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Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Gaza, al-Jazeera: “3 morti in un raid di Israele a Nuseirat”. Libano: 3.544 vittime in oltre un anno. Unicef: “Oltre 200 minori uccisi in due mesi”. Hezbollah attacca la sede dell’intelligence militare a Tel Aviv. L’inviato Usa: “Tregua alla nostra portata” | DIRETTA

Immagine di copertina
Raid di Israele sui sobborghi meridionali di Beirut nel novembre 2024. Credit: ZUMAPRESS.com / AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, martedì 19 novembre 

Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 19 novembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Libano: l’inviato Usa Hochstein incontra il comandante dell’esercito – L’inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein ha incontrato oggi a Beirut il comandante dell’esercito libanese Joseph Aoun, dopo aver già incontrato il premier libanese uscente Najib Mikati, il ministro degli Esteri Abdallah Bou Habib e il presidente del Parlamento Nabih Berri. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna.

Ore 17,50 – Israele, drone lanciato dal Libano colpisce il nord del Paese: nessun ferito – Un drone lanciato dal Libano ha colpito la regione dell’Alta Galilea nel nord di Israele, senza provocare né danni né feriti. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui, prima di esplodere, il velivolo senza pilota ha fatto scattare le sirene di allerta in numerose città del nord dello Stato ebraico.

Ore 17,40 – Libano: 3.544 morti in oltre un anno di attacchi di Israele, 28 soltanto nelle ultime 24 ore – Almeno 3.544 persone sono state uccise e altre 15.036 sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore in Libano a causa degli attacchi condotti da Israele. La denuncia è contenuta nel bollettino aggiornato diramato oggi sui social dal ministero della Salute di Beirut, secondo cui dalla ripresa della guerra tra Israele e Hezbollah, ricominciata l’8 ottobre 2023, in Libano sono state uccise almeno 28 persone e altre 107 sono rimaste ferite.

Ore 17,30 – Gaza, al-Jazeera: “3 morti e 6 feriti in un altro bombardamento israeliano a Nuseirat” – Almeno tre persone sono state uccise e altre sei sono rimaste ferite nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, a seguito di un bombardamento delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita un proprio corrispondente nel campo, secondo cui il raid aereo ha colpito un isolato residenziale del campo profughi.

Ore 17,00 – Israele, Idf: “75 razzi lanciati dal Libano soltanto oggi” – Almeno 75 razzi sono stati lanciati oggi dal Libano contro Israele. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui solo alcuni missili sono stati intercettati dalla contraerea dello Stato ebraico.

Ore 16,45 – Yemen: Houthi rivendicano un attacco contro una nave nel Mar Rosso – Il gruppo armato sciita Houthi ha rivendicato la responsabilità di un attacco alla nave Anadolu S, nel Mar Rosso, al largo delle coste dello Yemen. Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa, citata dall’agenzia di stampa ufficiale Saba, il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, secondo cui “il proprietario della nave ha violato il divieto di ingresso nei porti israeliani”. L’attacco, secondo Saree, è stato effettuato “con una serie di missili balistici e navali” e con un “colpo preciso e diretto”.

Ore 16,30 – Libano, 8 razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil: nessun militare ferito – Otto razzi da 107 millimetri hanno colpito il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest della Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil) a Shama, nel sud del Libano, senza ferire alcun militare del nostro Paese. Lo riporta l’agenzia di stampa Ansa, secondo cui  i missili hanno colpito alcune aree all’aperto e un magazzino di ricambi della base dove non era presente alcun soldato. Sebbene non si siano registrati feriti, cinque soldati italiani sono stati messi sotto osservazione nell’infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. Al momento non è chiaro da dove sia arrivato l’attacco. Sono tuttora in corso gli accertamenti per determinare il punto di partenza dei colpi e individuare i responsabili. Non è comunque la prima volta che le basi dell’Unifil vengono prese di mira dalle parti in conflitto in Libano.

Ore 16,00 – Libano: sei attacchi aerei di Israele vicino Tiro – Almeno sei attacchi aerei israeliani hanno colpito le località di al-Hosh e Ain Baal, nel distretto di Tiro. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui i raid hanno preso di mira edifici commerciali e abitazioni. Al momento non si segnalano vittime.

Ore 15,30 – Israele, Idf: “Ucciso un soldato in combattimento in Libano” – Un soldato israeliano è rimasto ucciso in combattimento nel sud del Libano. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui il sergente di prima classe della riserva, Omer Moshe Gaeldor, 30 anni, originario di Gerusalemme, prestava servizio nella Brigata Golani dell’esercito. Secondo una ricostruzione iniziale delle Idf, Gaeldor e altri tre soldati sono stati colpiti da un drone carico di esplosivi lanciato da Hezbollah durante un’operazione di rifornimento logistico nel Libano meridionale. Il militare è rimasto ucciso e gli altri tre sono stati gravemente feriti dall’esplosione.

Ore 15,00 – Libano, Idf: “Eliminato il comandante dell’unità missilistica a medio raggio di Hezbollah” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno “eliminato” Ali Tawfiq Al-Dweik, comandante dell’unità missilistica a medio raggio di Hezbollah in un raid aereo condotto ieri a Kfar Joz, nel sud del Libano. Lo ha reso noto sui social il colonnello dell’esercito israeliano Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell’Idf, secondo cui la vittima era “responsabile del lancio di più di 300 razzi contro Israele, compresa la regione di Haifa e il centro dello Stato ebraico”. Ali Tawfiq Al-Dweik, si legge nella nota, comandava il sistema missilistico a medio raggio di Hezbollah dal settembre 2024.

Ore 14,00 – Libano: Hezbollah rivendica un attacco contro la sede dell’intelligence militare israeliana a Tel Aviv – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha rivendicato un attacco condotto oggi a colpi di missili contro la base di Glilot, collegata all’unità di intelligence militare 8200 delle forze armate israeliane (Idf), alla periferia di Tel Aviv. La rivendicazione è contenuta in una nota diramata dal gruppo su Telegram, citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui il raid è avvenuto con “una raffica di missili” lanciati intorno alle 14,00 ora locale (le 13,00 in Italia). Non si segnalano al momento danni, vittime né feriti.

Ore 13,30 – Libano: 2 morti nel raid di oggi di Israele a sud di Beirut – Almeno due persone sono rimaste uccise in un raid aereo israeliano che all’alba di oggi ha colpito il sobborgo di al-Shiyah, a sud di Beirut, in Libano. Lo riferisce in una nota diramata sui social il Centro operativo per le emergenze sanitarie del ministero libanese della Sanità.

Ore 13,15 – Libano, media: rinviato il discorso del segretario generale di Hezbollah – Il discorso che il segretario generale di Hezbollah Naim Qassem avrebbe dovuto tenere oggi è stato rinviato a data da destinarsi. Lo riferisce l’emittente televisiva libanese al-Manar, vicina al gruppo armato sciita, senza fornire ulteriori dettagli in merito.

Ore 13,00 – Libano, il premier Mikati riceve l’inviato Usa Hochstein: “Priorità al cessate il fuoco e alla conservazione della nostra sovranità”. Il diplomatico americano: “Tregua alla portata” – Il premier uscente libanese Najib Mikati ha ricevuto oggi al Grand Serail di Beirut l’inviato degli Stati Uniti Amos Hochstein, alla presenza dell’ambasciatrice Usa in Libano Lisa Johnson e del ministro degli Esteri del Paese dei Cedri, Abdallah Bou Habib. Lo riferisce l’ufficio del premier libanese, che ha anche pubblicato sui propri canali social una foto dell’incontro. “La priorità del governo libanese è il cessate il fuoco, la fine dell’aggressione israeliana contro il Libano e la conservazione della sovranità libanese sull’intero territorio nazionale”, ha affermato Mikati in un comunicato stampa riportato dall’agenzia ufficiale libanese Nna, secondo cui i colloqui si sono concentrati sulla mediazione di Hochstein per raggiungere una tregua tra Israele e Hezbollah e sull’attuazione della risoluzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La principale preoccupazione del governo libanese, ha inoltre precisato il premier, è “il rapido ritorno degli sfollati alle proprie regioni d’origine” e “la fine della guerra di annientamento israeliana e l’insensata distruzione delle città libanesi”. Mikati ha quindi insistito sulla “chiara applicazione delle risoluzioni internazionali e sul rafforzamento dell’autorità dell’esercito nel sud” del Libano per raggiungere una tregua con Israele. Da parte sua, Hochstein si è detto ottimista sulle possibilità di raggiungere una tregua. “Sono tornato perché abbiamo una reale opportunità di porre fine a questo conflitto”, ha detto in conferenza stampa, come riportato dall’agenzia Reuters, dopo l’incontro di questa mattina con il presidente del Parlamento e alleato di Hezbollah, Nabi Berri. “Sono qui a Beirut per facilitare questa decisione, ma in ultima analisi è una decisione delle parti… Ora è alla nostra portata”, ha ribadito, definendo “molto costruttivi” i colloqui con Berri.

Ore 12,45 – Libano: il segretario generale di Hezbollah Naim Qassem terrà oggi un discorso – Il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, terrà oggi un discorso in diretta televisiva e sui canali social del movimento. Lo ha annunciato il sedicente Partito di Dio in una nota diramata su Telegram, citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, che non specifica l’ora esatta.

Ore 12,20 – Israele: polizia ferisce un sospetto a un posto di blocco a Gerusalemme – La polizia di frontiera israeliana ha ferito un uomo sospetto al posto di blocco di Shuafat, a nord di Gerusalemme. Lo riferiscono le autorità della polizia israeliana in una nota citata dal quotidiano locale Haaretz, secondo cui la vittima “ha riportato ferite di media entità agli arti inferiori” ed è già stata trasportata in ospedale. Gli agenti, secondo la ricostruzione della polizia israeliana, hanno notato un uomo vicino al posto di blocco che nascondeva una borsa e avanzava a piedi attraverso la corsia stradale riservata ai veicoli. “Nonostante i ripetuti ordini di fermarsi, il sospettato ha continuato a muoversi verso il posto di blocco”, si legge nella nota della polizia. “Gli ufficiali hanno sparato agli arti inferiori, neutralizzandolo”.

Ore 12,00 – Qatar: l’ufficio politico di Hamas a Doha non è stato chiuso definitivamente – L’ufficio politico di Hamas a Doha non è stato chiuso definitivamente. Lo ha confermato oggi in una conferenza stampa, citata dall’agenzia ufficiale Qna, il portavoce del ministero degli Esteri dell’emirato del Qatar Majed Al-Ansari, secondo cui però i leader del team negoziale del gruppo terroristico palestinese non si trovano nella capitale Doha.

Ore 11,50 – Gaza: 43.972 morti dal 7 ottobre 2023, 50 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 43.972 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 104.008 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 50 persone e altre 110 sarebbero rimaste ferite.

Ore 11,30 – Libano, Unicef: “Oltre 200 minori uccisi a due mesi dall’escalation tra Israele e Hezbollah” – Oltre 200 minori sono rimasti uccisi in Libano in meno di due mesi di scontri tra Israele e Hezbollah. La denuncia arriva dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). “Sebbene più di 200 bambini siano stati uccisi in Libano in meno di due mesi, sta emergendo una tendenza sconcertante: queste morti vengono accolte con inerzia da coloro che sono in grado di porre fine a questa violenza”, ha detto il dell’Unicef, James Elder, durante una conferenza stampa tenuta oggi a Ginevra.

Ore 11,00 – Israele, Idf: “Abbattuti due droni lanciati dal Libano”. Hezbollah rivendica attacchi missilistici contro lo Stato ebraico – Le forze armate di Israele (Idf) hanno abbattuto due droni lanciati dal Libano verso lo Stato ebraico. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui entrambi i velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalle difese aeree di Tel Aviv prima di entrare nello spazio aereo israeliano. Altri due droni lanciati dal Libano verso il nord dello Stato ebraico, secondo le Idf, sono precipitati prima di raggiungere Israele. Intanto, in due diverse note diramate su Telegram citate dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, il gruppo armato sciita Hezbollah ha rivendicato un primo attacco contro la città di Safed, nel nord di Israele, che ha causato quattro feriti lievi, e un secondo raid missilistico contro “una base di addestramento di una brigata di paracadutisti israeliani nella città di Karmiel”, sempre nel nord dello Stato ebraico, che ha ferito lievemente una donna.

Ore 10,30 – Libano: l’inviato Usa Hochstein incontra il presidente del Parlamento Nabi Berri a Beirut – L’inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein, arrivato oggi in visita a Beirut, ha incontrato il presidente del Parlamento libanese Nabi Berri alla presenza dell’ambasciatrice Usa in Libano, Lisa Johnson, presso la residenza del leader del movimento Amal nel quartiere di Ain el-Tine della capitale. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui all’incontro ha partecipato anche il consigliere per i media del presidente Berri, Ali Hamdan. Hochstein, che domani si recherà in visita in Israele, è arrivato a Beirut per proseguire i negoziati per raggiungere un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Ieri sera, il deputato del movimento Amal e collaboratore di Berri, Ali Hassan Khalil, aveva annunciato all’agenzia di stampa Reuters che il governo di Beirut e Hezbollah avevano accettato la proposta Usa per un cessate il fuoco con Israele, pur esprimendo alcune riserve sul contenuto della bozza di accordo.

Ore 10,00 – Israele, raffica di 25 razzi lanciati dal Libano: ferita lievemente una donna a Karmiel – Una donna è rimasta lievemente ferita oggi a Karmiel durante un attacco missilistico con almeno 25 razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Secondo una nota diramata dalle forze armate di Israele (Idf), solo alcuni missili sono stati intercettati dalla contraerea mentre altri hanno colpito il territorio dello Stato ebraico. Una donna, secondo il servizio di emergenza Magen David Adom, citato dal quotidiano locale Haaretz, è rimasta lievemente ferita quando un razzo ha colpito un’abitazione nella città settentrionale di Karmiel.

Ore 9,45 – Iran, il ministro Araghchi: “Attueremo la nostra rappresaglia contro Israele al momento giusto” – Il governo della Repubblica islamica dell’Iran ha ribadito la volontà di compiere una rappresaglia contro Israele, dopo l’attacco lanciato da Tel Aviv lo scorso 26 ottobre contro “obiettivi militari” di Teheran. Lo ha annunciato oggi in conferenza stampa il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, citato dall’agenzia ufficiale Irna, secondo cui Teheran “attuerà il piano ‘True Promise 3’ (il nome dato alla terza rappresaglia) contro Israele al momento giusto”.

Ore 9,30 – Cisgiordania, media: “Uccisi 3 palestinesi in un raid dell’Idf vicino Jenin” – Almeno 3 palestinesi sono rimasti uccisi oggi nella zona di Jenin, nella Cisgiordania occupata, durante un raid delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce il quotidiano online The Times of Israel, che cita una fonte militare israeliana, secondo cui le vittime, tutti uomini armati, sono state uccise durante uno scontro a fuoco avvenuto a Qabatiya, a seguito di un raid condotto dalle Idf in un edificio in cui si erano nascosti “diversi ricercati”. Secondo il quotidiano online, nessun soldato israeliano è rimasto ferito nell’operazione, che continuerà nelle prossime ore.

Ore 9,15 – Israele: 4 feriti lievi in un attacco missilistico dal Libano – Almeno quattro persone sono rimaste lievemente ferite oggi nel centro di Israele a seguito di un attacco missilistico lanciato dal Libano. Lo riferisce il servizio di emergenza Magen David Adom, citato dal quotidiano locale Haaretz, secondo cui tutti i feriti sono stati colpiti nella località di Kfar Yona, centrata da una raffica di cinque missili lanciati dal Libano. Le vittime sono state ferite dai vetri rotti di un edificio in cemento le cui finestre sono state infrante dalla caduta di alcuni frammenti dei missili intercettori israeliani. Secondo una nota della polizia, citata da Haaretz, alcuni missili sono caduti in un’area all’aperto vicino alla località di Ra’anana.

Ore 9,00 – Libano: sale a 5 morti, 31 feriti e 2 dispersi il ​​bilancio delle vittime del raid di Israele nel centro di Beirut – È salito ad almeno 5 morti, 31 feriti e 2 dispersi il ​​bilancio delle vittime dell’attacco aereo israeliano effettuato ieri sera nella zona di Zokak el-Blat, nel cuore di Beirut. Lo riferisce il ministero della Salute libanese, secondo cui il dato resta ancora provvisorio. “I resti dei corpi sono stati rimossi e sono in fase di identificazione, il che indica che il bilancio probabilmente aumenterà”, si legge in una nota diramata sui social dal ministero di Beirut.

Ore 8,30 – Libano: l’inviato Usa Amos Hochstein atterra a Beirut – L’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Amos Hochstein, è arrivato oggi a Beirut, capitale del Libano, per proseguire i negoziati per raggiungere un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna. Ieri sera, il deputato del movimento Amal e collaboratore del presidente del Parlamento libanese Nabi Berri, Ali Hassan Khalil, aveva annunciato all’agenzia di stampa Reuters che il governo di Beirut e Hezbollah avevano accettato la proposta Usa per un cessate il fuoco con Israele, pur esprimendo alcune riserve sul contenuto della bozza di accordo. “Il Libano ha presentato le sue osservazioni sul documento in un clima positivo”, aveva detto il deputato libanese, rifiutandosi però di fornire ulteriori dettagli. “Tutti i commenti che abbiamo fatto sottolineano la nostra stretta aderenza alla risoluzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con tutte le sue disposizioni”.

Ore 8,00 – Israele: “Raffiche di 15 razzi lanciati dal Libano contro il centro e il nord del Paese” – Almeno due raffiche missilistiche, per un totale di una quindicina di razzi, sono state lanciate oggi dal Libano verso il nord e il centro di Israele. Lo riferiscono in due diverse note le forze armate israeliane (Idf), secondo cui solo alcuni missili sono stati intercettati dalla contraerea mentre altri hanno colpito il territorio dello Stato ebraico. Al momento però, secondo il quotidiano locale Haaretz, non si hanno notizie di danni né di vittime provocate dai due attacchi. Almeno una decina di razzi sono stati lanciati verso il centro di Israele, in particolare nelle località di Sharon, Ra’anana e Herzliya. Altri cinque invece hanno preso di mira il nord dello Stato ebraico. Gli attacchi non sono ancora stati rivendicati ma nella notte, in due diverse note diramate su Telegram citate dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, il gruppo armato sciita Hezbollah aveva annunciato due attacchi, uno contro la città israeliana di Kiryat Shmona, nel nord di Israele, e un altro contro Tel Aviv, condotto con droni carichi di esplosivo, che ha provocato cinque feriti, tutti colpiti dai detriti dei missili intercettori israeliani caduti su Ramat Gan, a nord della città.

Ore 7,30 – Gaza, al-Jazeera: “Un morto in un bombardamento israeliano a Nuseirat” – Una persona è rimasta uccisa questa mattina nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, a seguito di un bombardamento lanciato dall’artiglieria delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita un proprio corrispondente nel campo.

Ore 7,00 – Libano, media: “Raid di Israele a sud di Beirut senza preavviso” – Un raid aereo di Israele ha colpito nella notte la periferia meridionale della capitale libanese Beirut. Lo riporta l’emittente televisiva libanese al-Mayadeen, secondo cui il bombardamento ha colpito il quartiere Dahieh. L’attacco è stato effettuato senza alcun preavviso né ordine di evacuazione rivolto alla popolazione civile da parte del portavoce delle forze armate di Israele (Idf) in lingua araba, il colonnello Avichay Adraee. Un altro raid, compiuto nella serata di ieri dall’Idf nel quartiere di Zokak el-Blat, nel centro della capitale libanese, ha provocato almeno 5 morti. Secondo il bollettino aggiornato diramato ieri sui social dal ministero della Salute di Beirut, che non tiene conto di questi ultimi raid, dalla ripresa della guerra tra Israele e Hezbollah, ricominciata l’8 ottobre 2023, in Libano sono state uccise almeno 3.516 persone e altre 14.929 sono rimaste ferite.

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