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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Benny Gantz chiede elezioni anticipate. Biden indignato per l’attacco agli operatori umanitari: “Tel Aviv non fa abbastanza per proteggere civili” | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 3 aprile

Dopo quasi sei mesi di guerra, il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza ha quasi raggiunto i 33 mila morti e i 75.500 feriti. Ma la violenza nel territorio costiero palestinese continua. Ieri, martedì 2 aprile, un raid aereo israeliano ha ucciso sette operatori umanitari della no-profit statunitense World Central Kitchen, che ha sospeso tutte le sue attività a Gaza così come l’American Near East Refugee Aid (Anera), la principale organizzazione benefica attiva nella Striscia dopo l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Il premier israeliano Benjamin Netanyahu e le forze armate di Tel Aviv hanno parlato di “tragica fatalità” e promesso un’inchiesta sull’accaduto, mentre il ministro degli Esteri Israel Katz ha espresso il proprio cordoglio sia alle famiglie delle vittime che ai suoi omologhi di Australia, Polonia e Regno Unito, visto che tra i morti figurano anche quattro cittadini stranieri, assicurando che una simile tragedia non si ripeterà più. Anche la Casa Bianca e il segretario di Stato Usa Antony Blinken hanno chiesto a Israele “un’indagine rapida, approfondita e imparziale” per accertare i fatti. Intanto, Cina e Russia hanno condannato l’attacco aereo attribuito a Israele che ha colpito un edificio annesso al consolato dell’Iran a Damasco, in Siria, provocando 14 vittime, compresi sette miliziani del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane, tra cui il loro comandante in loco Mohammad Reza Zahedi e il suo vice Mohammad Haj Rahimi. Sia la Guida Suprema, ayatollah Ali Khamenei, che il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, hanno assicurato che risponderanno al raid israeliano.

DIRETTA

Ore 20,25 – Lapid: “Il governo di Netanyahu vada a casa il prima possibile” – Dopo Benny Gantz, anche il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid chiede elezioni anticipate. I cittadini – scrive su X – devono sostituire “il governo peggiore, più pericoloso e fallito nella storia del Paese”. “Questo governo – attacca Lapid – deve tornare a casa il prima possibile in modo da poter restituire i rapiti, riportare a casa gli sfollati, sconfiggere Hamas e assicurarsi che qualcuno si prenda cura della classe media israeliana”.

Ore 19,50 – Gantz propone elezioni anticipate – Benny Gantz chiede a sorpresa le elezioni anticipate in Israele: “Dovremmo concordare una data delle elezioni generali per settembre prossimo”, ha dichiarato in una conferenza. Secondo il leader centrista israeliano e ministro del Gabinetto di Guerra, “fissare una data del genere consentirà di continuare lo sforzo militare segnalando ai cittadini di Israele che presto rinnoveremo la loro fiducia in noi”. Ma dal partito Likud del premier Benyamin Netanyahu arriva una dura replica: “Gantz deve smetterla di occuparsi di ‘piccola politica’, il Governo andrà avanti fino a che non raggiungerà tutti gli obiettivi della guerra”.

Ore 18,40 – Sono 140 i giornalisti uccisi finora da Israele – L’ufficio stampa di Gaza afferma che altri due giornalisti palestinesi sono stati uccisi negli attacchi delle forze israeliane nell’enclave. Ciò porta a 140 il numero totale di giornalisti e rappresentanti dei media uccisi dal 7 ottobre.

Ore 18,00 – Qatar, problema in negoziati è ritorno sfollati in Nord Gaza – Il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani ha affermato in una conferenza stampa che il principale punto di controversia nei negoziati sull’accordo sugli ostaggi e sulla tregua riguarda il ritorno degli sfollati nella parte Nord della Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Lo Stato ebraico – viene spiegato – si è opposto a consentire un ritorno incontrollato dei palestinesi Nel nord di Gaza nel timore che ciò possa portare a una rinascita di Hamas nelle aree già sgomberate dall’Idf.

Ore 17,00 – Sánchez: “Appoggeremo ingresso Palestina come membro Onu” – “Appoggeremo l’ingresso della Palestina come membro di pieno diritto dell’Onu”. Lo ha annunciato il premier spagnolo Pedro Sánchez in conferenza stampa congiunta con il premier del Qatar, da Doha. Il leader ha così confermato ufficialmente quanto trapelato questa mattina sui media spagnoli. Sánchez ha sottolineato l’importanza di “avanzare nel riconoscimento muto di Israele e Palestina”, e ha ricordato che la Spagna si è impegnata a riconoscere lo Stato palestinese, il “prima possibile” quando ci saranno le “condizioni adeguate” affinché questo riconoscimento possa avere un impatto positivo per arrivare a una soluzione del conflitto.

Ore 16,00 – Mattarella: “Violenza a Gaza ostacolo a sicurezza Israele” – Siamo “preoccupati per la situazione in Medio Oriente dopo la nefasta giornata di vergogna del 7 ottobre, un giorno di onta, con attacchi di Hamas contro inermi cittadini, bambini, donne e anziani e poi con la reazione di Israele con sofferenze gravissime per la popolazione di Gaza. Una condizione che rischia di creare ostacoli anziché agevolare la prospettiva di sicurezza di Israele e la possibilità di costruire uno Stato palestinese, per cui resta solo la soluzione ‘due popoli due Stati’. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Abidjan, prima tappa della sua visita in Africa.

Ore 15,00 – Lapid: “Il governo non doveva restare in carica dopo il 7 ottobre” – Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha affermato che “in nessun altro Paese al mondo il governo sarebbe rimasto al potere” dopo il 7 ottobre. “E’ un disastro che sia rimasto al potere”, ha aggiunto. Lo riporta il Times of Israel. Lapid ha detto che il suo cuore è “con le famiglie dei manifestanti” che ha invitato a “seguire la legge” durante le loro proteste.

Ore 13,00 – Fatah: “Basta interferenze dell’Iran, semina caos” – Fatah, il partito del presidente Abu Mazen, ha di nuovo rigettato il coinvolgimento dell’Iran negli affari interni palestinesi. “Queste interferenze esterne, in particolare dell’Iran, non hanno altro obiettivo – ha denunciato Fatah, citato dall’agenzia Maan – che seminare il caos nel campo interno palestinese a beneficio unico dell’occupazione israeliana e dei nemici del nostro popolo”. “Non permetteremo – ha aggiunto – che la nostra sacra causa e il sangue del nostro popolo sia sfruttato per trame sospette che non hanno nulla a che fare con noi”.

Ore 12,00 – Hamas: a Gaza 33mila palestinesi uccisi da inizio guerra – Gli ultimi dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, affermano che 59 palestinesi sono stati uccisi e 83 feriti negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. Dal 7 ottobre, almeno 32.975 palestinesi sono stati uccisi e 75.577 feriti negli attacchi israeliani su Gaza.

Ore 11,00 – Iran: “Presto attacchi mortali contro Israele” – Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran ha avvertito Israele, affermando che attacchi mortali contro il paese saranno “effettuati presto. Il fronte della resistenza farà il suo dovere”. Lo scrive Ynet News. La minaccia di Teheran arriva dopo l’attacco di lunedì a Damasco e attribuito a Israele, in cui sono rimasti uccisi un alto comandante iraniano e diversi altri ufficiali.

Ore 9.00 – Il capo dello Shin Bet lancia l’allarme dopo le proteste contro Netanyahu – Il capo dello Shin Bet, Ronen Bar – citato dai media israeliani – ha affermato che le proteste di ieri sera davanti alla residenza del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme possono “portare a situazioni pericolose”. La manifestazione della serata di ieri davanti alla Knesset – la terza delle quattro indette per chiedere le dimissioni del premier, nuove elezioni e il rilascio degli ostaggi – è stata infine dispersa dalla polizia, intervenuta di nuovo con forza quando manifestanti hanno effettuato un blitz nei pressi della residenza di Netanyahu. Secondo i media diversi dimostranti sono stati arrestati.

Ore 8,00 – Capo dell’esercito israeliano: “L’attacco a Wck è un errore che non doveva accadere” – “Voglio essere molto chiaro: l’attacco non è stato condotto con l’intenzione di colpire gli operatori umanitari del Wck”. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi che si è “scusato” per l’incidente ed ha esaltato il lavoro di assistenza della Wck a Gaza. “È stato – ha aggiunto al termine di un primo esame dell’incidente – uno sbaglio seguito ad una cattiva identificazione notturna nel corso di una guerra in condizioni molto complesse. Non sarebbe dovuto accadere”. Halevi ha quindi confermato l’avvio di una “indagine indipendente” i cui “risultati saranno condivisi e resi pubblici”.

Ore 7,00 – Biden indignato accusa Israele per raid su Wck – “Sono indignato e addolorato per la morte di sette operatori umanitari della World Central Kitchen, tra cui un americano, avvenuta ieri a Gaza. Fornivano cibo ai civili affamati nel mezzo di una guerra. Erano coraggiosi e altruisti. La loro morte è una tragedia”: lo afferma Joe Biden in una nota, ammonendo che “Israele non ha fatto abbastanza per proteggere gli operatori umanitari che cercano di fornire ai civili l’aiuto di cui hanno disperatamente bisogno” e “non ha fatto abbastanza neppure per proteggere i civili”.

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