Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Gaza, il bilancio dei morti sale a 30.800 vittime. La Cina bacchetta Israele: questa guerra è una “vergogna”. Mar Rosso, nave liberiana colpita da un missile Houthi: 3 morti e 2 feriti. L’Igad denuncia “incombente disastro ambientale” | DIRETTA
Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, giovedì 7 marzo
Corsa contro il tempo per un cessate il fuoco da attuare entro l’inizio del Ramadan così come vorrebbe il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden. Netanyahu ha annunciato che non imporrà altri blocchi sulla Spianata, mentre Hamas, a Il Cairo, ha presentato la proposta “definitiva” per la tregua e la liberazione degli ostaggi. Nel frattempo, i ribelli yemeniti Houti hanno rivendicato l’attacco alla nave mercantile ‘True Confidence’ nel Golfo di Aden, che ha provocato 2 morti. L’Unione Europea, invece, sta valutando di inviare aiuti su Gaza viste anche le difficoltà di migliaia di camion a entrare nella Striscia. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, giovedì 7 marzo 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 14,00 – Medioriente: da Ue passo in avanti su aiuti umanitari a Gaza – La Commissione europea ha impegnato ad oggi 81 milioni di euro della dotazione complessiva di 125 milioni di euro destinati agli aiuti umanitari, e sta lavorando all’erogazione dei finanziamenti alle organizzazioni umanitarie partner. L’UE ha finora organizzato 41 voli del ponte aereo per fornire oltre 1.800 tonnellate di aiuti ai palestinesi attraverso l’Egitto, e sta esplorando ulteriori mezzi per distribuire forniture salvavita, anche mediante un corridoio marittimo e lanci aerei in collaborazione con i partner umanitari. Dopo aver visitato ieri la Cisgiordania e la Giordania, il Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, oggi si trova in Israele per concludere la sua visita in Medio Oriente volta a ribadire l’impegno dell’UE nel mobilitare tutti i mezzi possibili per fornire aiuti umanitari ai palestinesi in difficoltà.
Ore 12,00 – Hamas, Israele ha vanificato sforzi mediatori – Sami Abu Zuhri, alto esponente di Hamas, ha accusato Israele di aver “vanificato” tutti gli sforzi dei mediatori per raggiungere un accordo su una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi prima del Ramadan. Secondo quanto riferito da lui alla Reuters, lo Stato ebraico insiste nel respingere i punti dell’accordo che porterebbero a una pausa nei combattimenti, garantirebbero l’arrivo degli aiuti e faciliterebbero il ritorno degli sfollati alle loro case. I negoziati al Cairo hanno raggiunto un punto morto e la delegazione del Movimento islamico ha lasciato la capitale egiziana, ma secondo media locali, i colloqui riprenderanno la prossima settimana. Le due parti tuttavia sembrano lontane dal trovare un compromesso.
Ore 11,00 – Gaza, il bilancio dei morti sale a 30.800 vittime – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 30.800 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 72.298 feriti e più di 7mila dispersi, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 83 persone e altre 142 sarebbero rimaste ferite.
Ore 10,30 – Mar Rosso, Igad denuncia “incombente disastro ecologico” dopo l’affondamento di una nave Gb – L’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad), il blocco commerciale dei Paesi dell’Africa orientale, si è detta oggi “estremamente preoccupata” per i potenziali danni ambientali previsti dall’affondamento della nave britannica Rubymar colpita lo scorso fine settimana dai ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi nel Mar Rosso, che trasportava 21mila tonnellate di fertilizzanti. L’Igad ha chiesto oggi in una nota l’intervento della comunità internazionale per “scongiurare l’incombente disastro ecologico” .“La regione dell’Igad e l’intera zona del Mar Rosso avrebbero bisogno di un periodo di tempo molto lungo per affrontare le ricadute dell’inquinamento marino”, si legge nel comunicato. “Mentre l’ecologia del Mar Rosso avrebbe bisogno di più di 30 anni per riprendersi dalle terribili conseguenze derivanti dalla fuoriuscita di carburante” dalla nave. “L’Igad invita tutte le parti interessate a investire in opzioni pacifiche per affrontare l’incombente disastro ambientale nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Gli attacchi alle navi devono cessare immediatamente”.
Ore 9,30 – Libano, media: “Israele spara colpi di artiglieria contro località del Sud” – L’artiglieria israeliana ha sparato oggi contro una serie di obiettivi in varie località del Sud del Libano. Lo riferisce l’emittente locale al-Manar, considerata vicina al gruppo armato sciita libanese Hezbollah. Al momento, le forze armate israeliane (Idf) non hanno confermato l’attacco.
Ore 9,00 – Mar Rosso, nave liberiana colpita da un missile: 3 morti e 2 feriti – Tre membri dell’equipaggio della nave portarinfuse True Confidence, battente bandiera delle Barbados e di proprietà di una società registrata in Liberia, sono morti ieri a seguito di un attacco missilistico che ha colpito l’imbarcazione mentre navigava mentre navigava a 50 miglia nautiche a sud-ovest della città di Aden, in Yemen. Lo hanno confermato oggi la True Confidence Shipping, compagnia di navigazione proprietaria della nave, e l’armatore greco Third January Maritime Ltd, secondo cui altri due membri dell’equipaggio hanno subito gravi ustioni. L’imbarcazione al momento è alla deriva. Secondo una nota pubblicata dal Comando centrale delle Forze armate degli Stati Uniti (Centcom), il missile antinave che ha colpito ieri la True Confidence è stato sparato dai territori dello Yemen controllati dai ribelli filo-iraniani Houthi. In una nota pubblicata sui social, il generale Yahya Sarea, portavoce militare dei ribelli, ha confermato la responsabilità dell’attacco: la “True Confidence”, ha scritto, è stata colpita da alcuni “missili” dopo che “l’equipaggio ha ignorato i messaggi di avvertimento”. Secondo l’agenzia britannica Ukmto, la nave era stata contattata da “un’entità che si spacciava per la marina yemenita, che le ha ordinato di cambiare rotta”. Il primo intervento in soccorso della True Confidence è stato effettuato dalla Marina indiana, che ha salvato 21 membri dell’equipaggio. “L’INS Kolkata, schierata per operazioni di sicurezza marittima, è arrivata sulla scena e ha salvato 21 membri dell’equipaggio, tra cui un cittadino indiano, dalla scialuppa di salvataggio utilizzando un elicottero e alcune lance”, ha fatto sapere la Marina indiana sul suo profilo social X. L’équipe medica di bordo, ha aggiunto, ha fornito assistenza ai membri dell’equipaggio rimasti feriti. I marinai soccorsi sono poi stati evacuati a Gibuti, nel Corno d’Africa.
Ore 8,30 – Cina chiede “cessate il fuoco immediato a Gaza”: questa guerra è “una vergogna” – La Cina ha chiesto un “cessate il fuoco immediato” a Gaza, definendo una “vergogna per la civiltà” la guerra in corso tra Israele e Hamas, che oggi entra nel suo sesto mese nonostante gli sforzi dei mediatori per raggiungere una tregua. “Il fatto che oggi, nel XXI secolo, questa catastrofe umanitaria non possa essere fermata è una tragedia umana, ancor più, è una vergogna per la civiltà”, ha affermato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, durante una conferenza stampa tenuta oggi a Pechino. Ribadendo il sostegno della Cina alla “piena” adesione di uno Stato palestinese alle Nazioni Unite, Wang ha chiesto ancora una volta un “cessate il fuoco immediato” nel territorio costiero palestinese.
Ore 8,00 – La Svezia organizza colloqui con Israele e gli Stati membri dell’Ue per fornire aiuti a Gaza – La Svezia ha avviato una serie di contatti diplomatici con il ministero degli Esteri di Israele e con i rappresentanti di diversi Stati membri dell’Unione europea e di altri Paesi “per comunicare l’urgente necessità di migliorare l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza”. Lo ha annunciato oggi il primo ministro svedese Ulf Kristersson. “La vita e la salute dei bambini a Gaza devono essere protette”, ha scritto il premier sul suo profilo social X, senza fornire ulteriori dettagli.