Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Houti: “Inaccettabile che l’Italia abbia fermato il nostro attacco, le sue navi sono a rischio” | DIRETTA
Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, sabato 9 marzo
I colloqui per una tregua nella Striscia di Gaza sono ancora in stallo, mentre nel territorio costiero palestinese la guerra tra Israele e Hamas continua: secondo gli ultimi dati diffusi ieri dal ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas, almeno 30.878 palestinesi sono rimasti uccisi e 72.402 sono stati feriti dall’inizio delle ostilità. Intanto, per far fronte al blocco degli aiuti umanitari da parte di Israele, l’Unione europea, Cipro, gli Emirati Arabi Uniti, il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno annunciato l’istituzione di un corridoio via mare per fornire assistenza alla popolazione palestinese. L’annuncio segue le dichiarazioni del presidente Usa, Joe Biden, secondo cui Washington costruirà un “molo provvisorio” a Gaza per spedire gli aiuti via mare. Tuttavia, secondo il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, la realizzazione di questo corridoio umanitario richiederà “mesi”, mentre le Nazioni Unite ribadiscono che la consegna di aiuti via mare o aerea è inefficiente e costosa e insistono sul fatto che sfruttare i valichi terrestri con la Striscia resta il modo più efficace per aiutare la popolazione palestinese. Il lancio aviotrasportato di beni essenziali a Gaza è anche pericoloso visto che, secondo i media palestinesi e israeliani, almeno 5 persone sono morte schiacciate dagli aiuti sganciati dagli Usa a causa del malfunzionamento di un paracadute.
Ore 17.00 – Houti: “Inaccettabile che l’Italia abbia fermato il nostro attacco, le sue navi sono a rischio” – “Non sarebbe dovuto accadere”. È quanto afferma in un’intervista all’Adnkronos il vice capo dell’Autorità per i media degli Ansar Allah (Houti) e presidente del consiglio di amministrazione dell’agenzia di stampa Saba, Nasr al-Din Amer, commentando l’operazione condotta nei giorni scorsi dal cacciatorpediniere “Caio Duilio” che ha abbattuto un drone nello Stretto di Bab al-Mandab. Il drone, aveva spiegato il ministero della Difesa, si trovava a circa sei chilometri dalla nave italiana, in volo verso di essa. “Non abbiamo deciso di prendere di mira le navi dell’Italia, ma il fatto che abbia fermato la nostra operazione è inaccettabile”, spiega Amer, uno dei “volti mediatici” degli Houti – gruppo sciita zaydita che controlla ampie zone dello Yemen tra cui la capitale Sanàa – secondo cui “mettersi a protezione delle navi israeliane e americane” espone l’Italia a rischi e, in particolare, “minaccia la sicurezza delle sue navi in futuro”.
Ore 15.00 – Gaza: “Le vittime dal 7 ottobre sono 30.960” – Il nuovo bilancio del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, parla di 30.960 morti, 82 dei quali nelle ultime 24 ore. Il bollettino aggiornato riferisce inoltre di 72.524 feriti da quel giorno, quando sono iniziate le operazioni militari israeliane nell’enclave palestinese dopo l’attacco di Hamas in Israele.
Ore 14.00 – Il Papa, “a Gaza la guerra di due irresponsabili” – “Tutti i giorni alle sette del pomeriggio chiamo la parrocchia di Gaza. Seicento persone vivono lì e raccontano cosa vedono: è una guerra. E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra. Poi non c’è solo la guerra militare, c’è la ‘guerra-guerrigliera’, diciamo così, di Hamas, un movimento che non è un esercito. È una brutta cosa”. Lo dice papa Francesco in una intervista alla Radiotelevisione svizzera in onda il 20 marzo e di cui è stata data un’anticipazione. Alla domanda se però non si debba perdere la speranza di provare a mediare, risponde: “Guardiamo la storia, le guerre che abbiamo vissuto, tutte finiscono con l’accordo”.
Ore 08.30 – Usa, fino a due mesi per costruire molo per aiuti a Gaza – Il Pentagono prevede che il progetto del molo galleggiante da creare al largo della costa di Gaza per consegnare aiuti umanitari nel territorio assediato richiederà “probabilmente anche due mesi” in termini di pianificazione e costruzione; l’obiettivo degli Stati Uniti è fornire 2 milioni di pasti al giorno e saranno coinvolti un migliaio di uomini. Il personale dell’esercito e della marina degli Stati Uniti non metterà piede a Gaza, però durante la costruzione, ha spiegato il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Pat Ryder.
08.00 – Usa, distrutti 15 droni lanciati da Houthi nel Mar Rosso e Golfo di Aden – Il Comando centrale Usa (Centcom) ha spiegato in un tweet che nelle prime ore di oggi, ”tra le 4 e le 6 e 30 (ora di Sana’a), i terroristi Houthi sostenuti dall’Iran hanno condotto un attacco su larga scala con veicoli aerei senza pilota (droni) nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden”. Ritenendo che i droni ”rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili, la Marina americana e le navi della coalizione nella regione” hanno risposto e ”abbattuto 15 droni”. Si tratta di azioni che ”sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure e protette”, aggiunge il Centcom.