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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Mar Rosso: Houthi colpiscono una portacontainer Msc. Turchia: arrestate 7 persone sospettate di “spionaggio a favore di Israele”. Gaza: i morti salgono a 30.631, oltre 72mila i feriti. Tajani: “Mai operazioni di terra per la missione Ue Aspides”. Hezbollah attacca un contingente delle Idf nel nord di Israele. Usa sganciano altri aiuti nel nord di Gaza | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, martedì 5 marzo

L’esercito israeliano smentisce la notizia delle dimissioni del portavoce Hagari. Hamas: “Trasformare in scontro ogni momento del Ramadan”. Nipote di Nasrallah ucciso in raid di Israele in Libano. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, martedì 5 marzo 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.
DIRETTA

Ore 18,00 – Usa sanzionano ex funzionario dell’intelligence militare di Israele – Gli Stati Uniti hanno sanzionato un ex funzionario dell’intelligence militare israeliana in pensione, che ha fondato ed è comproprietario di una società accusata di sviluppare e distribuire programmi spyware usati contro funzionari governativi, giornalisti ed esperti politici Usa. Secondo una nota pubblicata dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, Washington ha sanzionato due persone e cinque entità associate al consorzio Intellexa “per il loro ruolo nello sviluppo, nel funzionamento e nella distribuzione della tecnologia spyware a scopo commerciale utilizzata per prendere di mira gli americani, inclusi funzionari governativi, giornalisti ed esperti politici degli Stati Uniti”. Tra i sanzionati figura anche Tal Dilian, un ex funzionario dell’intelligence militare israeliana in pensione, che ha fondato ed è comproprietario di Intellexa. Secondo l’agenzia di stampa Reuters, Dillian ha fondato l’azienda in Israele ma in seguito ha trasferito l’attività all’estero, perlopiù a Cipro e in Grecia. “Una volta che un dispositivo viene infettato dallo spyware Predator, il programma può essere sfruttato per una serie di funzionalità di furto di informazioni e sorveglianza, tra cui l’estrazione non autorizzata di dati, il monitoraggio della geolocalizzazione e l’accesso a una varietà di applicazioni e informazioni personali sul dispositivo compromesso”, si legge nella nota del dipartimento del Tesoro degli Usa.

Ore 17,45 – Biden: “Gli Usa faranno tutto il possibile per portare aiuti a Gaza” – “Gli Stati Uniti sono impegnati a fare ogni sforzo possibile per fornire più aiuti a coloro che a Gaza ne hanno disperatamente bisogno”. Lo ha annunciato il presidente Usa Joe Biden in un post sulla piattaforma social X (ex Twitter). “Non resteremo a guardare. Non molleremo”. Dal 2 marzo, gli Usa hanno condotto, insieme alla Giordania, una serie di lanci aviotrasportati di aiuti umanitari e alimentari sulla Striscia di Gaza.

Ore 17,30 – Israele, documento interno della Difesa: “Rischio escalation in Cisgiordania durante il Ramadan” – Durante il mese sacro islamico del Ramandan, che comincerà il prossimo 10 marzo, le autorità israeliane temono un’escalation degli scontri in Cisgiordania. Le preoccupazioni dello Stato ebraico sono contenute in un documento interno, trapelato al portale online Ynet, recentemente inviato dal ministro della Difesa Yoav Gallant ai comitati Esteri e Sicurezza della Knesset, al capo di Stato maggiore delle forze armate Herzi Halevi, al direttore del Mossad, David Barnea; al direttore dello Shin Bet, Ronen Bar; al consigliere per la sicurezza nazionale, Tzachi Hanegbi, e ai membri del gabinetto di guerra, il premier Benjamin Netanyahu e i ministri Benny Gantz e Gadi Eisenkot. Il testo mette esplicitamente in guardia contro una riacutizzazione degli scontri in Cisgiordania durante il Ramadan.

Ore 17,00 – Cisgiordania, media: “Vittima accoltellata in Cisgiordania è grave, l’aggressore era un 17enne” – Il cittadino israeliano ferito oggi nell’insediamento di Yitzhar, a sud di Nablus in Cisgiordania, è in gravi condizioni mentre il suo aggressore, ucciso dalle Idf, era un adolescente palestinese. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo i media palestinesi, l’aggressore si chiamava Mohammed Shehadeh, originario di Urif, un villaggio vicino Nablus.

Ore 16,30 – Usa, segretario di Stato Blinken: “La situazione a Gaza è semplicemente inaccettabile” – La situazione nella Striscia di Gaza è “semplicemente inaccettabile”. Lo ha detto oggi il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, intervenendo al sesto dialogo strategico Qatar-USA a Washington D.C. Israele, ha aggiunto il capo della diplomazia americana, deve “massimizzare ogni mezzo e ogni metodo possibile per portare aiuti a chi ne ha bisogno”. Gli Stati Uniti, ha concluso, “premeranno ogni singolo giorno” per la consegna di ulteriori aiuti a Gaza.

Ore 15,45 – Cisgiordania: accoltellato un israeliano, ucciso l’aggressore palestinese – Un cittadino israeliano è rimasto lievemente ferito oggi a Yitzhar, nel nord della Cisgiordania, dopo essere stato accoltellato da un uomo palestinese. L’aggressore, riferiscono le forze armate israeliane (Idf) citate dai media locali, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. La vittima invece, secondo il servizio di emergenza Rescuers Without Borders, è in buone condizioni ed è stata accompagnata presso l’ospedale Beilinson.

Ore 15,30 – Hamas: “Negoziati? La palla è nel campo di Israele” – I negoziati tra Israele e Hamas mediati da Egitto e Qatar al Cairo per una tregua nella Striscia di Gaza continuano ma, secondo il gruppo armato palestinese, “la palla è nel campo israeliano”. Israele, ha detto all’agenzia di stampa Associated Press il portavoce di Hamas Jihad Taha, ha rifiutato la proposta del gruppo palestinese di permettere agli sfollati fuggiti dal nord della Striscia di tornare alle proprie case, garantendo un cessate il fuoco e un ritiro completo delle truppe dello Stato ebraico dal territorio palestinese. “Hamas è aperta a proposte e iniziative coerenti con la sua posizione e chiede il cessate il fuoco, il ritiro delle truppe di occupazione, il ritorno degli sfollati, l’ingresso di convogli umanitari e la ricostruzione del territorio”, ha detto Taha. Secondo AP, che cita in proposito due funzionari egiziani, Hamas avrebbe presentato una proposta di accordo che i mediatori dovrebbero discutere nei prossimi giorni con i rappresentanti israeliani.

Ore 15,15 – Onu, gruppo esperti contro Israele: “Affama i palestinesi a Gaza. Il 29 febbraio è stato un massacro” – Un gruppo di esperti delle Nazioni Unite ha condannato oggi il “massacro” del 29 febbraio scorso a Gaza, quando “la violenza scatenata dalle forze israeliane” ha ucciso 112 persone accorse in cerca di un po’ di farina. “Israele sta affamando intenzionalmente il popolo palestinese di Gaza dall’8 ottobre. Ora prende di mira i civili in cerca di aiuti e e i convogli umanitari”, si legge in un comunicato pubblicato oggi da un panel di sei esperti del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. “Israele deve porre fine alla sua campagna di fame e di attacchi contro i civili”. Secondo i funzionari Onu firmatari del documento, tra cui figura anche la relatrice speciale Francesca Albanese, il 29 febbraio le truppe israeliane hanno sparato sulla folla di palestinesi riuniti per ricevere un po’ di farina nel sud-ovest di Gaza City, uccidendo almeno 112 persone e ferendone circa 760. “L’attacco è avvenuto dopo che Israele ha negato gli aiuti umanitari a Gaza City e nel nord di Gaza per più di un mese”, sottolineano gli esperti Onu, secondo cui quello della scorsa settimana è stato solo l’ultimo episodio di uno schema consolidato. “Israele ha aperto il fuoco sui convogli di aiuti umanitari in diverse occasioni, nonostante il fatto che i convogli condividessero le loro coordinate con Israele”, denunciano i funzionari Onu.

Ore 15,00 – Gaza, Usa lanciano altri aiuti alimentari sul nord della Striscia – Le Forze armate degli Stati Uniti, in collaborazione con la Regia Aeronautica della Giordania, hanno sganciato altri aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza. Secondo una una nota pubblicata oggi dal Comando Centrale delle Forze armate degli Stati Uniti (Centcom), “i C-130 americani hanno sganciato oltre 36.800 pasti provenienti da Usa e Giordania nel nord di Gaza, un’area di grande bisogno, consentendo ai civili l’accesso agli aiuti essenziali”. L’agenzia di stampa ufficiale giordana Petra riporta invece un’operazione molto più ampia che oggi ha coinvolto in totale otto velivoli impegnati in diverse zone della Striscia. Tre aerei giordani, tre velivoli statunitensi, uno francese e un altro egiziano hanno infatti sganciato aiuti e cibo su varie località del territorio costiero palestinese. Dall’inizio della guerra a Gaza, la sola Giordania ha effettuato 28 missioni aviotrasportate per alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza, oltre alle 15 condotte in collaborazione altri Paesi, come gli Usa.

Ore 14,30 – Israele, ministro Gallant: “Aggressione di Hezbollah ci avvicina all’azione militare” – “L’aggressione di Hezbollah ci avvicina a un punto decisivo per quanto riguarda l’azione militare in Libano”. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant durante un incontro con Amos Hochstein, consigliere del presidente Usa Joe Biden, giunto in visita in Israele. Le parole del ministro sono state riportate dall’emittente Galatz, la radio dell’esercito israeliano, secondo cui Gallant ha assicurato al suo interlocutore che Tel Aviv è “impegnata negli sforzi politici per raggiungere un accordo” con Beirut. Dall’inizio della guerra a Gaza sono ripresi anche gli scontri lungo il confine tra Israele e Hezbollah, per ora limitati a raid mirati e lanci di razzi. In mattinata, il gruppo armato sciita libanese ha lanciato un attacco missilistico contro il contingente militare israeliano di stanza presso l’avamposto militare di Birkat Risha, nel nord dello Stato ebraico.

Ore 14,00 – Gaza, boicottaggio: 2.000 licenziamenti in vista negli Starbucks in M.O. e Nord Africa – La multinazionale kuwaitiana Alshaya Group, che possiede i diritti per sfruttare il marchio Starbucks in Medio Oriente, prevede di licenziare oltre 2.000 dipendenti a causa degli effetti del boicottaggio contro la catena statunitense legato alla guerra in corso nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Reuters, secondo cui i licenziamenti sono cominciati domenica 3 marzo. Il personale congedato ammonta a circa il 4% della forza lavoro totale di Alshaya, che ha quasi 50mila dipendenti. I licenziamenti sono concentrati principalmente nei franchising Starbucks in Medio Oriente e Nord Africa. Il marchio statunitense è stato colpito da una campagna di boicottaggio contro l’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza. Nel mese di ottobre, Starbucks si è dichiarato apolitico e ha respinto le voci secondo cui avrebbe sostenuto il governo o l’esercito israeliano.

Ore 13,30 – Egitto, media: “Delegazione di Hamas resta al Cairo per i negoziati sulla tregua” – La delegazione politica del gruppo armato palestinese Hamas dovrebbe restare al Cairo per i colloqui mediati da Egitto e Qatar al fine di raggiungere un cessate il fuoco con Israele nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto oggi una fonte interna a Hamas all’agenzia di stampa Reuters.

Ore 13,00 – Hezbollah attacca un contingente delle Idf nel nord di Israele – Il gruppo armato sciita libanese Hezbollah ha lanciato un attacco missilistico contro il contingente militare israeliano di stanza presso l’avamposto militare di Birkat Risha, nel nord dello Stato ebraico. Lo ha reso noto il movimento libanese in un comunicato, citato dall’emittente tv al-Jazeera. L’attacco, si legge nella nota di Hezbollah, è stato effettuato alle 12,05 ora locale (le 11,05 in Italia) e ha causato danni e provocato un incendio.

Ore 12,45 – Il Belgio invia un aereo carico di aiuti a Gaza – Il Belgio ha inviato un aereo militare carico di aiuti umanitari da lanciare su Gaza, come parte di un’operazione internazionale che coinvolge Stati Uniti, Francia e Giordania. Lo ha reso noto ieri all’agenzia di stampa Afp il colonnello Bruno Beeckmans, comandante della base aerea di Melsbroek, vicino a Bruxelles, da dove è partito il velivolo.

Ore 12,30 – Unicef: “I bambini di Gaza pagano il prezzo più alto della guerra” – La guerra scatenata da Israele nella Striscia di Gaza dopo gli attentati del 7 ottobre sta imponendo il tributo più pesante ai bambini del territorio palestinese. Lo ha denunciato all’emittente tv al-Jazeera il portavoce regionale del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), Salim Oweis. “Abbiamo bisogno di un’azione internazionale urgente e ciò che sta accadendo a Gaza è una prova di coscienza umana”, ha affermato il funzionario dell’Onu. “La mancanza di aiuti che raggiungano il Nord (della Striscia) peggiora la situazione sanitaria dei bambini”. La denuncia segue la notizia diramata il 3 marzo dal ministero della Sanità di Gaza, secondo cui 15 bambini sono morti di malnutrizione o disidratazione all’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahiya, nel nord della Striscia, dove il rischio carestia e la mancanza di aiuti umanitari e servizi essenziali è più elevata. Secondo le Nazioni Unite, nel territorio costiero palestinese quasi un bambino su 10 al di sotto dei 5 anni è gravemente malnutrito. Per Save The Children, a un migliaio di minori sono già stati amputati uno o più arti. Altri 17mila invece, secondo l’Onu, sono stati separati dalle loro famiglie e risultano non accompagnati. Più di 1 milione di giovanissimi poi ha bisogno di assistenza psicologica.

Ore 12,00 – Mar Rosso, Tajani: “Mai operazioni di terra per la missione Ue Aspides” – “In nessun caso, (la missione militare navale dell’Ue, ndr) Aspides potrà essere coinvolta in operazioni sulla terraferma” in Yemen. Lo ha annunciato oggi alla Camera, il il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, riferendo sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali. “La nuova operazione agirà nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden e nel Golfo Persico con lo scopo di proteggere i nostri traffici, contenendo i rischi di escalation regionale”, ha sottolineato il leader di Forza Italia. “Aspides non è diretta contro nessuno, ma a difesa di un principio: la libertà e la sicurezza della navigazione. Solo facendo rispettare questo principio è possibile assicurare sicurezza e benessere alla regione”, ha aggiunto. “Avrà compiti esecutivi di autodifesa estesa, cioè di neutralizzazione di attacchi che abbiano come bersaglio diretto navi mercantili scortate e il contrasto ad eventuali tentativi di sequestro delle imbarcazioni”. Il vicepremier ha poi rivolto i propri ringraziamenti all’equipaggio del cacciatorpediniere Caio Duilio, che nel fine settimana ha respinto un attacco missilistico lanciato dai ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi: “A nome del governo e, ne sono certo, di tutta l’Aula, vorrei rinnovare all’equipaggio della Nave Duilio e a tutte le Forze Armate profonda gratitudine per il loro costante e prezioso operato”.

Ore 11,30 – Israele: amb. India chiede ai suoi cittadini di allontanarsi dalle aree di confine – L’ambasciata indiana in Israele ha consigliato ai propri cittadini che vivono e lavorano nelle aree di confine tra lo Stato ebraico, i territori palestinesi e altri Paesi della regione di trasferirsi in zone più sicure del Paese. Lo riferisce l’agenzia di stampa Reuters. L’avviso arriva il giorno dopo un attacco missilistico anticarro avvenuto vicino al confine tra Israele e Libano, che ha ucciso un lavoratore straniero e ferito gravemente due cittadini indiani. Dall’inizio della guerra a Gaza, Tel Aviv ha revocato 130mila permessi di lavoro ai palestinesi residenti nella Striscia e in Cisgiordania, così il Subcontinente è diventato il principale “fornitore” di lavoratori stranieri per Israele che nei prossimi mesi prevede di accogliere dai 10mila ai 20mila migranti soltanto dall’India, un numero che, secondo l’israeliano Center for International Migration & Integration (CIMI), equivale a praticamente tutti i lavoratori stranieri entrati nello Stato ebraico nel 2021.

Ore 10,30 – Israele, Gantz negli Usa: “Serva un’amministrazione internazionale per Gaza” – Per il dopoguerra a Gaza bisognerà “istituire un’amministrazione internazionale in cooperazione con i Paesi della regione e come parte della promozione dei processi di normalizzazione” dei rapporti con Israele. Lo ha detto oggi l’ex premier ed ex capo di Stato maggiore nonché attuale membro del gabinetto di sicurezza di Israele, Benny Gantz, in visita negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, che cita una nota dell’ufficio del presidente del National Unity Party, Gantz ha incontrato la vicepresidente Usa Kamala Harris e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. L’ex premier ha rimarcato l’importanza di eliminare Hamas e trovare una soluzione per distribuire alla popolazione della Striscia di Gaza gli aiuti umanitari. Da parte sua, secondo quanto riferisce la Casa Bianca, Kamala Harris si è detta “profondamente preoccupata” per la situazione umanitaria nel territorio costiero palestinese.

Ore 10,15 – Gaza, il bilancio dei morti sale a 30.631 vittime – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 30.631 morti. Secondo i nuovi dati diffuso dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 72.043 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 97 persone.

Ore 10,00 – Turchia: arrestate 7 persone sospettate di “spionaggio a favore di Israele” – Le autorità turche hanno arrestato 7 persone sospettate di “spionaggio a favore di Israele”. Lo ha reso noto oggi l’agenzia di stampa turca Anadolu, citando fonti interne alle forze di sicurezza locali, secondo cui tra i fermati figurano un investigatore privato e un imprecisato numero di funzionari pubblici. Gli arrestati sono accusati di aver fornito informazioni a Israele, dietro pagamento, su “cittadini e imprese mediorientali” con sede in Turchia. Non è la prima operazione del genere condotta quest’anno in Turchia contro una rete di presunte spie al soldo di Israele. All’inizio di gennaio in tutto il Paese erano state arrestate 34 persone sospettate di aver aiutato i servizi segreti dello Stato ebraico a organizzare sequestri di persona sul suolo turco. Secondo la procura di Istanbul, altri 12 sospetti, accusati degli stessi reati, sono tuttora ricercati. Secondo l’agenzia di stampa francese Afp, che cita una fonte interna alle forze di sicurezza turca, la maggior parte di queste persone sono cittadini stranieri, reclutati nell’ambito di una serie di “operazioni contro i palestinesi e le loro famiglie”.

Ore 9,30 – Israele, Idf: “Distrutto il più grande tunnel conosciuto costruito da Hamas” – Le Forze armate di Israele (Idf) hanno distrutto il più grande tunnel conosciuto costruito da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto oggi l’Unità portavoce delle Idf, secondo cui la galleria era stata scavata nel sud del territorio costiero palestinese in direzione del confine israeliano. Il tunnel, hanno fatto sapere le Idf, aveva diverse diramazioni più piccole.

Ore 9,00 – Yemen, esercito Usa: “Houthi hanno colpito una nave portacontainer nel Golfo di Aden – I ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi hanno colpito una nave portacontainer di proprietà svizzera e battente bandiera liberiana nel Golfo di Aden, causando una serie di danni. Lo ha reso noto oggi il Comando Centrale delle Forze armate degli Stati Uniti (Centcom), secondo cui uno dei due missili balistici antinave lanciati ieri dal gruppo armato ha centrato la M/V MSC SKY II. In seguito, le Forze armate statunitensi hanno abbattuto altri due missili lanciati dagli Houthi.

Ore 8,00 – Israele, Idf: “450 membri di gruppi terroristici impiegati all’Urnwa” – Oltre 450 appartenenti a gruppi terroristici attivi nella Striscia di Gaza, principalmente Hamas, sono impiegati presso l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). La denuncia arriva dalle Forze armate di Israele (Idf), che ieri sera hanno pubblicato due registrazioni audio attribuite a presunti appartenenti ad Hamas e alla Jihad Islamica impiegati dall’Unrwa e che avrebbero partecipato agli attentati del 7 ottobre scorso in Israele. La prima riguarda un uomo che lavora come insegnante di arabo in una scuola dell’Unrwa a Deir al-Balah, presunto membro di Hamas, che descrive il proprio ingresso in territorio israeliano: “Abbiamo delle donne in ostaggio, ne ho catturata una”. La seconda registrazione invece è attribuita a un altro uomo, impiegato come insegnante in una scuola elementare dell’Unrwa a Khan Younis e sospettato di appartenere alla Jihad Islamica, che parla con alcuni familiari: “Sono dentro, sono dentro con gli ebrei”. Non è stato possibile verificare in maniera indipendente le accuse mosse dalle Idf, secondo cui i gruppi terroristici attivi nella Striscia di Gaza sfruttano “abitualmente” le organizzazioni umanitarie internazionali per i propri scopi. In serata, le Forze armate di Israele hanno pubblicato i nomi e le foto di quattro dipendenti dell’Unrwa che avrebbero partecipato al massacro del 7 ottobre.

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