Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie: Natale di guerra a Gaza, raid su un campo profughi: “Almeno 100 morti” | DIRETTA
Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, lunedì 25 dicembre
È un Natale di guerra quello che si sta svolgendo nella striscia di Gaza. L’Egitto sarebbe pronto a proporre un piano in tre fasi per arrivare alla fine del conflitto mentre il presidente palestinese Abu Mazen vede “più vicina la nascita di uno stato palestinese”. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha assicurato che Israele continuerà a combattere fino alla vittoria finale su Hamas, nonostante il “prezzo pesante” in termini di vite dei soldati. Dall’inizio della campagna lanciata in risposta agli attacchi del 7 ottobre, Israele sostiene di aver ucciso a Gaza 8mila combattenti di Hamas. Nello stesso periodo sono morti in totale più di 20mila palestinesi nella striscia. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, lunedì 25 dicembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 17 – Attacco israeliano in Siria uccide un generale iraniano – Un leader dei Guardiani della Rivoluzione iraniani è stato ucciso durante un attacco israeliano in Siria. Lo fanno sapere le agenzie di stampa iraniane. L’attacco è avvenuto a Saydah Zaynab, vicino alla capitale Damasco. La vittima è il generale Razi Moussavi, uno dei consiglieri più esperti dei Guardiani. Era il coordinatore delle forze iraniane impegnate in Siria ed era uno stretto collaboratore di Qassem Soleimani, il capo della Forza al-Quds ucciso in un raid americano in Iraq nel 2020.
Ore 15 – Hamas boccia il piano di pace egiziano: “Nessuna concessione a Israele” – Hamas e la Jihad islamica avrebbero bocciato il piano di pace in tre punti proposto ieri dalle autorità egiziane. Lo riporta Reuters citando due fonti della sicurezza egiziana. Entrambi i gruppi, che negli ultimi giorni hanno avuto colloqui separati con i mediatori al Cairo, avrebbero rigettato qualsiasi concessione a Israele contenuta nella proposta appoggiata anche dal Qatar. Il piano tra le altre cose prevedeva elezioni nella Striscia e in Cisgiordania dopo la nascita di un governo tecnico con la garanzia che i membri di Hamas non sarebbero stati processati per gli attacchi del 7 ottobre. Hamas non ha commentato la proposta. Un suo portavoce si è limitato ad affermare che il gruppo vuole “mettere fine all’aggressione di Israele contro la nostra gente e abbiamo discusso con i nostri fratelli egiziani le vie per raggiungere questo risultato”. Il piano egiziano oggi dovrebbe essere esaminato anche dal gabinetto di guerra egiziano.
Ore 13.30 – Nel campo di al-Maghazi si scava a mani nude a caccia di superstiti – Si scava anche a mani nude tra le macerie nel campo profughi di Maghazi, che secondo Hamas è stato colpito ieri da un raid israeliano che ha causato almeno 68 morti. “Ci sono ancora feriti e cadaveri sotto le macerie”, ha detto un portavoce dell’ospedale Al-Aqsa ad al Jazeera. Le immagini mostrano interi edifici sventrati e decine di cadaveri recuperati chiusi nei sacchi di plastica.
Ore 12 – Media: nelle ultime 24 ore 100 vittime a Gaza – Durante la notte ci sono state altre morti e distruzioni nel centro della Striscia di Gaza, concentrate nei campi profughi di al-Maghazi e al-Bureij. Lo riferisce il sito di Al Jazeera evidenziando che nelle ultime 12 ore sono state uccise circa 100 persone, la stragrande maggioranza delle quali donne e bambini. Secondo la testata le bombe sono cadute su case ed edifici, distruggendo quartieri e infrastrutture, tra le quali le strade che conducono dentro e fuori dai campi profughi. Le autorità di Gaza hanno comunicato che nel campo di al-Maghazi ci sarebbero state almeno 68 vittime.
Ore 9,00 – Idf: “Colpiti diversi obiettivi terroristici a Khan Yunis” – L’esercito israeliano ha dichiarato che nell’ultimo giorno sono stati attaccati diversi obiettivi nella nel sud della Striscia di Gaza. I soldati della brigata corazzata hanno trovato armi dopo aver fatto irruzione in un edificio della città. Il portavoce dell’Idf ha dichiarato che l’esercito ha ucciso un comandante di Hamas. Nella città settentrionale di Beit Lahia, le forze hanno localizzato depositi con altre armi: fucili, caricatori ed esplosivi.
Ore 8 – Il triste Natale di Betlemme – Ogni 24 dicembre, Betlemme organizza una tradizionale sfilata con bande musicali, prima dell’arrivo a piedi del Patriarca latino di Gerusalemme per officiare una messa nella chiesa di Santa Caterina, la basilica cattolica della Natività. Ma quest’anno niente canti natalizi, niente pellegrini, niente del tipico Natale a Betlemme: la guerra a Gaza ha trasformato questa vigilia in un giorno triste nel luogo in cui si venera la nascita di Gesù. Quest’anno, il Patriarca Pierbattista Pizzaballa – inviato religioso del Vaticano in Terra Santa – è arrivato in una processione solenne, senza musica né eventi festivi, in lutto per i palestinesi morti nella guerra. “E’ un Natale molto triste – ha detto – il cessate il fuoco non basta, bisogna fermare queste ostilità”.
Ore 1 – Raid su un campo profughi: 68 morti, tra cui 12 donne e 7 bambini – Almeno 68 persone sono state uccise nell’attacco aereo israeliano al campo profughi di Maghazi, a est di Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Le 68 vittime includono almeno 12 donne e 7 bambini, secondo i primi dati forniti dagli ospedali. In precedenza, il ministero della Sanità di Gaza aveva comunicato un bilancio di 70 morti. L’esercito israeliano non ha ancora rilasciato commenti.
Ore 00.20 – Betlemme, la guerra ferma il Natale: niente albero e festeggiamenti cancellati, senza turisti la città è deserta – Celebrazioni di Natale annullate a Betlemme per la guerra tra Israele e Hamas. Il luogo di nascita biblico di Gesù, situato nell’odierna Cisgiordania normalmente molto vivace, assomiglia a una città fantasma nella domenica della Vigilia. Mancano le luci festive e l’albero di Natale che normalmente decorano la Piazza della mangiatoia, così come le folle di turisti stranieri che si riuniscono ogni anno per celebrare la festività.