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Home » Esteri

Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Gaza, Haaretz: “35 morti nei raid odierni dell’Idf nella Striscia”. Oms rinvia la campagna anti-polio nel nord. Tel Aviv accusa 6 giornalisti di al-Jazeera di essere membri di gruppi terroristici. Israele: intercettati 4 droni e oltre 80 missili lanciati dal Libano. Hezbollah rivendica gli attacchi. Confermata la morte del successore di Nasrallah, Safieddine. Bombardate Tiro e la periferia sud di Beirut. 28 vittime nelle ultime 24 ore | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, mercoledì 23 ottobre

Di seguito le ultime notizie di oggi, mercoledì 23 ottobre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Gaza, media israeliani: “35 morti nei raid odierni dell’Idf nella Striscia” – Almeno 35 persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi condotti dalle forze armate israeliane (Idf). Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz, che cita una serie di fonti mediche della Striscia, secondo cui almeno 31 delle vittime sono rimaste uccise nel nord del territorio costiero palestinese.

Ore 17,45 – Libano: 28 morti per i raid dell’Idf nelle ultime 24 ore – Almeno 28 persone sono rimaste uccise negli attacchi compiuti nelle ultime 24 ore da Israele in Libano. È quanto emerge dal bollettino aggiornato del ministero della Sanità libanese, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui almeno 2.574 persone sono morte dall’8 ottobre 2023, di cui quasi duemila dall’inizio dell’invasione israeliana a fine settembre.

Ore 17,30 – Libano, il portavoce dell’Idf Hagari: “Uccisi oltre 1.500 miliziani di Hezbollah” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ucciso oltre 1.500 miliziani di Hezbollah in Libano. Lo ha annunciato oggi in un’intervista concessa all’emittente saudita al-Arabiya il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce delle Idf, secondo cui il gruppo armato sciita libanese “sta perdendo la battaglia”. “Molti terroristi si sono arresi”, ha detto Hagari. “Abbiamo ucciso oltre 1.500 operativi di Hezbollah”, ha aggiunto. “Non stiamo attaccando lo Stato del Libano. La nostra guerra è con Hezbollah. Stiamo seguendo gli ufficiali iraniani a Beirut e non permetteremo loro di supportare Hezbollah”, ha concluso.

Ore 17,15 – Gaza, il governo di Hamas: “Oltre 770 morti e più di 1.000 feriti in 19 giorni di offensiva israeliana a Jabalia” – Oltre 770 persone sono rimaste uccise e più di 1.000 sono state ferite nei 19 giorni dell’offensiva militare israeliana a Jabalia, nella zona settentrionale della Striscia di Gaza. La denuncia, riportata dall’emittente qatariota al-Jazeera, arriva dall’ufficio stampa del governo del territorio costiero palestinese, controllato da Hamas, secondo cui oltre 200 civili, compreso un numero imprecisato di donne, sono stati “sequestrati” e altre decine risultano dispersi. “Temiamo che vengano giustiziati sul campo, come è già stato fatto molte volte in passato”, si legge nella nota, secondo cui oltre 100mila feriti e malati hanno “urgente bisogno” di assistenza medica nel nord della Striscia. Le forze armate israeliane (Idf) non hanno commentato le accuse.

Ore 16,45 – Libano: Hezbollah conferma la morte del successore di Nasrallah, Hashem Safieddine – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha confermato la morte del presidente del Consiglio esecutivo del Partito di Dio, Hashem Safieddine, che avrebbe dovuto succedere al segretario generale Hassan Nasrallah, entrambi uccisi in diversi raid aerei israeliani. Nel comunicato stampa diramato su Telegram, citato dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, non è specificata la data dell’attacco in cui è rimasto ucciso Safieddine. “Promettiamo al nostro grande martire e ai suoi fratelli martirizzati di continuare il cammino della resistenza e del jihad fino al raggiungimento dei suoi obiettivi di libertà e vittoria”, si legge nella nota. Nella serata di ieri, le forze armate israeliane (Idf) avevano annunciato la morte di Safieddine in un bombardamento condotto il 3 ottobre scorso a Mreijé, alla periferia meridionale di Beirut. Nasrallah invece era rimasto ucciso in un altro raid compiuto dall’Idf a Beirut il 27 settembre scorso.

Ore 16,30 – Israele: Idf accusano 6 giornalisti di al-Jazeera di essere membri di Hamas e della Jihad islamica – Le forze armate israeliane (Idf) hanno accusato sei giornalisti dell’emittente qatariota al-Jazeera di essere membri di Hamas e della Jihad islamica palestinese. In una nota diramata oggi le Idf affermano di aver “scoperto alcuni documenti nella Striscia di Gaza” che dimostrerebbero l’appartenenza dei cronisti Anas al-Sharif, Alaa Salameh, Hossam Shabat, Ashraf al-Sarraj, Ismail Abu Omar e Talal al-Arrouqi ai due gruppi terroristici palestinesi. I militari israeliani accusano Anas al-Sharif di essere “a capo di una squadra lanciarazzi e membro di una compagnia della Forza Nukhba nel Battaglione Nuseirat di Hamas”; Alaa Salameh di essere “il vice capo dell’unità di propaganda del Battaglione Shaboura della Jihad islamica”; Hossam Shabat di essere “un cecchino del Battaglione Beit Hanoun di Hamas”; Ashraf al-Sarraj di essere “membro del Battaglione Bureij della Jihad islamica”; Ismail Abu Omar di essere “comandante di un’unità di addestramento del Battaglione Khan Younis”; e Talal al-Arrouqi di “guidare una squadra del Battaglione Nuseirat di Hamas”. Tra i documenti citati dall’Idf figurano fogli di calcolo, elenchi di corsi di formazione, elenchi telefonici e documenti relativi a stipendi che sarebbero stati presumibilmente pagati dalle due organizzazioni ai giornalisti accusati. Secondo i militari israeliani, questi documenti “dimostrano inequivocabilmente” che i sei erano membri delle rispettive ali militari di Hamas e della Jihad islamica palestinese. “Questi documenti sono la prova del coinvolgimento dei terroristi di Hamas nella rete mediatica del Qatar, al-Jazeera”, si legge nella nota dell’Idf, secondo cui gli accusati “divulgano la propaganda di Hamas” su al-Jazeera. Al momento l’emittente qatariota non ha commentato le accuse mosse dai militari israeliani.

Ore 16,20 – Israele, Hezbollah lancia 25 razzi contro Nahariya: “Ferito gravemente un uomo” – Un uomo è rimasto gravemente ferito oggi a Nahariya, la città costiera più a nord di Israele, a seguito di un attacco missilistico rivendicato dal gruppo armato sciita libanese Hezbollah. Lo riferisce il servizio di soccorso Magen David Adom in una nota citata dal quotidiano locale Haaretz, secondo cui la vittima è uomo sulla cinquantina, colpito alla testa da alcune schegge durante un attacco condotto con circa 25 razzi lanciati dal Libano. Il ferito, secondo le autorità sanitarie israeliane, versa in condizioni stabili ma è ancora privo di sensi. L’uomo è stato ricoverato in ospedale.

Ore 16,00 – Israele, Idf: “Intercettati due missili lanciati dal Libano” Due missili lanciati dal Libano e diretti in Israele sono stati intercettati dall’Aeronautica militare israeliana. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui l’attacco, che ha fatto scattare le sirene di allerta in numerose comunità di confine, era diretto verso la zona di Beit She’an, nel nord di Israele. Non si segnalano al momento feriti né vittime.

Ore 15,30 – Russia: Putin incontra per la prima volta il presidente iraniano Pezeshkian al vertice dei Brics a Kazan – Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato oggi il presidente iraniano Masoud Pezeshkian a margine del vertice dei Paesi Brics in corso nella città russa di Kazan. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti, secondo cui i due leader hanno annunciato la prossima firma di un accordo di cooperazione globale e discusso della situazione in Siria e in Medio Oriente. Si tratta del primo incontro avvenuto tra i due leader.

Ore 15,15 – Libano, Idf: “Bombardati centri di comando di Hezbollah a Tiro” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno bombardato “centri di comando” del Fronte Meridionale di Hezbollah a Tiro. Lo hanno reso noto le Idf in un comunicato. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, le Idf hanno condotto diversi raid in città.

Ore 15,00 – Arabia Saudita: il principe ereditario Mohammed bin Salman riceve il Segretario di Stato Usa Blinken – Il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha incontrato oggi a Riad il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman per discutere degli sforzi volti a porre fine ai combattimenti nella Striscia di Gaza e in Libano. Lo ha comunicato in una nota il dipartimento di Stato statunitense.

Ore 14,30 – Israele, Idf: “85 tra razzi e droni lanciati da Hezbollah verso Israele” – Almeno 85 tra razzi e droni sono stati lanciati oggi dal gruppo armato sciita libanese Hezbollah verso Israele. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf).

Ore 14,10 – Russia, il presidente iraniano Pezeshkian al vertice dei Brics: “Contribuite a porre fine alla guerra a Gaza e in Libano” – Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha esortato i Paesi membri dei Brics+ a contribuire a “porre fine alla guerra” nella Striscia di Gaza e in Libano. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, citando il discorso pronunciato da Pezeshkian nella riunione dei leader dei Brics+ in corso a Kazan, in Russia. ““Chiedo a tutti i membri dell’influente gruppo Brics di usare tutte le loro capacità collettive e individuali per porre fine alla guerra a Gaza e in Libano”, ha detto il presidente iraniano.

Ore 13,50 – Israele, Idf: “Abbattuto un altro drone lanciato dal Libano” Un altro drone lanciato dal Libano verso Israele è stato abbattuto dalla contraerea israeliana. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui il velivolo senza pilota non è entrato nello spazio aereo israeliano. Da questa mattina la contraerea israeliana ha abbattuto cinque droni, di cui due lanciati dal Libano e tre dall’Iraq.

Ore 13,40 – Israele, Idf: “Un’altra raffica di 20 razzi lanciati dal Libano” – Una raffica di altri 20 razzi è stata lanciata oggi dal Libano verso il territorio israeliano. Lo riferiscono in una nota le forze armate dello Stato ebraico (Idf), secondo cui l’attacco ha preso di mira la zona di Haifa e la città settentrionale di Kiryat Shmona. Solo alcuni razzi, secondo l’Idf, sono stati intercettati mentre altri sono precipitati in spazi all’aperto. Non si segnalano al momento vittime o danni significativi.

Ore 13,20 – Gaza, Israele: “Vaccinati contro la polio il 91% dei bambini del sud della Striscia” – Il 91 per cento dei bambini della zona meridionale della Striscia di Gaza ha completato il secondo ciclo di vaccinazioni contro la poliomielite. Lo ha reso noto oggi in una nota il Cogat, l’organismo del ministero della Difesa israeliano che supervisiona gli aiuti e le spedizioni commerciali verso il territorio costiero palestinese. “Nella zona sono stati vaccinati 266.273 bambini di età inferiore ai 10 anni, ovvero il 91 per cento della popolazione target nel sud di Gaza”, si legge nella nota, secondo cui la fase finale della campagna vaccinale nel nord di Gaza “inizierà nei prossimi giorni, dopo una valutazione congiunta e su richiesta dell’Oms e dell’Unicef”. In mattinata, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato di essere stata costretta a rinviare la campagna vaccinale contro la poliomielite nel nord della Striscia a causa delle conseguenze degli intensi bombardamenti delle forze armate israeliane (Idf) che hanno provocato un esodo di massa degli sfollati e limitato l’accesso alla zona settentrionale del territorio costiero palestinese.

Ore 13,00 – Libano: l’ambasciata cinese sospende i servizi – L’ambasciata della Repubblica popolare cinese in Libano ha annunciato la “sospensione dei suoi servizi, a partire da oggi”. Secondo una nota pubblicata sul sito-web della rappresentanza diplomatica cinese a Beirut, l’ambasciata non fornirà più servizi di rilascio passaporti, visti e altri documenti fino a data da destinarsi. La rappresentanza diplomatica cinese continuerà però a rilasciare permessi di viaggio ai cittadini cinesi in Libano. Diverse ambasciate a Beirut hanno annunciato la sospensione o la riduzione temporanea dei loro servizi nel contesto della guerra in corso tra Israele e Hezbollah nel Paese arabo, inaspritasi a partire dallo scorso 23 settembre con l’invasione terrestre del territorio libanese da parte delle forze armate dello Stato ebraico.

Ore 12,30 – Libano: i raid dell’Idf a Tiro colpiscono diversi obiettivi legati a Hezbollah – I raid aerei dell’aviazione israeliana, che questa mattina hanno colpito la città di Tiro sulla costa sud-occidentale del Libano, hanno preso di mira le sedi dell’associazione al-Chadid, una filiale dell’organizzazione al-Qard al-Hassan (considerata da Tel Aviv la “banca informale di Hezbollah”), un centro del Comitato sanitario islamico (il servizio di soccorso civile affiliato al gruppo armato sciita), un edificio una volta appartenente al municipio cittadino, nonché diverse aree situate tra le zone di Azhar al-Salam e Diniyé. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, che cita un proprio corrispondente in città. Al momento non si sa se e quante vittime abbiano provocato i raid.

Ore 12,10 – Gaza: sale a 42.792 morti il bilancio delle vittime dal 7 ottobre 2023 – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 42.792 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 100.412 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 74 persone e altre 130 sarebbero rimaste ferite.

Ore 12,00 – Russia: esponente di Hamas in visita a Mosca – L’esponente di Hamas Moussa Abou Marzouk è arrivato oggi in visita a Mosca. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale russa RIA Novosti, citando una fonte diplomatica locale, secondo cui il membro dell’ufficio politico del gruppo terroristico palestinese parteciperà a una serie di incontri con alcuni funzionari russi. Non sono stati ulteriori dettagli in merito alla visita di Marzouk nella capitale russa.

Ore 11,30 – Israele, media: “Razzo lanciato dal Libano colpisce un edificio ad Acri” – Un razzo lanciato dal Libano ha colpito un edificio vicino alla città di Acri, in Israele. Lo riporta l’emittente israeliana Channel 12, secondo cui il missile, diretto verso la zona di Haifa, ha danneggiato un edificio a Sha’ar Na’aman, a sud di Acri. Non si segnalano al momento vittime né feriti.

Ore 11,15 – Blinken incontrerà a Londra i ministri degli Esteri di diversi Paesi arabi – Dopo il suo 11esimo tour diplomatico in Medio Oriente, il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken si recherà nel Regno Unito per incontrare a Londra i ministri degli Esteri di diversi Paesi arabi. Lo ha annunciato oggi il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, parlando con alcuni giornalisti presenti sul volo che sta portando Blinken da Israele all’Arabia Saudita. L’incontro a Londra seguirà la visita del segretario di Stato prevista domani in Qatar.

Ore 11,00 – Israele, Idf: “Raffica di 25 razzi lanciati dal Libano” – Una raffica di almeno 25 razzi è stata lanciata oggi dal Libano verso il territorio israeliano. Lo riferiscono in una nota le forze armate dello Stato ebraico (Idf), secondo cui l’attacco ha preso di mira diverse aree dell’Alta Galilea, della Galilea Centrale e della Baia di Haifa. La maggior parte dei razzi, secondo l’Idf, è stata intercettata mentre altri sono precipitati in spazi all’aperto. Non si segnalano al momento vittime o danni significativi.

Ore 10,45 – Libano: raid di Israele colpiscono Tiro – Almeno quattro raid aerei dell’aviazione israeliana hanno colpito questa mattina la città di Tiro, sulla costa sud-occidentale del Libano, poche ore dopo un avviso di evacuazione di una vasta area del centro urbano da parte delle autorità militari dello Stato ebraico. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, che cita un proprio corrispondente in città. Secondo il giornalista Mountasser Abdallah del quotidiano libanese L’Orient-Le Jour, almeno uno degli attacchi aerei israeliani ha preso di mira la via Abou Dib a Tiro, una delle zone che l’esercito israeliano aveva chiesto di evacuare. Al momento non si sa se e quante vittime abbiano provocato i raid.

Ore 10,30 – Israele, Idf: “Abbattuto un drone lanciato dal Libano” Un drone lanciato dal Libano verso Israele è stato abbattuto dalla contraerea israeliana nella zona di Ramot Naftali, nel nord dello Stato ebraico a pochi chilometri dal confine. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui da questa mattina la contraerea israeliana ha abbattuto quattro droni, di cui tre lanciati dall’Iraq.

Ore 10,15 – Gaza, Oms: “Rinviata campagna vaccinale anti-polio nel nord della Striscia a causa degli intensi bombardamenti israeliani” – L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stata costretta a rinviare la campagna vaccinale contro la poliomielite nel nord della Striscia di Gaza a causa delle conseguenze degli intensi bombardamenti delle forze armate israeliane (Idf) che hanno provocato un esodo di massa degli sfollati e limitato l’accesso alla zona settentrionale del territorio costiero palestinese. Lo ha annunciato oggi l’agenzie delle Nazioni Unite, secondo cui la fase finale della campagna vaccinale anti-polio, che avrebbe dovuto cominciare oggi, puntava a immunizzare oltre 119mila bambini nel nord della Striscia.

Ore 10,00 – Israele, incriminate le 7 presunte spie di Gerusalemme est: rischiano l’ergastolo e la pena di morte – Sette residenti di Gerusalemme est, accusati di operare come spie a favore dell’Iran, sono stati incriminati questa mattina dalla Procura di Stato israeliana per vari reati, tra cui aiuto al nemico in tempo di guerra, complicità in omicidio con finalità di terrorismo e terrorismo, per cui rischiano pene fino all’ergastolo e addirittura la pena di morte. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui gli imputati, tutti di età compresa tra i 19 e i 23 anni e senza precedenti penali, sarebbero stati reclutati da un agente dell’intelligence di Teheran allo scopo di raccogliere informazioni e assassinare un importante scienziato nucleare israeliano e il sindaco di una città dello Stato ebraico, di cui non sono state divulgate le generalità. Ieri, le autorità israeliane avevano arrestato i sette a seguito di un’indagine congiunta della polizia e dei servizi interni dello Shin Bet, durata diversi mesi. Questa presunta rete di spie, secondo la Procura di Stato israeliana, sarebbe rimasta attiva per circa due anni. Al presunto capo della banda, un 23enne di nome Rami Alian, sarebbe stata fornita una foto e l’indirizzo dello scienziato nucleare da uccidere, con la promessa del pagamento di 200mila shekel (circa 53mila dollari) dopo l’omicidio. Secondo le autorità israeliane, l’uomo avrebbe iniziato i preparativi per l’omicidio, acquistando anche un’arma per commetterlo, ma la cellula è stata arrestata prima che potesse entrare in azione.

Ore 9,45 – Libano, Idf: “Bombardati siti di stoccaggio e produzione di armi di Hezbollah alla periferia sud di Beirut” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno bombardato nella notte “diversi siti di produzione e stoccaggio di armi di Hezbollah” nella capitale libanese Beirut. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui le strutture colpite “erano incastonate in edifici civili nella periferia meridionale di Beirut, nota come Dahieh”.

Ore 9,30 – Libano, media: “Oltre 50 morti nei raid condotti ieri da Israele nel sud” – Almeno 53 persone sarebbero rimaste uccise nei raid aerei condotti ieri dalle forze armate di Israele (Idf) nel sud del Libano. Lo riferisce il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour, che cita un proprio corrispondente sul campo, secondo cui almeno tre persone sono state uccise negli attacchi aerei dell’Idf contro la zona industriale di Marj Harouf, nel distretto di Nabatiyé, che hanno raso al suolo oltre una quindicina tra abitazioni e attività commerciali della zona. Altri 50 morti sono stati estratti dalle macerie del villaggio di Teffahta, nella zona di Saida, dove diverse case sarebbero state completamente distrutte e altri cadaveri, compresi donne e minori, sarebbero ancora sotto le macerie.

Ore 9,15 – Israele: una donna lievemente ferita a Herzliya dalle schegge dei razzi lanciati da Hezbollah – Una donna è rimasta lievemente ferita oggi a Herzliya, nel centro di Israele, a seguito di un attacco a colpi di razzi lanciato questa mattina dal Libano e rivendicato da Hezbollah. Lo riferisce il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom in una nota citata dal quotidiano locale Haaretz, secondo cui la vittima, che versa in buone condizioni, è rimasta ferita dalle schegge dei razzi intercettati dalla contraerea israeliana cadute tra le località di Herzliya e Ramat Hasharon, che hanno colpito l’auto su cui viaggiava.

Ore 9,00 – Libano, Idf: “Ucciso comandante di Hezbollah responsabile del lancio dei droni” – Un importante esponente dell’unità di Hezbollah responsabile del lancio dei droni contro Israele è rimasto ucciso ieri in un raid aereo delle forze armate dello Stato ebraico (Idf) nel nord del Libano. Lo riferiscono in una nota diramata sui social le Idf, secondo cui Khalil Muhammad Amhaz, membro delle forze aeree di Hezbollah, note come Unità 127, responsabile di diversi attacchi con droni contro Israele, è stato ucciso in un bombardamento condotto nel distretto libanese di Hermel. 

Ore 8,45 – Gaza, Wafa: “6 morti in due raid aerei dell’Idf” – Almeno sei persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a seguito di due attacchi aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) a Gaza City e Deir el-Balah. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Wafa, secondo cui quattro persone sono state uccise da un raid dell’Idf nel quartiere Tuffah di Gaza City. Altre due sono morte invece in un altro attacco contro un “veicolo civile” in transito presso Salah al-Din Street, a sud di Deir el-Balah, nel centro della Striscia. Le Idf non hanno per ora confermato i raid.

Ore 8,30 – Libano: Idf ordinano un’evacuazione nella città di Tiro – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato ai civili libanesi di evacuare immediatamente una vasta area della città di Tiro, sulla costa sudoccidentale del Libano, a 88 chilometri a sud della capitale Beirut, invitando la popolazione a dirigersi a nord del fiume Awali, situato a nord di Saida e dello spesso citato fiume Litani. “L’attività di Hezbollah costringe l’Idf ad agire”, ha fatto sapere sui social il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dei militari israeliani. “L’Idf non desidera farvi del male. Per la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente le vostre case. Chiunque si trovi vicino agli operativi di Hezbollah, alle loro strutture o alle loro armi, si mette a rischio”. “L’avvertimento è rivolto specificamente a coloro che si trovano negli edifici tra Hiram Street, Jaafar Charafeddine Street, Abou Dib Street e al-Athar Street”, ha sottolineato il portavoce israeliano.

Ore 8,15 – Libano: Hezbollah rivendica un attacco contro la sede dell’intelligence militare israeliana a Tel Aviv – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha rivendicato un attacco condotto questa mattina a colpi di missili contro la base di Glilot, collegata all’unità di intelligence militare 8200 delle forze armate israeliane (Idf), alla periferia di Tel Aviv. La rivendicazione è contenuta in una nota diramata dal gruppo su Telegram, citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui il raid è avvenuto con “una raffica di missili”. In mattinata, le Idf hanno fatto sapere di aver intercettato due missili a lungo raggio lanciati dal Libano e diretti verso il centro e il nord di Israele. Non si segnalano al momento danni, vittime né feriti.

Ore 8,00 – Blinken annulla la visita in Giordania e vola in Arabia Saudita: “Israele punti sulla tregua e non alimenti l’escalation” – Il segretario di Stato degli Stati Uniti Anthony Blinken, arrivato ieri in visita diplomatica in Israele, ha rinviato il suo viaggio in Giordania per dirigersi in Arabia Saudita, dove oggi discuterà con i vertici del regno della normalizzazione tra Riad e Tel Aviv, esortando lo Stato ebraico a raggiungere un accordo per una tregua a Gaza e in Libano e a non alimentare l’escalation. In compenso, secondo una nota diramata oggi dal ministero degli Affari Esteri della Giordania citata dall’agenzia di stampa ufficiale Petra, Blinken ha tenuto un colloquio telefonico con il suo omologo giordano Ayman al-Safadi. I due, si legge nel comunicato, hanno concordato di rinviare la visita di Blinken nel Paese arabo ma hanno comunque discusso “della pericolosa escalation nella regione e della necessità di fermare l’aggressione israeliana contro Gaza e il Libano”. Lasciando Israele, come già fatto ieri nel suo incontro con il premier Benjamin Netanyahu, il segretario di Stato Usa ha esortato lo Stato ebraico a sfruttare l’opportunità della morte del leader di Hamas Yahya Sinwar e del progressivo smantellamento di gran parte delle capacità operative dell’organizzazione terroristica a Gaza per raggiungere una soluzione a lungo termine del conflitto. “Ora è il momento di trasformare quei successi in un successo strategico duraturo”, ha detto Blinken alla stampa prima di salire sull’aereo che lo porterà a Riad, seconda tappa del suo 11esimo tour diplomatico in Medio Oriente. “E solo due cose sono rimaste da fare: riportare a casa gli ostaggi e porre fine alla guerra con la consapevolezza di cosa seguirà”. “È anche molto importante che Israele reagisca in modo da non creare una maggiore escalation”, ha concluso il segretario di Stato Usa.

Ore 7,30 – Israele, Idf: “Intercettati due missili a lungo raggio lanciati dal Libano” – Due missili a lungo raggio lanciati dal Libano e diretti in Israele sono stati intercettati questa mattina dall’Aeronautica militare israeliana. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui l’attacco ha fatto scattare le sirene di allerta a Tel Aviv e nelle città vicine, nonché nella zona di Nazareth. Non si segnalano al momento feriti né vittime.

Ore 7,00 – Israele: intercettato sullo spazio aereo siriano un drone lanciato da una milizia irachena – L’Aeronautica militare israeliana ha intercettato questa mattina nello spazio aereo siriano un drone lanciato da una milizia irachena filo-iraniana. “Il velivolo è stato intercettato prima di entrare nel territorio dello Stato di Israele”, hanno fatto sapere in una nota le forze armate israeliane (Idf). L’attacco è stato rivendicato in mattinata dalla sedicente Resistenza islamica in Iraq, una galassia di diverse milizie filo-iraniane. In mattinata, l’Aeronautica militare israeliana ha intercettato altri due droni lanciati da est che hanno attraversato lo spazio aereo di Israele vicino a Eilat. “Nessun allarme è stato attivato”, hanno fatto sapere le Idf.

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