno lanciato 34 attacchi aerei in tutta la Striscia. Tel Aviv non ha ancora confermato gli attacchi.

Ore 10,00 – Gaza: Consiglio di Sicurezza Onu discute oggi l’assedio dell’ospedale Kamal Adwan da parte di Israele – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi alle 10:00 ora di New York (le 16:00 in Italia), su richiesta dell’Algeria, per discutere sull’assedio condotto dalle forze armate di Israele presso l’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. L’incontro non dovrebbe portare risultati tangibili, visto che probabilmente gli Stati Uniti opporranno il veto a qualsiasi risoluzione di condanna di Tel Aviv. Entro fine mese comunque, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dovrebbe discutere anche delle attività dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), messa al bando da Israele sulla base dell’affermazione infondata che collabori con Hamas.

Ore 9,30 – Libano: nuovi raid di Israele nella notte – Le forze armate di Israele (Idf) hanno lanciato durante la notte una serie di nuovi attacchi nel sud del Libano. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui i raid hanno preso di mira le località di Bani Haiyyan e Kfar Kila, mentre ieri le truppe dell’Idf hanno “rastrellato” la zona di Bint Jbeil, muovendosi dalle loro postazioni alla periferia della città di Maroun al-Ras. Intanto in mattinata, secondo l’agenzia di stampa ufficiale libanese, un drone israeliano ha sorvolato “a bassa quota” la capitale Beirut e la sua periferia meridionale.

Ore 9,00 – Siria: i ministri degli Esteri di Francia e Germania a Damasco per incontrare il leader di Hayat Tahrir al-Shaam – I ministri degli Esteri di Francia, Jean-Noel Barrot, e Germania, Annalena Baerbock, incontreranno oggi a Damasco il leader de facto della nuova amministrazione della Siria, Ahmad al-Sharah, capo del gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Shaam, “su mandato dell’Unione europea”. “Insieme, Francia e Germania sono al fianco del popolo siriano, in tutta la sua diversità”, ha scritto oggi sui social il ministro degli Esteri francese Barrot, secondo cui Parigi e Berlino vogliono “promuovere una transizione pacifica ed esigente al servizio dei siriani e della stabilità regionale”. “Il mio viaggio di oggi, con la mia controparte francese a nome dell’Ue, è un chiaro segnale ai siriani: un nuovo inizio politico tra Europa e Siria, tra Germania e Siria è possibile”, ha aggiunto sempre sui social Baerbock. “È con questa mano tesa, ma anche con le chiare aspettative dei nuovi leader, che oggi andiamo a Damasco”.

Ore 8,30 – Gaza, al-Jazeera: “25 morti nei raid condotti nella notte da Israele” – Almeno 25 persone sono rimaste uccise nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi aerei condotti nella notte dalle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita le dichiarazioni dei propri corrispondenti sul campo e fonti sanitarie del territorio costiero palestinese, secondo cui i raid dell’Idf hanno centrato diversi obiettivi nel nord e nel centro della Striscia. Le famiglie delle vittime uccise negli attacchi condotti nella notte da Israele, riferisce l’emittente, si trovano fuori dall’obitorio dell’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, nel centro della Striscia, e aspettano la sepoltura dei loro cari, mentre l’Aeronautica militare dell’Idf continua a bombardare nelle vicinanze dell’ospedale indonesiano a Beit Lahia, nel nord di Gaza. A partire dall’alba del 2 gennaio, secondo al-Jazeera, almeno 77 persone sono rimaste uccise nei raid condotti da Israele sulla Striscia. Le Idf non hanno ancora confermato i raid.

Ore 8,00 – Gaza: delegazione di Israele parte per il Qatar. Media: “Colloqui vanno avanti ma a rilento” – Una delegazione diplomatica di Israele si recherà oggi in Qatar per partecipare ai colloqui in corso per una tregua con Hamas nella Striscia di Gaza che garantisca anche la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nel territorio costiero palestinese. Lo riferisce l’emittente israeliana Channel 12, secondo cui, dopo l’approvazione ricevuta ieri sera dal premier Benjamin Netanyahu, una squadra di negoziatori “operativi” ha lasciato Israele per partecipare ai colloqui in corso a Doha, dove oggi è attesa anche una delegazione di Hamas. Tuttavia, malgrado l’ottimismo fatto trapelare ieri ai media qatarioti da alcuni esponenti del gruppo terroristico palestinese, la strada verso un accordo di tregua sembra di nuovo in salita. Secondo il quotidiano israeliano The Jerusalem Post, che cita in proposito un anonimo funzionario dello Stato ebraico, i colloqui stanno procedendo ma “ lentamente”. Hamas, ha rivelato la fonte, non ha ancora consegnato la lista degli ostaggi israeliani da liberare in cambio di un potenziale accordo di cessate il fuoco a Gaza. Secondo il quotidiano israeliano infatti, il gruppo ha fatto sapere di non essere in grado di raggiungere tutti gli ostaggi in tempi brevi e che ci vorranno diversi giorni dopo l’inizio del cessate il fuoco per fornire a Israele la lista delle persone ancora in vita da liberare. Tuttavia, secondo la fonte citata dal The Jerusalem Post, il governo di Israele ritiene che si tratti di “un’affermazione falsa”. Se volesse, ha aggiunto il funzionario israeliano, Hamas potrebbe fornire l’elenco.

Ore 7,00 – Israele: abbattuti un drone e un missile balistico lanciati dallo Yemen – La contraerea delle forze armate di Israele (Idf) ha abbattuto questa mattina un drone lanciato dallo Yemen contro il centro dello Stato ebraico, alcune ore dopo che un missile lanciato dagli Houthi aveva colpito il Paese, senza provocare vittime né feriti. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui il drone è stato intercettato dall’Aeronautica militare prima che entrasse nello spazio aereo israeliano. L’attacco ha seguito di poche ore il lancio, avvenuto nella notte, di un missile balistico sparato dagli Houthi dallo Yemen contro il centro di Israele, che aveva fatto scattare le sirene di allerta anche a Gerusalemme. Secondo le Idf, il razzo è stato intercettato dopo essere entrato nello spazio aereo israeliano, tanto che alcuni frammenti sono precipitati nella zona di Modiin, una località nel centro dello Stato ebraico. Il servizio di emergenza israeliano Magen David Adom ha fatto sapere di non aver ricevuto segnalazioni di feriti collegati direttamente all’attacco missilistico.

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