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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Xi Jinping: “Conferenza di pace ad ampia base sul Medio Oriente”. Gallant: “Informazioni concrete su ostaggi detenuti a Rafah”. Tajani: “Sì a Stato palestinese, ma con garanzie per Israele”. Gallant: “Informazioni concrete su ostaggi detenuti a Rafah”. Tajani: “Sì a Stato palestinese, ma con garanzie per Israele” | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, giovedì 30 maggio

Mentre continuano gli attacchi israeliani su Rafah, l’Algeria ha preparato una bozza di risoluzione su Rafah che presenterà ai membri del Consiglio di Sicurezza Onu e che ha già trovato l’appoggio della Russia. Intanto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha definito “orribile” l’attacco israeliano sulla tendopoli a Rafah sottolineando come le “morti indicano la necessità di avere un piano del ‘giorno dopo’ per Gaza”. Il Consigliere per la sicurezza nazionale di Israele Tzachi Hanegbi, nel frattempo, ha dichiarato che i combattimenti a Gaza proseguiranno per “altri 7 mesi”. Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 30 maggio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 17,00 – Jihad islamica pubblica secondo video di un ostaggio – La Jihad Islamica palestinese ha diffuso un nuovo video dell’ostaggio Sasha Trufanov, tenuto prigioniero nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet, due giorni dopo il filmato di circa 30 secondi diffuso martedì dalla stessa fazione attiva nella Striscia di Gaza.

Ore 16,00 – La Slovenia riconoscerà lo Stato palestinese: atteso l’ok del Parlamento – La Slovenia ha annunciato che riconoscerà lo Stato palestinese seguendo l’esempio di Irlanda, Norvegia e Spagna. Il governo sloveno ha spiegato di aver sottoposto al voto del Parlamento il testo in cui afferma di voler riconoscere l’esistenza di uno Stato palestinese indipendente e sovrano. ”Sono orgogliosa che il governo sloveno abbia compiuto questo passo storico”, ha detto la ministra degli Esteri slovena Tania Fajon. ”Gli israeliani e i palestinesi hanno il diritto di far crescere i loro figli in pace, sicurezza e prosperità nei rispettivi stati”, ha aggiunto.

Ore 15,00 – Banca Israele: “Guerra costerà oltre 63 miliardi di euro” – Il costo per Israele della guerra a Gaza sarà di oltre 63 miliardi di euro. Lo ha stimato il governatore della Banca centrale di Israele Amir Yaron riferendosi alle spese per la difesa, per bisogni civili e alle perdite di gettito fiscale negli anni dal 2023 al 2025. Yaron ha poi avvertito che i costi per la sicurezza e la guerra per i civili sono “significativi” e rappresentano un onere di bilancio. Inoltre – ha aggiunto – si prevede che il futuro budget per la sicurezza crescerà in modo permanente e avrà un impatto macroeconomico, mettendo in guardia dal dare ai militari un “assegno in bianco”.

Ore 14,00 – Iran: Parlamento chiede al mondo islamico azioni contro Israele – Il presidente del Parlamento dell’Iran, Mohammad Bagher Ghalibaf, ha condannato l’attacco di Israele a Rafah e ha lanciato un appello per un’azione da parte dei governi del mondo, soprattutto dei Paesi musulmani, per fermare i raid dello Stato ebraico nella Striscia di Gaza. Durante un discorso al parlamento, Ghalibaf ha detto che i governi musulmani dovrebbero evitare complimenti e considerazioni a livello diplomatico nei confronti di Israele e difendere la dignità dell’umanità, riferisce Irna. “Oggi gli occhi del mondo sono puntati su Rafah, i profughi indifesi, che non hanno altra difesa che le tende di stoffa, vengono bombardati dalle creature più spietate della terra, cioè i criminali sionisti”, ha aggiunto il presidente del parlamento iraniano, recentemente rieletto per ricoprire questa posizione.

Ore 13,00 – Hamas: bilancio di guerra a Gaza sale a 36.224 morti – Il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha dichiarato giovedì che almeno 36.224 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre sette mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 53 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 81.777 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.

Ore 12,00 – Gallant: “Informazioni concrete su ostaggi detenuti a Rafah” – Ci sono “informazioni concrete riguardo gli ostaggi detenuti a Rafah”. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant in una conversazione telefonica con il suo omologo Usa Lloyd Austin al quale ha ribadito “l’importanza di continuare ad operare nell’area” della città più a sud della Striscia. Gallant – secondo il suo ufficio – ha poi aggiornato Austin “sugli sviluppi della guerra ad Hamas” nella zona e sui “20 tunnel scoperti dall’esercito sul posto”. Gallant ha anche parlato con Austin della situazione nel nord di Israele e dei “continui lanci quotidiani da parte degli Hezbollah di decine di missili verso le comunità israeliane”. Israele – ha spiegato Gallant – è determinato a difendere i suoi cittadini e a riportare in sicurezza gli sfollati nelle loro case a nord.

Ore 11,00 – Tajani: “Sì allo Stato palestinese, ma con garanzie per Israele” – L’Italia “vuole riconoscere lo Stato di palestinese e al premier dell’Autorità palestinese, venuto in visita nel nostro Paese sabato come prima tappa della sua missione europea, abbiamo garantito grande impegno” in questo senso; ma uno Stato palestinese non deve avere Hamas al suo interno, “deve riconoscere Israele ed essere a sua volta riconosciuto da Israele”. Lo ha ribadito il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo ad Agorà su Rai3. “Dobbiamo garantire l’esistenza dello Stato di Israele al di la’ dei suoi governi”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Ore 10,00 – Media: “Gantz potrebbe lasciare il governo a giorni” – Il leader dell’Unità Nazionale Benny Gantz potrebbe lasciare a giorni il gabinetto di guerra del quale è entrato a far parte dopo l’assalto di Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo sostiene l’emittente israeliana Channel 12 sottolineando i sempre maggiori dissensi tra Gantz e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. All’inizio di maggio Gantz ha minacciato di lasciare la coalizione di governo israeliana se Netanyahu non avesse elaborato un piano per il governo postbellico di Gaza entro poche settimane.

Ore 9,00 – Media: 4 morti in raid Israele su campo profughi di Nuseirat – Quattro palestinesi sarebbero rimasti uccisi nel raid effettuato dalle forze armate israeliane sul campo profughi di Nuseirat nella Striscia di Gaza. Lo rende noto Al Jazeera citando suoi corrispondenti sul posto. Ci sarebbero anche almeno 14 feriti.

Ore 8,00 – Xi Jinping: “Conferenza di pace ad ampia base sul Medio Oriente” – La Cina sostiene una conferenza di pace ad “ampia base” sul conflitto in Medio Oriente, dove la giustizia non può essere “assente per sempre”. Il presidente Xi Jinping, aprendo i lavori del Forum di cooperazione Cina-Stati arabi, ha detto di voler approfondire la cooperazione energetica. L’evento, in corso a Pechino, si propone di approfondire i legami tra il Dragone e la regione, puntando a parlare con una voce comune sul conflitto a Gaza. Nella capitale cinese ci sono diversi leader, tra cui il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

Ore 7,00 – Israele assume controllo corridoio lungo frontiera Gaza-Egitto – L’esercito israeliano ha dichiarato di aver preso il controllo di un corridoio strategico che corre lungo il confine di Gaza con l’Egitto. Il corridoio, noto come corridoio di Philadelphia, si estende lungo il confine con l’Egitto vicino alla città di Rafah, nel sud della striscia di Gaza, dove l’esercito israeliano è stato recentemente impegnato in combattimenti. “Il corridoio di Philadelphia è servito come un tubo di ossigeno per Hamas, attraverso il quale trasportava regolarmente armi nella striscia di Gaza”, ha affermato il contrammiraglio Daniel Hagari in una dichiarazione televisiva, aggiungendo che l’esercito israeliano ha scoperto “circa venti tunnel” in quest’area.

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