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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: “Usa non coinvolti” | DIRETTA

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Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, venerdì 19 aprile

Continua ad essere alta la tensione tra Israele e l’Iran. Teheran ha fatto sapere che potrebbe rivedere la sua “dottrina nucleare” di fronte alle minacce israeliane, ha detto un alto comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane. Inoltre “se Israele attaccherà i nostri siti nucleari, certamente risponderemo”. Intanto la Cina ha chiesto che la “Palestina diventi membro a pieno titolo dell’Onu”. Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 19 aprile 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

DIRETTA

Ore 18,20 – Iran: “Attacco fallito, droni abbattuti e nessuna vittima” – “I micro veicoli aerei sono stati abbattuti senza fare vittime o danni”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, parlando dell’attacco contro Isfahan attribuito ad Israele. “I media filo israeliani hanno tentato di rendere una vittoria il loro fallimento ed esagerare la questione”, ha detto Amirabdollahian agli inviati dell’Organizzazione per la Cooperazione islamica presso l’Onu a New York, come riporta Iran International. Il capo della diplomazia di Teheran ha ribadito che l’Iran è pronto a colpire decisamente Israele se adotterà misure contro la Repubblica islamica.

Ore 17,30 – Ambasciatore palestinese: “Da Usa grave ostacolo a soluzione ‘due popoli due Stati’” – “Il giudizio della leadership palestinese circa il veto posto dagli Usa in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul riconoscimento a pieno titolo dello Stato di Palestina è stato netto: si tratta di una decisione immorale e ingiustificata, oltre che contraria alla volontà della comunità internazionale. Impedendo che la Palestina sia a tutti gli effetti un membro delle Nazioni Unite, gli Usa pongono un grave ostacolo a qualsiasi progresso verso la soluzione dei ‘Due Stati per due popoli’ – che pure giurano di sostenere e in cui gli altri Paesi del mondo credono davvero – mentre accettano che Israele si ritenga al di sopra della legge”. Così a LaPresse l’ambasciatrice palestinese in Italia, Abeer Odeh.

Ore 17,00 – Blinken, non coinvolti in azione offensiva contro Iran – Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha voluto sottolineare che l’amministrazione Biden “non è stata coinvolta nell’operazione offensiva” contro l’Iran: lo ha fatto da Capri, durante la conferenza stampa finale, al termine del G7 Affari Esteri, che ha auspicato anche nel documento finale una de-escalation in Medio Oriente. “Non siamo stati coinvolti in alcuna azione offensiva”. E ha sottolineato che “il G7 si sta occupando de-escalation e mitigazione delle tensioni”. “Non abbiamo partecipato ad alcuna operazione offensiva. Quello che posso dire è che stiamo lavorando per allentare l’escalation. Non voglio dire altro, ma non siamo coinvolti”. Blinken ha sottolineato che il G7 “lavora nel suo insieme per porre fine al conflitto a Gaza, fornire maggiori aiuti umanitari e garantire il rilascio degli ostaggi di Hamas”; e ha aggiunto che il gruppo islamico è “il vero ostacolo” a una tregua nella Striscia perché ha rifiutato finora “diverse offerte generose” da parte di Israele.

Ore 16,00 – Oxfam, dal G7 solo buone intenzioni su Gaza, fermare il massacro – “È sicuramente positivo l’appello arrivato dal G7 esteri perché a Gaza si arrivi a un cessate il fuoco permanente, Israele fermi l’offensiva prevista su Rafah e venga garantito l’ingresso degli aiuti necessari nella Striscia, assieme al rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas. Purtroppo però tante buone intenzioni continuano a non tradursi in azioni concrete da parte dei Paesi del G7 per fermare la guerra e il massacro di civili”. Lo afferma Oxfam. “Dall’ultimo summit informale di febbraio a Monaco, Israele ha ucciso altri 6 mila innocenti e l’accesso agli aiuti umanitari è rimasto del tutto insufficiente a soccorrere una popolazione ad un passo dalla carestia. Le dichiarazioni di intenti non bastano più – afferma Oxfam – così come i vaghi appelli all’urgente e necessaria de-escalation del conflitto nell’area”.

Ore 15,00 – Ue vara sanzioni contro i coloni violenti in Cisgiordania – Il Consiglio Ue sanziona quattro persone e due entità per gravi violazioni dei diritti umani contro i palestinesi, tra cui la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti e la violazione del diritto alla proprietà e alla vita privata e familiare dei palestinesi in Cisgiordania.

Ore 14,00 – Hamas: “L’aggressione di Israele all’Iran è un’escalation” – L’“aggressione” di Israele all’Iran è un’escalation contro la regione: lo ha detto Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, dopo le notizie di un attacco di droni israeliani contro un sito militare iraniano. Lo riporta il Times of Israel. Hamas fa parte dell’Asse della Resistenza guidato dall’Iran, insieme agli Hezbollah libanesi e ai gruppi in Siria e Iraq.

Ore 13,00 – Blinken: “Su Rafah molto chiari, contrari a un’operazione” – “Voglio in primo luogo ripetere la nostra impostazione” che quella di “evitare l’escalation e chiediamo tutte le parti di controllare le loro azioni”. Su Rafah “siamo stati molto chiari: non possiamo essere favorevoli a un’operazione militare a Rafah”. Lo ha detto il Segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa al termine del G7 Esteri a Capri. “Crediamo che si possono raggiungere gli stessi obiettivi con altri mezzi”.

Ore 12,00 – Iran: “Indagini in corso su quanto accaduto” – “Gli esperti stanno indagando sull’incidente e informeranno sulla questione dopo aver ricevuto i risultati”: lo afferma il comandante in capo dell’esercito iraniano Abdolrahim Mousavi, secondo Irna, ripresa da Cnn. Mousavi ha ribadito che l’esplosione udita è stata causata “dalla difesa aerea che ha sparato contro un oggetto sospetto”.

Ore 11,00 – 007 alla Cnn: “Gli attacchi diretti Iran-Israele sono finiti” – Una fonte dell’intelligence regionale a conoscenza della potenziale reazione dell’Iran all’attacco di oggi attribuito ad Israele ha detto alla Cnn che gli attacchi diretti da Stato a Stato tra i due Paesi sono “finiti”. La fonte, non autorizzata a parlare pubblicamente, ha affermato che, a sua conoscenza, non ci si aspetta una risposta dell’Iran, ma non ha fornito alcuna motivazione. I funzionari del governo iraniano hanno finora cercato di minimizzare l’impatto dell’attacco e Teheran non ha identificato la fonte del raid mentre l’esercito israeliano non ha commentato.

Ore 10,00 – G7: “Invito a prudenza contro l’escalation” – L’attacco notturno nella zona a Isfahan, in Iran, è al centro dei lavori dell’ultima giornata del G7 degli Esteri a Capri. I ministri hanno invitato alla “prudenza” e convenuto sulla necessità di evitare escalation nell’area, così come ribadito anche dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani questa mattina prima dell’inizio dei lavori. Assente all’ultima giornata del G7 degli Esteri di Capri il ministro francese Stephane Sejourné, che ha lasciato l’isola prima dell’inizio dell’ultima sessione ed è sostituito al tavolo dal direttore politico del ministero degli Esteri francese Frédéric Mondoloni.

Ore 9,00 – Media: ufficialmente Israele non assumerà la responsabilità dell’attacco – Ufficialmente Israele non assumerà la responsabilità dell’attacco in Iran “per ragioni strategiche”. Lo scrive il Jerusalem Post, citando “fonti israeliane”, che hanno dichiarato informalmente “Occhio per occhio, dente per dente. Israele ha reagito laddove è stato attaccato”. Ma, ufficialmente, Israele non si assumerà la responsabilità di questo attacco per ragioni strategiche. Gli iraniani sostengono che si sia trattato di “un’esplosione in una fabbrica” perchè vogliono evitare un’escalation; secondo le fonti israeliane non è chiaro il motivo per cui il Pentagono abbia rivelato ai media americani il coinvolgimento di Israele; avrebbero potuto restare in silenzio, dicono. Avrebbero potuto preservare la dignità dell’Iran ed evitare di aggravare la situazione da soli, secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano.

Ore 8,00 – Media: “L’Iran non pianifica una ritorsione immediata” – Un alto funzionario iraniano ha affermato che Teheran non prevede una ritorsione immediata dopo l’azione militare di stanotte di Israele. Lo scrive l’agenzia russa Tass.

Ore 7,00 – Media Iran, ‘situazione di calma a Esfahan dopo le esplosioni’ – L’agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr News riporta che la città di Esfahan è “completamente calma” poche ore dopo la segnalazione di esplosioni vicino all’aeroporto della città, mentre i media della Repubblica islamica minimizzano le conseguenze del raid. Lo riferisce Al Jazeera. “Le persone continuano la loro vita normale”, secondo la diretta tv, che ha mostrato il traffico mattutino nell’incrocio principale della città, sottolineando tuttavia che “si sono sentiti dei rumori sopra la città” a Esfahan ore prima e aggiungendo che “diversi Uav sono stati abbattuti”.

Ore 6,00 – Usa, avvisati da Israele di ritorsioni ma da noi nessun ok – Ieri Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che avrebbe compiuto ritorsioni contro l’Iran nei prossimi giorni: lo riferisce la Cnn citando un alto dirigente americano. “Non abbiamo approvato la risposta”, ha detto la fonte.

Ore 5,30 – Fonte militare a Fox News, attacco ‘limitato’ – Una fonte militare ha riferito a Fox News che l’attacco israeliano condotto in Iran è “limitato”. Il Pentagono, per il momento, non ha ancora confermato il raid.

Ore 5,00 – Israele attacca l’Iran – Secondo la televisione americana Abc News, che ha citato un alto funzionario statunitense, Israele avrebbe lanciato un attacco contro l’Iran come rappresaglia per quanto accaduto nel fine settimana scorso. Israele aveva avvertito che avrebbe risposto dopo che l’Iran aveva lanciato centinaia di missili e droni contro Israele. La maggior parte di essi era stata intercettata e i danni provocati sono stati molto modesti.

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