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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Hamas nomina il suo nuovo leader: è Yahya Sinwar. Gaza: 39.653 morti dal 7 ottobre. Cisgiordania, Idf: “Uccisi 11 uomini armati nelle ultime 24 ore”. Libano, raid di Israele: 4 morti di Hezbollah. Caccia di Tel Aviv sorvolano Beirut a bassa quota prima del discorso di Nasrallah. Il gruppo lancia droni sullo Stato ebraico. Precipita un razzo di Iron Dome: 7 feriti. Hamas, media: “Mohammed Ismail Darwish sarà nuovo leader” | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, martedì 6 agosto

A dieci mesi dagli attentati del 7 ottobre in Israele, la guerra tra lo Stato ebraico e Hamas nella Striscia di Gaza non si ferma: i morti sono ormai circa 39.500 e i feriti hanno già superato i 91mila. Ma si scalda anche il fronte con Hezbollah in Libano, con gli Houthi in Yemen e con l’Iran. Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 6 agosto 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, tra lo Stato ebraico e Hezbollah in Libano e la crisi in corso tra Tel Aviv e l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 20,00 – Hamas nomina il successore di Haniyeh: è Yahya Sinwar – Hamas ha nominato il suo leader di Gaza Yahya Sinwar capo del gruppo dopo l’assassinio di Ismail Haniyeh a Teheran il 31 luglio.

Ore 17,00 – Cisgiordania, Idf: “Uccisi 11 uomini armati nelle ultime 24 ore a Jenin e nelle città vicine” – Almeno 11 uomini armati sono rimasti uccisi a partire da ieri pomeriggio a Jenin e nelle città vicine della Cisgiordania occupata, in una serie di attacchi aerei dell’aviazione israeliana e scontri con le truppe dello Stato ebraico. Lo hanno comunicato in una nota le forze armate di Israele (Idf), che hanno pubblicato sui social un filmato dei raid condotti con droni, in cui sono rimasti uccisi quattro uomini armati. Altri sette sono invece morti negli scontri con le truppe dell’Idf e della polizia di frontiera israeliana nelle località di Jenin, Kafr Qud e Aqqabah, tra cui alcuni che tentavano di piazzare una bomba. Secondo i militari israeliani, durante queste operazioni un soldato è rimasto lievemente ferito.

Ore 16,30 – Libano, media: “Aerei da guerra di Israele sorvolano Beirut a bassa quota prima del discorso di Nasrallah” – Aerei da guerra israeliani hanno sorvolato a bassa quota la capitale libanese Beirut, provocando una serie di forti boati uditi dai residenti. Lo riportano diversi media e profili social in Libano, tra cui l’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui i sorvoli e i boom sonici hanno avuto luogo pochi minuti prima che il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, iniziasse il suo discorso previsto oggi per celebrare la prima settimana dalla scomparsa del principale consigliere militare del gruppo armato sciita, Fuad Shukr, ucciso il 30 luglio in un raid aereo israeliano alla periferia meridionale di Beirut.

Ore 16,00 – Libano, Hezbollah conferma: “4 nostri miliziani uccisi nel raid di oggi dell’Idf” – Hezbollah ha confermato la morte di quattro suoi miliziani rimasti uccisi in un attacco aereo compiuto questa mattina dalle forze armate di Israele (Idf) nella città di Mayfadoun, nel sud del Libano. In una nota diramata su Telegram, il gruppo armato sciita libanese ha identificato le vittime come Amin al-Din, Hussein Yassin, Ali al-Din e Hassan Mansour. Con la loro morte il bilancio dei morti di Hezbollah nei combattimenti ripresi con Israele dallo scorso 7 ottobre è salito ad almeno 397.

Ore 15,45 – Israele, Idf: “Intercettati due droni lanciati dal Libano” – La contraerea israeliana ha intercettato due droni lanciati dal Libano da Hezbollah nel nord dello Stato ebraico. Lo riferiscono in una nota le forze armate israeliane (Idf), secondo cui il primo è stato intercettato nella zona di Hila, nel nord di Israele, e il secondo nelle aree di Sha’al e Kela Alon, nel Golan occupato da Tel Aviv.

Ore 15,15 – Israele, media: “Chiuso l’unico valico da cui entrano gli aiuti nel sud di Gaza” – L’unico corridoio che consente l’ingresso dei carichi di aiuti umanitari nel sud della striscia di Gaza è stato chiuso a causa dei combattimenti in corso nella zona. Lo riporta l’emittente pubblica israeliana Kan, secondo cui le Brigate Izz al-Din al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno attaccato le truppe dello Stato ebraico nell’area a colpi di razzi sparati con gli RPG. Secondo l’agenzia di stampa statunitense Associated Press, che cita fonti delle forze armate di Israele (Idf), il valico di Kerem Shalom è attualmente aperto, ma la rotta che porta gli aiuti umanitari da qui fino alla città di Rafah, nel sud della Striscia, è stata chiusa fino a nuovo ordine.

Ore 14,30 – Israele, media: “7 feriti per la caduta di un missile intercettore durante gli attacchi di Hezbollah” – Almeno sette persone sono rimaste ferite oggi nel nord di Israele a seguito dell’impatto di un missile intercettore sparato dalle forze armate (Idf) per contrastare il lancio di diversi droni dal Libano da parte del gruppo armato sciita Hezbollah. Lo riporta il portale locale The Times of Israel, che cita fonti sanitarie israeliane, secondo cui uno dei feriti versa in condizioni gravi. Secondo le forze armate di Israele (Idf), il missile che ha colpito la Route 4 vicino alla città araba di città araba settentrionale di Mazra’a appartiene al sistema Iron Dome.

Ore 14,00 – Hamas, media sauditi: “Mohammed Ismail Darwish sarà il nuovo capo politico” – Mohammed Ismail Darwish, attualmente a capo del consiglio religioso di Hamas, è stato scelto per sostituire il defunto leader Ismail Haniyeh, ucciso il 31 luglio a Teheran in un attacco attribuito a Israele, come capo dell’ufficio politico del gruppo terroristico palestinese. Lo riporta l’emittente saudita al-Hadath, secondo cui la scelta del capo religioso residente in Qatar sarebbe stata motivata dal veto opposto da Yayha Sinwar, leader di Hamas a Gaza, al nome di Khaled Meshaal, già capo politico del movimento dal 1996 al 2017 e guida ad interim dopo la morte di Haniyeh. Secondo l’emittente al-Arabiya, la nomina dovrà essere ratificata da un voto del Consiglio della Shura del gruppo.

Ore 13,30 – Israele, media: “6 feriti negli attacchi di Hezbollah” – Almeno sei persone sono rimaste ferite oggi nel nord di Israele a seguito del lancio di diversi droni dal Libano da parte del gruppo armato sciita Hezbollah. Lo riporta l’emittente locale Channel 12, che ha intervistato direttore del Galilee Medical Center di Nahariya, Masad Barhoum, dove sono ricoverati feriti, di cui  quattro arrivati con ferite da schegge e uno che versa in condizioni gravi. Altre tre persone hanno riportato soltanto ferite lievi, mentre due sono stati assistiti per gravi attacchi d’ansia.

Ore 13,15 – Cisgiordania, media: “Salgono a 8 i morti nei raid dell’Idf” – È salito a otto morti il bilancio delle vittime dei raid condotti nelle scorse ore dalle forze armate di Israele (Idf) nelle città palestinesi di Jenin e Aqaba, nella Cisgiordania occupata. Lo riferisce l’emittente al-Jazeera, citando fonti ufficiali locali, secondo cui tra le vittime figurano anche tre adolescenti.

Ore 13,00 – Libano, il ministro degli Esteri: “Consultazioni con Hezbollah per evitare una guerra su vasta scala con Israele” – Il governo libanese sta lavorando per impedire una reazione di Hezbollah contro Israele che potrebbe sfociare in una guerra su vasta scala. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib durante una conferenza stampa congiunta tenuta al Cairo con il suo omologo egiziano Badr Abdelatty. “Quando gli attacchi israeliani hanno colpito il solo Libano, ci siamo consultati con Hezbollah per trovare una risposta che non avrebbe portato a una guerra”, ha dichiarato Bou Habib, riferendosi al raid israeliano condotto il 30 luglio a Beirut in cui è rimasto ucciso il principale consigliere militare del gruppo armato sciita, Fuad Shukr. “Ma oggi, gli attacchi israeliani si sono estesi all’Iraq e contro i palestinesi a Teheran”, ha aggiunto, riferendosi al raid del 31 luglio in Iran, attribuito a Israele, in cui è morto il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. “La decisione ha una portata più ampia del Libano. Ma stiamo lavorando per prevenire qualsiasi reazione che potrebbe portare a una guerra su vasta scala”.

Ore 12,45 – Libano: Hezbollah rivendica il lancio di uno “sciame” di droni contro Israele – Hezbollah ha rivendicato il lancio di uno “sciame di droni” contro Israele, che ha provocato il ferimento di due persone in una città araba nel nord dello Stato ebraico. In una nota diramata su Telegram, citata dall’emittente al-Jazeera, il gruppo armato sciita libanese ha fatto sapere di aver  preso di mira solo obiettivi militari. Almeno due civili però sono rimasti feriti, di cui uno in modo grave, a causa dell’esplosione provocata da un drone lanciato da Hezbollah che ha colpito la città araba di Mazra’a, nel nord di Israele. Una fonte interna al gruppo armato sciita ha rivelato all’agenzia di stampa Reuters che il raid non costituisce ancora l’attesa rappresaglia per l’uccisione da parte di Israele del principale consigliere di Hezbollah, Fuad Shukr, avvenuta il 30 luglio a Beirut.

Ore 12,30 – Gaza: il bilancio dei morti sale a 39.653 vittime – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 39.653 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 91.535 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 30 persone e altre 66 sarebbero rimaste ferite. Secondo le autorità israeliane, le forze armate (Idf) avrebbero ucciso non meno 15mila membri di Hamas dall’inizio del conflitto, mentre sono oltre 330 i soldati di Tel Aviv caduti nella Striscia dall’inizio dell’offensiva terrestre nel territorio costiero palestinese. Per le Nazioni Unite invece, la maggior parte delle vittime della guerra sono donne e minori.

Ore 12,1o – Israele, Hezbollah lancia droni e missili dal Libano: “2 feriti, di cui uno grave” – Almeno due persone sono rimaste ferite oggi nel nord di Israele a seguito di un’esplosione causata da un drone lanciato dal Libano dal gruppo armato sciita Hezbollah, che ha sparato una raffica di missili e velivoli senza pilota carichi di esplosivi contro diverse città settentrionali dello Stato ebraico. Secondo il servizio di emergenza Magen David Adom, citato da diversi media israeliani tra cui i portali online Ynet e The Times of Israel, tra i feriti colpiti nella città araba settentrionale di Mazra’a uno versa in condizioni critiche. Si tratta, secondo le fonti citate, di un uomo sulla trentina colpito alla testa da alcune schegge e ritrovato privo di sensi vicino al luogo dell’esplosione, mentre l’altro ha subito solo ferite lievi. Altri missili e dispositivi di attacco lanciati da Hezbollah hanno fatto scattare le sirene di allarme anti-aereo nelle città di Nahariya e Acri, sempre nel nord di Israele, dove finora non si registrano vittime né feriti.

Ore 11,50 – Libano: il leader di Hezbollah terrà un discorso nel pomeriggio – Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, terrà un discorso oggi pomeriggio alle 17,00 ora locale (le 16,00 in Italia). Lo hanno annunciato i media vicini al gruppo armato sciita libanese, secondo cui si tratterà del secondo discorso pronunciato dal leader di Hezbollah dalla morte del principale
consigliere militare del Partito di Dio, Fouad Shukr, e del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, entrambi uccisi a fine luglio in due diversi attacchi attribuiti a Israele a Beirut e Teheran.

Ore 11,45 – Libano: “Salgono a 5 i morti nel raid dell’Idf a Mayfadoun” – È salito a cinque morti e due feriti il bilancio delle vittime del raid aereo delle forze armate di Israele (Idf) che oggi ha colpito il villaggio di Mayfadoun, nella zona di Nabatiyé, nel sud del Libano. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Beirut in una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Nna. Fonti delle forze di sicurezza libanesi hanno rivelato all’agenzia di stampa Afp che le vittime erano combattenti del gruppo armato sciita Hezbollah e che entrambi i piani dell’edificio preso di mira dall’attacco aereo israeliano sono stati colpiti da “uno o più missili per uccidere tutte le persone presenti nella struttura”. Finora il gruppo armato sciita libanese non ha confermato la notizia, né ha ancora comunicato i nomi delle presunte vittime dell’organizzazione.

Ore 11,30 – Libano: Hezbollah rivendica un attacco nel nord di Israele – Hezbollah ha rivendicato un attacco contro una postazione militare israeliana a Barkat al-Risha, nel nord dello Stato ebraico. In una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, il gruppo armato sciita ha fatto sapere di aver condotto l’attacco con un missile a corto raggio modello “Burkan”.

Ore 11,20 – Libano: Idf confermano il raid aereo a Mayfadoun – Le forze armate di Israele hanno confermato l’attacco aereo che oggi ha colpito il villaggio di Mayfadoun, nel sud del Libano, in cui secondo fonti locali sarebbero morti almeno 4 miliziani di Hezbollah. In una nota diramata sui social, in cui non si fa menzione del bilancio delle vittime, le Idf hanno dichiarato che l’edificio a due piani preso di mira nel raid “era utilizzato dai membri della cosiddetta unità del Fronte Meridionale di Hezbollah, il comando regionale” del gruppo armato nel sud del Libano. “Un altro edificio utilizzato da Hezbollah è stato colpito a Khiam”, conclude il comunicato a cui è stato allegato il video dei due attacchi aerei.

Ore 11,15 – Israele, la polizia conferma: “Ucciso l’aggressore che ha ferito un’agente a un checkpoint vicino Gerusalemme” – Il responsabile dell’aggressione a un’agente della polizia di frontiera israeliana, ferita oggi vicino al checkpoint dei tunnel, a sud di Gerusalemme, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Lo ha confermato la polizia israeliana in una nota citata da diversi media locali e stranieri, tra cui i portali online Ynet e The Times of Israel e l’emittente al-Jazeera, secondo cui l’uomo si trovava a bordo di un autobus diretto dalla Cisgiordania a Gerusalemme. Fermato al posto di blocco, dove tutti i passeggeri sono stati fatti scendere per verificare che avessero un permesso di ingresso legale, l’aggressore si è scagliato contro una poliziotta di frontiera con un cacciavite, ferendola lievemente. Secondo la ricostruzione della polizia, altri agenti presenti sul posto hanno aperto il fuoco contro il passeggero, uccidendolo. La polizia afferma di aver trovato “un coltello e altri oggetti sospetti” sul corpo dell’aggressore.

Ore 11,00 Libano, media: “4 miliziani di Hezbollah uccisi in un raid di Israele” – Almeno 4 persone sono rimaste uccise oggi in Libano a seguito di un raid aereo che ha colpito il villaggio di Mayfadoun, nel sud del Libano. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Beirut in una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui l’attacco aereo israeliano ha preso di mira una casa a due piani nella zona di Haret al-Nadi. Fonti delle forze di sicurezza libanesi hanno rivelato all’agenzia di stampa Afp che le vittime erano combattenti del gruppo armato sciita Hezbollah.

Ore 10,45 – Cisgiordania, Anp: “Salgono a 3 i morti nel raid dell’Idf a Jenin” – È salito a tre morti il bilancio delle vittime del raid aereo condotto nelle scorse ore da un drone delle forze armate di Israele (Idf) nella zona orientale della città palestinese di Jenin, nella Cisgiordania occupata. Lo ha reso noto in un terzo comunicato il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), citato dall’agenzia di stampa ufficiale Wafa.

Ore 10,30 – Israele, ferita un’agente di sicurezza a un checkpoint vicino Gerusalemme: “Neutralizzato l’aggressore” – Un’agente delle forze di sicurezza israeliane è rimasta lievemente ferita oggi al checkpoint dei tunnel, a sud di Gerusalemme, dopo essere stata accoltellata da un aggressore in seguito “neutralizzato” dalla polizia di frontiera. Lo riportano diversi media israeliani, tra cui i portali online Ynet e The Times of Israel, secondo cui la 20enne versa in buone condizioni. Non si hanno notizie sulle condizioni del presunto aggressore né sulle motivazioni dell’aggressione.

Ore 10,15 – Cisgiordania, Anp: “Sale a 2 morti il bilancio delle vittime del raid dell’Idf a Jenin” – È salito a due morti il bilancio delle vittime del raid aereo condotto nelle scorse ore da un drone delle forze armate di Israele (Idf) nella zona orientale della città palestinese di Jenin, nella Cisgiordania occupata. Lo ha reso noto in un altro comunicato il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp). Fonti militari hanno dichiarato al portale israeliano The Times of Israel che l’Idf ha condotto due raid in città: uno contro due motociclisti che sparavano contro le truppe israeliane e un altro contro una cellula armata.

Ore 10,00 – Cisgiordania, Anp: “Un morto in un raid dell’Idf a Jenin” – Almeno una persona è rimasta uccisa nella notte a Jenin, nella Cisgiordania occupata, a seguito di un raid aereo condotto da un drone delle forze armate di Israele (Idf) nella zona orientale della città palestinese. Lo riferisce il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) in una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Wafa, secondo cui la vittima è un 18enne. Scontri tra le forze israeliane e i residenti palestinesi sono proseguiti per tutta la notte in città.

Ore 9,45 – Cisgiordania, Anp: “4 morti e 7 feriti in due giorni di raid dell’Idf ad Aqaba” – Almeno quattro persone sono state uccise e altre sette sono rimaste ferite a seguito dei raid condotti negli ultimi due giorni dalle forze armate di Israele (Idf) nella città di Aqaba, a nord di Tubas, nel nord-est della Cisgiordania. La denuncia arriva dal ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), che in una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Wafa elenca anche i nomi delle vittime: Mohammad Yassine (19 anni), Ameed Yassine Ghanem (19 anni), Bilal Ezzedine Sawafta (14 anni) e Ayser Abu Ara (37 anni). Secondo la Wafa, da ieri sera l’esercito israeliano ha effettuato continui raid anche nella città di Jenin, nella Cisgiordania occupata, “distruggendo case, infrastrutture e attività commerciali con i bulldozer”, attività che hanno provocato nuovi scontri tra i residenti e i militari dello Stato ebraico.

Ore 9,30 – Libano, Hezbollah lancia un razzo nel nord di Israele: “Nessun ferito” – Hezbollah ha lanciato oggi un missile anticarro contro “un edificio utilizzato dai soldati” di Israele nel villaggio di Avivim, vicino al confine tra il Libano e lo Stato ebraico, lungo la Linea Blu pattugliata dai Caschi Blu dell’Onu, tra cui figurano anche i soldati del contingente italiano. La rivendicazione del gruppo armato sciita è arrivata oggi in una nota su Telegram. L’attacco era stato confermato anche dalle forze armate di Israele (Idf), che hanno intercettato un proiettile tra Kerem Ben Zimra e Gush Halav, due città vicine ad Avivim, nel nord di Israele. Secondo il Consiglio regionale di Merom HaGalil, un missile anticarro ha colpito il cortile di un’abitazione ad Avivim, una località evacuata da 10 mesi dai civili, senza provocare feriti né vittime e causando solo lievi danni.

Ore 9,00 – Gaza, Idf: “Uccisi almeno 45 terroristi, tra cui il responsabile del traffico di armi di Hamas” – Negli ultimi giorni, le forze armate di Israele (Idf) hanno ucciso almeno 45 terroristi nella Striscia di Gaza, compreso un importante comandante di Hamas. Lo riportano in una nota diramata oggi le Idf, secondo cui tra le vittime figura anche Muhammad Mahasna, ucciso nella notte in un raid aereo di cui i militari israeliani hanno pubblicato il filmato sui social. L’uomo, secondo le Idf, era il comandante di Hamas Hamas responsabile del contrabbando di armi nella Striscia, dove si occupava principalmente dei traffici marittimi, oltre che attraverso i tunnel transfrontalieri e via terra. “La sua eliminazione rappresenta un duro colpo per la capacità del gruppo terroristico Hamas di introdurre di nascosto (armi, ndr) a Gaza”, si legge nella nota dei militari israeliani. Inoltre, prosegue il comunicato, negli ultimi giorni le truppe dello Stato ebraico hanno “ucciso una ventina di terroristi in una serie di combattimenti ravvicinati e attacchi aerei nel centro della Striscia”. L’Idf ha anche “eliminato oltre 25 terroristi nella zona di Rafah”, nel sud del territorio costiero.

Ore 8,30 – Anp: Abu Mazen incontrerà Putin in Russia il 13 agosto – Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen) si recherà in visita ufficiale in Russia dal 12 al 14 agosto. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale russa RIA Novosti, citando una fonte diplomatica, secondo cui il 13 agosto Abu Mazen sarà ricevuto dal presidente Vladimir Putin. L’obiettivo principale della visita, ha dichiarato Abu Mazen a RIA Novosti, è “tenere consultazioni e scambiare opinioni sugli ultimi sviluppi nel panorama palestinese e internazionale”, e “coordinare le posizioni e rafforzare le relazioni bilaterali in tutti i settori”.

Ore 8,00 – Arabia Saudita: colloquio telefonico tra il principe ereditario MBS e Macron – Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha tenuto oggi un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron riguardo le crescenti tensioni in Medio Oriente. Lo ha reso noto il Palazzo Reale di Riad in un comunicato citato dall’agenzia di stampa ufficiale saudita Spa, secondo cui i due hanno discusso “dell’importanza di ridurre le tensioni per prevenire un conflitto su vasta scala nella regione”.

Ore 7,30 – Iraq, attacco a una base aerea Usa: “5 militari feriti” – Almeno cinque militari statunitensi sono rimasti feriti nella notte in Iraq a seguito di un attacco missilistico condotto contro la base aerea degli Stati Uniti ad al-Asad, nell’ovest del Paese arabo. Lo riferisce l’agenzia di stampa Reuters, citando tre funzionari statunitensi. Il raid è stato compiuto, secondo il Pentagono da “una milizia allineata all’Iran”. In mattinata, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, definendo l’attacco in Iraq “una grave escalation” che “ha dimostrato il ruolo destabilizzante dell’Iran” nella regione. Secondo il Pentagono, in questa occasione Austin “ha ribadito l’incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele di fronte alle minacce dell’Iran, dell’Hezbollah libanese e di altri gruppi di miliziani allineati all’Iran”.

Ore 7,00 – Yemen, Usa: “Distrutti 6 droni e abbattuto un missile degli Houthi” – Nelle ultime 24 ore le forze armate degli Stati Uniti hanno distrutto cinque droni aerei, un’imbarcazione senza pilota e un missile balistico appartenenti al gruppo armato sciita yemenita degli Houthi. Lo riporta una nota diramata nella notte dal Comando Centrale delle forze armate degli Stati Uniti (Centcom), secondo cui tre droni aereo sono stati intercettati sopra il Golfo di Aden dopo essere stati lanciati da una zona dello Yemen controllata dagli Houthi. Un altro drone aereo, una nave di superficie senza equipaggio e un missile balistico antinave lanciati dai ribelli sono stati invece abbattuti nel Mar Rosso. L’ultimo drone aereo invece è stato distrutto in un’area dello Yemen controllata dagli Houthi. “Queste armi rappresentavano una minaccia chiara e imminente per le forze statunitensi e della coalizione e per le navi mercantili nella regione”, si legge nella nota del Centcom. “Questo comportamento sconsiderato e pericoloso degli Houthi, sostenuti dall’Iran, continua a minacciare la stabilità e la sicurezza della regione”.

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