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Home » Esteri

Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Gaza: 43.922 morti dal 7 ottobre 2023. Libano: Israele bombarda Beirut senza preavviso. Hezbollah accetta la proposta di tregua degli Stati Uniti ma l’inviato Usa Amos Hochstein rinvia il viaggio nel Paese dei Cedri | DIRETTA

Immagine di copertina
Un raid di Israele colpisce la zona di Tayounieh, alla periferia meridionale di Beirut nel novembre 2024. Credit: ZUMAPRESS.com / AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, lunedì 18 novembre 

Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 18 novembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Libano: raid di Israele a Beirut – Un raid aereo di Israele ha colpito la capitale libanese Beirut. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui il bombardamento, compiuto con due missili, ha colpito nei pressi di Husseiniye el-Zahra, nella zona centrale di Zokak el-Blat. L’attacco è stato effettuato senza alcun preavviso né ordine di evacuazione rivolto alla popolazione civile da parte delle forze armate di Israele (Idf).

Ore 17,00 – Libano, media: “L’inviato Usa Hochstein rinvia il viaggio a Beirut” – L’inviato degli Stati Uniti Amos Hochstein ha informato il presidente del Parlamento libanese Nabi Berri che rinvierà la sua visita Beirut in attesa di chiarimenti sulla posizione del governo del Paese riguardo alla proposta di cessate il fuoco presentata la scorsa settimana dagli Usa. Lo ha confermato oggi una fonte a conoscenza dei colloqui al quotidiano locale L’Orient-Le Jour. Hochstein era atteso domani a Beirut e mercoledì in Israele. In mattinata il primo ministro libanese uscente, Najib Mikati, aveva parlaro di una “risposta positiva” da parte del Libano (e di Hezbollah) alla proposta di accordo presentata la scorsa settimana a Berro dagli Stati Uniti, menzionando però anche una serie di punti che avrebbero dovuto ancora essere oggetto di discussione.

Ore 16,00 – Libano: uccisi altri 4 miliziani di Hezbollah nel raid di ieri di Israele a Beirut contro il portavoce del gruppo – Almeno cinque membri di Hezbollah, compreso il portavoce del gruppo armato sciita, sono rimasti uccisi in un attacco aereo condotto ieri dalle forze armate di Israele (Idf) nel quartiere Ras el-Nabeh a Beirut, capitale del Libano. Lo ha annunciato il sedicente Partito di Dio in quattro diverse note diramate su Telegram, citate dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui, oltre al portavoce del gruppo Mohammad Afif Naboulsi, il raid ha ucciso anche i miliziani Moussa Haidar, Mahmoud Charqaoui, Hilal Tormos e Hussein Ramadan. I funerali di Mohammad Afif Naboulsi, secondo il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour, si è svolto oggi nella città di Sidone.

Ore 15,30 – Israele: altri 40 razzi lanciati dal Libano verso il nord del Paese – Una raffica di altri 40 razzi è stata lanciata oggi dal Libano verso la Galilea occidentale, nel nord di Israele. Lo riferiscono in una nota le forze armate israeliane (Idf), secondo cui solo alcuni missili sono stati intercettati dalla contraerea mentre altri hanno colpito il territorio dello Stato ebraico. Al momento però, secondo il quotidiano locale Haaretz, non si hanno notizie di danni né di vittime provocate dall’attacco. Poco prima, in una nota diramata su Telegram citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, il gruppo armato sciita Hezbollah aveva rivendicato il lancio di “una raffica di razzi” contro il moshav di Hosen e la città di Ma’alot-Tarshiha, nel nord di Israele. In totale, secondo le Idf, almeno 100 razzi sono stati lanciati dalla mezzanotte di oggi contro lo Stato ebraico.

Ore 15,15 – Libano: altri 4 morti e 4 feriti nei raid di Israele nel sud – Quattro persone sono rimaste uccise e altrettante sono rimaste ferite in una serie di attacchi aerei di Israele nei distretti di Tiro, Nabatieh e Hasbaya, nel sud del Libano. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui almeno 4 persone sono rimaste uccise in un raid aereo israeliano che ha preso di mira il villaggio di Jouaya, nel distretto di Tiro. Altre tre persone sono rimaste lievemente ferite in un attacco aereo israeliano contro un’abitazione di Zaoutar al-Sharqiyé, nel distretto di Nabatieh, mentre una donna è stata lievemente ferita in un altro attacco nel villaggio di Halta del distretto di Hasbaya. Altri due raid, secondo l’agenzia di stampa ufficiale libanese, hanno colpito diverse case nei villaggi di Toura e Maaraké, del distretto di Tiro, dove non si registrano al momento vittime né feriti.

Ore 15,00 – Israele, Idf: “Lanciati 60 razzi dal Libano soltanto oggi” – Almeno 60 razzi sono stati lanciati dal Libano contro Israele nella giornata di oggi. Lo hanno reso noto in un comunicato le forze armate di Israele (Idf), secondo cui il dato si riferisce al periodo compreso tra la mezzanotte di oggi e le 14,00 ora locale (le 13,00 in Italia).

Ore 14,30 – Gaza, Unrwa: “Saccheggiato un convoglio di aiuti alimentari” – Un convoglio di 109 camion, carichi di aiuti alimentari forniti dall’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e dal World Food Programme (Wfp), è stato saccheggiato sabato 16 novembre dopo aver attraversato la Striscia di Gaza. Lo ha riferito all’agenzia di stampa britannica Reuters la portavoce dell’Unrwa, Louise Wateridge, secondo cui almeno 98 mezzi pesanti sono andati perduti. Il convoglio, ha sottolineato Wateridge, aveva ricevuto da Israele, con breve preavviso, l’ordine di ingresso attraverso una rotta sconosciuta dal valico di Kerem Shalom. “Questo incidente mette in luce la gravità delle difficoltà di accesso agli aiuti nella parte meridionale e centrale di Gaza”, ha affermato la funzionaria dell’Onu, che non ha specificato chi abbi saccheggiato il convoglio.

Ore 14,15 – Libano: 2 morti e 2 feriti in un raid di Israele a Tiro – Almeno due persone sono rimaste uccise e altrettante sono state ferite oggi a Tiro, nel sud del Libano, a seguito di un raid aereo israeliano che ha preso di mira la Tire Water Company, provocando l’interruzione servizio idrico in città. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui le vittime sono state identificate come il direttore del locale Istituto tecnico e professionale di Al-Afaq, Samer Chaghari, e il vicesindaco di Bourj Chemali, Qassem Wehbi. Intanto, il comune ha invitato i residenti a razionare il consumo di acqua.

Ore 14,00 – Gaza, al-Jazeera: 46 morti nei raid odierni di Israele – Almeno 46 persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a seguito degli attacchi aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) in diverse località del territorio costiero palestinese. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita i propri corrispondenti sul campo, secondo cui una trentina di persone sono state uccise nel nord della Striscia. Almeno 17 persone sono rimaste uccise in un raid israeliano che ha colpito un’abitazione vicino all’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza. Altre 7 sono morte in un bombardamento israeliano su un’altra casa vicino a via al-Jalaa, nella parte occidentale di Gaza City.

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Ore 13,00 – Libano, Idf: “Distrutte decine di piattaforme di lancio e di razzi” di Hezbollah nel sud – Le forze armate israeliane (Idf) hanno distrutto “decine di piattaforme di lancio e di razzi” appartenenti al gruppo armato sciita libanese Hezbollah durante le recenti operazioni nel Libano meridionale. Lo ha annunciato le Idf in una nota, secondo cui le armi sono state individuate e distrutte “dai riservisti della 226esima Brigata paracadutisti dell’esercito” mentre operavano “in una zona da cui lo scorso anno Hezbollah ha lanciato centinaia di razzi contro Israele”.

Ore 12,30 – Gaza: 43.922 morti dal 7 ottobre 2023, 76 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 43.922 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 103.898 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 76 persone e altre 158 sarebbero rimaste ferite.

Ore 12,00 – Israele: 3 feriti lievi nel nord nell’attacco di Hezbollah – Almeno tre persone sono rimaste lievemente ferite oggi nel nord di Israele a seguito di un attacco missilistico lanciato dal gruppo armato sciita libanese Hezbollah contro le regioni dell’Alta Galilea e della Galilea occidentale. Lo riferisce il servizio di emergenza Magen David Adom, citato dal locale Haaretz, secondo cui il caso più grave riguarda una donna di 65 anni colpita al collo da alcune schegge, che non risulta in pericolo di vita e che è già stata trasferita al Galilee Medical Center di Nahariya.

Ore 11,45 – Libano: il governo di Beirut risponde positivamente alla proposta di tregua Usa ma alcuni punti vanno approfonditi – Il governo del Libano ha risposto “positivamente” alla proposta di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah presentata la scorsa settimana dagli Stati Uniti. La conferma è arrivata oggi dal premier libanese uscente, Najib Mikati, e dal suo ministro del Lavoro, Moustafa Bayram, appartenente al movimento Amal del presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri, alleato di Hezbollah. In un’intervista concessa oggi all’emittente televisiva qatariota Al-Arabi, il premier Mikati ha sottolineato la necessità di “raggiungere la stabilità e fermare la distruzione e lo spargimento di sangue nel sud del Libano”, confermando di essere “in continuo contatto” con Berri e con i mediatori Usa. “Il Libano è impegnato ad attuare la risoluzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, ha rimarcato Mikati. “E il nostro obiettivo è che venga attuata a sud del fiume Litani, come previsto”. Secondo il premier libanese uscente però, “diversi punti” della proposta americana “richiedono ancora una discussione”. Una posizione confermata al quotidiano qatariota al-Arabi al-Jadeed anche dal ministro libanese uscente del Lavoro, Moustafa Bayram, esponente del movimento di Berri, secondo cui Beirut aveva già aderito a una proposta di tregua lo scorso 27 settembre. “Il mondo era pronto per un cessate il fuoco e anche Nasrallah lo aveva approvato”, ha ricordato il ministro. “Quindi l’atto di tradimento avvenuto all’interno delle Nazioni Unite costituisce un pericoloso precedente”. “La situazione è definitiva e vedremo se il nemico israeliano accetterà o meno un cessate il fuoco, e se non verrà accettato, il mondo sarà testimone che queste persone vogliono solo uccidere, e noi non abbiamo altra scelta che resistere”. Attualmente, ha aggiunto Bayram, Beirut è in attesa della visita dell’inviato americano Amos Hochstein “per informarlo della posizione positiva del Libano”. “L’attenzione si sposterà poi sulla posizione israeliana”, ha concluso. Intanto un’altra fonte vicina a Berri, citata dal quotidiano qatariota, ha confermato che “alcuni punti della proposta americana necessitano di un approfondimento”. “L’atmosfera”, ha però sottolineato la fonte anonima, “è positiva da parte del Libano”.

Ore 11,30 – Israele: 30 razzi lanciati dal Libano verso il nord del Paese – Una raffica di una trentina di razzi è stata lanciata oggi dal Libano verso la Galilea settentrionale e occidentale, nel nord di Israele. Lo riferiscono in una nota le forze armate israeliane (Idf), secondo cui solo alcuni missili sono stati intercettati dalla contraerea mentre altri hanno colpito il territorio dello Stato ebraico, precipitando in zone all’aperto. Al momento, secondo il quotidiano locale Haaretz, non si hanno notizie di danni né di vittime provocate dall’attacco. In mattinata, in una nota diramata su Telegram citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, il gruppo armato sciita Hezbollah aveva rivendicato il lancio di “una raffica di razzi” contro la base di Shraga, quartier generale amministrativo del comando della Brigata Golani, a nord della città israeliana di Acri.

Ore 11,15 – Libano: altri 2 soccorritori uccisi in un secondo raid di Israele nel sud – Almeno due persone, entrambi operatori appartenenti all’organizzazione di soccorso civile Comitato sanitario islamico affiliata a Hezbollah, sono rimaste uccise nella notte a seguito di un altro attacco aereo condotto da Israele nel sud del Libano. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui i corpi delle vittime sono stati ritrovati questa mattina nella località di Baraachit, nel distretto di Bint Jbeil. Altri sei soccorritori della stessa organizzazione erano rimasti uccisi in un altro raid di Israele che nella notte aveva colpito la sede del Comitato sanitario islamico a Houmine el-Tahta, nel governatorato di Nabatieh.

Ore 11,00 – Gaza, al-Jazeera: 11 morti nei raid odierni di Israele – Almeno 11 persone sono rimaste uccise oggi nella Striscia di Gaza a seguito degli attacchi aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) in diverse località del territorio costiero palestinese. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita i propri corrispondenti sul campo, secondo cui “l‘ultimo attacco di Israele a Gaza City ha causato la morte di almeno tre persone, due delle quali erano minori”. Il raid, secondo l’emittente qatariota, avrebbe “preso di mira un’abitazione nei pressi di al-Jalaa Street, nella parte occidentale della città”.

Ore 10,50 – Israele: atteso mercoledì l’inviato Usa Hochstein per discutere della tregua in Libano – Dopo la sua visita prevista domani in Libano, mercoledì 20 novembre l‘inviato degli Stati Uniti Amos Hochstein si recherà anche in Israele per continuare i colloqui su un cessate il fuoco con Hezbollah. Lo riporta l’emittente israeliana Channel 12, secondo cui l’arrivo del diplomatico nello Stato ebraico costituirà un “segnale significativo di progressi nei contatti” verso una tregua tra Hezbollah e Israele in Libano. La scorsa settimana l’ambasciatrice statunitense a Beirut, Lisa Johnson, aveva presentato una bozza di accordo di tregua al presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri, alleato di Hezbollah. Una proposta accettata, secondo l’emittente libanese LBCI, anche dal gruppo armato sciita.

Ore 10,30 – Libano, continuano gli scambi di colpi tra Israele e Hezbollah nel sud: altri 2 morti – Malgrado i colloqui in corso per un cessate il fuoco, continuano anche oggi gli scambi di colpi tra Israele e Hezbollah nel sud del Libano, dove almeno due persone sono rimaste uccise in un raid di Israele. Nuovi attacchi aerei israeliani, secondo l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, hanno colpito questa mattina le località di Zebqine, Tayr Harfa, Jebbene e Shihine, nel distretto di Tiro, e il villaggio di Nabatieh el-Fawqa, nel governatorato di Nabatieh, dove hanno provocato almeno due morti, mentre l’artiglieria dello Stato ebraico ha preso di mira la zona di Khiam, nel distretto di Marjeyoun, e il villaggio di Majdel Zoun, in quello di Tiro. Intanto, in diversi comunicati pubblicati su Telegram, citati dall’agenzia Nna, Hezbollah ha rivendicato quattro attacchi missilistici contro le truppe israeliane schierate a Khiam (Marjeyoun).

Ore 9,30 – Gaza, al-Jazeera: 2 morti in un raid di Israele nel nord – Almeno due persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano che ha colpito la zona di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita i propri corrispondenti sul campo, secondo cui il raid ha provocato anche un imprecisato numero di feriti. L’attacco, secondo l’emittente qatariota, ha “preso di mira un gruppo di sfollati”.

Ore 9,00 – Libano: 6 soccorritori uccisi in un raid di Israele nel sud – Almeno sei persone, tutti operatori appartenenti all’organizzazione di soccorso civile Comitato sanitario islamico affiliata a Hezbollah, sono rimaste uccise nella notte a seguito di un attacco aereo condotto da Israele nel sud del Libano. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui il raid ha colpito  il centro del Comitato sanitario islamico a Houmine el-Tahta, nel governatorato di Nabatieh. In un comunicato diramato nella notte, il ministero della Salute di Beirut aveva riferito di due vittime e due feriti provocati dal bombardamento israeliano. Dall’8 ottobre 2023, oltre 200 tra operatori sanitari e membri di organizzazioni di soccorso sono rimasti uccisi nei raid aerei israeliani in Libano.

Ore 8,30 – Libano: atteso domani a Beirut l’inviato Usa Hochstein per discutere della tregua – L’inviato degli Stati Uniti Amos Hochstein si recherà domani, martedì 19 novembre, a Beirut, in Libano, per nuovi colloqui su un cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. Lo ha confermato al portale libanese Voice of Lebanon il parlamentare locale Kassem Hashem. La scorsa settimana l’ambasciatrice statunitense a Beirut, Lisa Johnson, aveva presentato una bozza di accordo di tregua al presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri, alleato di Hezbollah. Una proposta accettata, secondo l’emittente libanese LBCI, anche dal gruppo armato sciita.

Ore 8,00 – Giordania: “oggetto volante” precipita al confine con Israele. Idf abbattono un drone lanciato contro Eilat – Un “oggetto volante” è precipitato nella notte nella zona di Aqaba, nei pressi del confine tra Israele e la Giordania, a seguito di un attacco che aveva preso di mira la città di Eilat, nel sud dello Stato ebraico, dove la contraerea israeliana ha abbattuto un drone. Lo hanno annunciato questa mattina le forze armate del regno arabo in una nota citata dall’agenzia di stampa ufficiale Petra, secondo cui l’incidente non ha provocato feriti o danni, seguita da un comunicato delle Idf. È probabile, come riportato da diversi media israeliani, che l’oggetto precipitato al confine giordano fosse uno dei missili intercettori lanciati nella notte dalle Idf per abbattere un drone sparato contro Eilat.

Ore 7,00 – Libano: sale a 4 morti e 22 feriti il bilancio delle vittime del raid di Israele a Mar Elias – È salito ad almeno 4 morti e 22 feriti il bilancio delle vittime del raid aereo israeliano che ieri ha colpito la località di Mar Elias, a sud-ovest di Beirut. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui l’attacco aereo ha colpito due palazzine di un complesso di edifici, “bruciando un negozio di profumi, due appartamenti, alcuni magazzini e almeno un serbatoio di carburante, in seguito esploso”. Altri raid hanno colpito ieri le località di Khiam, Aaramta, Adloun, Aichiyé, Ansar, Ankoun, Arabsalim, Arki, Azzé, Bafroua, Blat, Debbine, Deir el-Zahrani, Habbouche, Houmine el-Fawqa, Jbaa, Jebchit, Kfarjoz, Kfar Tebnit, Kharayeb, Mahmoudieh, Rihane, Roumine, Tefahta, Zarariyé, Zaoutar al-Charqiye e Zefta, nel governatorato di Nabatieh, e lo stesso capoluogo, nel sud del Libano. In mattinata, secondo l’agenzia Nna, altri due raid aerei hanno inoltre colpito le località di Nabatieh el-Fawqa e (di nuovo) Zaoutar el-Charqiye.  Secondo il bollettino aggiornato diramato ieri sui social dal ministero della Salute di Beirut, che non tiene conto di questi ultimi raid, dalla ripresa della guerra tra Israele e Hezbollah, ricominciata l’8 ottobre 2023, in Libano sono state uccise almeno 3.481 persone e altre 14.786 sono rimaste ferite.

Ore 6,00 – Libano, media: “Hezbollah accetta la proposta di tregua Usa” – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha risposto “positivamente” alla proposta di cessate il fuoco con Israele presentata la scorsa settimana dagli Stati Uniti. Lo ha riferito nella tarda serata di ieri l’emittente libanese LBCI, secondo cui Hezbollah “ha presentato la sua risposta positiva e alcuni emendamenti alla proposta di cessate il fuoco alle 20,00 (ora locale, le 19,00 di ieri in Italia; ndr), che saranno inoltrati all’ambasciata degli Stati Uniti e poi a Washington”. La bozza di accordo per una tregua era stata presentata la scorsa settimana dall’ambasciatrice statunitense in Libano, Lisa Johnson, al presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri, alleato di Hezbollah. Intanto ieri un altro importante esponente del gruppo armato sciita libanese, il portavoce di Hezbollah Mohammad Afif Naboulsi, è rimasto ucciso (insieme a un’altra persona) in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira gli uffici della filiale libanese del partito siriano Baath nel quartiere Ras el-Nabeh a Beirut.

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