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Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Gli Usa presentano a Abu Mazen piano per tregua a Gaza. Missili e droni dallo Yemen e dall’Iraq contro Israele, l’Idf respinge gli attacchi | DIRETTA

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Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, lunedì 11 novembre 

Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 11 novembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Iran: le uccisioni di Israele sono terrorismo – Un alto funzionario iraniano ha condannato gli assassinii di leader di Hamas e Hezbollah da parte di Israele come “terrorismo organizzato”, nelle osservazioni fatte oggi al vertice congiunto della Lega Araba e dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica. “Le operazioni concettualizzate con l’ingannevole dicitura di ‘uccisioni mirate’, durante le quali le e’lite palestinesi e i leader di altri Paesi della regione vengono uccisi uno per uno o in massa, non sono altro che illegalità e terrorismo organizzato”, ha dichiarato il primo vicepresidente Mohammad Reza Aref.

Ore 17,00 – Herzog domani negli Usa per incontrare Biden ma non Trump – Il presidente israeliano, Isaac Herzog, incontrerà Joe Biden domani alle 11 ora locale (le 17 in Italia) alla Casa Bianca. Lo ha reso noto il suo ufficio al Times of Israel, precisando che all’incontro non è prevista la presenza della vice presidente, Kamala Harris. Secondo il sito israeliano, inoltre Herzog non incontrerà il presidente eletto, Donald Trump, durante la sua visita negli Stati Uniti.

Ore 16,00 – Borrell: “L’Ue è sconvolta dai continui attacchi di Israele in Libano” – “L’Ue è sconvolta dai continui attacchi dell’Idf in Libano, con decine di vittime, tra cui 7 bambini ad Almat, a nord di Beirut e lontano dalle aree di Hezbollah. Nessuno, incluso l’Idf, può essere indifferente all’elevato numero di civili uccisi. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Lo scrive su X l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell.

Ore 15,00 – Media: gli Usa hanno presentato a Abu Mazen il piano per la tregua a Gaza – Gli Stati Uniti hanno presentato al presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen una proposta sulla futura amministrazione della Striscia di Gaza con la partecipazione dell’Anp, ma non soggetta ad essa. Abu Mazen non ha ancora dato una risposta, ma intanto trapela che non sarebbe di suo gradimento. Lo riferisce Channel 12. Durante un incontro a Ramallah, il sottosegretario di Stato Usa Barbara Leaf, ha dato ad Abu Mazen quello che in gergo viene chiamato un “no paper”: il punto principale è la creazione di una ‘delegazione internazionale temporanea’ per breve tempo, che sarà chiamata dall’Anp ad assumere l’amministrazione di Gaza.

Ore 14,00 – Francia: presto nuove sanzioni contro i coloni israeliani violenti – Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha annunciato che presto potrebbero entrare in vigore nuove sanzioni contro i coloni israeliani violenti. Parlando al Forum per la pace di Parigi, Barrot ha dichiarato che ”abbiamo avuto un ruolo determinante nell’istituzione del regime di sanzioni della Ue che è già stato attivato due volte e che potrebbe essere attivato una terza volta a breve”. “Riteniamo che questi coloni violenti e queste intense attività di insediamento siano illegali e che ciò debba cessare nell’interesse di Israele e della sua sicurezza”, ha aggiunto il capo della diplomazia francese.

Ore 13,00 – Erdogan: “Israele vuole occupare Gaza e la Cisgiordania” – “Israele punta a stabilirsi a Gaza e porre fine all’esistenza dei palestinesi in Cisgiordania, sostanzialmente occupando queste zone”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante il suo intervento al vertice della Lega Araba e dell’Organizzazione per la Cooperazione islamica a Riad, trasmesso dalla tv di Stato Trt. Erdogan ha criticato il sostegno occidentale allo Stato ebraico, invitando il mondo musulmano all’unità contro Israele. Il leader turco ha poi proposto un blocco commerciale e un embargo sulla vendita di armi, lanciando un appello alla comunità internazionale per riconoscere lo Stato palestinese.

Ore 10,00 – Baerbock, su aiuti umanitari Israele non mantiene promesse – “Mai negli ultimi 12 mesi sono arrivati così pochi aiuti alla Striscia di Gaza come adesso. Il diritto di Israele all’autodifesa è limitato dal diritto internazionale umanitario. Questo include il fatto che l’accesso umanitario deve essere garantito in ogni momento e non deve mai diventare un mezzo di guerra. Più volte sono state fatte promesse che non sono state mantenute”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. “In seguito alle nostre forti pressioni e all’ordine della Corte internazionale di giustizia, il governo israeliano ha voluto ‘inondare Gaza di aiuti umanitar’. Ed è questo che deve avvenire, senza scuse. È su questo che deve misurarsi il governo israeliano, nonostante tutte le difficili valutazioni e i dilemmi”, ha detto ancora Baerbock, che ha chiesto “l’apertura di tutti i valichi di frontiera verso Gaza per gli aiuti umanitari”.

Ore 9,00 – Missili dallo Yemen e droni da Iraq, Idf respinge attacchi – Un missile balistico lanciato contro Israele dallo Yemen è stato intercettato dalle difese aeree ed è caduto fuori dallo spazio aereo israeliano. Frammenti di un missile intercettore sono però cadute a Beit Shemesh, innescando un piccolo incendio una ventina di chilometri a sud-ovest di Gerusalemme. Inoltre, la “Resistenza islamica in Iraq”, una coalizione di gruppi armati filo-iraniani, ha rivendicato quattro attacchi con droni, effettuati questa mattina contro “obiettivi essenziali” nel nord e nel sud di Israele. Da parte sua, l’esercito israeliano ha dichiarato di essere “riuscito a intercettare quattro droni che si avvicinavano a Israele da est” nella notte tra domenica e lunedì. “Due di loro sono stati intercettati prima di entrare in territorio israeliano”, si legge in un comunicato militare.

Ore 8,30 – L’Idf: abbattuti 4 droni provenienti dall’Iraq – L’Idf ha dichiarato di aver abbattuto durante la notte quattro droni lanciati verso Israele “da est”, il termine in codice per indicare l’Iraq. Secondo quanto affermato dall’esercito, due droni sono stati intercettati prima di entrare nello spazio aereo israeliano. Lo riporta il Times of Israel. La Resistenza islamica in Iraq, sostenuta dall’Iran, si è assunta la responsabilità del lancio dei droni.

Ore 8,00 – Manifestazioni a New York davanti all’albergo che ospita il presidente israeliano Herzog – Decine di manifestanti filo-palestinesi hanno manifestano fuori da un hotel di New York dove alloggia il presidente israeliano, Isaac Herzog, che si trova negli Stati Uniti per l’annuale Assemblea generale delle Federazioni ebraiche del Nord America e domani dovrebbe incontrare Joe Biden. Lo riporta The Times of Israel. Alcune migliaia di dimostranti, intanto, si sono radunati allo stadio di baseball Nationals Park di Washington per una manifestazione pro-Israele. “L’energia nell’aria è palpabile”, ha detto alla folla Michael Herzog, ambasciatore di Israele negli Stati Uniti. “Tutti noi, tutti voi, siete una chiara espressione dell’unità, della solidarietà e della resilienza del popolo ebraico”, ha aggiunto.

Ore 7,00 – Da capo esercito Israele ok all’espansione dell’offensiva di terra in Libano – Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi ha approvato l’espansione dell’invasione via terra nel sud del Libano meridionale, riferisce l’emittente statale israeliana Kan. Funzionari militari e di sicurezza dello Stato ebraico – riferisce Kan – hanno preso in considerazione l’idea di annunciare la fine dell’offensiva di terra la scorsa settimana ma Halevi ha dato luce verde a nuovi ordini per espandere l’assalto, che potrebbe includere altre migliaia di soldati.

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