Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Una delegazione di Hamas in Egitto per discutere la tregua. Blinken a Riad per promuovere il cessate il fuoco | DIRETTA
Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, lunedì 29 aprile
Una delegazione di Hamas vola in Egitto per discutere la tregua. Secondo un funzionario palestinese “non ci sono problemi insormontabili”. Il segretario di Stato Usa Blinken, nel frattempo, è a Riad per promuovere il cessate il fuoco. Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 29 aprile 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.
Ore 19 – La nave Fasan della Marina italiana abbatte un drone nel Mar Rosso – Nella tarda mattinata di oggi la fregata Virginio Fasan della Marina Militare, impegnata nella protezione ravvicinata di un mercantile commerciale europeo, nell’ambito dell’Operazione Eunavfor Aspides, ha abbattuto un drone nel Mar Rosso, in prossimità dello stretto di Bab El Mandeb. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attacchi degli Houthi, si trovava a circa 5 chilometri dalla nave italiana, in direzione del mercantile scortato.
Ore 18 – Tajani: “I negoziati per la tregua sono a un punto di svolta” – “Nelle ultime ore molti segnali indicano che il negoziato indiretto fra Israele ed Hamas potrebbe essere a un punto di svolta”: lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani che è da oggi in Arabia Saudita dove partecipa a una serie di incontri sulla guerra a Gaza e in generale sulla crisi in Medio Oriente. “Il movimento islamico ha ricevuto una proposta di mediazione che se accettata permetterebbe di abbassare il tono dello scontro militare con la contemporanea liberazione di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Ore 16,00 – Delegazione israeliana potrebbe partire per il Cairo – Una delegazione israeliana composta da rappresentanti di Mossad, Idf e Shin Bet potrebbe partire per Il Cairo domani per unirsi ai negoziati sull’accordo per un cessate il fuoco a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito l’emittente Kan, citando un negoziatore israeliano, secondo cui la partenza della delegazione è legata alla risposta che darà Hamas alla proposta di accordo. Nella capitale egiziana si trova già una delegazione del gruppo palestinese.
Ore 15,00 – Proteste pro-Gaza, tendopoli anche a Yale – Una tendopoli é stata allestita dagli studenti pro-palestinesi anche nel campus di Yale. I manifestanti, che chiedono all’ateneo di disinvestire da aziende militari che fanno affari con Israele, rischiano misure disciplinari tra cui la sospensione e il potenziale arresto, ha minacciato l’ateneo ieri in tarda serata. “Yale appoggia le proteste pacifiche e la libertà di parola ma non tollera che si rompano le sue regole tra cui quella di mantenere l’università funzionante e di garantire la sicurezza per chi ci studia e ci lavora”.
Ore 14,00 – Ministro Esteri Egitto, fiducioso su nuovo proposta tregua – Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, si è detto “fiducioso” in merito a una nuova proposta per una tregua a Gaza, sulla quale è in attesa della risposta di Hamas e di Israele. “La proposta ha preso in considerazione le posizioni di entrambe le parti e ha cercato di ottenere moderazione”, ha aggiunto, partecipando a Riad alla sessione speciale del World Economic Forum.
Ore 13,00 – Hamas: restiamo in Qatar, ma la seconda scelta la Giordania – La leadership politica di Hamas non ha intenzione di trasferirsi dal Qatar, ma se dovesse farlo sceglierebbe la Giordania come sede del suo ufficio. Lo ha dichiarato l’alto funzionario di Hamas Mousa Abu Marzouk smentendo le voci secondo cui i leader del gruppo potrebbero trasferirsi dal Qatar all’Iraq, alla Siria o alla Turchia. Intervistato dalla tv iraniana al-Alam, Marzouk ha spiegato che “qualsiasi potenziale trasferimento, che attualmente non è in programma, avverrebbe in Giordania”. E questo perché “la Giordania è una nazione che sostiene la resistenza palestinese e Hamas mantiene un rapporto positivo con il governo giordano”.
Ore 12,00 – Gaza, 34.488 le persone morte dallo scorso 7 ottobre – Sarebbero almeno 34.488 le persone morte nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. A denunciarlo è il ministero della Sanità di Gaza, dal 2007 in mano a Hamas, secondo cui sono 77.643 le persone rimaste ferite da quando l’enclave palestinese è nel mirino delle operazioni militari israeliane scattate in risposta all’attacco del 7 ottobre in Israele. In 24 ore, secondo i dati del ministero rilanciati da al-Jazeera, a Gaza si sono contati 34 morti e 68 feriti.
Ore 11,00 – Blinken: Iran principale fonte instabilità in Medio Oriente – Il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo l’incontro con il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita a Riad, il principe Faisal bin Farhan, ha affermato che l’Iran è la principale fonte di instabilità nella regione. Lo riporta il Guardian. Secondo Blinken gli eventi degli ultimi mesi hanno mostrato che ci sono due possibili strade da percorrere. Una, ha detto, è “lacerata da divisioni, distruzione, violenza e insicurezza permanente”. Incontri come quello di oggi hanno dimostrato che ci sono molte più nazioni nella regione interessate alla seconda via, quella di “maggiore integrazione, maggiore sicurezza, maggiore pace”.
Ore 10,00 – Colloqui per la tregua Gaza, una delegazione di Hamas attesa in Egitto – Una delegazione di Hamas dovrebbe arrivare oggi in Egitto, dove risponderà all’ultima proposta di Israele per un accordo a lungo cercato sul rilascio degli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza dopo quasi sette mesi di guerra. Egitto, Qatar e Stati Uniti cercano da mesi di mediare un accordo tra Israele e Hamas, mentre il bilancio delle vittime a Gaza aumenta e le richieste per un accordo si intensificano.
Ore 9,00 – Idf, colpite postazioni di Hezbollah nel sud del Libano – Aerei da guerra israeliani hanno colpito nella notte postazioni di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. I bombardamenti hanno preso di mira infrastrutture a Jabal Blat e diversi edifici a Marwahin che si riteneva fossero utilizzati dai miliziani libanesi.
Ore 8,00 – Blinken a Riad, prima tappa di una serie di colloqui per il cessate il fuoco – Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Riad, all’inizio di un nuovo giro di colloqui sulla crisi volto a promuovere un cessate il fuoco tra Israele e Hamas e ad aumentare gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Blinken, che successivamente visiterà la Giordania e Israele, incontrerà nella capitale saudita i ministri degli Esteri arabi ed europei in visita del Golfo per discutere dei piani del “giorno dopo” per la ricostruzione della Gaza postbellica.
Ore 7,30 – Una delegazione di Hamas sarà al Cairo per discutere il cessate il fuoco: “Non vediamo problemi” – Una delegazione di Hamas guidata dall’alto dirigente del movimento, Khalil al-Hayya, consegnerà oggi la risposta del gruppo alla proposta di tregua durante un incontro con i mediatori egiziani e qatarioti al Cairo. Un funzionario di Hamas ha dichiarato all’AFP che il gruppo palestinese non ha “alcun problema di rilievo” con l’ultima proposta di Israele ed Egitto per un cessate il fuoco a Gaza: “L’atmosfera è positiva, a meno che non ci siano nuovi ostacoli israeliani”.
Ore 7,00 – Il Cairo invita Israele insieme alla delegazione di Hamas per discutere le condizioni per la tregua – Il Cairo ha invitato funzionari della sicurezza israeliani nel Paese contemporaneamente all’arrivo della delegazione di Hamas, per “abbreviare i tempi e fornire i chiarimenti necessari per i commenti che l’organizzazione presenterà”. Secondo fonti egiziane, “la delegazione di Hamas dovrebbe discutere con i funzionari egiziani diversi punti della risposta israeliana, prima di presentare la sua risposta definitiva”.