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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Colpito veicolo Onu nel sud del Libano, ma Idf respinge le accuse: “Non siamo stati noi”. Media Usa: Gallant propone forza di sicurezza multinazionale araba a Gaza, lunedì colloqui a Washington su Rafah | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, sabato 30 marzo

A quasi sei mesi dallo scoppio del conflitto, la guerra in corso a Gaza non accenna a fermarsi: dal 7 ottobre almeno 32.705 palestinesi sono stati uccisi e più di 75mila sono rimasti feriti durante le operazioni militari condotte da Israele nella Striscia. Ma anche lo Stato ebraico ha le sue vittime, oltre ai più di 1.100 morti e 253 rapiti registrati durante gli attentati di Hamas e della Jihad Islamica, il numero di soldati di Tel Aviv deceduti in azione nel territorio costiero palestinese è arrivato a 254.

Continuano gli scontri anche al confine tra Israele e Libano, dove le Idf affermano di aver ucciso il vice comandante dell’unità responsabile del lancio dei razzi del gruppo armato sciita Hezbollah, Ali Abdel Hassan Naeem. Altri cinque membri di Hezbollah sono invece deceduti in un raid aereo condotto da Israele ad Aleppo, in Siria, che ha provocato almeno 36 vittime tra le fila dei combattenti fedeli al regime di Bashar al-Assad. Un’azione condannata sia dalla Russia che dall’Iran. In tutto, il movimento libanese ha registrato 263 morti tra i propri miliziani dall’inizio della guerra a Gaza, che ha riacceso gli scontri anche al confine nord dello Stato ebraico, dove il ministro della Difesa di Tel Aviv, Yoav Gallant, ha chiesto alle Idf di “ampliare” le operazioni.

Non si ferma però la diplomazia: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato alla delegazione guidata dal direttore del Mossad, David Barnea, di recarsi a Doha, in Qatar, e a quella del direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, di andare al Cairo, in Egitto, per partecipare ai negoziati in corso per una tregua nella Striscia di Gaza in cambio della liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas e dalla Jihad Islamica il 7 ottobre. E lunedì 1 aprile potrebbero tenersi colloqui a Washington tra Israele e Usa sulla prevista incursione a Rafah. Intanto, il presidente statunitense Joe Biden ha affermato che l’Arabia Saudita e altri Paesi arabi sono “pronti a riconoscere pienamente Israele”.

DIRETTA

Ore 16.15 – Agenzia Onu denuncia uccisione poliziotti a Gaza – L’Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti umani si è detto “inorridito” per l’uccisione di agenti di polizia a Gaza. Negli ultimi due incidenti, secondo quanto riferito, almeno 11 agenti sarebbero stati uccisi, di cui 10 mentre assicuravano la consegna degli aiuti. “Tali omicidi devono finire. Un’efficace fornitura di aiuti ai più bisognosi richiede l’ordine civile”, ha affermato l’agenzia delle Nazioni Unite.

Ore 14.20 – Hezbollah attacca due siti militari israeliani – In una dichiarazione su Telegram, Hezbollah afferma che questa mattina i suoi combattenti hanno effettuato due attacchi separati contro i siti militari israeliani di Khirbet Maar e Raheb. Negli attacchi sono stati utilizzati missili e proiettili di artiglieria.

Ore 12.45 – Il numero delle vittime palestinesi sale a 32.705 – Il bilancio delle vittime palestinesi sale a 32.705. Lo riferisce in un comunicato il Ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che dal 7 ottobre sono rimaste ferite 75.190 persone. Il bilancio comprende 82 persone uccise e 98 ferite nelle ultime 24 ore.

Ore 12.00 – Unifil conferma l’attacco – L’Unifil afferma in una nota che sta “indagando sull’origine dell’esplosione” che ha ferito quattro membri del suo personale durante una missione di pattuglia nel sud del Libano. “La sicurezza e l’incolumità del personale delle Nazioni Unite devono essere garantite”, si legge nella nota della missione di peacekeeping delle Nazioni Unite. “Prendere di mira i peacekeeper è inaccettabile, ribadiamo il nostro appello a tutti gli attori affinché cessino gli attuali pesanti scontri a fuoco prima che venga fatto male ad altre persone inutilmente”.

Ore 10.40 – Reuters: Israele colpisce veicolo Onu nel sud del Libano, ma Idf smentiscono – L’agenzia di stampa nazionale libanese riporta che “aerei nemici” hanno lanciato tre attacchi sulla città di Taybeh, nel sud del Libano. Secondo l’agenzia britannica Reuters, che cita due fonti di sicurezza, le forze militari di Israele hanno colpito un veicolo dell’Unifil, la missione delle Nazioni Unite impegnata in attività di peacekeeping sul confine tra Israele e Libano. L’attacco sarebbe avvenuto nella città di Rmeish e diverse persone a bordo del mezzo sarebbero rimaste ferite, tra cui membri dell’organizzazione spagnoli e norvegesi e un cittadino libanese che lavora come traduttore. Unifil non ha rilasciato commenti, ma Israele smentisce: “Al contrario di quanto riportato, stamane le Idf non hanno attaccato un veicolo dell’Unifil nell’area di Rmeish”, si legge in una nota.

Ore 09.00 – Media Usa: “Israele propone forza di sicurezza multinazionale araba a Gaza” – Durante la sua visita a Washington dei giorni scorsi, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha sollevato la possibilità di istituire nella Striscia di Gaza una forza militare multinazionale con truppe provenienti da Paesi arabi per scortare i convogli di aiuti umanitari. Lo scrive il giornale online statunitense Axios, citando due alti funzionari israeliani. “Una mossa del genere costruirà un organo di governo nell’enclave che non sia Hamas e affronterà il crescente problema di Israele con gli Stati Uniti per quanto riguarda la situazione umanitaria a Gaza”, ha detto uno dei due funzionari citati dal sito americano.

Ore 08.30 – Attacchi aerei sui campi profughi di Nuseirat e Maghazi – Nella notte tra venerdì e sabato Israele ha condotto massicci attacchi aerei nella parte centrale e settentrionale di Gaza, provocando ulteriori sfollamenti e vittime civili. Lo riferisce l’emittente araba Al Jazeera. Nel centro di Gaza, gli edifici residenziali sono stati presi di mira e distrutti sia nei campi profughi di Nuseirat che di Maghazi. Ci sono stati attacchi anche a Deir el-Balah, un’area nella quale inizialmente era stato detto che le persone potevano recarsi in sicurezza. Intanto le forze israeliane stanno proseguendo le operazioni dentro e intorno all’ospedale al-Shifa di Gaza City, dove affermano di aver ucciso più combattenti palestinesi nell’ultimo giorno. Secondo l’agenzia di stampa Wafa, l’ultima serie di attacchi israeliani a Gaza ha ucciso e ferito anche dozzine di civili, tra cui donne e bambini, soprattutto nel quartiere Shujayea di Gaza City.

Ore 08.00 – Raid israeliani in Cisgiordania: ucciso un 13enne – Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, all’alba di questa mattina le forze israeliane hanno preso d’assalto la città di Tubas, nel nord della Cisgiordania occupata. L’agenzia aveva precedentemente segnalato raid nelle città di Qalqilya e Jenin: negli attacchi ha perso la vita anche un bambino palestinese di 13 anni.

Ore 07.30 – Cnn: forse lunedì colloqui a Washington su Rafah – L’emittente statunitense Cnn, citando funzionari Usa, riferisce che Israele ha proposto di tenere colloqui a Washington lunedì per discutere della prevista incursione su Rafah, su cui la Casa Bianca ha espresso forte contrarietà. Un incontro era originariamente previsto per l’inizio di questa settimana ma lo Stato ebraico lo aveva annullato. Funzionari statunitensi hanno precisato alla Cnn che la data per i colloqui con la delegazione dello Stato ebraico non è stata ancora definita.

Ore 07.00 – I palestinesi celebrano il Giorno della Terra – Oggi in Palestina si celebra il Giorno della Terra, ricorrenza che commemora i caduti arabi israeliani negli scontri in Galilea del 30 marzo 1976 durante le manifestazioni contro l’espropriazione da parte di Israele di ampi tratti di terra di proprietà palestinese.

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