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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: 45.581 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: altre 56 vittime dall’alba di oggi. Il Consiglio di Sicurezza Onu discuterà domani l’assedio israeliano dell’ospedale Kamal Adwan | DIRETTA

Immagine di copertina
Migliaia di sfollati si sono rifugiati in accampamenti di fortuna a Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Credit: ZUMAPRESS.com / AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas a Gaza oggi, giovedì 2 gennaio

Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 2 gennaio 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente e in Siria, dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.

DIRETTA

Ore 18,00 – Gaza, al-Jazeera: “Altri 4 morti in due raid di Israele nella Striscia, 56 dall’alba di oggi” – Altre quattro persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a seguito di due raid aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) a nel nord e nel centro del territorio costiero palestinese. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita i propri corrispondenti sul campo, secondo cui tre persone sono rimaste uccise in un attacco aereo dell’Idf sulla città di al-Zawaida, nella zona centrale della Striscia, mentre un’altra è morta in un bombardamento israeliano che ha centrato un edificio in via al-Mansoura, nel quartiere di Shujayea, a est di Gaza City. Salgono così, secondo l’emittente qatariota, ad almeno 56 le persone uccise nei diversi attacchi condotti a partire dall’alba di oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nel territorio costiero palestinese.

Ore 17,30 – Arabia Saudita: il ministro degli Esteri Faisal bin Farhan riceve l’omologo siriano al-Shaybani – Il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, il principe Faisal bin Farhan, ha ricevuto oggi a Riad il suo omologo della nuova amministrazione della Siria, Asaad Hassan al-Shaybani. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale saudita Spa, secondo cui una delegazione siriana di alto livello, di cui fanno parte anche il ministro della Difesa Murhaf Abu Qasra e il direttore dell’intelligence Anas Khattab, è giunta ieri sera nella capitale per incontrare i vertici del regno arabo.

Ore 17,00 – Gaza: Consiglio di Sicurezza Onu discuterà domani l’assedio dell’ospedale Kamal Adwan da parte di Israele – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà domani, venerdì 3 gennaio 2025, alle 10:00 ora di New York (le 16:00 in Italia), su richiesta dell’Algeria, per discutere sull’assedio condotto dalle forze armate di Israele presso l’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce in una nota la Missione israeliana presso le Nazioni Unite.

Ore 16,30 – Israele: il ministro degli Esteri Sa’ar incontra il comandante delle forze Onu sulle alture occupate del Golan – Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar si è recato oggi in visita sulle alture occupate del Golan, al confine con la Siria, dove ha incontrato il comandante delle forze Onu nella zona. Lo ha comunicato lo stesso ministro degli Esteri israeliano in una nota pubblicata sui social, secondo cui l’incontro tra Sa’ar e il generale maggiore Patrick Gauchat, comandante della Forza di disimpegno degli osservatori delle Nazioni Unite (Undof) è avvenuto presso Camp Ziouani, nella zona controllata da Israele sin dagli anni Settanta. “Abbiamo discusso dell’effettiva collaborazione tra l’Idf (le forze armate israeliane, ndr) e le sue forze”, ha scritto Sa’ar su X, che da parte dei Caschi blu afferma di aver “sentito diversi elogi per la cooperazione con Israele in generale e con le Idf in particolare”. “Le forze Undof sono state attaccate da gruppi armati estremisti nella zona cuscinetto in violazione dell’accordo di disimpegno”, ha aggiunto il ministro israeliano. “Israele sta monitorando attentamente la situazione in Siria e non metterà a repentaglio la propria sicurezza. Non permetteremo un altro 7 ottobre su nessun fronte”. Subito dopo la caduta del regime ultra-cinquantennale degli Assad in Siria, con la fuga in Russia del dittatore Bashar avvenuta l’8 dicembre scorso, Israele ne ha approfittato per occupare la cima del monte Hermon e gran parte del versante siriano delle alture del Golan.

Ore 16,20 – Israele: Netanyahu dimesso dall’ospedale quattro giorni dopo l’intervento alla prostata – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato dimesso dall’ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme quattro giorni dopo essere stato operato alla prostata. Lo comunica in una nota il suo ufficio, secondo cui domenica 29 dicembre 2024 Netanyahu si è sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione della prostata. Il premier aveva brevemente lasciato l’ospedale due giorni dopo per recarsi alla Knesset e votare a favore della proposta di legge di bilancio, per poi tornare subito nel centro medico.

Ore 16,15 – Onu invita l’Anp a rivedere la sospensione delle trasmissioni di al-Jazeera – Le Nazioni Unite hanno invitato l’Autorità nazionale palestinese (Anp) a “rivedere” la decisione di sospendere le trasmissioni e le attività dell’emittente qatariota al-Jazeera nei Territori della Palestina, accusando il canale di “incitamento all’odio e alla violenza”. “Siamo profondamente preoccupati per la sospensione da parte dell’Autorità nazionale palestinese delle attività e dei giornalisti di al-Jazeera in Cisgiordania, nel contesto di una preoccupante tendenza alla soppressione della libertà di opinione ed espressione”, denuncia l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani su X. “Esortiamo l’Autorità nazionale palestinese a invertire la rotta e a rispettare i propri obblighi riguardo il diritto internazionale”.

Ore 16,00 – Gaza, Hamas: “Buone probabilità di successo ai negoziati per la tregua in Qatar” – Fonti di Hamas hanno fatto trapelare ottimismo circa i colloqui in corso in Qatar con la mediazione di Egitto e Stati Uniti per raggiungere una tregua con Israele nella Striscia di Gaza. “Ci sono buone probabilità che questa volta i negoziati abbiano successo”, ha dichiarato al quotidiano qatariota al-Araby al-Jadeed l’esponente dell’ufficio politico di Hamas, Mousa Abu Marzouk. In giornata, una delegazione di Hamas lascerà il Cairo, in Egitto, per recarsi a Doha, in Qatar, al fine di proseguire i colloqui con i mediatori convocati domani nell’Emirato. Al momento però non è prevista la partecipazione di alcuna delegazione israeliana. Un altro esponente del gruppo palestinese, Jihad Taha, ha fatto sapere allo stesso quotidiano che nella capitale egiziana la delegazione di Hamas ha incontrato i mediatori egiziani, qatarioti e turchi “per superare gli ostacoli e le condizioni poste di recente dalla parte israeliana con l’obiettivo di continuare l’aggressione contro il nostro popolo”, precisando che invece “Hamas sta affrontando positivamente e in modo aperto tutte le questioni”. Secondo al-Araby al-Jadeed, i colloqui tenuti al Cairo hanno riguardato la possibilità di posticipare i negoziati su alcuni punti critici dell’accordo a dopo la prima fase di cessate il fuoco nella Striscia. Tale proposta, a cui Hamas avrebbe acconsentito, dovrebbe poi essere sottoposta alla delegazione israeliana nel tentativo di raggiungere un accordo di tregua a Gaza prima del ritorno alla Casa bianca del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, previsto il 20 gennaio.

Ore 15,00 – Siria, Zelensky annuncia: “L’Ucraina si prepara a ristabilire le relazioni diplomatiche con Damasco” – L’Ucraina si prepara a ristabilire le relazioni diplomatiche con la Siria. L’annuncio è arrivato oggi dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Quest’anno, possiamo aggiungere altri Paesi alla nostra lista di partner affidabili, in particolare la Siria”, ha detto il capo dello Stato in un filmato pubblicato sui social, una settimana dopo la visita ufficiale a Damasco del ministro degli Esteri di Kiev, Andrii Sybiha. “Ci stiamo preparando a ripristinare le relazioni diplomatiche e la cooperazione (con Damasco, ndr) nelle organizzazioni internazionali”.

Ore 14,00 – Israele parteciperà ai Campionati mondiali indoor di Bowls – I giocatori israeliani, precedentemente esclusi dai Campionati mondiali indoor di Bowls, potranno invece gareggiare al torneo previsto il mese prossimo nel Regno Unito. La decisione è stata annunciata oggi in una nota dal World Bowls Tour. “La WBT riconosce che questo è stato un periodo difficile per tutti i soggetti coinvolti e siamo lieti di essere stati in grado di raggiungere un risultato che include giocatori di tutti i Paesi sostenitori”, si legge nella nota, secondo cui gli atleti israeliani sono i benvenuti a partecipare al torneo poiché “sono state messe in atto significative misure di sicurezza aggiuntive”.

Ore 13,30 – Gaza, al-Jazeera: 52 morti nei raid odierni Israele – Almeno 52 persone sono state uccise e “decine” sono rimaste ferite in diversi attacchi condotti oggi nella Striscia di Gaza da parte delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita in proposito una serie di fonti mediche del territorio costiero palestinese, riferendosi ai soli raid compiuti dall’Idf a partire dall’alba di oggi nei pressi degli incroci di Lababidi e al-Oyoun a Gaza City, contro un’ex scuola che ospita centinaia di sfollati nel campo profughi di Nuseirat e contro un edificio pubblico di Khan Younis, rispettivamente nel nord, nel centro e nel sud della Striscia.

Ore 13,00 – Gaza, Israele conferma il raid a Khan Younis: “Colpito un edificio del comune usato come centro di comando da Hamas”  – Le forze armate israeliane (Idf) hanno confermato il raid aereo condotto oggi contro un edificio del comune di Khan Younis, all’interno della cosiddetta “zona umanitaria” della città meridionale della Striscia di Gaza, per colpire un centro di comando di Hamas, provocando secondo l’agenzia di stampa Reuters almeno 6 vittime. Secondo una nota diramata online dalle Idf, l’edificio è stato utilizzato per “pianificare ed eseguire atti di terrorismo contro le truppe e lo Stato di Israele”. Prima dell’attacco, si legge nel comunicato, “sono state adottate numerose misure per ridurre al minimo i danni ai civili, tra cui l’impiego di munizioni di precisione, ricognizioni aeree e altre attività di raccolta di informazioni”. “Il gruppo terroristico Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale, mentre usa ferocemente la copertura di rifugi civili, edifici civili e la popolazione civile come scudo umano mentre porta avanti attività terroristiche”, accusano le Idf. In precedenza, citando fonti mediche del territorio costiero palestinese, l’agenzia di stampa britannica Reuters aveva diramato un bilancio di almeno 6 vittime decedute nel raid israeliano. La nota dell’Idf non fa alcun riferimento in merito al numero di morti provocati dall’attacco.

Ore 12,30 – Gaza, Reuters: “6 morti in un raid di Israele contro il ministero degli Interni di Hamas a Khan Younis” – Almeno 6 persone sono rimaste uccise oggi a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, a seguito di un attacco aereo condotto dalle forze armate di Israele (Idf) contro il quartier generale cittadino del cosiddetto “ministero degli Interni di Hamas”. Lo riferisce l’agenzia di stampa britannica Reuters, citando fonti mediche del territorio costiero palestinese. Al momento le Idf non hanno ancora confermato il raid.

Ore 12,00 – Gaza, Israele conferma il raid ad al-Mawasi: “Ucciso il capo dell’apparato di sicurezza interna di Hamas” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno confermato il raid aereo condotto nella notte nella cosiddetta “zona sicura” di al-Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza, in cui, secondo l’emittente qatariota al-Jazeera, sono rimaste uccise 11 persone, compreso il capo della polizia di Hamas, Mahmoud Salah, e il suo vice, Hussam Mustafa Shawan, descritto dai militari dello Stato ebraico come “il capo dell’apparato di sicurezza interna del gruppo terroristico” palestinese. La nota diramata online dall’Idf non menziona Salah ma afferma che l’attacco aveva come obiettivo Shahwan, che “si nascondeva tra i civili nella zona umanitaria alla periferia di Khan Younis”. La vittima, secondo i militari israeliani, ha “condotto violenti interrogatori sui cittadini di Gaza, violando i loro diritti umani e perseguitando i dissidenti”. Prima dell’attacco, si legge nel comunicato, “sono state adottate numerose misure per ridurre al minimo i danni ai civili, tra cui l’impiego di munizioni di precisione, ricognizioni aeree e altre attività di raccolta di informazioni”. “Il gruppo terroristico Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale, mentre usa ferocemente la copertura di rifugi civili, edifici civili e la popolazione civile come scudo umano mentre porta avanti attività terroristiche”, accusano le Idf.

Ore 11,45 – Gaza, AP: “Raid di Israele a Deir el-Balah uccide 8 membri delle forze di sicurezza di Hamas che scortavano i convogli di aiuti umanitari” – Almeno 8 membri delle forze di sicurezza controllate da Hamas nella Striscia di Gaza sono rimasti uccisi nel centro del territorio costiero palestinese a seguito di un attacco aereo condotto dalle forze armate di Israele (Idf) contro un convoglio di aiuti umanitari. Lo riporta l’agenzia di stampa statunitense Associated Press (Ap), che cita un proprio corrispondente presso l’Al-Aqsa Shuhada Hospital di Deir el-Balah, nel centro della Striscia, dove sono stati trasferiti i corpi senza vita delle vittime del raid israeliano. I morti, secondo l’agenzia di stampa statunitense, erano tutti membri di comitati locali che aiutano a mettere in sicurezza i convogli di aiuti umanitari.

Ore 11,30 – Gaza: 45.581 morti dal 7 ottobre 2023, 28 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 45.581 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 108.438 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 28 persone e altre 59 sarebbero rimaste ferite.

Ore 11,00 – Israele: intercettato un razzo lanciato dal sud della Striscia di Gaza – Un razzo lanciato dal sud della Striscia di Gaza verso Israele è stato intercettato dalla contraerea delle forze armate dello Stato ebraico (Idf). Lo riferiscono le Idf in una nota diramata online, secondo cui il missile aveva fatto scattare le sirene di allerta nella comunità meridionale di Holit, vicino al confine con la Striscia. Al momento, secondo il servizio di emergenza Magen David Adom, non sono stati segnalati feriti.

Ore 10,30 – Israele: incriminata per spionaggio presunta spia dell’Iran – La Procura generale di Israele ha incriminato oggi il 29enne Alexander Granovsky, originario di Petah Tikva, con l’accusa di spionaggio e altri reati contro la sicurezza nazionale per conto dell’Iran. Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronot, che cita l‘atto d’accusa presentato dalla Procura, secondo cui Granovsky avrebbe comunicato con un agente iraniano su Telegram, svolgendo “per soldi” diversi compiti per Teheran, tra cui fotografare installazioni di sicurezza, scrivere graffiti con slogan politici sui muri, appiccare incendi e documentare l’ingresso nella propria residenza del deputato della Knesset, Benny Gantz.

Ore 10,00 – Gaza, al-Jazeera: 18 morti nei raid condotti nelle ultime 24 ore da Israele – Almeno 18 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in diversi attacchi condotti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza da parte delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita in proposito diverse fonti mediche del territorio costiero palestinese, secondo cui almeno 11 persone, comprese donne e bambini, sono rimaste uccise nel raid condotto dall’Idf nella cosiddetta “zona sicura” di al-Mawasi, nel sud della Striscia, in cui sono morti il capo della polizia di Hamas a Gaza, Mahmoud Salah, e il suo vice, Hussam Mustafa Shawan. Altre 4 persone invece sono decedute e diverse altre sono rimaste ferite negli attacchi condotti da Israele contro il campo profughi di Shati, a Gaza City. Altri due palestinesi sono stati invece uccisi a Jabalia, nel nord della Striscia, in un raid condotto nella notte dalle Idf.

Ore 9,30 – Libano: aerei e droni di Israele sorvolano Tiro e Beirut – L’Aeronautica militare di Israele ha condotto oggi una serie di missioni di ricognizione nel sud del Libano e sulla capitale Beirut. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui tali azioni hanno coinvolto aerei da ricognizione e droni israeliani. Alcuni velivoli, secondo l’agenzia libanese, hanno sorvolato “a media quota” alcuni villaggi nella zona occidentale del distretto di Tiro, nel sud del Paese dei Cedri. Al contempo un numero imprecisato di aerei da ricognizione israeliani hanno sorvolato “a bassa quota” lo spazio aereo della città di Tiro. Intanto alcuni “droni militari” di Israele hanno sorvolato “a bassa quota” la capitale Beirut e la periferia meridionale della città.

Ore 9,00 – Israele: 891 soldati morti dal 7 ottobre 2023 – Almeno 891 soldati israeliani sono deceduti dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, compresi 28 militari che si sono suicidati. Lo riferiscono in una nota le forze armate israeliane (Idf), secondo cui tra le vittime 329 sono morte durante gli attentati del 7 ottobre 2023, 390 in azione nel territorio costiero palestinese, 37 negli attacchi condotti da Hezbollah contro il nord di Israele, 50 in combattimento in Libano e 11 in Cisgiordania. Il dato relativo ai sospetti suicidi tra i militari segna poi un netto aumento rispetto agli scorsi anni. Secondo i dati dell’Idf, almeno 38 soldati si sono tolti la vita tra il 2023 e il 2024, 28 dei quali dopo il 7 ottobre 2023, compresi 21 che si sono uccisi nel 2024. Nel 2022 le forze armate israeliane avevano invece registrato 14 casi di suicidio, in aumento rispetto agli 11 del 2021. 

Ore 8,00 – Cisgiordania, Idf arrestano un sospettato di terrorismo: scontri a Nablus – Violenti scontri sono scoppiati questa mattina a Nablus, nella Cisgiordania occupata, dopo che le forze di sicurezza di Israele hanno arrestato un uomo sospettato di terrorismo in un bar della Kasbah della città palestinese. Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronot, senza divulgare le generalità dell’arrestato. Secondo la testata, durante il ritiro delle truppe israeliane, in città sono scoppiate “violente rivolte, con scontri a fuoco, lanci di esplosivi, bombe molotov e pietre contro le truppe” dello Stato ebraico, che “hanno risposto con proiettili letali, neutralizzando i rivoltosi”. Non è chiaro quanto persone siano rimaste ferite negli scontri né se ci siano vittime ma, secondo Yedioth Ahronot, il sospettato arrestato dalle forze di sicurezza israeliane è stato trasferito in una sede dei servizi interni dello Shin Bet per ulteriori indagini.

Ore 7,00 – Gaza, media: 11 morti, compreso il capo della polizia di Hamas, in un raid di Israele sulla tendopoli di al-Mawasi – Almeno 11 persone, compreso il capo della polizia locale, sono rimaste uccise durante gli attacchi aerei condotti nella notte dalle forze armate di Israele (Idf) nella cosiddetta “zona sicura” di al-Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, secondo cui i raid hanno colpito una tendopoli che ospita centinai di sfollati. Tra le vittime, secondo l’emittente locale palestinese Al-Aqsa tv, considerata vicina a Hamas, figura anche Mahmoud Salah, direttore generale della polizia di Gaza, e il suo vice, Hussam Mustafa Shawan, entrambi deceduti nell’attacco. L’Idf non ha confermato i raid finora.

Ore 6,00 – Anp sospende le trasmissioni di al-Jazeera nei Territori palestinesi – L’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha sospeso le trasmissioni e le attività dell’emittente qatariota al-Jazeera nei Territori. Lo riferisce l’Anp in una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.

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