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Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Raid israeliano su Beirut, Hezbollah conferma l’uccisione del leader Nasrallah. Iran: “Pronti a invio truppe in Libano”. Ancora attacchi in Libano. Gaza, il bilancio dei morti sale a 41.586 | DIRETTA

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Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, sabato 28 settembre

Continuano i raid israeliani sulla Striscia di Gaza e in Libano dove le forze israeliane hanno ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. No del premier israeliano Benjamin Netanyahu all’ipotesi di un cessate il fuoco proposto da Stati Uniti e Francia. Di seguito le ultime notizie di oggi, sabato 28 settembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 19.50 – Due missili israeliani cadono vicino all’aeroporto di Beirut – Nuovo raid di Israele contro il quartiere di Dahieh a Beirut sud questa sera, meno di due ore dopo un raid mirato contro un comandante di Hezbollah nella stessa zona. Sky News Arabic rende noto che due missili sono caduti vicino all’aeroporto.

Ore 19.40 – Biden: “Il raid contro Nasrallah è una forma di giustizia” – “Hassan Nasrallah e il gruppo terroristico da lui guidato, Hezbollah, sono stati responsabili dell’uccisione di centinaia di americani nel corso di un regno del terrore durato quattro decenni. La sua morte in seguito a un attacco aereo israeliano è una misura di giustizia per le sue numerose vittime, tra cui migliaia di americani, israeliani e civili libanesi”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in una nota.

Ore 19.30 – Tre giorni di lutto nazionale in Libano per la morte di Nasrallah – Il Libano ha annunciato il lutto nazionale di tre giorni, da lunedì a mercoledì, per l’assassinio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso ieri in un attacco aereo israeliano a Beirut. Lo ha annunciato in un comunicato stampa l’ufficio del primo ministro Najib Mikati. Lo ha riportato il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour.

Ore 19.20 – Idf annuncia l’uccisione a Beirut del capo della divisione intelligence di Hezbollah – L’esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso con il raid del pomeriggio su Beirut Hassan Khalil Yassin, comandante di alto rango a a capo di un’unità della divisione di intelligence di Hezbollah incaricata di individuare i siti militari e civili israeliani da colpire. Yassin ha lavorato a stretto contatto con le unità missilistici e dei droni di Hezbollah, ed è stato “personalmente coinvolto in piani terroristici portati a termine fin dall’inizio della guerra contro civili e soldati, e ha pianificato ulteriori attacchi nei giorni successivi”, ha detto l’Idf.

Ore 19.00 – Pezeshkian: “Gli Usa non neghino complicità omicidio Nasrallah” – “La comunità internazionale non dimentichi che l’ordine di questo attacco terroristico è stato emesso da New York e che gli americani non possono esimersi dalla collaborazione con i sionisti”. Lo afferma in un post su X il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, facendo riferimento all’uccisione del leader di Hezbollah Nassan Nasrallah.

Ore 17.30 – Beirut, 11 morti e 108 feriti nel raid israeliano di venerdì – Undici persone sono state uccise e 108 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani di ieri in Libano: lo ha detto il ministro della Salute libanese Firass Abiad ad una conferenza stampa, secondo quanto riporta Al Jazeera. Non ha specificato il numero dei dispersi, mentre gli attacchi continuano e probabilmente molte persone sono ancora sotto le macerie. “Più di 700 persone sono state uccise da lunedì, quando Israele ha intensificato la campagna di bombardamenti in Libano”, ha aggiunto.

Ore 17.00 – NYT: in pochi minuti sganciate su Beirut più di 80 bombe – I leader israeliani sapevano da mesi dove si trovasse Hassan Nasrallah, ma hanno deciso di colpirlo solo di recente perché temevano che il leader di Hezbollah si spostasse in un altro luogo. Lo hanno dichiarato tre alti della difesa israeliana citati dal New York Times. Due di essi hanno affermato che sono state sganciate più di 80 bombe per ucciderlo e aggiunto che alcuni operativi di Hezbollah hanno trovato e identificato il corpo di Nasrallah questa mattina, insieme a quello di un alto comandante militare di Hezbollah, Ali Karaki. Sempre secondo i due funzionari, l’operazione era stata pianificata a inizio settimana, quando i leader politici israeliani stavano discutendo con le loro controparti americane della possibilità di un cessate il fuoco in Libano e prima che Benjamin Netanyahu lasciasse Israele per tenere un discorso alle Nazioni Unite.

Ore 16.00 – Tajani: “Israele garantirà la sicurezza dei nostri militari in Libano” – “Ho chiesto alle autorità israeliane di garantire la sicurezza di tutti i militari italiani impegnati nelle missioni di pace in Libano. Israele ha risposto positivamente alla nostra richiesta. Continuo a seguire, insieme a Palazzo Chigi, gli sviluppi della crisi in Medio Oriente”. Lo ha scritto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.

Ore 13.40 – Hezbollah: “Continueremo a combattere Israele” – “La leadership di Hezbollah”, riporta il comunicato del movimento sciita libanese, “continuerà la nostra lotta contro il nemico (Israele, ndr), il sostegno di Gaza e della Palestina e la difesa del Libano”.

Ore 13.33 – Hezbollah: “Nasrallah è morto” – Il movimento sciita libanese Hezbollah ha confermato l’uccisione del suo leader Hassan Nasrallah. Lo ha riportato Reuters.

Ore 13.3o – Idf: uccisa la maggior parte dei comandanti di Hezbollah – “La maggior parte dei comandanti di più alto livello di Hezbollah è stata eliminata”. Lo ha detto il portavoce dell’esercito israeliano, tenente colonnello Nadav Shoshani, durante un briefing online. In precedenza, l’esercito israeliano aveva affermato che il capo del movimento islamico Hassan Nasrallah era stato ucciso venerdì in un “attacco mirato” al quartier generale centrale di Hezbollah nella zona di Dahiyeh a Beirut. Secondo l’esercito, Nasrallah è stato ucciso insieme ad altri membri di alto livello di Hezbollah, tra cui Ali Karaki, il comandante del fronte meridionale dell’organizzazione. Sui suoi canali social, l’Idf ha diffuso un organigramma dei vertici di Hezbollah con 18 nomi, incluso quello di Hassan Nasrallah apponendo su ognuno di essi la scritta “eliminated”. Hezbollah non ha ancora rilasciato una dichiarazione in merito all’affermazione di Israele sull’uccisione di Nasrallah.

Ore 13.10 – Iran: “Pronti a invio truppe in Libano” – Un funzionario iraniano ha dichiarato alla rete americana Nbc che Teheran inizierà nei prossimi giorni la registrazione per l’invio di truppe in Libano, in seguito all’attacco israeliano in cui è morto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. L’ayatollah Mohammad Hassan Akhtari, vicepresidente dell’Iran per gli affari internazionali, ha dichiarato che i funzionari daranno il permesso di schierare le truppe in Libano e sul versante siriano delle alture del Golan. “Possiamo inviare truppe in Libano per combattere contro Israele, proprio come abbiamo fatto nel 1981”, afferma.

Ore 13.00 – Palazzo Chigi: non cambia la situazione degli italiani in Libano – “Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto nelle ultime ore diversi contatti telefonici con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e con l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, sottosegretario Alfredo Mantovano, in merito agli sviluppi della crisi in Libano. Pur nella sua drammaticità, la situazione dei nostri connazionali, militari e civili presenti sul territorio libanese non mostra profili diversi da quelli dei giorni scorsi. L’Italia conferma, in linea con la posizione tenuta finora, la necessità di ogni sforzo diplomatico al fine di riavviare canali di dialogo tra le parti in conflitto”. Lo ha riferito in una nota Palazzo Chigi.

Ore 12.40 – Iran, Khamenei: “Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah” – “È dovere di tutti i musulmani schierarsi con le proprie capacità al fianco del popolo libanese e del vittorioso Hezbollah e aiutarli ad affrontare questo regime usurpatore, ingiusto e malvagio”. Lo ha detto in riferimento a Israele il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei in un comunicato scritto diffuso dai media iraniani e panarabi.”Il massacro del popolo indifeso in Libano, da un lato, ha rivelato ancora una volta a tutti la natura brutale del cane rabbioso del sionismo e, dall’altro, ha dimostrato la miopia e la politica insensata dei leader del regime usurpatore”, ha aggiunto, in riferimento ancora al governo israeliano. “La banda terroristica che governa l’entità sionista non ha imparato dalla guerra criminale durata un anno a Gaza, né si è resa conto che l’uccisione di massa di donne, bambini e civili non poteva influenzare o rovesciare la forte struttura della resistenza. Ora stanno sperimentando la stessa folle politica in Libano”, ha proseguito.”I criminali sionisti devono sapere che sono troppo piccoli per causare un danno significativo alla forte struttura degli Hezbollah libanesi”, ha incalzato. “Tutte le forze della resistenza nella regione sono al fianco di Hezbollah e lo sostengono. Il destino di questa regione sarà determinato dalle forze della resistenza, guidate dal vittorioso Hezbollah”. “Il popolo libanese non ha dimenticato che un tempo le forze militari del regime usurpatore (israeliano) mettevano piede anche a Beirut”, ha poi affermato. “E fu Hezbollah a tagliargli le gambe e a rendere il Libano caro e orgoglioso. Anche oggi, con la grazia e la forza di Dio, il Libano farà pentire il nemico aggressore, malvagio e codardo”.

Ore 12.20 – Portavoce Idf: “Israele è in stato di massima allerta” – Israele è in stato di massima allerta per un conflitto più ampio dopo l’annuncio dell’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo ha detto ai giornalisti un portavoce militare delle Idf. “Ci auguriamo che questo cambi le azioni di Hezbollah”, ha detto il tenente colonnello Nadav Shoshani in una conferenza stampa riportata dai media, riferendosi all’uccisione di Nasrallah. “Abbiamo visto Hezbollah compiere attacchi contro di noi per un anno. È lecito supporre che continueranno a compiere i loro attacchi contro di noi o che ci proveranno”, ha aggiunto.

Ore 11.50 – Iran, media: Khamenei trasferito in un luogo sicuro – Il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, è stato trasferito in un luogo sicuro all’interno del paese con misure di sicurezza rafforzate. Lo hanno rivelato all’agenzia Reuters due funzionari regionali informati da Teheran. Le fonti affermano che l’Iran è in costante contatto con gli Hezbollah libanesi e altri gruppi regionali per determinare il passo successivo dopo che Israele ha annunciato di aver ucciso il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah in un attacco a Beirut sud venerdì.

Ore 11.30 – Gaza, il bilancio dei morti sale a 41.586 – Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza ha annunciato un nuovo bilancio di 41.586 morti nel territorio palestinese dall’inizio dell’offensiva lanciata da Israele in risposta agli attacchi di Hamas di quasi un anno fa. Almeno 52 persone sono state uccise nelle ultime 48 ore, ha dichiarato il ministero in un comunicato, aggiungendo che 96.210 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio dei bombardamenti il 7 ottobre 2023.

Ore 11.20 – Allarme aereo a nord di Gerusalemme – Poco dopo l’annuncio dell’esercito israeliano dell’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, le sirene antiaeree hanno risuonato negli insediamenti israeliani a nord di Gerusalemme, “avvisando di un attacco missilistico di portata eccezionalmente vasta”. Lo hanno scrivono riportato i media israeliani.

Ore 10.30 – Idf, Halevi: “Sappiamo come arrivare a chiunque minacci Israele” – Il capo di stato maggiore dell’Idf, tenente generale Herzi Halevi, dopo aver annunciato l’uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah, ha detto che Israele riuscirà ad arrivare a chiunque minacci il paese e i suoi cittadini. “Abbiamo anche altri strumenti a disposizione. Il messaggio è semplice: a chiunque minacci i cittadini dello Stato di Israele, sapremo come raggiungerlo”, ha detto, secondo quanto riporta Times of Israel.

Ore 10.20 – Hezbollah rivendica attacco a base israeliana a sudest di Haifa – Hezbollah ha rivendicato l’attacco alla base aerea israeliana di Ramat-David a sud-est di Haifa, in Israele con una salva di missili Fadi-3. Lo ha riportato l’agenzia turca Anadolu. Nella notte era stato rivendicato anche un attacco nella città israeliana di Matula. “I nostri mujaheddin hanno attaccato un edificio dove erano di stanza soldati nemici nella colonia di Matula con armi appropriate e lo hanno colpito”, ha scritto Hezbollah sul suo canale Telegram. “L’operazione è avvenuta a sostegno del popolo palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della loro coraggiosa e onorevole resistenza, e in risposta agli attacchi dell’occupazione contro i villaggi fortificati del sud con danni ai civili”.

Ore 10.00 – Idf: ucciso Nasrallah – “Hassan Nasrallah non potrà più terrorizzare il mondo”. Così l’esercito israeliano ha annunciato l’uccisione del leader di Hezbollah durante i raid notturni su Beirut. In una nota, l’esercito ha dichiarato che “Nasrallah, il leader dell’organizzazione terroristica Hezbollah e uno dei suoi fondatori, è stato eliminato insieme ad Ali Karki, il comandante del Fronte meridionale di Hezbollah, e ad altri comandanti di Hezbollah”. Al momento il partito sciita non ha rilasciato dichiarazioni sul bombardamento di ieri. Secondo l’esercito israeliano, l’attacco contro “il quartier generale centrale dell’organizzazione terroristica Hezbollah, situato sottoterra, sotto un edificio residenziale nella zona di Dahieh a Beirut, è stato messo a segno mentre l’alta catena di comando di Hezbollah stava portando avanti attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele”.

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