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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Biden a Netanyahu: “Urgente un cessate il fuoco a Gaza”. Israele uccide capo militare in Libano e bombarda Gaza. Portaerei Usa arrivata in Medio Oriente. Washington Post: “Da Netanyahu concessioni a Biden”. Il premier israeliano smentisce | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, giovedì 22 agosto

Mentre Israele ha ucciso in Libano un leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, il braccio armato di Fatah palestinese, continuano le trattative per un cessate il fuoco. Più trascorrono le ore, però, è più una tregua nella Striscia di Gaza appare assai improbabile. Nel frattempo, Hamas ha invitato tutti i musulmani che vivono in Cisgiordania, a Gerusalemme e nel resto di Israele a recarsi venerdì alla moschea di Al-Aqsa per una grande protesta di massa. L’Iran, intanto, è tornata a minacciare Israele che potrebbe presto attaccare “per cielo e per terra”. Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 22 agosto 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, con Hezbollah in Libano e la crisi in corso in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Media: “Sette ostaggi rimasti nelle mani della jihad islamica” – Sarebbero sette gli ostaggi rimasti nelle mani della Jihad Islamica, fazione palestinese alleata di Hamas che opera nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il quotidiano saudita con sede a Londra Asharq al-Awsat, ricordando che lo scorso 8 ottobre, all’indomani del massacro compiuto da Hamas nel sud di Israele, il leader del gruppo, Ziyad Nakhaleh, dichiarò che la Jihad Islamica aveva in pugno oltre 30 dei 251 ostaggi portati a Gaza. Alcuni di loro sono stati rilasciati nell’ambito dell’accordo che a novembre portò a una tregua di una settimana, nota il quotidiano, secondo cui non è chiaro se qualcuno degli ostaggi nelle mani della Jihad Islamica sia morto Asharq al-Awsat ha riferito inoltre che la cooperazione tra Hamas e la Jihad Islamica si è rafforzata dopo l’assassinio il mese scorso a Teheran del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, non solo nella Striscia di Gaza ma anche in Cisgiordania, come testimoniato dal fallito attentato suicida compiuto da un residente di Nablus a Tel Aviv domenica scorsa, rivendicato da entrambi i gruppi.

Ore 17,00 – Proiettili nel corpo di alcuni ostaggi trovati morti una settimana fa a Gaza – Nel corpo di alcuni ostaggi trovati, morti e recuperati dall’Idf la scorsa settimana nella Striscia di Gaza, sono stati rinvenuti dei proiettili. Lo riporta il Times of Israel spiegando che questo fa ritenere all’esercito che siano stati probabilmente assassinati da Hamas durante la prigionia. I resoconti non specificano chi tra gli ostaggi potrebbe essere stato assassinato. Gli ostaggi deceduti riportati da Khan Younis erano Yagev Buchshtav, 35 anni, Alex Dancyg, 75 anni, Chaim Peri, 79 anni, Yoram Metzger, 80 anni, Nadav Popplewell, 51 anni, e Avraham Munder, 78 anni.

Ore 13,00 – Washington Post: “Da Netanyahu concessioni a Biden. Ma il premier israeliano nega – Benjamin Netanyahu non ha cambiato la sua posizione sul controllo militare israeliano della ‘Philadelphi Route’, il ‘corridoio’ tra l’Egitto e la Striscia di Gaza. Lo puntualizza una fonte diplomatica dell’ufficio del premier israeliano citata dal Times of Israel. Parole che arrivano dopo che sul Washington Post, l’editorialista David Ignatius ha scritto che, secondo funzionari Usa, Netanyahu avrebbe fatto alcune concessioni nella telefonata delle scorse ore con il presidente americano Joe Biden, compresa una mappa che mostra dove Israele propone di dispiegare le sue forze lungo la ‘Philadelphi Route’.

Ore 11,00 – Netanyahu a Biden: “Accetto compromessi su negoziati’ Il primo ministro Benyamin Netanyahu avrebbe mostrato la volontà di accettare alcuni compromessi nei negoziati con Hamas nella sua chiamata con il presidente Joe Biden mercoledì, secondo l’analista del Washington Post David Ignatius. Fonti nell’amministrazione Biden hanno detto che Netanyahu ha menzionato una mappa e avrebbe indicato i luoghi in cui le forze israeliane rimarranno lungo il corridoio Filadelfia e vicino al confine tra Gaza ed Egitto. I funzionari a Washington sono “irritati” dal fatto che Netanyahu stia tergiversando sui negoziati. Dopo la pubblicazione dell’articolo sul Wp, una fonte diplomatica anonima del governo israeliano ha dichiarato che Netanyahu “non ha cambiato la sua posizione sulla necessità del controllo e della presenza israeliana nel corridoio di Filadelfia”.

Ore 10,00 – Washington Post: L’Iran ritarda l’attacco contro Israele ma incoraggia Hezbollah a farlo – Sebbene l’Iran stia rinviando un attacco diretto a Israele per vendicarsi dell’uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh a Teheran, allo stesso tempo starebbe incoraggiando Hezbollah a lanciare un attacco verso Israele. Lo scrive il Washington Post citando alcuni funzionari statunitensi. Secondo quanto spiegato il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, intenderebbe portare a termine un attacco mirato, per vendicare l’assassinio del suo comandante in capo Fuad Shukr il mese scorso, invece di lanciare una raffica di razzi su una città come ad esempio Tel Aviv e rischiare una guerra regionale, affermano ancora i funzionari.

Ore 8,00 – Biden a Netanyahu: “Urgente un cessate il fuoco a Gaza” – Joe Biden ha messo in evidenza nel corso del suo colloquio con il premier israeliano Benyamin Netanyahu “l’urgenza” di chiudere l’accordo per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi. Lo comunica la Casa Bianca.

Ore 7,00 – La portaerei americana Uss Lincoln è arrivata in Medio Oriente – La portaerei americana Uss Abraham Lincoln e i cacciatorpediniere al suo seguito sono arrivati in Medio Oriente, comunicano le forze armate statunitensi. “Equipaggiata con caccia F-35C e F/A-18 Block III”, la Lincoln “è entrata nell’area di responsabilità del Comando centrale” militare degli Stati Uniti, afferma lo stesso Centcom sul suo account X. Il Pentagono ha dichiarato l’11 agosto che il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin aveva ordinato alla portaerei di “accelerare il suo transito” verso il Medio Oriente, dopo l’aumento dei timori di una grave escalation in seguito alle minacce di ritorsioni contro Israele da parte di Hezbollah e dell’Iran per l’uccisione di leader islamisti.

Ore 6,00 – Israele uccide capo militare in Libano e bombarda Gaza – Israele ha ucciso un capo militare di Fatah, un movimento rivale di Hamas, in Libano e ha continuato a bombardare Gaza, dopo un tour regionale del capo della diplomazia statunitense che non ha portato a nessun progresso nella ricerca di una tregua in quel territorio palestinese. L’assassinio di Khalil al-Maqdah, in un bombardamento sulla città libanese di Sidone, è il primo commesso da Israele dall’inizio della guerra di Gaza contro un leader di Fatah, il partito del presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas. Il partito, che è incaricato di amministrare parzialmente la Cisgiordania (occupata da Israele dal 1967), ha affermato che la morte di Magdali è “la prova che Israele vuole scatenare una guerra su vasta scala nella regione”. L’operazione coincide con le manovre diplomatiche per chiudere una tregua a Gaza che aiuterà anche a contenere un’estensione del conflitto ad altri paesi della regione, viste le tensioni tra Israele e i movimenti filo-iraniani in Libano, Siria, Yemen e Iraq.

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