Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Libano: 20 morti e 14 feriti in un raid di Israele. Idf: “Abbattuti due droni lanciati dall’Iraq” | DIRETTA
Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, mercoledì 6 novembre
In attesa dei risultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che avranno un inevitabile impatto sulla crisi in corso in Medio Oriente, Israele continua a bombardare sia la Striscia di Gaza che il Libano, mentre si attende ancora la risposta dell’Iran all’attacco condotto il 26 ottobre scorso da Tel Aviv contro la Repubblica islamica. Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 5 novembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.
Ore 13,00 – Lapid: “Netanyahu non è più idoneo a governare dopo il licenziamento di Gallatn” – In una conferenza stampa congiunta alla Knesset, i leader dell’opposizione hanno dichiarato che il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dimostrato di non essere più idoneo al suo incarico dopo il licenziamento di ieri sera del ministro della Difesa Yoav Gallant. Accanto al presidente del partito National Unity Benny Gantz, al capo di Yisrael Beytenu Avigdor Liberman e al leader dei Democratici Yair Golan, il leader dell’opposizione Yair Lapid ha affermato che il licenziamento di Gallant è stato un “atto di follia da parte di un primo ministro incompetente”. “Nel mezzo di una guerra, mentre Israele combatte su sette fronti, Netanyahu ha indebolito e danneggiato l’Idf, le forze combattenti”, ha detto, aggiungendo che il primo ministro non ha più la fiducia delle truppe. Il riferimento è alla contestata legislazione che esenterebbe gli ultraortodossi dal servizio militare obbligatorio. “Non lasciate che le bugie lavorino su di voi”. “Gallant è stato licenziato solo per motivi politici, solo perché ha impedito a Netanyahu di approvare le leggi sull’evasione dalla leva. È stato licenziato perché Netanyahu ha scelto gli evasori invece di quelli che sono in servizio”, ha continuato Lapid. “Non ci si può fidare del primo ministro, non ci si può fidare del gabinetto, l’ultima persona di cui ci si poteva fidare in questo folle governo è stata licenziata ieri”. Secondo Lapid inoltre “è il momento di approvare leggi sull’evasione dalla leva, e non c’è problema neanche ad andare alle elezioni”, “non ci arrenderemo, continueremo a combattere finché non avremo successo”.
Ore 10,00 – Libano: Idf ordinano l’evacuazione di quattro edifici a Nabatiye – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato oggi l’evacuazione immediata di quattro edifici a Nabatiyé, nel sud del Libano. “Vi trovate vicino a installazioni e interessi di Hezbollah che presto l’esercito israeliano attaccherà”, ha fatto sapere sui social il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dei militari israeliani. “Per la vostra sicurezza e quella dei membri della vostra famiglia, dovete evacuare immediatamente questi edifici e i loro dintorni e allontanarvi a una distanza di almeno 500 metri”, ha aggiunto.
Ore 9,30 – Gaza, al-Jazeera: “15 morti in un raid di Israele a Beit Lahiya” – Almeno 15 persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a seguito di un raid aereo condotto dalle forze armate di Israele (Idf) a Beit Lahiya, nel nord del territorio costiero palestinese. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, citando i propri corrispondenti sul campo, secondo cui l’attacco ha colpito “un edificio che ospitava alcuni sfollati nella zona di al-Manshiyya” della città palestinese.
Ore 9,00 – Resistenza islamica in Iraq rivendica attacchi contro Israele. Idf: “Abbattuti due droni – La sedicente Resistenza islamica in Iraq, una galassia di milizie filo-iraniane, ha rivendicato oggi il lancio di una serie di droni contro Israele, le cui forze armate (Idf) hanno abbattuto almeno due velivoli senza pilota lanciati dal Paese arabo. In un due diverse note diramate su Telegram, citate dall’emittente qatariota al-Jazeera, il gruppo ha annunciato di aver sparato alcuni droni contro un luogo non specificato nei “territori occupati del sud”, riferendosi al sud di Israele, e di aver attaccato un “obiettivo vitale” a Haifa. In una nota diramata in precedenza, le forze armate israeliane (Idf) avevano annunciato di aver abbattuto due droni lanciati dall’Iraq, tra cui uno entrato nello spazio aereo israeliano nel deserto di Arava, vicino all’aeroporto di Ramon, e l’altro distrutto prima di entrare nello spazio aereo dello Stato ebraico. Non si segnalano vittime né feriti.
Ore 8,00 – Libano: 20 morti e 14 feriti in un raid di Israele nel sud – Almeno 20 persone sono state uccise e 14 sono rimaste ferite in un raid aereo delle forze armate di Israele (Idf) che ieri sera ha colpito un appartamento nella località di Barja, nel distretto dello Shuf, in Libano meridionale. Il bilancio ufficiale è stato confermato sui social dal ministero della Sanità di Beirut, secondo cui le operazioni di sgombero delle macerie sono continuate fino all’alba. La maggior parte delle persone uccise dal raid sono sfollati, secondo il quotidiano locale L’Orient-Le Jour, erano sfollati provenienti da Aïn Baal e Tayr Debba, due villaggi del distretto di Tiro, e da Harouf, nel distretto di Nabatiyé. Secondo il ministero della Sanità di Beiruti, dalla ripresa delle ostilità tra Israele e Hezbollah ricominciate l’8 ottobre 2023, almeno 3.013 persone sono state uccise e 13.553 sono rimaste ferite in tutto il Libano.
Ore 7,00 – Libano, Idf: “Eliminato un comandante di Hezbollah” – Hussain Abd Al-Haleem Harb, comandante di Hezbollah nella regione di Khiam, nel sud del Libano, è rimasto ucciso in un attacco aereo condotto dalle forze armate di Israele (Idf). Lo hanno reso noto le Idf in una nota diramata oggi, secondo cui la vittima aveva “diretto ed eseguito molti attacchi missilistici contro le comunità della Galilea (nel nord dello Stato ebraico, ndr) e contro l’area di Metula in particolare”.
Ore 6,00 – Israele: 5 arresti per le proteste contro il licenziamento di Gallant – Cinque persone, che protestavano contro la decisione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di licenziare il ministro della Difesa Yoav Gallant, sono state arrestate nella notte a Gerusalemme e a Haifa. Lo riferisce la polizia israeliana in una nota citata dall’emittente pubblica Kan.