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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Gaza, Wafa: “14 civili uccisi nei raid dell’Idf a Khan Younis”. Appello di Qatar, Egitto e Usa a riprendere i colloqui per la tregua. Raid di Israele in Libano: uccisi 2 miliziani di Hezbollah e un esponente di Hamas. Il gruppo armato libanese lancia oltre 15 razzi sullo Stato ebraico: colpiti 2 edifici nel nord | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, venerdì 9 agosto

A più di dieci mesi dagli attentati del 7 ottobre in Israele, la guerra tra lo Stato ebraico e Hamas nella Striscia di Gaza non si ferma: i morti sfiorano i 39.700 mentre i feriti superano i 91.700. Soltanto ieri i raid aerei delle forze armate israeliane (Idf) hanno causato più di 50 vittime, mentre i militari di Tel Aviv hanno emesso nuovi ordini di evacuazione per la popolazione civile dei sobborghi orientali di Khan Younis, nel sud della Striscia, dove Israele prepara una nuova offensiva. Mentre tutti ancora attendono la risposta dell’Iran e dei suoi alleati Hezbollah in Libano e Houthi in Yemen agli attacchi aerei che hanno ucciso il principale consigliere militare del gruppo armato sciita libanese e il capo politico di Hamas, il fronte più caldo resta quello di Beirut. Ieri si sono registrati nuovi scambi di colpi dai due lati del confine, mentre il ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri ha promesso a Tel Aviv che “pagherà cara” l’uccisione di Haniyeh. Intanto il leader degli Houthi, Abdul Malik al-Houthi, ha fatto sapere che il gruppo armato yemenita si coordinerà con Teheran e i suoi alleati nella regione per rispondere allo Stato ebraico. Si apre poi una nuova crisi diplomatica tra Israele e la Norvegia, dopo che il governo Netanyahu ha revocato l’accredito diplomatico a otto funzionari di Oslo di stanza presso l’Autorità nazionale palestinese (Anp), un provvedimento definito “estremo” dall’esecutivo scandinavo che ha promesso “conseguenze” per Tel Aviv. Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 9 agosto 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, con Hezbollah in Libano e la crisi in corso in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Libano: esponente di Hamas ucciso in un raid dell’Idf a Sidone – Un esponente di Hamas e responsabile della sicurezza nel campo profughi palestinese di Ain al-Hilweh, Samer al-Hajj, è rimasto ucciso oggi a Sidone, sulla costa centrale del Libano, in un raid aereo attribuito alle forze armate di Israele (Idf), che ha colpito l’auto su cui viaggiava. Lo riportano sia l’emittente saudita al-Arabiya che l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, che cita un suo corrispondente sul campo.

Ore 17,30 – Israele, media: “Due razzi lanciati dal Libano colpiscono due edifici nel nord” – Due edifici nella città di Menara, nel nord di Israele, sono stati danneggiati da alcuni razzi sparati dal Libano. Lo riferisce il portale online The Times of Israel, secondo cui un’abitazione e una biblioteca pubblica sono state colpite da alcuni missili anticarro. In una nota diramata su Telegram, citata dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha rivendicato l’azione, affermando di aver “preso di mira e colpito” alcuni soldati israeliani a Menara. Le forze armate di Israle (Idf) non hanno confermato la notizia. Al momento non si segnalano feriti.

Ore 16,45 – Gaza, Wafa: “14 civili uccisi nei raid dell’Idf a Khan Younis” – Almeno 14 civili sono rimasti uccisi in diversi attacchi aerei condotti oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dove le truppe israeliane hanno cominciato una nuova offensiva militare obbligando migliaia di persone ad abbandonare le proprie case. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, che cita in proposito fonti sanitarie locali, secondo cui i corpi delle vittime sono stati trasportati all’ospedale Nasser di Khan Younis. Secondo l’agenzia di stampa, cinque civili, compreso il giornalista televisivo palestinese Tamim Mu’amar, sono rimasti uccisi in un bombardamento israeliano che ha colpito una casa nel centro della città. Altre cinque persone sono morte in un attacco aereo che ha preso di mira la zona di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis. Due civili sono stati uccisi in un raid nel quartiere di al-Amour della città di al-Fukhari, a est di Khan Younis. Un altro è morto dopo essere stato colpito dal fuoco di alcuni cecchini nei pressi di una scuola nella città di al-Qarara, a est della città. L’ultimo invece, identificato come il giornalista Abdallah al-Susi, è stato ucciso in un raid aereo israeliano che ha preso di mira la sua casa a Khan Younis.

Ore 16,30 – L’Ue appoggia l’iniziativa di Usa, Egitto e Qatar. Von der Leyen: “Subito un cessate il fuoco a Gaza” – La presidente della Commissione dell”Unione Europea, Ursula von der Leyen, ha lanciato un appello a un “cessate il fuoco immediato” nella Striscia di Gaza, appoggiando l’iniziativa diplomatico degli Stati Uniti, dell’Egitto e del Qatar, che hanno chiesto a Israele e Hamas di tornare al tavolo dei negoziati, una richiesta già accolta da Tel Aviv. “Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco a Gaza ora. È l’unico modo per salvare delle vite, ripristinare la speranza di pace e garantire la liberazione degli ostaggi”, ha scritto von der Leyen su X. “Pertanto, sostengo fermamente gli sforzi condotti da Stati Uniti, Egitto e Qatar per contribuire a raggiungere la pace e la stabilità di cui la regione ha bisogno”.

Ore 16,00 – Media: “La Giordania non consentirà l’uso del suo spazio aereo ad attori stranieri” – La Giordania “non permetterà che il suo spazio aereo venga utilizzato da nessuna autorità straniera, in nessuna circostanza”. Lo hanno fatto sapere all’emittente Sky News Arabic fonti del regno arabo mentre si attende ancora l’annunciata rappresaglia di Hamas, Hezbollah e dell’Iran contro Israele.

Ore 15,30 – Gaza, al-Jazeera: “5 morti, tra cui due bambini, in un raid dell’Idf nella zona sicura di al-Mawasi” – Almeno 5 persone, tra cui due minori, sono morte oggi nella zona umanitaria sicura di al-Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza, a seguito di un raid aereo delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’emittente al-Jazeera, che cita diversi corrispondenti sul campo, secondo cui l’attacco aereo ha colpito un’area in cui si erano rifugiati alcuni sfollati. La notizia giunge mentre migliaia di persone provenienti dalla zona orientale di Khan Younis stanno fuggendo verso al-Mawasi, designata da Israele come “zona umanitaria sicura” lungo la costa occidentale della Striscia, a seguito dell’annuncio di una nuova offensiva delle Idf nella città palestinese.

Ore 14,45 – Israele: due razzi sparati da Gaza precipitano in aree all’aperto vicino al confine – Due razzi lanciati da Gaza verso Israele sono precipitati in aree all’aperto vicino al confine, senza provocare danni né feriti. Lo riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, secondo cui il lancio aveva fatto scattare le sirene di allerta nelle comunità di confine di Kissufim e Ein Hashlosha.

Ore 13,30 – Israele: muore uno dei feriti provocati dal malfunzionamento di un missile di Iron Dome – Il 27enne Mikhail Samara, rimasto gravemente ferito il 6 agosto a causa del malfunzionamento di un missile intercettore Iron Dome durante un attacco di Hezbollah, è morto a causa delle ferite riportate nell’incidente. Lo rendono noto diversi media israeliani, che citano fonti dell’ospedale in cui era ricoverato. L’incidente, avvenuto lungo l’autostrada Route 4 nei pressi di Nahariya, ha provocato altri 19 feriti.

Ore 12,45 – Iran: la Marina presenta nuovi missili da crociera, droni d’attacco e radar navali – La Marina iraniana ha aggiunto al proprio arsenale una serie di nuove armi e dispositivi presentati oggi nella città portuale di Bandar Abbas, nel sud-est del Paese che si affaccia sul Golfo Persico, alla presenza del comandante in capo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, il generale Hossein Salami. Tra i nuovi armamenti presentati, come riporta l’agenzia di stampa locale Tasnim, considerata vicina ai Pasdaran, figurano “nuovi missili da crociera non rilevabili, dotati di testate altamente esplosive”, che “possono causare danni ingenti e affondare i propri obiettivi”. Oltre a questi, la Marina iraniana ha aggiunto al proprio arsenale anche una serie di “nuovi droni d’attacco e da ricognizione, sistemi di guerra elettronica e radar navali”. Durante la cerimonia di presentazione, Salami ha definito “logico” l’intero “flusso di produzione e ampliamento della potenza in tutto il settore della difesa e per tutte le forze armate”. “Nell’ingiusto sistema globale di oggi, in cui le potenze arroganti pongono l’accento sulla propria sopravvivenza e le nazioni libere e oppresse del mondo sul crollo di questo sistema oppressivo, bisogna essere forti per poter sopravvivere in sicurezza oppure arrendersi”, ha detto il generale iraniano. “Non esiste una via di mezzo”.

Ore 12,30 – Libano: Hezbollah conferma la morte di due suoi miliziani in un raid di Israele – Hezbollah ha confermato la morte di due suoi miliziani rimasti uccisi in un attacco aereo compiuto questa mattina dalle forze armate di Israele (Idf) nella città di Naqoura, nel sud del Libano. In due diverse note diramate su Telegram, citate dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, il gruppo armato sciita libanese ha identificato le vittime come Mahmoud Qasibani “Siraj”, nato nel 1994 a Harouf, e Hadi Jihad Deeb “Haider”, nato nel 1997 a Baflih ma residente a Debaal. Con la loro morte il bilancio dei morti di Hezbollah nei combattimenti ripresi con Israele dallo scorso 7 ottobre sfiora i 400 deceduti. Per tutta risposta, il gruppo armato sciita libanese ha annunciato il lancio di nuovi attacchi contro Israele.

Ore 12,15 – Israele: oltre 15 razzi lanciati dal Libano su Kiryat Shmona – Oltre 15 razzi sono stati lanciati dal Libano verso la città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele, senza provocare feriti. Lo riferiscono in una nota le forze armate di Israele (Idf), secondo cui “la maggior parte dei razzi è stata intercettata, mentre almeno due hanno colpito la città, provocando alcuni danni”. Al momento non si segnalano feriti.

Ore 11,50 – Libano, Idf: “Uccisi due miliziani di Hezbollah nel raid a Naqoura” – Due miliziani del gruppo armato sciita libanese Hezbollah sono rimasti uccisi oggi a Naqoura, nel Libano meridionale, a seguito di un attacco aereo condotto dalle forze armate israeliane (Idf). Lo hanno reso noto oggi sui social le Idf, che hanno anche pubblicato il filmato del raid condotto con un drone. Secondo i militari israeliani, le vittime erano state “avvistate dalle truppe della 146esima Divisione dell’esercito mentre uscivano da un edificio in uso al gruppo” armato sciita.”Poco dopo sono stati attaccati da un drone”. Hezbollah non ha ancora confermato la loro morte.

Ore 11,30 – Libano: Beirut appoggia l’iniziativa di Usa, Egitto e Qatar per rilanciare i negoziati a Gaza – Il ministro degli Esteri libanese Abdullah Bou Habib ha espresso il sostegno del governo di Beirut all’appello lanciato da Usa, Egitto e Qatar a Israele e Hamas a tornare al tavolo delle trattative per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. “Il governo libanese sostiene la dichiarazione congiunta rilasciata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e dall’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani”, ha detto Bou Habib dopo un incontro con il primo ministro Najib Mikati, di cui ha dato conto l’agenzia di stampa ufficiale Nna. Il ministro degli Esteri libanese ha poi definito “encomiabili” “gli sforzi dei leader di questi Paesi”.

Ore 11,00 – Mar Rosso: attaccata più volte una nave al largo dello Yemen – Una nave in transito nello stretto di Bab el-Mandeb è stata attaccata più volte nella notte a colpi di lanciarazzi, droni e missili mentre incrociava al largo dello Yemen. Lo riporta l’agenzia di sicurezza britannica United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto), secondo cui l’ultimo attacco è avvenuto a circa 45 miglia nautiche (circa 83 chilometri) dal porto di Mocha, nello Yemen occidentale controllato dai ribelli sciiti filo-iraniani Houthi. Nella notte la nave aveva segnalato un tentativo di assalto da parte di quattro aggressori a bordo di due piccoli motoscafi, che avevano sparato un razzo RPG contro l’imbarcazione. In seguito un missile era esploso in mare vicino alla nave, senza causare danni o feriti. Quindi la squadra di sicurezza di bordo ha distrutto un drone marino lanciato contro l’imbarcazione. Infine un altro missile è precipitato in mare poco lontano dalla nave, senza esplodere. Secondo l’agenzia di sicurezza britannica, la nave e l’equipaggio sono in salvo e si stanno dirigendo verso il prossimo porto di scalo.

Ore 10,25 – Israele, Smotrich contro Usa, Egitto e Qatar: “Equiparano gli ostaggi ai detenuti palestinesi. L’accordo di tregua è una trappola” – Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha accusato gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar di aver creato una “falsa equivalenza” tra gli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre e i detenuti palestinesi nel loro appello a Tel Aviv e al gruppo terroristico a riprendere i negoziati per una tregua a Gaza, definendo “una trappola pericolosa” la proposta di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia. “È tempo di portare sollievo immediato sia alla popolazione di Gaza, che soffre da tempo, sia agli ostaggi, che soffrono da tempo, e alle loro famiglie”, si legge nella dichiarazione congiunta diramata nella notte e firmata dai presidenti di Stati Uniti ed Egitto, Joe Biden e Abdel Fattah al-Sisi, e dall’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani. È giunto il momento di concludere l’accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi e dei detenuti. “È giunto il momento di concludere l’accordo per un cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi e dei detenuti”. I mediatori, ha accusato su X il ministro delle Finanze israeliano, hanno creato una “simmetria immaginaria tra gli ostaggi israeliani – uomini, donne e bambini – che sono stati rapiti dai loro letti con terribile crudeltà, e gli spregevoli terroristi che stanno scontando la loro pena in prigione”. “È da tempo giunto il momento che gli ostaggi vengano liberati”, ha proseguito. “Non è giunto il momento di liberare gli abominevoli terroristi che hanno ucciso gli ebrei. E soprattutto, non è assolutamente giunto il momento di un accordo di capitolazione che fermerebbe la guerra prima della distruzione dei nazisti di (Hamas, ndr) e consentirebbe loro di riprendersi e tornare ad assassinare di nuovo gli ebrei”. Pertanto Smotrich ha invitato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “a non cadere in questa trappola e a non accettare nemmeno il minimo allontanamento dalle linee rosse da lui stabilite di recente, che sono anch’esse molto problematiche”. In seguito alla dichiarazione dei mediatori, l’ufficio di Netanyahu ha annunciato che una delegazione israeliana volerà a Doha o al Cairo per riprendere i negoziati il ​​15 agosto.

Ore 9,55 – Siria, media di regime: “4 soldati feriti in raid dell’Idf nel centro del Paese” – Quattro militari dell’esercito del regime di Damasco sono rimasti feriti ieri sera nel centro della Siria in una serie di raid aerei attribuiti alle forze armate di Israele. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale del regime Sana, secondo cui ieri, “intorno alle 20,55, il nemico israeliano ha lanciato un’aggressione aerea dalla direzione del Libano settentrionale, prendendo di mira diverse postazioni militari nella regione centrale”. I raid hanno causato anche una serie di imprecisati “danni materiali”.

Ore 9,30 – Gaza, Wafa: “8 civili morti nei raid di Israele sui campi profughi di Nuseirat, Maghazi e Jabalia” – Almeno otto civili sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti nelle ultime ore nella Striscia di Gaza a causa di una serie di attacchi aerei condotti dalle forze armate di Israele (Idf) in varie località del territorio costiero palestinese. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, che cita fonti sanitarie locali, secondo cui tra le aree prese di mira figurano i campi profughi di Nuseirat e Maghazi, nella zona centrale della Striscia, e le città di Khan Younis e Rafah, nella parte meridionale del territorio costiero. Almeno tre persone, secondo le fonti citate, sono state uccise in un raid aereo israeliano che ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat. Altre due hanno perso la vita in un attacco simile che centrato alcune abitazioni nel campo profughi di Maghazi. Un’altra casa è stata colpita invece nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia, provocando tre vittime. Secondo l’emittente al-Jazeera, che cita i propri corrispondenti sul campo, in quest’ultimo attacco sono rimaste ferite almeno 18 persone. Le Idf hanno annunciato di aver bombardato oltre 60 obiettivi in tutto il territorio costiero palestinese nelle ultime 24 ore, senza specificare le località colpite.

Ore 9,15 – Gaza, Idf: “Bombardati oltre 60 obiettivi in 24 ore, uccisi decine di uomini armati a Rafah” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno ucciso “decine di uomini armati” a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e nel cosiddetto “Corridoio di Netzarim”, nella zona centrale del territorio costiero palestinese, bombardando oltre 60 obiettivi in tutta la Striscia. Lo riferiscono le Idf in una nota, secondo cui “nei giorni scorsi le truppe della 162esima Divisione dell’esercito hanno ucciso decine di uomini armati, ricorrendo ad attacchi aerei, bombardamenti di carri armati, al fuoco dei cecchini e ai combattimenti ravvicinati a Rafah”, dove ieri un ufficiale della Brigata Nahal è rimasto gravemente ferito dall’esplosione di un missile anticarro. Nel cosiddetto “Corridoio di Netzarim” invece, i riservisti della 252esima Divisione hanno ucciso “molti” altri “uomini armati” e “demolito diversi siti utilizzati da gruppi terroristici”. Inoltre, nel corso delle ultime 24 ore, le Idf hanno colpito più di 60 obiettivi in tutta la Striscia, tra cui “edifici utilizzati da gruppi terroristici e depositi di armi”.

Ore 9,00 – Libano, raid attribuito a Israele a Naqoura: 2 morti – Almeno 2 persone sono morte oggi nella città di Naqoura, nel sud del Libano, a seguito di un raid aereo attribuito alle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, che cita una nota diramata dal Centro operativo per le emergenze sanitarie del ministero della Salute di Beirut. Le Idf non hanno ancora confermato il raid, mentre hanno annunciato di aver colpito nella notte diversi obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo una nota diramata oggi sui social dai militari israeliani, tra i siti colpiti figurano “una sala di comando” del gruppo armato sciita a Hanaouay, nonché alcune “infrastrutture e un lanciarazzi ad Ayta ash-Shab, quest’ultimo utilizzato ieri in un attacco compiuto contro la base militare di Biranit”.

Ore 8,30 – Gaza, Idf: “Cominciata una nuova operazione di terra a Khan Younis” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno avviato una nuova operazione militare a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dopo aver ricevuto una serie di “informazioni di intelligence che indicano la presenza di terroristi e infrastrutture terroristiche nella zona”. Lo riferiscono le Idf in una nota, secondo cui l’offensiva mira anche a impedire ai gruppi armati della Striscia di riorganizzarsi. L’operazione è stata affidata alla 98esima Divisione dell’esercito, che soltanto il mese scorso si era ritirata da Khan Younis per la seconda volta dopo un’operazione durata circa una settimana. La Divisione aveva già operato in città per quattro mesi all’inizio di quest’anno. Negli ultimi giorni, si legge nel comunicato, sono stati effettuati più di 30 attacchi aerei a Khan Younis, mentre le forze di terra della 98esima erano già entrate in città. Tra gli obiettivi dei raid figurano “depositi di armi e basi di Hamas, oltre ad agenti operativi, tra cui cecchini e squadre di lancio di mortai”.

Ore 8,15 – Israele: il 15 agosto il governo invierà una delegazione per riprendere i negoziati per una tregua a Gaza come richiesto da Usa, Egitto e Qatar – Il governo israeliano invierà il 15 agosto una delegazione diplomatica a Doha o al Cairo per riprendere i negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza. Lo riferisce in una breve nota l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu in risposta all’appello lanciato da Usa, Egitto e Qatar a Israele e Hamas a tornare al tavolo delle trattative.

Ore 8,00 – Israele, Idf: “Intercettato un razzo lanciato da Gaza contro Ashkelon” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno intercettato un razzo lanciato questa mattina dalla Striscia di Gaza verso l’area di Ashkelon, nel sud dello Stato ebraico. Lo riferiscono le Idf in una nota, secondo cui il missile è stato intercettato dal sistema di difesa aerea Iron Dome dopo essere entrato nello spazio aereo israeliano.

Ore 7,30 – Gaza, Idf: “Gravemente ferito in combattimento un ufficiale dell’esercito” – Un ufficiale della Brigata Nahal dell’esercito israeliano è rimasto gravemente ferito ieri “in battaglia nel sud della Striscia di Gaza”. Lo hanno reso noto sui social le forze armate di Israele (Idf), secondo cui almeno 329 soldati dello Stato ebraico sono rimasti uccisi a Gaza dall’inizio dell’offensiva di terra di Tel Aviv nella Striscia. Altri 2.176 militari israeliani sono rimasti feriti nello stesso periodo nel territorio costiero palestinese.

Ore 7,00 – Qatar, Egitto e Usa invitano Israele e Hamas a riprendere i colloqui per una tregua – I presidenti di Stati Uniti ed Egitto, Joe Biden e Abdel Fattah al-Sisi, e l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, hanno chiesto a Israele e Hamas di riprendere i colloqui il ​​15 agosto a Doha o al Cairo per superare tutte le ultime divergenze riguardo la proposta di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, da attuare il prima possibile. “Non c’è più tempo da perdere né scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi. È tempo di rilasciare gli ostaggi, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordo”, si legge in una dichiarazione congiunta pubblicata nella notte.

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