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Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Usa e Francia propongono tregua, Netanyahu non accetta. Settecento morti in Libano dall’inizio dei raid. Netanyahu all’Onu: “Israele vuole la pace”. E alcune delegazioni lasciano l’aula | DIRETTA

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Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, venerdì 27 settembre

Non si fermano i raid israeliani sul Libano così come sulla Striscia di Gaza. Mentre le forze israeliane valutano anche un’operazione di terra, Usa e alleati hanno proposto un cessate il fuoco di 21 giorni. Ipotesi alla quale il premier israeliano Netanyahu ha detto di no affermando che i combattimenti in Libano continueranno fino alla sconfitta di Hezbollah. Biden lancia l’allarme su una possibile “guerra totale” così come l’Onu che avverte: “Siamo sull’orlo del baratro”. Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 27 settembre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 16,20 – Netanyahu, avanti contro Hezbollah fino a obiettivi – “Israele continuerà a colpire Hezbollah finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Ore 16,10 – Netanyahu all’Iran: “Se ci attaccate, vi colpiremo” – “Ho un messaggio per i tiranni dell’Iran: se ci attaccate, vi colpiremo. Non c’è un posto in Iran che non possiamo raggiungere. E questo vale per l’intero Medio Oriente”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu all’Onu

Ore 16,05 – Netanyahu all’Onu, alcune delegazioni lasciano l’aula – Qualche applauso e molte contestazioni hanno accolto l’arrivo del premier israeliano Benjamin Netanyahu nella sala dell’Assemblea Generale dell’Onu per pronunciare il suo discorso. Il presidente dell’Assemblea ha dovuto richiamare all’ordine i presenti, mentre alcune delegazioni abbandonavano la sala. La delegazione israeliana incita con applausi quasi ogni frase iniziale del premier

Ore 16,00 – Netanyahu all’Onu: “Sono qui per dire la verità contro le bugie sul mio Paese. Israele vuole la pace” – Benjamin Netanyahu è intervenuto all’Assemblea generale dell’Onu. Tra le proteste all’esterno e alcuni diplomatici che hanno lasciato la sala quando ha iniziato il suo discorso, il premier israeliano ha dichiarato: “Non avevo intenzione di venire qui quest’anno. Il mio Paese è in guerra, sta lottando per sopravvivere. Ma dopo aver sentito le bugie e le calunnie rivolte al mio Paese da molte persone su questo podio, ho deciso di venire qui e di mettere le cose in chiaro”.

Ore 15,00 – Israele: “Eventuale campagna terra in Libano sarà breve” – Qualsiasi operazione di terra di Israele contro Hezbollah in Libano verrà condotta il più rapidamente possibile. Lo ha riferito un funzionario israeliano della sicurezza parlando in forma anonima con i giornalisti. “Cercheremo di farla il più breve possibile. Penso che ci stiamo preparando ogni giorno, e di sicuro è nella nostra cassetta degli attrezzi”, ha detto.

Ore 14,00 – Gli Houti rivendicano il lancio di un missile diretto su Tel Aviv. “Lo faremo ancora” – Gli Houti hanno rivendicato il lancio nella notte di un missile dallo Yemen verso Tel Aviv, che è stato abbattuto dalle forze armate dello Stato ebraico fuori dallo spazio aereo israeliano. “Le forze degli Houthi hanno condotto un’operazione militare contro un obiettivo militare israeliano nella ‘Jaffa occupata’ (Tel Aviv) utilizzando un missile balistico ‘Palestina 2′”, ha riferito il portavoce militare dei ribelli yemeniti filo-iraniani, Yahya Saree, citato da Yedioth Ahronoth. “E’ stato anche condotto un attacco su un obiettivo vitale nell’area di Ashkelon utilizzando un Uav di tipo ‘Jaffa’”. Entrambe le operazioni hanno avuto successo, ha sostenuto, sebbene non è stata data notizia di alcun attacco sull’area di Ashkelon e il missile verso Tel Aviv è stato abbattuto prima che entrasse nello spazio aereo israeliano.

Ore 12,00 – Gallant: “Avanti con i raid contro Hezbollah. Intensificheremo le operazioni” – Israele continuerà a colpire obiettivi degli Hezbollah libanesi e “intensificherà” le operazioni. Lo ha assicurato il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, che ha ripetuto l’obiettivo di consentire a chi viveva nelle località nel nord di Israele, a ridosso del confine con il Libano, di tornare in sicurezza nelle loro case, abbandonate un anno fa dopo l’inizio della campagna militare israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza, in risposta all’attacco del 7 ottobre in Israele, e la ‘discesa in campo’ di Hezbollah con attacchi oltreconfine in “solidarietà” con il gruppo palestinese. “Nell’ultimo anno abbiamo colpito con molta forza Hezbollah, in particolare nelle ultime settimane – ha detto Gallant in un messaggio video da Safed, nel nord di Israele, come riporta il Times of Israel – Continueremo e intensificheremo questo sforzo”. Gallant ha insistito sulla “sicurezza” nelle località nel nord del Paese e sul “ritorno sicuro a casa delle persone evacuate” da queste aree.

Ore 11,00 – Unicef: “A Gaza raid su 4 scuole in 5 giorni, bimbi fra le vittime” – “Quattro scuole – scrive l’Unicef – sono state colpite nel nord di Gaza negli ultimi 5 giorni. Secondo quanto riferito, tra le vittime ci sono molti bambini. Ieri, un attacco ha colpito la scuola Hafsa Falluja a Jabalia, uccidendo, secondo le notizie, 11 persone. Un filmato raccapricciante mostra che tra le vittime ci sono anche dei bambini. Questa scuola, utilizzata come centro nella recente campagna di vaccinazione antipolio, è ora completamente distrutta. Mentre il conflitto si espande nella regione, la Striscia di Gaza continua a essere colpita dai bombardamenti. Non dobbiamo distogliere lo sguardo. I bambini di Gaza continuano a essere uccisi ogni giorno. Questo deve finire, i bambini devono essere protetti. Cessate il fuoco ora”. Lo scrive su X Adele Khdor, direttrice regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa.

Ore 10,00 – Erdogan invita l’Onu a trattare Netanyahu “come un killer” – “O l’Assemblea generale dell’Onu tratta quel killer come merita oppure questa situazione vergognosa sarà ricordata come una macchia nera nella storia delle Nazioni Unite”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, facendo riferimento al premier israeliano Benjamin Netanyahu. “È una vera vergogna che un criminale che ha commesso un massacro in Palestina possa sedere sotto il tetto dell’Onu”, ha detto Erdogan tornando a paragonare il premier israeliano a Adolf Hitler, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. “Hitler ha avuto un sogno che è diventato un incubo per il popolo. Netanyahu, l’Hitler di oggi, alla fine si renderà conto che questo è stato solo un sogno e dovrà confrontarsi con la realtà”, ha detto Erdogan parlando con i giornalisti, di ritorno da New York dove ha partecipato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Ore 9,00 – Israele: “Dieci razzi dal Libano contro Haifa” – Haifa sotto l’attacco di razzi. Dieci razzi sono stati lanciati dal Libano in direzione di questa città del nord di Israele, dove sono tornate a suonare le sirene dell’allarme antiaereo. Lo riferisce il Times of Israel sulla base di notizie confermate dalle forze israeliane (Idf). Alcuni razzi sono stati intercettati e altri sono caduti in zone aperte.

Ore 8,00 – Media: “700 i morti da lunedì per gli attacchi di Israele in Libano” – Sono 700, secondo Al-Jazeera, i morti provocati dagli attacchi israeliani sul Libano a partire da lunedì scorso. La stima è riportata nel titolo di apertura della versione online della rete televisiva qatarina.

Ore 7,30 – Macron: “Errore di Netanyahu non accettare la tregua” – La proposta di cessate il fuoco in Libano “è solida. Sarebbe un errore da parte del primo ministro israeliano rifiutarla perché ovviamente si assumerebbe la responsabilità di un’escalation regionale e di nuove vittime civili in Libano”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel corso di una conferenza stampa a Montreal insieme al primo ministro canadese Justin Trudeau.

Ore 7,00 – Usa e Francia per la tregua in Libano, Israele respinge la proposta – Non ci sono spiragli, almeno al momento, per una tregua in Libano. La proposta americana e francese di uno stop di 21 giorni delle ostilità, sostenuta dall’Ue e altri Paesi, è stata respinta da Benjamin Netanyahu, che secondo Washington prima avrebbe accettato il cessate il fuoco ma poi ha ordinato di insistere con gli attacchi contro le postazioni di Hezbollah.

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