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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Wafa: “3 morti in un raid di Israele a Gaza City”. L’Idf colpisce anche la zona umanitaria di Deir el-Balah. Shin Bet: 116 razzi sparati dalla Striscia solo ad agosto. Cisgiordania, tre raid dell’Idf a Tubas: “6 morti, compreso un 16enne”. Anp: “40 palestinesi uccisi dal 28 agosto”. Reuters: “Usa preparano nuova proposta di tregua”. Hamas: “Tel Aviv accetti l’accordo attuale”. Germania, uomo apre il fuoco vicino al consolato di Israele a Monaco: “Ferito dalla polizia. Non ci sono altri sospetti” | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, giovedì 5 settembre

La guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza non si ferma nonostante quasi undici mesi di ostilità dopo i brutali attentati del 7 ottobre scorso. Da allora i morti hanno raggiunto i 40.861 e i feriti sono oltre 94mila. I negoziati per una tregua e la liberazione degli ostaggi sono ancora in stallo: la questione irrisolta riguarda il ritiro delle truppe di Israele dal cosiddetto “Corridoio Philadelphi” al confine tra la Striscia e l’Egitto. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la necessità per lo Stato di ebraico di impedire il contrabbando di armi che consentirebbe a Hamas di rimpinguare il proprio arsenale e riprendere la guerra. Nel frattempo continuano le somministrazioni dell’anti-polio a Gaza: secondo i dati diffusi dall’Unicef, finora sono oltre 189mila i bambini sotto i dieci anni che hanno ricevuto il vaccino. Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 5 settembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, con Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 13,00 – L’ambasciatore Usa in Israele: “Tutti devono fare di più per una tregua a Gaza” – L’ambasciatore statunitense in Israele Jack Lew ha dichiarato che “tutte le parti devono fare di più” per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza. Intervenendo oggi alla conferenza dell’Institute for National Security Studies (Inss), Lew ha minimizzato la critica mossa dal presidente Joe Biden al primo ministro Benjamin Netanyahu, accusato di non fare abbastanza per promuovere un accordo di tregua nella Striscia. “Gli è stata posta una domanda e ha dato una risposta di una sola parola: ‘No’. Non darei troppo peso a una parola. Tutti devono fare di più”, ha detto Lew, secondo cui i colloqui continuano. “I negoziati riguardano le questioni più difficili, alcune delle quali non sono quelle che spiccano nel dibattito pubblico”, ha aggiunto il diplomatico. Intanto, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, durante un incontro in teleconferenza con la stampa dalla Casa bianca un alto funzionario americano ha fatto sapere in Hamas ha chiesto il rilascio di un numero maggiore di detenuti come condizione per aderire a un cessate il fuoco a Gaza e liberare gli ostaggi israeliani. “Hamas ha messo sul tavolo questioni problematiche, diverse da quelle di qualche mese fa”, ha detto il funzionario, secondo cui però “questo non costituisce un ostacolo significativo” a un’intesa. Secondo la fonte citata, finora sono state concordate 14 delle 18 clausole dell’accordo.

Ore 12,30 – Germania: ucciso il sospetto aggressore di Monaco – Il sospettato della sparatoria avvenuta nei pressi del consolato israeliano e del museo di storia nazista di Monaco è morto sul colpo, dopo essere stato colpito durante uno scontro a fuoco dalla polizia Lo ha fatto sapere in una nota il ministero degli Interni della Baviera.

Ore 12,00 – Germania, la ministra degli Interni Faeser: “La protezione delle istituzioni israeliane una questione della massima priorità” – La Germania considera la protezione delle istituzioni israeliane una questione della massima priorità. Lo ha ribadito oggi la ministra degli Interni tedesca Nancy Faeser, citata dall’agenzia di stampa Reuters, dopo la sparatoria avvenuta oggi a Monaco di Baviera nei pressi del Centro di documentazione nazista e del Consolato generale di Israele. Faeser ha definito la sparatoria “un incidente grave” e ha affermato di essere in contatto con i servizi di emergenza, ma ha aggiunto di non voler fare speculazioni su ulteriori dettagli della vicenda. Un uomo armato ha sparato oggi alcuni colpi d’arma da fuoco a Monaco, prima di essere ferito e fermato dalla polizia tedesca.

Ore 11,30 – Libano: un morto e un ferito in un raid di Israele – Un uomo è morto e un altro è rimasto ferito oggi in un raid di Israele nel sud del Libano. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui il bombardamento ha colpito la città di Kafra, nel sud del Paese arabo. L’attacco era stato confermato dalle forze armate israeliane (Idf).

Ore 11,15 – Germania, la polizia di Monaco: “Sospetto ferito, non ci sono altri aggressori” – L’uomo armato, che stamattina ha sparato alcuni colpi di arma da fuoco nei pressi del consolato israeliano a Monaco di Baviera in Germania, è rimasto ferito e non ci sono altri sospetti sulla scena. Lo riferisce su X la polizia cittadina, secondo cui gli agenti hanno aperto il fuoco dopo aver visto un uomo armato di pistola tra il Centro di documentazione sul nazismo e il Consolato generale israeliano, nel centro di Monaco. “Il sospettato è rimasto ferito e non ci sono indicazioni di altri sospetti o incidenti nel capoluogo della Baviera”, afferma la polizia di Monaco sulla piattaforma social X.

Ore 10,40 – Germania, un uomo armato apre il fuoco vicino al consolato israeliano a Monaco di Baviera: “Neutralizzato” – Un uomo armato ha sparato alcuni colpi di arma da fuoco nei pressi del consolato israeliano a Monaco di Baviera, in Germania, prima di essere “neutralizzato” dalle forze di polizia tedesche, che non segnalano altri feriti. La conferma ufficiale della notizia, divulgata dall’agenzia di stampa tedesca Dpa, è arrivata dal ministero degli Esteri israeliano, secondo cui nessun diplomatico o membro del personale del consolato è rimasto ferito. L’edificio era chiuso per la cerimonia annuale in commemorazione degli 11 atleti israeliani uccisi durante le Olimpiadi di Monaco del 1972. Secondo il quotidiano locale Süddeutsche Zeitung, l’aggressore è stato ferito. Una vasta operazione di polizia è in corso nei quartieri di Briennerstrasse e Karolinenplatz, con un elicottero che sorvola la zona. Le autorità chiedono di evitare la zona. Secondo il quotidiano Bild, gli spari sono avvenuti tra il Centro di documentazione sul nazismo e il Consolato generale israeliano, nel centro di Monaco.

Ore 10,15 – Israele, arrestato un palestinese armato a Gerusalemme: “Ha tentato di aggredire gli agenti” – La polizia israeliana ha arrestato oggi a Gerusalemme un palestinese di circa 50 anni, residente a Nablus, armato di coltello, forbici e due proiettili. Secondo una nota della polizia, citata dal portale Ynet, durante l’arresto il sospetto ha tentato di aggredire gli agenti che lo avevano fermato. Dopo essere stato sottoposto a interrogatorio, l’uomo è stato portato in carcere.

Ore 10,00 – Gaza, Wafa: “3 morti in un raid dell’Idf a sud-est di Gaza City” – Almeno tre persone sono rimaste uccise a seguito di un raid aereo condotto nella notte dalle forze armate di Israele (Idf) a est di Gaza City. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, secondo cui l’attacco aereo “ha preso di mira un gruppo di persone nelle vicinanze della Scuola dei Martiri e dell’Al-Ahli Arab Hospital, nel quartiere di Al-Zaytoun, a sud-est di Gaza City”. Finora l’Idf non ha confermato l’attacco.

Ore 9,45 – Cisgiordania, media: “Truppe dell’Idf si ritirano da Tulkarem” – Le truppe delle forze armate di Israele (Idf) si stanno ritirando dalla città palestinese di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania. Lo riferisce il portale online palestinese Quds Network, che cita alcune fonti sul campo. Al momento non è possibile verificare la notizia.

Ore 9,30 – Israele, Shin Bet: “1.307 razzi lanciati da Libano e Siria solo ad agosto. 116 da Gaza” – Almeno 1.307 razzi sono stati lanciati contro Israele Libano e Siria, pari a una media di poco più di 40 al giorno, soltanto nel mese di agosto, quando da Gaza ne sono stati sparati almeno 116. Lo riferisce un rapporto dei servizi di sicurezza interni israeliani dello Shin Bet, citato questa mattina dalla radio dell’esercito dello Stato ebraico Galei Tzahal, secondo cui lo scorso agosto è stato il mese in cui sono stati lanciati il ​​maggior numero di razzi dal Libano contro obiettivi israeliani. A luglio, secondo lo Shin Bet, il dato era pari a 1.091 razzi, a giugno 855, a maggio 1.000, ad aprile 744, a marzo 746, a febbraio 534 e a gennaio 334. La stragrande maggioranza dei razzi, ha fatto sapere l’emittente radiofonica Galei Tzahal, è stata lanciata dal Libano e non dalla Siria. Secondo l’ultimo rapporto dello Shin Bet invece, il mese scorso  sono stati lanciati verso Israele ben 116 razzi soltanto dalla Striscia di Gaza.

Ore 9,15 – Cisgiordania, Anp: “40 palestinesi uccisi dall’Idf dal 28 agosto” – Almeno 40 persone sono state uccise e 145 sono rimaste ferite in Cisgiordania dalle forze armate di Israele (Idf) durante le nuove operazioni militari cominciate lo scorso 28 agosto. Lo denuncia in una nota il ministero della Salute dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), citato dall’agenzia di stampa Wafa, secondo cui dal 7 ottobre scorso i morti sono 692 e i feriti oltre 5.700. Dal 28 agosto, secondo il ministero dell’Anp, le Idf hanno ucciso 21 persone a Jenin, 8 a Tubas, 8 a Tulkarem e 3 a sud di Hebron. Tra le vittime, ha fatto sapere l’Anp, figurano anche almeno otto minori e due persone anziane.

Ore 9,00 – Gaza, Idf: “Raid nella zona umanitaria di Deir el-Balah” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno compiuto un raid aereo nella notte in una zona definita “umanitaria” dalle stesse autorità dello Stato ebraico nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui durante la notte alcuni elicotteri d’attacco israeliani hanno compiuto un raid aereo contro un imprecisato numero di miliziani di Hamas e della Jihad islamica palestinese presso un centro di comando situato nella zona umanitaria designata da Israele nella zona di Deir al-Balah, presumibilmente nei pressi dell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa. Non è stato divulgato alcun bilancio ufficiale delle vittime ma fonti palestinesi sui social, che non è stato possibile verificare, parlano di almeno cinque tra morti e feriti.

Ore 8,30 – Cisgiordania: ucciso dall’Idf il figlio dell’ex comandante del braccio armato di Fatah a Jenin – Tra le vittime dei tre raid aerei compiuti nella notte dalle forze armate di Israele (Idf) nella città palestinese di Tubas, nel nord della Cisgiordania, che hanno provocato almeno cinque morti, figura anche il 21enne Mohammed Zubeidi, figlio di Zakaria Zubeidi, ex comandante delle Brigate dei Martiti di Al-Aqsa, il braccio armato del partito Fatah, a Jenin. Lo riferisce in una nota citata dall’agenzia di stampa Wafa il ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), che ha identificato tutte le vittime dei raid israeliani: Ahmed Abu Dawas, 24 anni, Mohammed Abu Juma, 30 anni, Qusay Abd al-Razeq, 26 anni, Mohammed Abu Zagha, 23 anni, e appunto Mohammed Zubeidi, 21 anni.

Ore 8,00 – Usa, media: “La Casa bianca prepara una nuova proposta di tregua”. Hamas: “Non c’è bisogno di altri piani. Israele accetti l’accordo” – “Nei prossimi giorni” gli Stati Uniti intendono presentare una nuova proposta per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che consenta anche la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas, secondo cui però non c’è alcun bisogno di nuovi piani ma bisognerebbe semplicemente fare pressione su Israele affinché accetti la bozza di accordo attualmente sul tavolo. Lo riferiscono all’agenzia di stampa Reuters due funzionari statunitensi, altrettante fonti della sicurezza egiziane e un altro funzionario a conoscenza dei negoziati, secondo cui la nuova proposta mira a superare le principali divergenze alla base dello stallo nei colloqui mediati da Stati Uniti, Qatar ed Egitto per una tregua tra Israele e Hamas. Il gruppo terroristico palestinese però ha già fatto sapere che non c’è bisogno di nuove proposte di cessate il fuoco a Gaza ma che invece si dovrebbe fare pressione su Israele affinché accetti il piano statunitense che Hamas ha già accettato. In una nota citata dall’emittente al-Jazeera, Hamas ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver tentato di ostacolare l’accordo insistendo sul mancato ritiro delle truppe dello Stato ebraico dal cosiddetto “Corridoio Philadelphi” lungo il confine tra la striscia e l’Egitto. “Vi mettiamo in guardia dal cadere nella trappola e nei trucchi di Netanyahu, che usa i negoziati per prolungare l’aggressione contro il nostro popolo”, si legge nel comunicato, secondo cui Hamas ha già accettato la proposta avanzata dagli Stati Uniti il ​​2 luglio.

Ore 7,30 – Libano, media: raid dell’Idf nel sud – Una serie di raid aerei attribuiti a Israele hanno colpito oggi le località di Siddiqin e Kafra, nel Libano meridionale. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna.

Ore 7,00 – Cisgiordania, tre raid dell’Idf a Tubas: “6 morti, compreso un 16enne” – Almeno sei persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite, di cui una in modo grave, nella notte nella città palestinese di Tubas, nel nord della Cisgiordania, a seguito di tre diversi raid aerei delle forze armate di Israele (Idf). Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, secondo cui cinque uomini sono stati uccisi in un raid che ha colpito un veicolo nei pressi di Tubas mentre un’adolescente di 16 anni è stato ucciso nel campo profughi di al-Far’a. Gli attacchi aerei sono stati confermati anche dall’Idf, secondo cui le vittime erano miliziani di gruppi armati palestinesi che “rappresentavano una minaccia per le truppe” israeliane.

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