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Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Oltre 43.760 morti a Gaza. Hamas: “Pronti alla tregua. Trump faccia pressioni su Israele”. Hezbollah lancia razzi su Haifa. L’Idf bombarda Beirut | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, venerdì 15 novembre 

Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 15 novembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Libano: Israele bombarda ancora la periferia sud di Beirut – Altri due raid aerei israeliani hanno colpito in serata la periferia meridionale di Beirut, capitale del Libano. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui gli attacchi di Israele hanno interessato l’area di Ghobeiri, un’ora dopo l’ordine di evacuazione emanato dalle forze armate dello Stato ebraico (Idf).

Ore 17,00 – Libano: Idf ordinano l’evacuazione di un altro edificio alla periferia sud di Beirut – L’esercito israeliano ha emesso oggi, per la quarta volta , un nuovo ordine di evacuazione rivolto ai residenti di un edificio situato alla periferia sud di Beirut, questa volta nel quartiere di Ghobeiri.

Ore 15,00 – Libano: Israele bombarda ancora la periferia sud di Beirut – Altri due raid aerei israeliani hanno colpito nel pomeriggio la periferia meridionale di Beirut, capitale del Libano. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui gli attacchi di Israele hanno interessato le aree di Haret Hreik e Hadath. Al momento non si segnalano vittime. Nelle scorse ore, le forze armate israeliane (Idf) avevano diramato sui social un ordine di evacuazione riguardante i dintorni di alcuni edifici dei due quartieri. Almeno due ondate di raid aerei israeliani hanno colpito oggi la capitale libanese. Secondo quanto scritto sui social dal colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dei militari israeliani, gli obiettivi colpiti erano “edifici di Hezbollah nascosti tra la popolazione”, in cui il gruppo armato sciita occultava “depositi di armi, centri di comando e altre infrastrutture terroristiche”.

Ore 14,15 – Siria, media di regime: “Raid di Israele nei sobborghi di Damasco” – Un raid aereo, attribuito a Israele dall’agenzia di stampa ufficiale del regime siriano Sana, ha preso di mira il sobborgo residenziale di al-Mazzeh, alla periferia della capitale Damasco. È il secondo attacco aereo di questo genere nel giro di 24 ore. Ieri infatti, almeno 15 persone sono state uccise e altre 16 sono rimaste ferite a seguito di un raid condotto dalle forze armate di Israele (Idf) nei sobborghi della capitale siriana contro un centro di comando della Jihad islamica palestinese.

Ore 13,45 – Il premier libanese Mikati: “L’Iran non favorisca una parte o l’altra” in Libano – Il premier libanese uscente, Najib Mikati, ha invitato l’Iran “a non favorire una parte a discapito dell’altro” e ad evitare posizioni che rischino di incidere sulla “sensibilità” dell’una o dell’altra nel conflitto in corso in Libano. Le dichiarazioni Mikati, citate dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, sono arrivate nel corso di un incontro con Ali Larijani, inviato della Guida suprema iraniano Ali Khamenei, arrivato oggi in visita a Beirut. Da parte sua Larijani, che oggi ha incontrato anche il presidente del Parlamento e alleato di Hezbollah, Nabih Berri, ha ribadito che Teheran sosterrà “qualsiasi decisione presa dalla resistenza e dal governo libanese”, negando qualsiasi intenzione di “sabotare” i colloqui in corso per un cessate il fuoco. L’arrivo dell’ex presidente del Parlamento iraniano a Beirut segue di un giorno la presentazione, proprio a Berri, di una bozza di accordo per un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah da parte dell’ambasciatrice statunitense in Libano, Lisa Johnson.

Ore 13,15 – Gaza, Hamas: “Pronti alla tregua. Trump faccia pressioni su Israele” – Hamas è “pronto per un cessate il fuoco” a Gaza e invita Donald Trump a “fare pressione” su Israele affinché “ponga fine all’aggressione” dello Stato ebraico nella Striscia. L’appello al presidente eletto degli Stati Uniti è stato lanciato oggi dal membro dell’ufficio politico del gruppo terroristico palestinese, Bassem Naim, durante un’intervista concessa all’agenzia di stampa francese Afp. “Hamas è pronto a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza se verrà presentata una proposta di tregua e a condizione che venga rispettata” da Israele, ha detto Naim ad Afp. “Chiediamo all’amministrazione statunitense e a Trump di fare pressione sul governo israeliano affinché ponga fine all’aggressione”. Nelle scorse settimane Hamas aveva fatto sapere che non avrebbe accettato alcun accordo di cessate il fuoco senza il completo e permanente ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia.

Ore 13,00 – Libano: sale a 15 morti il bilancio degli operatori della Protezione civile uccisi nel raid di Israele nel distretto di Baalbek – È salito ad almeno 15 vittime il bilancio degli operatori della Protezione civile uccisi nel raid aereo condotto ieri dalle forze armate di Israele (Idf) nel villaggio di Douriss, nel distretto di Baalbek, nel nordest del Libano. Lo ha annunciato oggi su X il governatore della regione di Baalbek-Hermel, Bashir Khodr, secondo cui 10 corpi sono stati identificati, mentre sugli altri cinque “recuperati a pezzi” saranno “condotti i test del DNA per determinarne l’identità”.

Ore 12,40 – Gaza: sale a 43.764 morti il bilancio delle vittime dal 7 ottobre 2023 – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 43.764 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 103.490 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 28 persone e altre 120 sarebbero rimaste ferite.

Ore 12,15 – Libano: Idf ordinano l’evacuazione di due edifici alla periferia sud di Beirut – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato oggi, per la terza volta, l’evacuazione immediata di due edifici alla periferia meridionale di Beirut, capitale del Libano. Lo ha fatto sapere sui social il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dei militari israeliani, pubblicando una seconda mappa delle zone interessate e affermando che i palazzi identificati si trovano “vicino a strutture e interessi affiliati a Hezbollah”. Secondo il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour, l’ordinanza riguarda due edifici, uno nella zona di Hadath, vicino a una scuola, e un altro nell’area di Haret Hreik.

Ore 12,00 – Gaza, la Jihad islamica divulga un quarto video dell’ostaggio Sasha Trufanov – Il gruppo terroristico palestinese della Jihad islamica palestinese ha divulgato oggi un quarto video dell’ostaggio israeliano Sasha Trufanov, due giorni dopo aver diffuso l’ultimo filmato che ritrae il 29enne. Non è chiaro quando sia stata girata la clip di circa due minuti: nel video infatti Trufanov afferma di avere 28 anni, ma dovrebbe averne compiuti 29 anni all’inizio di questa settimana. Il giovane fu preso in ostaggio nel kibbutz Nir Oz insieme alla nonna Irena Tati, alla madre Yelena Trufanova e alla fidanzata Sapir Cohen (tutte e tre rilasciate nel novembre 2023 su richiesta del presidente russo Vladimir Putin e nel quadro di una tregua temporanea tra Israele e Hamas) durante gli attentati del 7 ottobre 2023.

Ore 11,30 – Gaza, Wafa: 5 morti nei raid di Israele nella Striscia – Almeno cinque persone sono rimaste uccise nei diversi attacchi israeliano che oggi hanno colpito varie zone della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Wafa, secondo cui un primo raid ha ucciso almeno due persone a Beit Lahiya, nel nord della Striscia, mentre un altro, condotto a ovest di Gaza City, ne ha uccise tre.

Ore 11,00 – Libano: arriva a Beirut Ali Larijani, inviato della Guida suprema dell’Iran – Ali Larijani, inviato speciale della Guida suprema dell’Iran, è arrivato oggi a Beirut, dove incontrerà “i massimi funzionari libanesi”. La visita di Larijani, atterrato oggi all’aeroporto Rafik Hariri della capitale libanese come confermato dall’agenzia di stampa iraniana Tasnim, era stata annunciata questa mattina su X (ex Twitter) dallo stesso ex presidente del Parlamento iraniano, che ieri si era recato a Damasco, dove aveva incontrato il presidente siriano Bashar al-Assad. In mattinata, l’esponente politico iraniano ha incontrato al Grand Serail il premier libanese uscente, Najib Mikati, per poi recarsi ad Ain el-Tiné per incontrare il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri. L’arrivo di Larijani a Beirut segue di un giorno la presentazione di una bozza di accordo per un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah da parte dell’ambasciatrice statunitense in Libano, Lisa Johnson, proprio a Berri, alleato del gruppo armato sciita.

Ore 10,30 – Gaza, Idf: “Ucciso un comandante della Jihad Islamica” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ucciso Alkaman Abed Elslam Khalil Anbar, comandante di brigata della Jihad islamica palestinese, in un un attacco aereo condotto a Gaza City, in coordinamento con i servizi interni dello Shin Bet. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui la vittima “era responsabile del lancio di razzi” da parte dell’organizzazione terroristica palestinese dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano ed era anche una “figura importante nei processi di produzione di armi” della Jihad islamica. Il gruppo terroristico non ha ancora confermato la morte del suo esponente.

Ore 10,15 – Israele: 3 feriti lievi in un attacco missilistico di Hezbollah – Almeno tre persone sono rimaste lievemente ferite oggi in Israele a seguito di un attacco missilistico lanciato dal Libano da Hezbollah contro il nord dello Stato ebraico. Lo riferisce il servizio di emergenza Magen David Adom in una nota citata dal quotidiano Haaretz, secondo cui le vittime, tutti uomini, “coscienti e consapevoli di ciò che li circonda”, sono già state trasportate al Rambam Medical Center di Haifa. In mattinata, il gruppo armato sciita libanese aveva rivendicato il lancio di “una raffica di razzi” contro la base militare israeliana di Tirat Karmel, a sud della città, mentre le forze armate di Israele (Idf) avevano annunciato l’abbattimento di almeno due razzi nella zona della baia di Haifa.

Ore 9,45 – Libano: Hezbollah rivendica un attacco missilistico contro il nord di Israele – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha rivendicato un attacco missilistico condotto oggi contro il nord di Israele. In una nota diramata su Telegram, citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, il sedicente Partito di Dio ha fatto sapere di aver lanciato una “raffica di missili” contro la base militare israeliana di Tirat Karmel, a sud di Haifa, a una quarantina di chilometri dal confine con il Libano. Le forze armate di Israele (Idf) hanno fatto sapere di aver abbattuto almeno due razzi nella zona della baia di Haifa.

Ore 9,30 – Libano: Israele bombarda ancora la periferia sud di Beirut – Un altro raid aereo israeliano ha colpito questa mattina la periferia meridionale della capitale libanese Beirut. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Nna, secondo cui i caccia di Israele hanno centrato almeno un edificio nella zona di Bourj el-Brajné. Al momento non si segnalano vittime.

Ore 9,00 – Libano: raid israeliano uccide 8 operatori della Protezione civile – Almeno otto operatori della Protezione civile libanese sono stati uccisi e altri tre sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano che ieri sera ha colpito il villaggio di Douriss, nel distretto di Baalbek, nel nordest del Libano. La denuncia è contenuta in una nota della Direzione generale della Protezione civile del ministero dell’Interno di Beirut, citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui il raid ha centrato un centro del servizio di emergenza “in cui si trovava il personale pronto a rispondere alle richieste di aiuto e a intervenire” per aiutare i cittadini colpiti dai bombardamenti di Israele. Le vittime, si legge nella nota, provenivano da diversi centri della Protezione civile libanese della regione. Tra i morti, secondo l’agenzia di stampa ufficiale libanese, figura anche il capo della Protezione civile del governatorato di Baalbeck-Hermel, Bilal Raad.

Ore 8,45 – Libano: Idf ordinano l’evacuazione di due edifici alla periferia sud di Beirut – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato oggi, per la seconda volta, l’evacuazione immediata di due edifici alla periferia meridionale di Beirut, capitale del Libano. Lo ha fatto sapere sui social il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dei militari israeliani, pubblicando una seconda mappa delle zone interessate e affermando che i palazzi identificati si trovano “vicino a strutture e interessi affiliati a Hezbollah”. Secondo il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour, l’ordinanza riguarda due edifici, uno nella zona di Bourj el-Brajné, vicino allo stadio al-Burj, e un altro nell’area di Ghobeiry, già bombardata tre volte questa mattina, vicino alla sede del provider internet IncoNet-Data Management (IDM). 

Ore 8,30 – Wsj: “Trump ha dato il via libera a una proposta di tregua in Libano” – Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha approvato una proposta di cessate il fuoco tra Israele e il gruppo armato sciita Hezbollah in Libano durante un incontro avvenuto domenica 10 novembre nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, con il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer. Lo riporta oggi il quotidiano statunitense The Wall Street Journal, secondo cui il magnate spera che l’accordo venga concluso prima del suo re-insediamento alla Casa bianca, previsto il 20 gennaio 2025. Prima di partire per Washington dove ha poi incontrato diversi esponenti dell’attuale amministrazione uscente, secondo il Wall Street Journal, Dermer ha incontrato anche il genero di Trump e suo ex consigliere Jared Kushner, che per ora non dovrebbe ricoprire alcun ruolo nel prossimo governo repubblicano. La notizia è stata divulgata dopo che ieri l’ambasciatrice statunitense in Libano, Lisa Johnson, aveva presentato una bozza di proposta di accordo per un cessate il fuoco al presidente del Parlamento di Beirut, Nabih Berri. Sempre ieri, il ministro dell’Energia israeliano Eli Cohen aveva dichiarato che Israele e Hezbollah sono “più vicini” a un accordo di tregua “di quanto non lo siano stati dall’inizio della guerra”. 

Ore 8,00 – Gaza, al-Jazeera: 2 morti in un raid di Israele a Gaza City – Almeno due persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano che ha colpito la zona di Sheikh Radwan a Gaza City. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera Arabic, che cita i propri corrispondenti sul campo, secondo cui il raid, effettuato con un drone, ha provocato anche un imprecisato numero di feriti. Altri attacchi dell’artiglieria israeliana hanno colpito le zone a ovest del vicino campo profughi di Jabalia. Non si segnalano vittime al momento.

Ore 7,30 – Israele, Idf: “Abbattuti due razzi lanciati dal Libano” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno intercettato due razzi lanciati dal Libano. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui la contraerea ha abbattuto i missili nella zona della baia di Haifa.Non si sono registrati feriti né danni a seguito dell’attacco.

Ore 7,00 – Libano: Israele bombarda tre volte la periferia sud di Beirut – Almeno tre attacchi aerei israeliani hanno colpito questa mattina la periferia meridionale della capitale libanese Beirut. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui i raid hanno colpito tre volte la zona di Ghobeiry, distruggendo diversi edifici. I primi due attacchi aerei sono stati condotti con droni, mentre il terzo ha visto impegnato un caccia che ha lanciato missili contro uno degli obiettivi. Non si segnalano vittime al momento. Un’ora prima degli attacchi, le forze armate israeliane (Idf) avevano diramato sui social un ordine di evacuazione riguardante i dintorni di due edifici del quartiere, entrambi vicini a una scuola e nei pressi di un cimitero militare, un’area bombardata più volte nei giorni scorsi. I palazzi identificati si trovano “vicino a strutture e interessi affiliati a Hezbollah”, aveva fatto sapere sui social il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dei militari israeliani, pubblicando una mappa delle zone interessate.

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