Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Usa e Gran Bretagna: “Colpiti 36 obiettivi Houthi in Yemen” | DIRETTA
Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, domenica 4 febbraio
Raid degli Stati Uniti contro oltre 85 obiettivi in Iraq e Siria, è l’inizio di quella che sarà probabilmente una serie di attacchi statunitensi su larga scala contro le milizie appoggiate dall’Iran che hanno preso di mira le truppe statunitensi in Medio Oriente. Gli Usa e il Regno Unito hanno bombardato 36 obiettivi houthi in 13 diversi luoghi dello Yemen “in risposta ai continui attacchi degli Houthi contro il traffico marittimo internazionale e commerciale e le navi da guerra che navigano nel Mar Rosso”. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, domenica 4 febbraio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 16 – Usa: “Ci saranno nuovi raid contro i gruppi pro-Iran” – “Ci saranno nuovi raid Usa contro i gruppi affiliati all’Iran”. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un’intervista alla Cnn. “Se attaccheranno noi risponderemo”, ha insistito il funzionario della Casa Bianca.
Ore 14.30 – Netanyahu: “Non accetteremo ogni accordo né a ogni prezzo” – “I nostri sforzi per liberare gli ostaggi procedono incessantemente. Come ho già detto non accetteremo ogni accordo né ad ogni prezzo”. “Molte cose che sono state dette nei media come se le avessimo accettate, ad esempio la liberazione dei terroristi, non le accettiamo”. Netanyahu ha poi confermato che Israele non metterà fine alla guerra fino “all’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi e che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”. “I nostri sforzi per liberare gli ostaggi procedono incessantemente. Come ho già detto non accetteremo ogni accordo né ad ogni prezzo”. “Molte cose che sono state dette nei media come se le avessimo accettate, ad esempio la liberazione dei terroristi, non le accettiamo”. Netanyahu ha poi confermato che Israele non metterà fine alla guerra fino “all’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi e che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”.
Ore 13.30 – Media: “Due bambini uccisi in un bombardamento sull’asilo di Rafah” – Almeno due bambini sono stati uccisi in un attacco israeliano contro un asilo nella città di Rafah, nella parte meridionale di Gaza, ha detto il ministero della Sanità della Striscia citato dall’agenzia Wafa. L’attacco è avvenuto durante la notte. Ci sarebbero anche decine di feriti. Nell’asilo avevano trovato rifugio molti sfollati.
Ore 12 – Media: “Stasera la risposta di Hamas sull’accordo per gli ostaggi” – Hamas e le altre fazioni palestinesi di Gaza rilasceranno stasera alle 19 (le 18 in Italia) una dichiarazione congiunta di risposta alla proposta di accordo sugli ostaggi. Lo ha riferito il quotidiano israeliano Maariv che cita il canale tv saudita Al-Hadath. Secondo Maariv, questa sera dovrebbe riunirsi anche il Gabinetto di guerra israeliano.
Ore 9.30 – Il ministro israeliano Ben-Gvir: “Trump meglio di Biden. Con lui la linea Usa a Gaza sarebbe stata diversa” – Itamar Ben-Gvir, il ministro israeliano per la Sicurezza e leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit (Potere ebraico) ha concesso un’intervista al Wall Street Journal: ha criticato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, sostenendo che Donald Trump sarebbe meglio per Israele, e ha spiegato il suo piano di ricollocamento dei palestinesi di Gaza. “Invece di darci pieno appoggio, (Biden) è impegnato a fornire aiuti umanitari e carburante a Gaza, che va ad Hamas. Se Trump fosse al potere, il comportamento dell’America sarebbe completamente diverso”, ha detto il leader della destra religiosa israeliana.
Ore 8 – Houthi: aggressione Usa e Gb non resterà senza risposta – Il bombardamento da parte della coalizione anglo-americana “non cambierà la nostra posizione, e affermiamo che le nostre operazioni militari contro Israele continueranno fino a quando i crimini di genocidio a Gaza non saranno fermati e l’assedio sui suoi residenti non sarà tolto, qualunque sia la situazione e i sacrifici che ci costa”. Lo scrive su X Mohammed al-Bukhaiti, membro dell’ufficio politico degli Houthi. “L’aggressione americano-britannica contro lo Yemen non rimarrà senza risposta” e “risponderemo a un’escalation con un’escalation”.