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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Il maltempo danneggia il molo costruito da Usa, sospesi gli aiuti umanitari a Gaza, Riad accusa Israele: “Continui massacri genocidari”. Carri armati israeliani proseguono attacchi a Gaza | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 29 maggio

A più di sette mesi dagli attentati del 7 ottobre compiuti in Israele da Hamas e dalla Jihad Islamica, la guerra scatenata dallo Stato ebraico nella Striscia di Gaza non accenna a fermarsi: i morti sfiorano ormai i 36.100 e i feriti superano gli 81 mila, in maggioranza civili secondo le Nazioni Unite. Malgrado l’ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia de L’Aja di porre fine all’offensiva su Rafah, nel sud del territorio costiero palestinese, Tel Aviv prosegue le operazioni, dove i carri armati dello Stato ebraico hanno ormai raggiunto il centro città. Di seguito le ultime notizie di oggi, mercoledì 29 maggio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,00 – Blinken: “Senza un piano per il ‘dopo’ per Israele sarà il caos” – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha definito “orribile” e condannato l’attacco israeliano di domenica a Rafah, che ha provocato decine di morti tra i civili palestinesi, sottolineando come le “morti indicano la necessità di avere un piano del ‘giorno dopo’ per Gaza”. “Senza un piano di questo tipo – ha aggiunto – non ci sarà un ‘giorno dopo’ a Gaza” e “Israele si troverà a fronteggiare il caos”.

Ore 17,00 – Russia: “”Bene bozza Onu su Rafah, fare pressione su Israele-Usa” – La vice ambasciatrice russa all’Onu, Anna Evstigneeva, ha accolto con favore la bozza di risoluzione presentata dall’Algeria sulla fine dell’operazione a Rafah, e afferma che “il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deve continuare a fare pressione su Israele così come sul suo alleato, gli Stati Uniti”.

Ore 16,00 – Houti: “Attaccate sei navi dirette in Israele, una nel Mediteranneo” – Il portavoce militare dei ribelli Houthi nello Yemen ha annunciato che sei attacchi sono stati condotti contro navi dirette in Israele, uno dei quali con missili da crociera contro una nave che navigava nel Mar Mediterraneo. Secondo il portavoce, tre attacchi con missili e droni sono stati effettuati nel Mar Rosso e hanno provocato vittime, e altri due nel Mar Arabico. “Tutte le navi sono state attaccate perché hanno violato il divieto di navigare verso i porti israeliani”, ha aggiunto.

Ore 15,00 – Telefonata Erdogan-Meloni: “L’Italia riconosca lo Stato palestinese” – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il premier Giorgia Meloni. ”La Turchia si aspetta che l’Italia riconosca la Palestina come Stato, assumendo una posizione giusta come Spagna, Irlanda e Norvegia”, detto Erdogan a Meloni, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Anadolu. Erdogan ha detto alla premier Meloni che ”va aumentata la pressione per fermare gli attacchi brutali di Israele contro la Palestina”. Nel corso di un colloquio telefonico, secondo quanto riferisce il direttorato delle comunicazioni di Ankara, Erdogan ha affermato che occorre ”costringere l’amministrazione israeliana a rispettare il diritto internazionale”.

Ore 13,00 – Tajani: “La prossima settimana partono gli aiuti italiani per Gaza” – “Dobbiamo bloccare la guerra, siamo per cessate il fuoco immediato, per portare gli aiuti alla popolazione palestinese per la liberazione degli ostaggi. La prossima settimana partiranno gli aiuti italiani del progetto Food for Gaza. Poi siamo pronti, se ci sarà una missione Onu a guida araba, a dare un contributo anche di uomini per preparare lo stato palestinese che dovrà riconoscere Israele ed essere riconosciuto da Israele. L’obiettivo è la pace tra i due popoli e due stati”. L’ha detto il ministro per la Affari Esteri Antonio Tajani parlando a margine dell’inaugurazione del Salone Nautico di Venezia.

Ore 12,00 – Media: carri armati israeliani proseguono attacchi a Gaza – I carri armati israeliani hanno condotto un secondo giorno di attacchi a Rafah e funzionari sanitari palestinesi riferiscono che diverse persone sono rimaste ferite stamattina a causa del fuoco israeliano nella zona orientale di Rafah. Lo riporta Reuters, ripresa dal Guardian. Fonti palestinesi sostengono che alcuni depositi di aiuti sono stati dati alle fiamme. Secondo Reuters, i residenti hanno affermato che i costanti bombardamenti israeliani durante la notte hanno distrutto molte case nella zona, da dove la maggior parte delle persone è fuggita dopo l’ordine di evacuazione da parte di Israele.

Ore 11,00 – Unicef: “Rafah è una città di bambini, 600mila sono a rischio” – L’offensiva militare israeliana a Rafah ha messo a rischio la vita di 600.000 bambini sfollati, molti dei quali sono malnutriti o disabili. Lo ha scritto su X l’Unicef. ”Rafah è una città di bambini”, ha aggiunto la direttrice per la raccolta dei fondi e delle partnership private Carla Haddad Mardini. ”I bambini di Gaza hanno bisogno di un cessate il fuoco adesso per prevenire ulteriori sofferenze”.

Ore 10,00 – Tre soldati israeliani uccisi a Rafah, il bilancio sale a 291 – L’esercito israeliano ha annunciato la morte di 3 soldati della Brigata Nahal uccisi da un ordigno esplosivo vicino Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che si tratta di Amir Galilov (20 anni), di Uri Bar Or (21 anni) e di Ido Apel (21 anni). Nello stesso episodio sono rimasti feriti anche tre altri militari, di cui uno grave. Il bilancio dei soldati caduti dall’inizio della operazione di terra a Gaza è ora arrivato a 291.

Ore 9,00 – Riad accusa Israele: “Continui massacri genocidari” – Dure critiche dall’Arabia Saudita a Israele. Il ministero degli Esteri di Riad accusa Israele di “continui massacri genocidari”. La diplomazia della monarchia del Golfo “condanna nei termini più forti i continui massacri genocidari commessi dalle forze di occupazione israeliane contro il popolo palestinese” e punta il dito contro Israele in particolare perché “continua a colpire le tende dei rifugiati palestinesi indifesi a Rafah”.

Ore 8,00 – Sospesi gli aiuti umanitari a Gaza dopo la rottura del molo costruito dagli Stati Uniti – Gli Stati Uniti hanno interrotto la fornitura di aiuti a Gaza attraverso il molo di recente costruzione dopo che il maltempo e le alte maree hanno causato danni significativi durante il fine settimana, ha detto martedì ad Al Arabiya English un funzionario americano. Il Pentagono ha poi aggiunto che il molo militare al largo della costa di Gaza era stato rimosso per riparazioni e sarebbe stato restituito una volta riparato. Il molo temporaneo sarà riparato nel porto israeliano di Ashdod e ci vorrà circa una settimana per essere completato, ha detto ai giornalisti la vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh.

Ore 7,00 – Houthi attaccano nave greca nel Mar Rosso a largo Yemen – I ribelli Houthi yemeniti del movimento Ansar Allah hanno attaccato una nave di greca. Lo riporta il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) su X. “Gli Houthi sostenuti dall’Iran – si legge – hanno lanciato cinque missili balistici antinave dalle aree dello Yemen nel Mar Rosso. La nave mercantile Laax, battente bandiera delle Isole Marshall, di proprietà e gestita dalla Grecia, ha riferito di essere stata colpita da tre missili, ma ha continuato il suo viaggio. Non sono stati segnalati feriti da parte degli Stati Uniti, della coalizione o del mercantile navi”, si legge nel comunicato.

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