Guerra Israele-Hamas, Netanyahu: “Truppe di Israele non resteranno a Gaza dopo la guerra”. Raid aereo israeliano a Jenin: “Due morti e sette feriti” | DIRETTA
La diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, venerdì 17 novembre
Mentre Israele fa sapere, attraverso le parole del ministro della difesa Yaov Gallant, di aver preso la parte Ovest di Gaza City e l’inizio di una nuova fase dell’operazione, il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha dichiarato che Israele non sta raggiungendo i suoi obiettivi. “Questi piani sono falliti e il nemico non è stato in grado di raggiungere nessuno dei suoi obiettivi o di restituire i suoi prigionieri se non al prezzo deciso dalla resistenza” ha affermato Haniyeh aggiungendo che Hamas vincerà il conflitto “senza ogni minimo dubbio”. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, venerdì 17 novembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 20 – Israele: “L’operazione si estenderà nel sud della Striscia” – La operazione condotta da Israele a Gaza, “su terra, in cielo, e dal mare”, proseguirà ovunque si trovi Hamas: “Poiché Hamas si trova anche nel Sud della Striscia, la operazione si estenderà anche là”: lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. “Ciò avverrà nel tempo, nel luogo e nelle condizioni che stimeremo più favorevoli. Ma avverrà”.
Ore 19 – Netanyahu: “Truppe di Israele non resteranno a Gaza dopo la guerra” – Israele non ha intenzione di mantenere le sue truppe nella Striscia di Gaza al termine del conflitto con Hamas. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una intervista a Npr, aggiungendo che Israele intende però preservare il controllo dell’enclave palestinese. “Non sono sicuro di tenere le truppe all’interno. In realtà, non lo credo particolarmente necessario perché è molto piccola”, ha detto Netanyahu. Su chi governerà Gaza, dopo la guerra, il primo ministro israeliano ha detto che “abbiamo bisogno di un cambiamento culturale nell’amministrazione civile a Gaza. Non può impegnarsi a finanziare il terrorismo”.
Ore 18 – Hamas pubblica video ostaggio di 86 anni rapito a Nir Oz – Hamas ha pubblicato un video dell’ostaggio Arye Zalmanovich di 86 anni che è stato rapito nel kibbutz di Nir Oz lo scorso 7 ottobre. Lo ha riferito Haaretz. Il quotidiano riporta che l’uomo avrebbe problemi medici e necessiterebbe di cure mediche “C’è preoccupazione per la sua vita”, scrive il quotidiano, sebbene dal video l’anziano sembrerebbe già morto.
Ore 15.30 – Putin: “A Gaza stanno avvenendo cose orribili” – A Gaza, e in generale in Palestina, “stanno avvenendo cose orribili”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass.
Ore 15 – Israele: “Non c’è alcun accordo sugli ostaggi” – “Non c’è un accordo sugli ostaggi”. Lo ha detto il consigliere della sicurezza nazionale israliano Tzachi Hanegbi secondo cui “in questo momento non c’è” intesa “su nessuna delle questioni che sono state esaminate” durante le trattative. “Se ci sarà un’intesa, molte e molte famiglie si riuniranno”, ha aggiunto.
Ore 13,00 – Milizie filo-Iran, attaccata base Usa in Siria con droni – La Resistenza islamica in Iraq, composta da miliziani filo-Iran, ha annunciato di aver preso di mira la base Usa ‘Tal Al-Baydar’, a ovest della città di Al-Hasakah in Siria, con due droni.
Ore 11,00 – Lunedì videoconferenza ministri Esteri Ue – “L’Alto rappresentante Borrell ha convocato per lunedì una videoconferenza informale con i ministri degli Affari esteri per aggiornarli esattamente su cosa ha ascoltato, cosa ha appreso, cosa ha fatto durante il suo viaggio in Medio Oriente. Quindi ci sarà uno scambio informale in videoconferenza con i 27 ministri degli Affari esteri dell’Ue lunedì sera e l’Alto rappresentante ha invitato anche il ministro degli Affari esteri dell’Arabia Saudita a parlare ai ministri, specialmente nel contesto delle recenti importanti riunioni dell’Organizzazione della Conferenza Islamica e della Lega dei Paesi arabi a Riad”. Lo ha annunciato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, nella conferenza stampa quotidiana dell’esecutivo Ue.
Ore 10,00 – ‘Due palestinesi uccisi a Hebron dopo attacco a soldati’ – Due palestinesi sono stati uccisi oggi a Hebron, Cisgiordania, dopo aver attaccato soldati. Lo ha riferito la radio pubblica Kan. Secondo una prima ricostruzione si sono lanciati con la loro automobile contro una postazione di sicurezza. Uno di loro è poi uscito dal veicolo e ha aperto il fuoco contro soldati. I due, secondo la radio, sono stati uccisi dal fuoco di reazione. Ieri altri tre palestinesi, affiliati con Hamas e originari di Hebron, erano stati uccisi dopo aver attaccato con una tecnica simile un posto di blocco presso Betlemme. In quell’attentato è rimasto ucciso un soldato.
Ore 09,00 – Egitto, da Rafah a Gaza quasi 150 mila litri di gasolio – Quasi 150 mila litri di gasolio destinati agli ospedali della Striscia di Gaza sono usciti dal valico di Rafah. Lo riferisce l’emittente statale al Qahera citando un suo corrispondente sul posto.
Ore 07,30 – Gaza, Blinken: detto a Netanyahu che non può esserci occupazione – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato di aver detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che “non può esserci una rioccupazione di Gaza da parte” dello Stato ebraico, ma ha ammesso che “potrebbe essere necessario un periodo transitorio in cui venga garantita la sicurezza” nella Striscia. Lo riportano i media Usa. Parlando alla Abc, Blinken ha affermato che “quando si tratta del futuro di Gaza, a nostro giudizio deve essere sotto il governo palestinese e deve esserci anche sicurezza. È imperativo, se vogliamo che ci sia pace e sicurezza durature, andare effettivamente avanti per garantire che i palestinesi abbiano diritti politici, la capacità di governarsi da soli e di prendere decisioni per il proprio futuro nel proprio Stato”, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa.
Ore 07,00 -Israele, recuperato corpo soldatessa ostaggio morta a Gaza – L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver recuperato il corpo della soldatessa Noa Marciano, preso in ostaggio da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre e morta nella Striscia di Gaza. I resti sono stati trovati in un edificio vicino all’ospedale di al-Shifa che le truppe continuano a perquisire. Lunedì il Movimento islamico aveva diffuso un video della 19enne in cui la mostrava quattro giorni dopo essere stata sequestrata e poi immagini del suo corpo senza vita, sostenendo che sia stata uccisa nei bombardamenti israeliani della Striscia.
Ore 06,00 – Niente comunicazioni a Gaza; Israele perquisisce ospedale – L’esercito israeliano ha continuato a perquisire l’ospedale principale di Gaza alla ricerca di nascondigli di Hamas, mentre il territorio palestinese è stato tagliato fuori dalle telecomunicazioni a causa della “mancanza di carburante”, ha dichiarato l’ONU. Il governo di Hamas nel territorio ha dichiarato che i soldati israeliani hanno “distrutto” diverse strutture dell’ospedale al-Shifa, un enorme complesso a Gaza City al centro della guerra. Dal sanguinoso attacco di Hamas al suo territorio, il 7 ottobre, Israele ha giurato di “annientare” il movimento islamista, classificato come organizzazione terroristica da Stati Uniti, Unione Europea e Israele. L’esercito israeliano ha bombardato senza sosta il piccolo territorio e dal 27 ottobre ha lanciato un’operazione di terra che ha portato a pesanti scontri con i miliziani di Hamas e alla morte di 51 soldati. L’operazione lanciata mercoledi’ contro l’ospedale Al Shifa, privo di acqua ed elettricita’, ha scatenato le proteste della comunità internazionale, preoccupata per i circa 2.300 civili presenti al suo interno, secondo le Nazioni Unite.