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Home » Esteri

Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Gaza, al-Jazeera: “45 morti nei raid odierni di Israele”. Onu chiede tregua provvisoria nel nord. Decine di razzi lanciati contro lo Stato ebraico: ucciso un soldato. Libano: 1.952 morti da metà settembre. 18 vittime in un raid dell’Idf contro un ospedale a Beirut. Blinken incontra Netanyahu. Il governo israeliano: “Iran coinvolto nel raid che ha colpito la casa del premier”. Hezbollah smentisce il coinvolgimento di Teheran e promette di riprovarci. Houthi rivendicano raid contro Tel Aviv | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, martedì 22 ottobre

Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 22 ottobre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Blinken a Netanyahu: “Colga l’occasione della morte di Sinwar per raggiungere una tregua a Gaza e liberare gli ostaggi – Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha invitato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad “approfittare” della morte del leader di Hamas Yahya Sinwar per raggiungere un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo rivela il Dipartimento di Stato Usa in una nota firmata dal portavoce Matthew Miller, secondo cui durante l’incontro di oggi con Netanyahu a Gerusalemme, Blinken “ha sottolineato la necessità di trarre vantaggio (dalla morte di Sinwar, ucciso il 16 ottobre dalle truppe israeliane nel sud della Striscia di Gaza, ndr) per assicurarsi la liberazione di tutti gli ostaggi e porre fine al conflitto a Gaza in modo da garantire una sicurezza duratura sia per gli israeliani che per i palestinesi”.

Ore 17,30 – Israele: un riservista dell’esercito ucciso e altri tre feriti in un attacco missilistico di Hezbollah – Un riservista dell’esercito israeliano è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco missilistico condotto dal gruppo armato sciita libanese Hezbollah contro il kibbutz di Neot Mordechai, nella Galilea Panhandle, nel nord di Israele. Lo hanno annunciato oggi in una nota diramata sul proprio sito-web ufficiale le forze armate di Israele (Idf), secondo cui la vittima è il sergente maggiore Saar Eliad Navarsky, un 27enne originario di Tel Aviv appartenente al 508esimo battaglione del 7338esimo reggimento di artiglieria “Adirim” dell’esercito. Altri tre soldati del medesimo battaglione di artiglieria, secondo l’Idf, sono rimasti gravemente feriti nello stesso attacco. Dieci razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano contro la zona del kibbutz in un attacco rivendicato in seguito da Hezbollah.

Ore 16,45 – Libano: sale a 18 morti e 60 feriti il bilancio del raid dell’Idf contro un ospedale a Beirut – È salito ad almeno 18 morti e 60 feriti il bilancio delle vittime di un attacco aereo condotto ieri dalle forze armate di Israele (Idf) contro il Rafik Hariri University Hospital di Jnah, alla periferia sud di Beirut. Lo riferisce un bollettino aggiornato diramato dal ministero della Sanità libanese, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui almeno 4 morti sono minorenni.

Ore 16,30 – Libano: 1.952 morti da metà settembre – Almeno 2.546 persone sono rimaste uccise e 11.862 sono state ferite in Libano a causa della guerra in corso tra Israele e Hezbollah dall’8 ottobre 2023. Lo riferisce un bollettino aggiornato diramato dal ministero della Sanità libanese, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui soltanto da metà settembre sono morte almeno 1.952 persone. Tra le vittime, secondo il ministero, figurano almeno 140 minori e 270 donne. Soltanto ieri sono morte 63 persone e altre 234 sono state ferite.

Ore 16,15 – Iran, l’ex comandante dei Pasdaran: “Israele effettuerà un attacco limitato” – “Israele effettuerà un attacco limitato contro l’Iran”. Ne è convinto l’ex comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Muhammad Ali Jafari, che è intervenuto oggi alla commemorazione per il generale Abbas Nilforoushan, ucciso in un raid israeliano a Beirut, come riportato dall’agenzia di stampa iraniana Isna.

Ore 16,00 – Libano, Save the Children: oltre 400mila minori sfollati a rischio crescente di contrarre malattie – Oltre 400mila minori sfollati in Libano a causa della guerra tra Israele e Hezbollah rischiano di contrarre malattie come il colera e altre patologie dovute alla mancanza di acqua e di servizi igienici nei ricoveri di fortuna in cui si sono rifugiati. La denuncia arriva da Save the Children, secondo cui i primi casi di colera e scabbia sono già stata segnalati tra gli 1,2 milioni di sfollati in fuga dai raid israeliani. Secondo il coordinatore delle attività di soccorso di Save the Children in Libano, Kamal Nasser El Deen, nei rifugi le famiglie e i minori solitamente devono fare lunghe file solo per poter accedere ai bagni. “Le strutture sono inadeguate per il numero di persone ospitate e, a peggiorare la situazione, la fornitura idrica non è costante”, ha affermato El Deen in una nota diramata dall’ong. “Questa mancanza di fonti idriche pulite crea un rischio significativo di contrarre malattie trasmesse dall’acqua. È straziante sapere che questi bambini, già sfollati e vulnerabili, affrontano l’ulteriore minaccia di contrarre malattie semplicemente perché i bisogni di base come l’igiene e l’acqua pulita non vengono soddisfatti”.

Ore 15,45 – Gaza, al-Jazeera: “45 morti nei raid odierni di Israele in tutta la Striscia” – Almeno 45 persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a causa dei raid condotti dalle forze armate di Israele (Idf). La denuncia arriva dall’emittente qatariota al-Jazeera, che cita diverse fonti mediche del territorio costiero palestinese, secondo cui almeno 37 vittime sono morte nel nord di Gaza, dove è in corso da tre settimane una nuova offensiva israeliana. Secondo l’ultimo bollettino diramato oggi dal ministero della Salute controllato da Hamas, dal 7 ottobre 2023 almeno 42.718 persone sono morte e 100.282 sono rimaste ferite in tutta la Striscia. Soltanto ieri, secondo la stessa fonte, sarebbero morte 115 persone e altre 487 sarebbero rimaste ferite.

Ore 15,20 – Yemen: Houthi rivendicano un attacco missilistico contro una base militare a Tel Aviv – Il gruppo armato sciita yemenita Houthi ha rivendicato un attacco con un missile balistico contro una base militare nella regione di Tel Aviv. Lo ha annunciato il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, in un discorso televisivo citato dall’agenzia di stampa ufficiale del gruppo Saba, secondo cui il missile balistico ipersonico “Palestine 2” ha “colpito il suo obiettivo”, una base militare a est di Giaffa, “aggirando i sistemi di intercettazione americani e israeliani”. Le forze armate di Israele (Idf) non hanno commentato la rivendicazione.

Ore 15,10 – Israele, il governo conferma: “La casa di Netanyahu colpita da un drone nell’attacco del 19 ottobre. L’Iran è coinvolto nel raid” – Il governo di Israele ha confermato oggi che la residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu è stata colpita da un drone durante un attacco missilistico lanciato lo scorso 19 ottobre dal Libano contro la città costiera di Cesarea, accusando l’Iran di essere coinvolto nell’attentato. “L’Iran ha cercato di assassinare il Primo Ministro israeliano e non sfuggirà alla responsabilità”, ha affermato un portavoce del governo di Tel Aviv, citato dal quotidiano locale Yedioth Ahronoth, secondo cui le misure di sicurezza attorno ai leader e agli alti funzionari israeliani sono state aumentate dopo l’attacco. Secondo il governo israeliano, l’attacco non ha provocato feriti mentre Netanyahu e sua moglie Sarah non erano in casa al momento del raid.

Ore 14,20 – Hezbollah: “Nessuna trattativa finché continueranno i combattimenti” – Il gruppo armato sciita Hezbollah ha fatto sapere oggi che non ci saranno trattative con Israele finché continueranno i combattimenti in Libano. Lo ha annunciato oggi il portavoce di Hezbollah, Mohammad Afif Naboulsi, durante un discorso trasmesso dall’emittente televisiva libanese al-Manar.

Ore 13,50 – Israele: Netanyahu riceve Blinken nel suo ufficio a Gerusalemme – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato nel suo ufficio di Gerusalemme il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken. Lo ha riferito l’ufficio del primo ministro dello Stato ebraico, che ha pubblicato una foto dell’incontro.

Ore 13,40 – Hezbollah smentisce i media sauditi: “Siamo gli unici responsabili del lancio del drone verso la casa di Netanyahu a Cesarea”. Ma promette di riprovarci – Il gruppo armato sciita Hezbollah si è assunto la piena ed esclusiva responsabilità dell’attacco missilistico lanciato il 19 ottobre scorso dal Libano contro la città costiera di Cesarea, in Israele, dove ha la residenza il premier Benjamin Netanyahu. “La resistenza rivendica la sua piena ed esclusiva responsabilità nell’operazione contro Cesarea e nel prendere di mira la casa del criminale di guerra e leader del flagello sionista”, ha annunciato oggi il portavoce di Hezbollah, Mohammad Afif Naboulsi durante un discorso trasmesso dall’emittente televisiva libanese al-Manar. “Gli occhi dei combattenti della resistenza vedono e le loro orecchie sentono. Se le nostre mani non ti hanno raggiunto questa volta, tra te e noi ci sono solo giorni, notti e terreno”, ha aggiunto il portavoce di Hezbollah, minacciando direttamente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Ore 13,30 – Gaza: Unrwa lancia un appello a una tregua provvisoria nel nord della Striscia – L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha lanciato oggi un appello per una tregua provvisoria nel nord della Striscia di Gaza per consentire l’evacuazione delle persone rimaste ferite durante la nuova offensiva cominciata tre settimane da parte delle forze armate di Israele (Idf). “La situazione umanitaria”, ha dichiarato in una nota il direttore dell’agenzia Philippe Lazzarini, “ha raggiunto un punto critico, con corpi abbandonati ai bordi delle strade o sepolti sotto le macerie”. L’appello arriva durante la visita in Israele del segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken, impegnato nel suo 11esimo tour diplomatico in Medio Oriente per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e in Libano e la liberazione degli ostaggi israeliani.

Ore 13,10 – Israele, altri 30 razzi lanciati dal Libano contro il nord dello Stato ebraico: 5 feriti – Almeno 5 persone sono rimaste ferite oggi nel nord di Israele a seguito del lancio di decine di razzi dal Libano. Lo riferiscono le forze armate di Israele (Idf) in una nota citata dal quotidiano israeliano Haaretz, un’altra trentina di razzi sono stati sparati nel primo pomeriggio contro le regioni della Galilea occidentale e settentrionale, nel nord di Israele. Almeno quattro persone erano invece rimaste ferite in un precedente attacco che ha colpito il kibbutz di Neot Mordechai, nella Galilea Panhandle. Una donna invece è rimasta lievemente ferita dalle schegge di un razzo che ha preso di mira il kibbutz di Beit HaEmek, nella Galilea occidentale.

Ore 12,55 – Gaza, il governo di Hamas: “Israele ha bloccato 250mila camion di aiuti dall’inizio della guerra – Dall’inizio della guerra a Gaza, cominciata dopo gli attentati di Hamas e della Jihad Islamica in Israele del 7 ottobre 2023, Tel Aviv ha bloccato oltre 250mila camion di aiuti diretti nella Striscia. La denuncia, riportata dall’emittente qatariota al-Jazeera, arriva dall’ufficio stampa del governo del territorio costiero palestinese, controllato da Hamas. Tale comportamento, secondo l’ufficio stampa del governo di Gaza, rientra nella strategia di Israele volta a “rafforzare la politica della fame e a usarla come arma bellica contro i civili e i bambini, in particolare impedendo l’ingresso di cibo, latte per neonati e integratori alimentari”. Prima dell’inizio della guerra, ogni giorno nella Striscia entravano circa 500 camion carichi di aiuti e altri beni.

Ore 12,40 – Media sauditi: “Iran coinvolto nell’attacco missilistico contro la casa di Netanyahu” – L’Iran sarebbe coinvolto nell’attacco missilistico lanciato il 19 ottobre scorso dal Libano contro la città costiera di Cesarea, in Israele, dove ha la residenza il premier Benjamin Netanyahu. Lo riporta l’emittente televisiva saudita al-Hadath, che cita una serie di fonti anonime, secondo cui “l’inchiesta israeliana conferma il coinvolgimento iraniano nel lancio di un drone contro la casa di Netanyahu”. “Funzionari dell’ambasciata iraniana a Beirut sono coinvolti nel tentativo di assassinio di Netanyahu”, riferisce l’emittente televisiva saudita. Al momento non risultano conferme ufficiali da parte delle autorità di Israele.

Ore 12,25 – Libano: 67 milioni di dollari di perdite per il settore telecomunicazioni a causa dei raid di Israele – Il settore delle telecomunicazioni in Libano ha subito perdite per 67 milioni di dollari a causa degli attacchi delle forze armate di Israele (Idf). La denuncia arriva direttamente dal ministro delle Telecomunicazioni libanese, Johnny Corm, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui il dato emerge da un rapporto elaborato “dall’Autorità Ogero e dalle due compagnie di telefonia mobile, Alfa e Touch” che operano nel Paese arabo.

Ore 12,15 – Israele: raffica di 10 razzi contro il nord dello Stato ebraico – Una raffica di una decina di razzi è stata lanciata dal Libano verso il nord di Israele. Secondo una nota diramata dalle forze armate di Israele (Idf), solo alcuni dei missili lanciati contro il kibbutz di Neot Mordechai, nella Galilea Panhandle, sono stati intercettati mentre gli altri sono precipitati in spazi all’aperto. Al momento non si segnalano vittime né feriti.

Ore 12,00 – Libano, Idf: “Riservista gravemente ferito in combattimento” – Un soldato delle forze armate di Israele (Idf) è rimasto gravemente ferito oggi in combattimento nel sud del Libano. Lo riferiscono le Idf in una nota citata dal quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui il ferito, un riservista del battaglione 9203 della Brigata Alexandroni, è attualmente ricoverato in ospedale.

Ore 11,40 – Libano, Idf: “Bombardata base navale di Hezbollah. Non abbiamo preso di mira l’ospedale di Beirut” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno bombardato nella notte diversi obiettivi di Hezbollah in Libano, compresa una presunta “base navale” del gruppo armato sciita a Beirut. Lo riferiscono le Idf in una nota diramata sui social, secondo cui l’impianto colpito nella capitale libanese “veniva utilizzato da Hezbollah per immagazzinare imbarcazioni veloci, effettuare test e addestrare le forze navali” del gruppo. Ulteriori raid a Beirut condotti durante la notte, si legge nel comunicato, hanno colpito depositi di armi, centri di comando e altre infrastrutture del gruppo, alcune delle sotterranee. Prima degli attacchi a Beirut, prosegue la nota, le Idf avevano diramato diversi avvisi di evacuazione ai civili. Secondo il ministero della Sanità libanese, uno di questi raid ha colpito il Rafik Hariri University Hospital di Jnah, alla periferia sud di Beirut, provocando almeno 13 morti e 57 feriti. In un’altra nota, citata dal quotidiano israeliano Haaretz, le Idf hanno precisato di non aver preso di mira la struttura sanitaria ma un altro obiettivo nelle vicinanze.

Ore 11,10 – Gaza: sale a 42.718 morti il bilancio delle vittime dal 7 ottobre 2023 – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 42.718 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 100.282 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 115 persone e altre 487 sarebbero rimaste ferite.

Ore 10,20 – Kuwait, il ministro degli Esteri iraniano Araghchi: “I nostri vicini non permetteranno che il loro suolo o spazio aereo venga usato per attaccare l’Iran” – I Paesi vicini all’Iran non permetteranno che il loro “suolo o spazio aereo” venga utilizzato per attaccare la Repubblica islamica. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi durante la sua visita diplomatica in Kuwait, mentre Teheran aspetta ancora la reazione di Israele all’attacco missilistico lanciato il 1° ottobre dalla Repubblica islamica contro lo Stato ebraico. “Tutti i nostri vicini ci hanno assicurato che non permetteranno che il loro suolo o spazio aereo vengano utilizzati contro la Repubblica islamica dell’Iran”, ha detto Araghchi, secondo l’agenzia di stampa iraniana Tasnim.

Ore 10,10 – Libano: sale a 13 morti e 57 feriti il bilancio del raid dell’Idf contro un ospedale a Beirut – È salito ad almeno 13 morti e 57 feriti il bilancio delle vittime di un attacco aereo condotto ieri dalle forze armate di Israele (Idf) contro il Rafik Hariri University Hospital di Jnah, alla periferia sud di Beirut. Lo riferisce un bollettino aggiornato diramato dal ministero della Sanità libanese, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui almeno 7 feriti versano in condizioni critiche. La struttura sanitaria, si legge nella nota, ha riportato “danni significativi” nel raid.

Ore 9,40 – Israele: 7 residenti a Gerusalemme est arrestati per spionaggio a favore dell’Iran (2) Le autorità israeliane hanno arrestato oggi sette residenti di Gerusalemme est con l’accusa di aver pianificato l’omicidio di uno scienziato nucleare e di un sindaco di una località nel centro dello Stato ebraico. I sospetti, secondo quanto riporta l’emittente locale Channel 12 citando fonti della polizia e dei servizi interni dello Shin Bet, hanno tutti un’età compresa tra i 19 e i 23 anni. Il leader del gruppo, secondo Channel 12, corrisponderebbe a un 23enne di nome Rami Alian, accusato di essere stato reclutato da un agente dell’intelligence iraniana. Nessuno dei sospettati, secondo l’emittente israeliana, aveva precedenti penali. La cellula, secondo le autorità israeliane, è rimasta attiva per circa due anni. Al gruppo, secondo Channel 12, sarebbero state assegnate varie missioni per cui “sono stati pagati migliaia di shekel”, tra cui graffiti in favore della liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza e altri atti vandalici a Gerusalemme e l’incarico di fotografare vari luoghi in Israele. A uno dei sospetti, secondo l’emittente, sarebbe stato ordinato di lanciare una granata contro un agente delle forze di sicurezza israeliane, un compito mai eseguito. Al presunto capo della banda Alian sarebbe inoltre stata fornita una foto e l’indirizzo dello scienziato nucleare da uccidere, con la promessa del pagamento di 200mila shekel (circa 53mila dollari) dopo l’omicidio. Secondo le autorità israeliane, l’uomo avrebbe iniziato i preparativi per l’omicidio ma la cellula è stata arrestata prima che potesse entrare in azione. Secondo quanto riportato da Channel 12, Alian avrebbe ammesso con gli inquirenti di essere consapevole di lavorare per l’intelligence iraniana e di voler mettere a repentaglio la sicurezza nazionale, citando le conseguenze della guerra a Gaza.

Ore 9,30 – Israele: 7 residenti a Gerusalemme est arrestati per spionaggio a favore dell’Iran – Le autorità israeliane hanno arrestato oggi sette residenti di Gerusalemme est con l’accusa di aver pianificato l’omicidio di uno scienziato nucleare e di un sindaco di una località nel centro dello Stato ebraico. Gli arresti, annunciati questa mattina in una nota congiunta dei servizi interni dello Shin Bet e della polizia di Gerusalemme citata dai quotidiani locali Haaretz e Yedioth Ahronoth, sono stati effettuati in seguito a un’indagine congiunta dei due dipartimenti investigativi israeliani. Secondo fonti citate dai due quotidiani, i sospetti agivano come spie per conto dell’Iran. Al momento non si conoscono ulteriori dettagli sulla vicenda. Ieri, le autorità israeliane avevano annunciato l’arresto di sette cittadini immigrati dall’Azerbaigian accusati di aver spiato siti militari e strategici israeliani per almeno due anni in cambio di denaro da parte di Teheran.

Ore 9,00 – Israele: raffica di 20 razzi contro Tel Aviv e il nord dello Stato ebraico. Hezbollah rivendica attacchi contro siti militari – Una raffica di una ventina di razzi è stata lanciata questa mattina dal Libano verso il centro e il nord di Israele, attacchi rivendicati dal gruppo armato sciita Hezbollah che non hanno provocato vittime né feriti. Secondo una nota diramata dalle forze armate di Israele (Idf), almeno “cinque” razzi erano diretti “verso il centro di Israele e 15 verso il nord”. Solo alcuni dei missili lanciati contro il nord di Israele, secondo le Idf, sono stati intercettati mentre gli altri sono precipitati in spazi all’aperto. Fonti della polizia citate dal quotidiano locale Haaretz riferiscono di “frammenti di missili intercettori caduti nell’area di Tel Aviv”, nel centro dello Stato ebraico. Intanto, con una serie di comunicati diramati su Telegram e citati dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di tre distinti attacchi missilistici contro Israele: il primo condotto intorno alle 6:00 del mattino ora locale contro una batteria del sistema anti-missilistico Iron Dome alla periferia di Tel Aviv; il secondo alle 6:50 contro la “base navale Stella Maris” a nord-ovest di Haifa; e il terzo alle 7:50 contro la “base Glilot dell’unità di intelligence militare 8200”, sempre alla periferia di Tel Aviv. Al momento non si segnalano feriti né danni.

Ore 8,30 – Israele: il segretario di Stato Usa Blinken atterra a Tel Aviv – Il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken è atterrato oggi a Tel Aviv, in Israele, per la prima tappa del suo 11esimo tour diplomatico in Medio Oriente. Lo riferiscono l’agenzia di stampa Reuters e il quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui l’obiettivo del viaggio di Blinken, che poi si recherà in diversi Paesi arabi, è riprendere i negoziati per la liberazione degli ostaggi e porre fine al conflitto a Gaza e in Libano.

Ore 8,00 – Gaza, Wafa: “15 morti in un raid dell’Idf a Beit Lahiya” – Almeno 15 persone sono rimaste uccise oggi a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, a seguito di un attacco con droni condotto dalle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Wafa, secondo cui tra le vittime figurano anche donne e minori.

Ore 7,00 – Libano: “4 morti e 32 feriti in un raid dell’Idf contro un ospedale a Beirut” – Almeno 4 persone sono rimaste uccise e 32 sono state ferite ieri alla periferia sud di Beirut, in Libano, a seguito di un attacco aereo condotto dalle forze armate di Israele (Idf) contro il Rafik Hariri University Hospital di Jnah. Lo riferisce un bollettino aggiornato diramato questa mattina dal ministero della Sanità libanese, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui la struttura sanitaria ha riportato “danni significativi” nel raid.

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