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Guerra Israele-Hamas, Israele approva l’accordo: 4 giorni di tregua, 50 ostaggi rilasciati. Hamas: “In cambio liberati 150 donne e bambini palestinesi”. Biden: “Estremamente soddisfatto” | DIRETTA

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La diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 22 novembre

Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo sul rilascio degli ostaggi in cambio di una tregua nella guerra che va avanti ormai dal 7 ottobre scorso, giorno in cui Hamas ha attaccato Israele. Nella notte, infatti, il governo israeliano ha votato a favore dell’accordo con Hamas. “Almeno 50 ostaggi saranno rilasciati nell’arco di quattro giorni, durante i quali ci sarà una tregua nei combattimenti”. Hamas fa sapere che “in cambio verranno liberati 150 donne e bambini palestinesi”. Netanyahu ha dichiarato che l’accordo è una decisione “dolorosa ma necessaria”, mentre il presidente Usa Biden si è detto “estremamente soddisfatto”. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 22 novembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.

DIRETTA

Ore 15,10 – Putin: “Sterminio dei civili a Gaza è scioccante” – “Capisco che questa è una guerra, la perdita di vite umane non può che essere scioccante” e “lo sterminio della popolazione civile in Palestina, nella Striscia di Gaza oggi non è scioccante?”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al vertice virtuale del G20. “Non è scioccante che i medici debbano eseguire operazioni su bambini, operazioni addominali, usando un bisturi sul corpo di un bambino senza anestesia?”, ha aggiunto Putin, “e il fatto che il segretario generale delle Nazioni Unite ha detto che Gaza si è trasformata in un enorme cimitero di bambini non è scioccante?”. Lo riporta Ria Novosti.

Ore 14,50 – “Accordo su ostaggi sarà ripetuto a fine mese” – L’accordo tra Israele e Hamas per la liberazione di 50 ostaggi detenuti a Gaza in cambio del rilascio di 150 prigionieri palestinesi sarà ripetuto alla fine di questo mese. Lo scrivono i media israeliani citando un funzionario palestinese. Il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, ha detto che ciò significherebbe il rilascio totale di 100 delle circa 240 persone sequestrate da Hamas nell’attacco del 7 ottobre.

Ore 14,40 – Siria, abbattuto missile Israele nei pressi di Damasco – La contraerea siriana ha intercettato due missili israeliani nei pressi di Damasco. Lo riferisce l’agenzia di Stato. “I sionisti hanno attaccato con due missili lanciati dal Golan occupato obiettivi nei pressi della capitale, uno è stato abbattuto”, riferisce una fonte governativa. L’altro missile “ha causato limitati danni”.

Ore 13,26 – Turchia: “Ci aspettiamo che la tregua a Gaza venga rispettata” – “Ci aspettiamo il pieno rispetto dell’accordo di pace umanitario”. Lo ha affermato il ministero degli Affari Esteri di Ankara con un comunicato che definisce “uno sviluppo positivo” l’accordo tra Israele e Hamas riguardo ad una pausa delle ostilità per alcuni giorni e allo scambio di prigionieri. “Ci auguriamo che questa pausa umanitaria aiuterà a porre completamente fine al conflitto, il prima possibile, e ad avviare un processo verso una pace giusta e duratura sulla base di una soluzione con due Stati”, si legge nel comunicato che ringrazia anche il Qatar per il suo ruolo nella mediazione.

Ore 13,20 – Khamenei: “Hamas ha messo ko il regime sionista” – “Pur non avendo le disponibilità di cui gode un governo e solo in qualità di gruppo combattente, Hamas è riuscito a mettere ko il regime sionista che dispone di tutti gli equipaggiamenti”. Lo ha dichiarato la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, in un discorso pubblico come riporta l’agenzia Irna. Le parole del leader iraniano arrivano dopo l’annuncio dell’accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di ostaggi in cambio di una tregua temporanea, aiuti umanitari a Gaza e la liberazione di detenuti palestinesi.

Ore 13,00 – Cohen: “Domani inizia processo di rilascio degli ostaggi” – “Secondo il piano concordato il processo del rilascio dei primi ostaggi deve iniziare già domani”: lo ha detto alla radio militare il ministro degli esteri Eli Cohen. “Noi non precisiamo l’ora specifica”. In riposta ad una domanda, Cohen ha precisato che Israele non si è impegnato ad un “cessate il fuoco”, bensì ad “una pausa di 4 giorni”. “Il significato del ‘cessate il fuoco’ è che dopo il fuoco non c’è una sua ripresa. Noi parliamo invece di una pausa, in cui scopo è la liberazione di ostaggi. Sono due concetti del tutto diversi. La differenza è enorme”.

Ore 12,50 – Guterres: “Accordo ostaggi è un passo nella giusta direzione, molto altro deve essere fatto” – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, accoglie con favore l’accordo raggiunto da Israele e Hamas, con la mediazione del Qatar ed il sostegno di Egitto e Stati Uniti, definendolo “un passo importante nella giusta direzione, ma molto altro deve essere fatto”. Lo fa sapere il portavoce di Guterres, Farhan Haq, assicurando che “le Nazioni Unite mobiliteranno tutte le loro capacità per sostenere l’attuazione dell’accordo e massimizzare l’impatto positivo sulla situazione umanitaria a Gaza”.

Ore 12,30 – Gaza, a Rafah 177 camion pronti a entrare nella Striscia – Ben 177 camion di aiuti umanitari per Gaza sono pronti ad entrare nella Striscia dal valico di Rafah con 2.200 persone, tonnellate di cibo e aiuti medici. Lo ha detto all’ANSA il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed. Gli aiuti sono stati inviati dal fondo sovrano egiziano ‘Tahya Misr’ (Lunga vita all’Egitto). Intanto una nave saudita con aiuti umanitari è arrivata nei pressi del porto di Al-Arish; si tratta della seconda nave ad arrivare dopo quella turca, che trasportava circa 650 tonnellate di aiuti e 20 ambulanze.

Ore 12,27 – Erdogan: “Gaza è e resterà Palestina” – “Gaza è una terra palestinese. Sebbene le antiche patrie dei palestinesi siano state gradualmente occupate da Israele a partire dal 1947, Gaza rimarrà una una terra palestinese. La graduale occupazione da parte di Israele è stata uno scippo”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, lo riporta Anadolu. Il leader di Ankara ha anche sottolineato come il sostegno alla Palestina sia “in aumento”. “Ci sono state marce a Berlino così come nel Regno Unito. Vedete cosa succede davanti alla Casa Bianca, in Francia e nei paesi dell’America Latina”, ha affermato.

Ore 12,00 – Erdogan: “Scambio di ostaggi oggi o domani” – “Lo scambio di ostaggi tra Israele e Hamas avrà luogo oggi o domani”. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan di rientro da una visita in Algeria. “E’ dovere di tutti, Turchia inclusa, lavorare per la liberazione di civili innocenti. Non credo che Hamas abbia maltrattato gli ostaggi nelle proprie mani”, ha detto il presidente turco oggi.

Ore 12,00 – Hamas: “Tregua con Israele da domani alle 10” – La tregua con Israele scatterà domani alle 10 ora locale, le 9 in Italia. Lo ha annunciato l’ex capo dell’ufficio politico di Hamas, Abu Marzouk, secondo quanto riferiscono i media israeliani.

Ore 11,50 – Accordo ostaggi raggiunto grazie agli sforzi di Egitto e Qatar – “Dopo molti giorni di negoziati, annunciamo di aver raggiunto un accordo per una tregua umanitaria di quattro giorni grazie agli sforzi diligenti del Qatar e dell’Egitto”. Lo afferma Hamas in una nota pubblicata da Al Jazeera. L’accordo, prosegue l’organizzazione palestinese, “prevede il cessate il fuoco da entrambe le parti e la cessazione delle attività militari da parte dell’esercito occupante (Israele ndr) in tutte le aree della Striscia di Gaza”. L’intesa, aggiunge Hamas, prevede “il rilascio di 50 tra donne e bambini” in ostaggio “in cambio di 150 tra donne e bambini palestinesi”. E’ stato poi concordato, conclude Hamas, “di far aumentare l’ingresso di camion con aiuti umanitari, di soccorso, medici e di carburante in tutte le aree della Striscia di Gaza”.

Ore 11,40 – Biden vede in accordo ostaggi la conferma della sua strategia – “L’accordo è la dimostrazione dell’instancabile diplomazia e determinazione di molti esponenti del governo americano impegnati a far tornare gli americani a casa”. Esprime così, nero su bianco, Joe Biden la soddisfazione per il fatto che l’accordo raggiunto per il rilascio di 50 ostaggi in mano di Hamas, tra i quali tre americani, sia una chiaro segnale che la sua strategia verso il conflitto tra Israele e Hamas sta funzionando.

Ore 10,30 – Raid israeliani nel sud del Libano – L’aviazione israeliana sta effettuando dei raid nel sud del Libano. Lo riportano i media israeliani.

Ore 7,00 – Biden: “Straordinariamente gratificato per accordo” – Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha rilasciato una dichiarazione in cui accoglie con favore l’accordo Israele-Hamas a Gaza. L’accordo serve “per garantire il rilascio degli ostaggi presi dal gruppo terroristico Hamas durante il suo brutale attacco contro Israele il 7 ottobre”. “Jill e io abbiamo tenuto tutti coloro che erano tenuti in ostaggio e i loro cari vicini ai nostri cuori in queste settimane, e sono straordinariamente gratificato che alcune di queste anime coraggiose, che hanno sopportato settimane di prigionia e una prova indicibile, saranno riunite con le loro famiglie una volta che questo accordo sarà pienamente attuato”.

Ore 6,30 – Il Qatar conferma l’accordo per la tregua – Il Qatar ha annunciato formalmente un accordo tra Israele e Hamas che prevede la pausa nei combattimenti e il rilascio di 50 tra donne e bambini tenuti in ostaggio da Hamas. “L’orario di inizio della pausa sarà annunciato entro le prossime 24 ore; durerà quattro giorni e sarà soggetta a proroga”, ha affermato Doha in un comunicato citato dai media internazionali.

Ore 6,00 – Israele approva accordo per tregua – “Il governo di Israele è obbligato a riportare a casa tutti gli ostaggi. Stasera il governo ha approvato lo schema della prima fase per raggiungere questo obiettivo, secondo il quale almeno 50 ostaggi – donne e bambini – saranno rilasciati nell’arco di quattro giorni, durante i quali si terrà una pausa nei combattimenti. Il rilascio di altri dieci ostaggi comporterà un giorno di pausa in più. Il governo di Israele, l’esercito israeliano e i servizi di sicurezza continueranno la guerra per riportare a casa tutti gli ostaggi, completare l’eliminazione di Hamas e garantire che non vi sia alcuna nuova minaccia per lo Stato di Israele da Gaza”.

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