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Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Libano: altri 95 morti e 172 feriti nei raid di Israele. L’Idf ordina l’evacuazione di villaggi anche a nord del fiume Litani. Hezbollah lancia decine di razzi contro lo Stato ebraico: 2 feriti. L’esercito di Beirut smentisce il ritiro dal Sud. Unifil: “Incursione viola risoluzione n. 1701 dell’Onu”. Siria: 3 morti nei raid israeliani sul Golan e a Damasco. Yemen: Houthi rivendicano attacchi contro Tel Aviv e Eilat. Cisgiordania, raid dell’Idf a Nablus: 2 palestinesi uccisi, 4 soldati feriti | DIRETTA

Immagine di copertina

Diretta live della guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah oggi, martedì 1 ottobre

A quasi un anno dagli attentati dello scorso 7 ottobre e dopo quasi 42mila morti e 96mila feriti nella Striscia di Gaza, il fronte si è ormai allargato al Libano: dove Israele, dopo aver ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e decine di comandanti del gruppo armato sciita, oltre a centinaia di civili, ha avviato nella tarda serata di ieri anche un’operazione di terra nel sud del Paese arabo. Il premier libanese ad interim Najib Mikati ha chiesto alle Nazioni Unite aiuti d’emergenza per gli sfollati dopo l’avvio delle operazioni di terra da parte dello Stato ebraico, mentre la Casa bianca ha fatto sapere che le azioni “limitate per distruggere l’infrastruttura di Hezbollah che potrebbe essere utilizzata per minacciare i cittadini israeliani” sono “in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini e di riportare i civili nelle loro case in sicurezza”. Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 1 ottobre 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, contro Hezbollah in Libano, gli Houthi in Yemen e la crisi in corso con l’Iran in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 13,15 – Israele, Idf: sparati 30 razzi dal Libano verso il nord dello Stato ebraico – Una raffica di una trentina di razzi sono stati sparati nelle ultime ore dal Libano verso il nord di Israele, senza provocare feriti o danni gravi. Lo hanno reso noto le forze armate israeliane (Idf), secondo cui “almeno 15 razzi sono stati lanciati contro l’Alta Galilea”, colpendo aree all’aperto, innescando diversi incendi, mentre “altri 15 sono stati lanciati contro la Galilea occidentale”, precipitando anche in questo caso in aree all’aperto.

Ore 13,00 – Libano, il premier Mikati: “È uno dei momenti più pericolosi della nostra storia” – “Il Libano sta affrontando uno dei momenti più pericolosi della sua storia e il governo è al lavoro per garantire aiuti umanitari ai civili sfollati”. Lo ha detto oggi il primo ministro ad interim Najib Mikati durante un incontro avvenuto a Beirut con i rappresentanti delle agenzie Onu e gli ambasciatori dei Paesi donatori in Libano. Al termine dell’incontro, le agenzie delle Nazioni Unite hanno lanciato un appello per oltre 400 milioni di dollari per aiuti urgenti alle centinaia di migliaia di persone sfollate a causa degli attacchi israeliani in Libano

Ore 12,45 – Libano: Hezbollah smentisce scontri ravvicinati con le truppe di Israele – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha smentito “scontri diretti sul campo” con le forze armate israeliane (Idf). “Tutte le affermazioni sioniste secondo cui le forze di occupazione (israeliane, ndr) sarebbero entrate in Libano sono false”, ha detto oggi ad al-Jazeera il portavoce di Hezbollah Mohammad Afif Naboulsi, secondo cui “non c’è ancora stato uno scontro diretto sul campo” tra il gruppo armato sciita libanese e le Idf. “I combattenti della resistenza sono pronti allo scontro diretto con le forze nemiche che osano o tentano di entrare nel territorio libanese”, ha detto Naboulsi, secondo cui Hezbollah è “pronto a infliggere gravissime perdite” a chiunque tenti di entrare in Libano. Gli attacchi alle sedi dell’intelligence israeliana, ha aggiunto il portavoce del gruppo armato, “sono solo l’inizio”.

Ore 12,30 – Cisgiordania, Idf: “4 soldati feriti a Nablus” – Almeno 4 soldati delle forze armate di Israele (Idf) sono rimasti feriti negli scontri scoppiati oggi a Nablus, nel nord della Cisgiordania occupata, dopo un’incursione delle truppe dello Stato ebraico nel campo profughi di Balata, dove almeno 2 palestinesi sono rimasti uccisi e altri 4 sono stati feriti, compresi tre paramedici della Mezzaluna rossa. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui un soldato delle forze speciali versa in condizioni gravi mentre altri tre militari dell’unità commando Duvdevan sono rimasti lievemente feriti durante lo scontro a fuoco scoppiato nel campo profughi. Le truppe, si legge nella nota, avevano tentato di effettuare un arresto in un edificio del campo come parte di un’operazione iniziata domenica sera, quando sono state bersagliate dall’interno. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Wafa, due uomini palestinesi sono rimasti uccisi nello scontro.

Ore 12,25 – Libano: Hezbollah rivendica il lancio di razzi contro il quartier generale dell’intelligence di Israele – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili Fadi-4 contro la base israeliana di Glilot, che ospita l’unità di intelligence militare 8200, nonché contro il “quartier generale del Mossad” alla periferia di Tel Aviv.

Ore 12,20 – Libano, Unifil a Israele: “Incursione viola la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza Onu” – La Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil) ha ricordato oggi a Israele che qualsiasi incursione nel territorio del Libano è una “violazione della sovranità” del Paese arabo, esortando tutte le parti in conflitto a fare un passo indietro. “Ogni incursione in Libano viola la sovranità e l’integrità territoriale del Libano, nonché la risoluzione n. 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, si legge in una nota diramata dall’Unifil.

Ore 12,10 – Libano: Israele ordina l’evacuazione di 28 villaggi – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato ai residenti di 28 villaggi nel sud del Libano di “evacuare immediatamente le loro case” e di dirigersi a nord del fiume Awali per “salvare le proprie vite”. “Le forze di difesa non vogliono farvi del male e per la vostra sicurezza dovete evacuare immediatamente le vostre case. Chiunque si trovi nelle vicinanze di agenti, installazioni e mezzi di guerra di Hezbollah sta mettendo in pericolo la propria vita in qualsiasi casa utilizzata da Hezbollah per le sue esigenze militari e rischia di essere preso di mira”, si legge in una nota diramata sui social dalle Idf e rivolta alla popolazione del sud del Libano. I villaggi coinvolti sono: Yaroun, Aïn Ebel, Maroun el-Ras, Tiri, Haddatha, Aïta el-Jabal (al-Zat), Jemaïjmé, Touline, Deir Aamès, Bourj Qalaweyh, Bayada, Zebqine, Jabal el-Botom , Serbine, Cheaïtiyé, Kneissé, Henniyé Maaraké, Ghandouriyé, Deir Qanoun, Malkiyet Sahel, Bourj al-Chamali, Ibl el-Saki, Srifa, Deir Qanoun al-Nahr, Abbasiyé, Rachidié, Bint Jbeil e Aïtaroun. Il fiume Awali si trova a nord del più volte citato Litani e il suo corso segue da vicino il limite amministrativo tra il governatorato del Monte Libano e quello del Libano meridionale, di cui costituisce il confine naturale.

Ore 12,00 – Israele, l’ambasciatore in Francia: “Non invaderemo il Libano come nel 1982” – Israele “non intende invadere il Libano”, né restarvi “per mesi”. Lo ha affermato oggi l’ambasciatore di Tel Aviv in Francia, Joshua Zarka, in un’intervista concessa a Radio France Inter mentre l’esercito dello Stato ebraico ha annunciato nella notte l’avanzata delle proprie truppe nel sud del Libano per combattere il gruppo armato sciita Hezbollah. “Non abbiamo alcuna intenzione di invadere il Libano e di ripetere l’errore commesso nel 1982”, ha detto Zarka. “Non so se è una questione di ore o di giorni, ma certamente non di mesi”, ha proseguito il diplomatico israeliano rispondendo a una domanda sulla durata dell’intervento militare di Tel Aviv in Libano.

Ore 11,30 – Cisgiordania: salgono a 2 i morti nel raid dell’Idf a Nablus – È salito a 2 morti e 4 feriti, compresi tre addetti della Mezzaluna rossa palestinese, il bilancio delle vittime del raid condotto oggi dalle forze armate israeliane (Idf) nel campo profughi di Balata, a Nablus, nella Cisgiordania occupata. Un altro uomo di 33 anni, secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito da alcuni soldati israeliani.

Ore 11,15 – Israele: 2 feriti nel raid missilistico di Hezbollah sulla Route 6 – È salito a due feriti il bilancio dell’attacco missilistico condotto oggi dal gruppo armato sciita libanese Hezbollah nel centro di Israele. Lo riferisce in una nota il servizio di emergenza sanitaria israeliano Magen David Adom, secondo cui le vittime sono un autista di autobus di 54 anni, che versa in condizioni non gravi, e un automobilista di 31 anni, rimasto lievemente ferito durante un attacco di Hezbollah, che ha colpito l’autostrada Route 6 nei pressi di Kafr Qasim, non lontano dallo svincolo di Horeshim, nell’area di Sharon, nel centro di Israele. Il 54enne è stato colpito alla testa da alcune schegge del razzo sparato dal Libano.

Ore 11,00 – Cisgiordania: 1 morto e 3 feriti in un raid dell’Idf a Nablus – Almeno una persona è stata uccisa e altre quattro sono rimaste ferite, compresi tre addetti della Mezzaluna rossa palestinese, durante un raid condotto oggi dalle forze armate israeliane (Idf) nel campo profughi di Balata, a Nablus, nella Cisgiordania occupata. Il bilancio delle vittime è contenuto in una nota del ministero della Salute palestinese, citata dall’agenzia di stampa ufficiale Wafa, e in un comunicato diramato sui social dalla Mezzaluna rossa palestinese, secondo cui un uomo di 25 anni è morto per le ferite riportate dopo essere stato raggiunto all’addome e alla coscia dai colpi di arma da fuoco sparati da alcuni soldati israeliani, che hanno ferito gravemente anche un’altra persona, attualmente ricoverata presso l’ospedale Rafidia di Nablus, mentre anche tre paramedici della Mezzaluna rossa palestinese sono stati feriti dopo essere stati “deliberatamente presi di mira” dalle truppe dell’Idf. “Le forze (israeliane, ndr) stanno bloccando l’ingresso delle ambulanze nel campo per evacuare i feriti”, riferisce la Mezzaluna rossa palestinese su X. “Non siamo ancora stati in grado di evacuare i paramedici feriti”.

Ore 10,30 – Israele: un civile ferito da una scheggia di un razzo di Hezbollah. Il gruppo rivendica altri attacchi contro lo Stato ebraico – Un uomo è rimasto lievemente ferito oggi in Israele dopo essere stato colpito da alcune schegge di un razzo lanciato dal gruppo armato sciita libanese Hezbollah, che ha rivendicato una serie di altri attacchi contro lo Stato ebraico, confermati dalle forze armate Idf. Secondo il servizio di emergenza sanitaria israeliano Magen David Adom, la vittima, sulla cinquantina, è stata colpita alla testa da una scheggia non lontano dallo svincolo di Horeshim, lungo la Route 6, nell’area di Sharon, nel centro di Israele, chiusa poi dalla polizia. L’uomo versa in buone condizioni. Intanto su Telegram il gruppo armato sciita libanese ha rivendicato il lancio di un numero imprecisato di razzi contro un gruppo di soldati israeliani di stanza nel villaggio di Rosh Pinna e contro una caserma a Doviv, oltre il confine libanese, nel nord di Israele.

Ore 10,15 – Libano: l’esercito di Beirut smentisce il ritiro dal sud del Paese – L’esercito libanese non si è ritirato dal sud del Paese arabo. La smentita è arrivata oggi in un comunicato stampa diramato dai militari di Beirut sul loro sito-web e divulgato anche sui canali social ufficiali, secondo cui le forze armate non hanno compiuto alcuni “ritiro dalle posizioni di frontiera” nel sud del Libano. “Le unità dispiegate nel sud stanno riposizionando alcuni posti di sorveglianza avanzata”, si legge nella nota. “Il comando continua la cooperazione e il coordinamento con l’Unifil (la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite, ndr)”.

Ore 10,00 – Libano, Idf: “Operazioni terrestri in corso contro le roccaforti di Hezbollah lungo il confine” – Le operazioni terrestri condotte dalle forze armate israeliane (Idf) in Libano “prenderanno di mira le roccaforti di Hezbollah lungo il confine” con lo Stato ebraico. Lo ha annunciato oggi in conferenza stampa il generale David Hagari, portavoce dell’Idf, citato dall’agenzia di stampa Reuters, secondo cui “Hezbollah ha trasformato i villaggi libanesi in basi pronte ad attaccare Israele”. “Non permetteremo un altro attacco simile a quello del 7 ottobre su nessuno dei nostri confini”, ha aggiunto Hagari. “La nostra guerra è contro Hezbollah, non contro il Libano”.

Ore 9,45 – Mar Rosso: un drone colpisce una nave al largo dello Yemen – Una nave in transito nel Mar Rosso è stata colpita da un drone marino a circa 64 miglia nautiche (circa 120 chilometri) a nord-ovest della città di Hodeidah, nello Yemen occidentale controllato dal gruppo armato sciita degli Houthi. Lo riferisce l’agenzia britannica United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto), che cita il comandante dell’imbarcazione, secondo cui una cisterna di zavorra è stata forata durante l’attacco. Il comandante ha anche segnalato la tracce di quattro attacchi missilistici nei pressi del naviglio. L’equipaggio è in salvo e la nave sta procedendo verso il successivo porto di scalo. Al momento l’attacco non è stato ancora rivendicato da nessun gruppo.

Ore 9,30 – Yemen: Houthi rivendicano due attacchi contro Israele a Tel Aviv e Eilat – Il gruppo armato sciita yemeniti Houthi ha annunciato un attacco contro Tel Aviv e Eilat, in Israele. Lo ha annunciato oggi il portavoce militare del gruppo Yahya Sarea in un discorso televisivo citato dall’agenzia di stampa locale Saba, secondo cui “i droni delle forze armate yemenite hanno preso di mira con un drone un obiettivo militare del nemico israeliano nell’area occupata di Giaffa (nel distretto di Tel Aviv, ndr), nonché altri obiettivi militari nell’area di Eilat con quattro droni modello Samad 4”. Il portavoce ha precisato che queste due operazioni hanno raggiunto i loro obiettivi. Le forze armate israeliane (Idf) non hanno confermato l’annuncio di Sarea, ma la rivendicazione potrebbe essere collegata a un drone intercettato in mattinata dall’Aeronautica militare dello Stato ebraico sul Mediterraneo, decine di chilometri a ovest della costa centrale di Israele.

Ore 9,00 – Libano, Idf: “Pesanti scontri con Hezbollah. La popolazione stia lontana dal sud del fiume Litani. Raid a Beirut” – “Pesanti scontri” sono in corso tra le forze armate israeliane (Idf) e il gruppo armato sciita Hezbollah nel Libano meridionale, in particolare a sud del fiume Litani, dove le Idf hanno diramato un’allerta rivolta alla popolazione locale, invitata a tenersi lontana dall’area dei combattimenti, mentre nella notte i caccia dello Stato ebraico hanno colpito diversi depositi di armi nella capitale Beirut. Lo ha annunciato oggi sulla piattaforma social X il colonnello Avichai Adree, portavoce in lingua araba dei militari israeliani: “Sono in corso intensi combattimenti nel Libano meridionale, dove i miliziani di Hezbollah stanno usando i civili come scudi umani per portare a termine i loro attacchi”. “Per il bene della vostra sicurezza personale, vi chiediamo di evitare di spostarsi in auto verso il sud del fiume Litani (…) fino a nuovo avviso”. Intanto, nella notte, l’Idf ha compiuto diversi raid aerei nel quartiere Dahiyeh a sud di Beirut, prendendo di mira “diversi siti di Hezbollah, tra cui impianti per la produzione di armi e altre infrastrutture militari”.

Ore 8,30 – Libano: Hezbollah rivendica il lancio di razzi contro il nord di Israele – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha rivendicato un attacco contro un gruppo di soldati israeliani nella città di Avivim, nel nord dello Stato ebraico, al di là del confine di fronte al villaggio libanese di Maroun el-Ras. La rivendicazione è contenuta in un comunicato stampa diramato dal gruppo su Telegram e citato dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna. L’attacco è stato confermato dalle forze armate israeliane (Idf), secondo i razzi non hanno causato vittime né feriti.

Ore 8,00 – Israele, Idf: “15 razzi lanciati dal Libano” – Almeno 15 razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano verso il nord di Israele, senza causare vittime né feriti. Lo hanno reso noto oggi in un comunicato le forze armate israeliane (Idf), secondo cui i missili sono stati lanciati verso le località di Metula e Avivim. Secondo l’Idf, alcuni dei razzi sono stati intercettati dalla contraerea mentre altri sono precipitati in aree all’aperto.

Ore 7,45 – Libano: 95 morti e 172 feriti nei raid dell’Idf nelle ultime 24 ore – Almeno 95 persone sono state uccise e 172 sono rimaste ferite nei raid compiuti ieri da Israele in Libano. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Beirut in un comunicato diramato nella notte, citato dall’agenzia di stampa ufficiale libanese Nna, secondo cui gli attacchi aerei hanno colpito il Sud del Libano e la Valle della Beqaa.

Ore 7,30 – Gli Usa invieranno altri 336 milioni di dollari in aiuti ai palestinesi – Gli Stati Uniti hanno annunciato altri 336 milioni di dollari di aiuti umanitari per i residenti della Striscia di Gaza e della Cisgiordania, in seguito “ai combattimenti che hanno provocato oltre 1,9 milioni di sfollati tra i palestinesi e affamato oltre 2,1 milioni di persone”. Lo ha annunciato nella notte italiana l’agenzia umanitaria Usaid, secondo cui gli aiuti includeranno cibo, assistenza sanitaria, supporto psicosociale e accesso ad acqua pulita. Il totale degli aiuti stanziati dagli Stati Uniti a favore di palestinesi dallo scorso 7 ottobre ha ormai superato il miliardo di dollari.

Ore 7,00 – Siria: 3 morti e 9 feriti nei raid di Israele sul Golan e a Damasco – Almeno 3 persone sono morte e 9 sono rimaste ferite nella notte in Siria a causa di una serie di raid aerei attribuiti a Israele che hanno colpito le alture del Golan e diverse località della capitale Damasco. Lo ha annunciato il ministero della Difesa siriano in un comunicato citato dall’agenzia di stampa del regime Sana, secondo cui “intorno alle 2,05 (ora locale), il nemico israeliano ha effettuato un attacco aereo con aerei da combattimento e droni dal Golan siriano occupato, prendendo di mira diversi siti a Damasco”. “Il nostro sistema di difesa aerea ha intercettato la maggior parte dei missili e dei droni nemici”, si legge nella nota, che precisa: “l’attacco ha causato la morte di tre civili, il ferimento di altri nove e ha causato ingenti danni materiali”. Tra le vittime uccise a Damasco, secondo la televisione di Stato siriana, figura anche un presentatore della tv di regime, che non ha fornito però ulteriori dettagli sull’identità del defunto.

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