Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Gaza, in arrivo farmaci per gli ostaggi e aiuti. Usa, Houthi reinseriti nella lista dei gruppi terroristici | DIRETTA
Continuano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza: 163 vittime nelle ultime 24 ore. La Giordania accusa Israele: "Colpito ospedale da campo". Secondo Netanyahu il conflitto potrebbe continuare fino al 2025. Raid iraniano in Pakistan: Islamabad richiama l'ambasciatore
Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 17 gennaio
A 102 giorni dal 7 ottobre, continua ad allargarsi la guerra in Medio Oriente. Ieri l’Iran ha rivendicato i raid contro obiettivi in Siria e in Iraq, dove sostiene di aver distrutto il “quartier generale” dei servizi di spionaggio israeliani a Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno. Nelle scorse ore, le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno anche colpito il gruppo armato Jaish al-Adl in Pakistan, uccidendo due bambini. Gli attacchi sono stati condannati dagli Stati Uniti, che negli scorsi giorni hanno bombardato lo Yemen in risposta agli attacchi delle forze huthi contro le navi legate a Israele nel Mar Rosso. Il gruppo filoiraniano, che controlla un terzo dello Yemen in cui vive l’80 percento della popolazione del paese, è stato reinserito da Washington nella lista dei gruppi terroristici.
Continuano intanto i bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza dove nelle ultime 24 ore si sono registrate 163 vittime. Qatar e Israele hanno annunciato un accordo per consentire la consegna di medicinali agli ostaggi a Gaza e aiuti nel territorio, con la mediazione di Doha e Parigi. Dal 7 ottobre, almeno 24.448 persone sono state uccise negli attacchi israeliani sulla striscia di Gaza e più di 61.504 sono rimaste ferite, mentre 7.000 risultano disperse. Il bilancio degli attacchi sferrati da Hamas il 7 ottobre è di 1.139 vittime israeliane. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 17 gennaio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 17.10 – Gaza, cinque camion con farmaci ispezionati da Israele – Sono cinque i camion con i farmaci che saranno ispezionati da Israele, in base alle nuove direttive del premier Benjamin Netanyahu, al valico di Kerem Shalom per poi essere introdotti a Gaza. Lo ha detto il Cogat, l’ente israeliano che coordina l’amministrazione dei Territori Palestinesi, “in conformità con la direttiva del livello politico”. I medicinali, forniti dal Qatar, saranno consegnati a Gaza nel corso della giornata in base a un accordo mediato da Doha e Parigi.
Ore 17.00 – Usa, huthi reinseriti nella lista dei gruppi terroristici – L’amministrazione Biden ha annunciato che reinserirà gli huthi nella lista dei gruppi terroristici. Secondo il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa bianca, Jake Sullivan, la designazione entrerà in vigore tra 30 giorni per evitare ricadute sulla popolazione yemenita. “Il popolo dello Yemen non dovrebbe pagare il prezzo delle azioni degli huthi”, ha detto Sullivan, secondo il quale la designazione “invia un messaggio chiaro”. Le spedizioni commerciali nei porti yemeniti da cui il popolo yemenita fa affidamento per cibo, medicine e carburante non dovrebbero essere coperte dalle sanzioni statunitensi. “Gli Stati Uniti non esiteranno a intraprendere ulteriori azioni per proteggere il nostro popolo e il libero flusso del commercio internazionale”, ha detto.
Ore 16.40 – Gaza senza cellulari né internet da circa 6 giorni – Da circa sei giorni a Gaza non funzionano i cellulari né internet. Lo ha denunciato l’organizzazione giornalistica Netblocks, secondo cui si tratta del periodo di interruzione più lungo dal 7 ottobre. Le aziende palestinesi Paltel e Jawall hanno attribuito la responsabilità ai raid di Israele.
Ore 16.10 – Netanyahu: “I camion dei medicinali per Gaza saranno controllati” – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all’esercito di effettuare i controlli sui farmaci in arrivo a Gaza dal Qatar, dopo le polemiche delle scorse ore. In mattinata la stampa israeliana aveva riportato che Netanyahu avrebbe dato il via libera all’ingresso dei medicinali, destinati a ostaggi e civili, senza controlli preventivi. Anche Hamas ha confermato che Israele non avrebbe fatto ispezioni sui camion che porteranno i medicinali. Il premier ha poi smentito di aver dato il via libera, attirando le critiche di Itamar Ben-Gvir, leader di estrema destra e ministro della Sicurezza nazionale. I medicinali, forniti dal Qatar, saranno consegnati a Gaza nel corso della giornata in base a un accordo mediato da Doha e Parigi. Si sarebbe trattato del primo carico di aiuti a entrare nella Striscia senza controlli dall’inizio della guerra.
Ore 15.50 – Gaza, epatite A nei campi profughi – Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che il virus dell’epatite di tipo A “si sta diffondendo” nei campi profughi della Striscia per “il sovraffollamento e la mancanza di igiene”.
Ore 15.40 – Iran, in Pakistan colpito “gruppo terroristico iraniano” – In Pakistan l’Iran ha attaccato un “gruppo terroristico iraniano”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, a Davos per il World Economic Forum. “Nessuno dei cittadini del paese amico e fraterno del Pakistan è stato preso di mira dai missili e dai droni iraniani. Nel mirino è stato preso di mira il cosiddetto gruppo Jaish al-Adl, un gruppo terroristico iraniano. Il gruppo si è rifugiato in alcune parti della provincia del Balochistan in Pakistan. Abbiamo parlato più volte con funzionari pakistani di questo argomento”, ha detto Amir-Abdollahian. Islamabad ha definito il raid una “violazione illegale” e “immotivata del suo spazio aereo” e ha ritirato il suo ambasciatore a Teheran per protesta, vietando all’ambasciatore iraniano di tornare in Pakistan. Amir-Abdollahian ha anche affermato che l’Iran rispetta la sovranità e l’integrità territoriale del Pakistan ma non “permetterà che la sicurezza nazionale del paese venga compromessa”. Il ministro ha detto che si è trattato di una risposta ai recenti attacchi di Jaish al-Adl contro l’Iran, in particolare nella città di Rask nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan. Lì il 10 gennaio scorso il gruppo avrebbe colpito una stazione di polizia, uccidendo un agente, quasi un mese dopo che 11 agenti di polizia erano stati uccisi in un attacco simile nella zona. Entrambi gli attentati sono stati rivendicati da Jaish al-Adl, che significa “esercito della giustizia”, gruppo estremista musulmano sunnita formato nel 2012.
Ore 15.30 – Israele: rapite 253 persone il 7 ottobre – Sono 253 le persone prese in ostaggio in Israele durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo ha annunciato l’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Israele ritiene che a Gaza ci siano ancora 132 ostaggi, di cui 105 vivi e 27 morti. Un solo ostaggio è stato finora liberato dalle forze israeliane, mentre 3 sono stati uccisi per errore. Gli altri sono stati rilasciati, la maggior parte durante la tregua di fine tregua. È la prima volta che le autorità israeliane precisano il numero esatto dei rapiti dal momento che precedentemente hanno sempre parlato di “oltre 250” ostaggi.
Ore 14.40 – Iran: condivise informazioni con l’Iraq su attività del Mossad – Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha detto che Teheran ha condiviso informazioni di intelligence con l’Iraq su quelle che definisce attività dell’agenzia di intelligence israeliana nella regione semi-autonoma curda dell’Iraq. Ieri l’Iran ha colpito quello che ha definito un centro di spionaggio israeliano nel capoluogo della regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno. Le autorità irachene e curdo irachene hanno negato che gli obiettivi fossero legati ai servizi israeliani.
Ore 14.30 – Guterres (Onu): “In tre mesi non sono mai riuscito a parlare con Netanyahu” – In oltre tre mesi di guerra il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres non è mai riuscito a parlare con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha detto lo stesso segretario generale a Davos, parlando con Al Jazeera: “L’ho chiamato diverse volte ma non mi ha mai richiamato”, ha detto. Il portavoce Stephane Dujarric nelle ultime ore ha definito la relazione Onu-Israele “complessa e impegnativa”, ma ha assicurato che l’organizzazione internazionale continua a dialogare con i funzionari israeliani per facilitare l’arrivo di aiuti umanitari a Gaza.
Ore 14.10 – Idf: colpiti obiettivi Hezbollah in Libano – Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver colpito obiettivi di Hezbollah in Libano in risposta a un lancio missilistico. “È stato identificato un lancio di missili anticarro dal Libano verso l’area di Gladiola. In risposta, l’Idf ha colpito le fonti dei lanci. Poco fa, aerei da combattimento dell’aviazione israeliana hanno colpito le infrastrutture terroristiche e i complessi militari di Hezbollah nella zona di Hula in Libano. Inoltre, i carri armati dell’IDF hanno sparato per eliminare una minaccia nella zona di Ayta ash Shab in Libano. L’artiglieria dell’Idf ha anche sparato verso l’area di Al Dahra per rimuovere una minaccia. Una cellula terroristica identificata in un complesso nella zona di Marwahin è stata colpita dall’Idf”.
Ore 14.00 – Mosca: “Presto un nuovo trattato di cooperazione tra Iran e Russia” – Iran e Russia firmeranno a breve un nuovo trattato di cooperazione bilaterale. Lo ha annunciato durante un briefing con la stampa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Tass. Zakharova ha spiegato che “la bozza è nella fase finale di approvazione”, sottolineando che il nuovo accordo “coprirà nell’intero complesso i molteplici legami russo-iraniani, formalizzando a livello ufficiale la natura globale e strategica del partenariato tra Mosca e Teheran”. “Per quanto riguarda i tempi, ripeto che i preparativi sono nella fase finale e che l’accordo stesso dovrebbe essere firmato durante uno dei contatti più stretti tra i presidenti di Russia e Iran”, ha aggiunto Zakharova, mentre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato che “ancora non è stata fissata” la data dell’incontro.
Ore 13.50 – Netanyahu: “Il conflitto potrebbe continuare fino al 2025” – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che, secondo le recenti valutazioni della guerra di Hamas in corso, il conflitto potrebbe continuare fino al 2025. Lo riferisce il canale N12 citato dal Jerusalem Post. Netanyahu stava parlando con i capi delle autorità delle comunità di confine con Gaza.
Ore 13.40 – Governo italiano al lavoro per far uscire 100 persone da Gaza. Tajani: “Pronti ad accoglierli” – L’Italia sta lavorando “proprio in queste ore” per fare uscire dalla Striscia di Gaza circa 100 persone, “bambini feriti e i loro accompagnatori”. È quanto hanno riferito fonti qualificate ad askanews. L`obiettivo, secondo quanto si è appreso, è quello di trasferirli nel nostro paese per le cure del caso. “Siamo pronti ad accogliere in Italia bimbi palestinesi feriti: l’unità di crisi è già al lavoro”, ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha fatto riferimento all’iniziativa nel colloquio con il suo omologo francese lunedì scorso.
Ore 13.30 – Gaza: due feriti in attacco a ospedale giordano – Un operatore sanitario e un paziente sono rimasti feriti nell’ospedale da campo allestito dalla Giordania nei pressi di Khan Yunis. È il bilancio, riferito dall’agenzia palestinese Wafa, dei bombardamenti israeliani che, secondo l’esercito giordano, hanno “danneggiato gravemente” la struttura. L’esercito ha accusato Israele di una “flagrante violazione del diritto internazionale”. Secondo quanto riportato da Wafa, l’operatore ha “ferite moderate” e sarà trasportato in aereo in Giordania per ricevere cure, mentre il paziente è stato “ferito da schegge e da un proiettile”. L’ospedale continuerà ad assistere i residenti della Striscia, nonostante i “significativi danni materiali”.
Ore 13.10 – Attacchi Iran, riunione d’emergenza della Lega araba – Il ministero degli Esteri iracheno ha dichiarato che la Lega araba terrà una riunione d’emergenza a seguito all’attacco delle Guardie rivoluzionarie iraniane a Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno. Ieri l’Iran ha colpito quello che ha definito un centro di spionaggio israeliano nel capoluogo della regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno. Le autorità irachene e curdo irachene hanno negato che gli obiettivi fossero legati ai servizi israeliani.
Ore 13.00 – Guterres (Onu): “L’allargamento della guerra in Libano è la minaccia peggiore” – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha ribadito che la guerra a Gaza deve essere fermata prima che trascini altri paesi nel conflitto. “Non possiamo avere un’altra guerra in Libano e dobbiamo fermare ciò che sta accadendo a Gaza. In Libano, al momento, c’è la minaccia peggiore di un allargamento”, ha detto Guterres ad Al Jazeera da Davos, in Svizzera. “Abbiamo la Cisgiordania occupata, dove la tensione è estremamente elevata, e gli incidenti nel Mar Rosso. Il modo migliore per difendere i palestinesi a Gaza è di non creare una situazione in cui i prezzi salgono, in cui l’Egitto si trovi ad affrontare una situazione drammatica nel Canale di Suez. Guterres ha auspicato che l’intervento occidentale nel Mar Rosso “porti ad una riduzione della tensione da entrambe le parti”.
Ore 12.50 – Gaza, Netanyahu nega di aver esentato i farmaci dai controlli – Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha smentito di aver consentito di esentare i farmaci inviati a Gaza dai controlli di sicurezza. “Il primo ministro ha autorizzato l’invio di medicinali agli ostaggi ma non si è occupato affatto delle procedure di sicurezza stabilite dall’Idf e dai funzionari della sicurezza”, ha dichiarato il suo ufficio in una nota. Secondo il sito Ynet, Netanyahu avrebbe dato il via libera all’ingresso dei medicinali, destinati a ostaggi e civili, senza controlli preventivi. Anche Hamas ha affermato che Israele non farà ispezioni sui camion che portano i medicinali. Si tratterebbe del primo carico di aiuti a entrare nella Striscia senza controlli dall’inizio della guerra. I medicinali, forniti dal Qatar, saranno consegnati a Gaza nel corso della giornata in base a un accordo mediato da Doha e Parigi.
Ore 12.40 – Il Pakistan richiama l’ambasciatore dopo l’attacco dell’Iran – Il Pakistan ha richiamato il suo ambasciatore dall’Iran. Lo ha dichiarato a Reuters il portavoce del ministero degli Esteri pakistano, aggiungendo che all’ambasciatore iraniano in Pakistan, al momento è in visita in Iran, non sarà consentito tornare.
Ore 12.30 – Blinken: “La sofferenza che vedo per gli innocenti a Gaza mi spezza il cuore” – Alla domanda se per gli americani la vita degli israeliani valga di più di quella dei palestinesi, Blinken ha seccamente risposto: “no, punto”. E poi ha definito ancora “straziante” la situazione a Gaza.
Ore 12.20 – Giordania: “Attacco a ospedale è flagrante violazione del diritto internazionale” – L’esercito giordano ha accusato Israele di “flagrante violazione del diritto internazionale” dopo l’attacco a un suo ospedale da campo. L’esercito giordano ha dichiarato che l’ospedale allestito nei pressi di Khan Yunis è stato danneggiato gravemente dai bombardamenti israeliani.
Ore 12.10 – Blinken: “Palestinesi hanno bisogno di uno Stato che collabori con Israele” – Al World Economic Forum di Davos, Antony Blinken ha affermato che i palestinesi hanno bisogno di uno stato proprio per rappresentare i propri interessi. Questo, secondo il segretario di Stato americano, deve “collaborare con Israele per essere efficace”.
Ore 12.00 – Maersk: “Disagi nel Mar Rosso dureranno almeno qualche mese” – Maersk, una delle più grandi compagnie di navigazione del mondo, prevede che i disagi nel Mar Rosso continueranno per “almeno alcuni mesi”, mentre le forze yemenite huthi continuano a colpire le navi in transito. “Per noi questo significherà tempi di transito più lunghi e probabilmente interruzioni della catena di approvvigionamento”, ha affermato l’amministratore delegato di Maersk, Vincent Clerk, al vertice di Davos. Maersk è tra più di una dozzina di grandi compagnie di navigazione che negli ultimi mesi hanno dirottato le loro navi dal Mar Rosso, nel timore di attacchi. Gli huthi hanno affermato che continueranno a colpire le navi legate a Israele, in solidarietà con i palestinesi di Gaza, nonostante gli attacchi della coalizione guidata dagli Stati Uniti.
Ore 11.50 – Mar Rosso, Tajani: “Asse con Parigi-Berlino sulla missione” – “Siamo pronti ad andare in parlamento per illustrare le nostre azioni sul Mar Rosso”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa alla Farnesina sulla presidenza italiana del G7. “Nel Mar Rosso stiamo lavorando perché accanto all’operazione Atalanta possa esserci una missione militare europea, l’ipotesi è di allargare quella attiva a Hormuz (la Agenor) per proteggere i traffici commerciali. Lunedì al Consiglio Esteri si discuterà. Potrebbero partecipare anche Paesi extra-Ue”. Tajani ha aggiunto che “con la Francia e la Germania stiamo formalizzando una proposta da presentare agli altri partner Ue, ma sono ottimista”. Tajani ha auspicato che la decisione politica sia presa già lunedì, in modo che la missione “possa essere operativa il prima possibile”.
Ore 11.40 – Onu, Guterres: a Gaza il diritto internazionale viene “calpestato” – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato che le parti in conflitto a Gaza stanno “calpestando” il diritto internazionale, esortandole ad attuare un cessate il fuoco umanitario immediato. Intervenuto al World Economic Forum di Davos, Guterres ha dichiarato che le parti “ignorano il diritto internazionale, calpestano le Convenzioni di Ginevra e persino violano la Carta delle Nazioni Unite”. “Il mondo resta a guardare mentre i civili, soprattutto donne e bambini, vengono uccisi, mutilati, bombardati, costretti ad abbandonare le loro case e viene loro negato l’accesso agli aiuti umanitari”, ha detto. “Ribadisco il mio appello per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza e per un processo che porti a una pace duratura per israeliani e palestinesi, sulla base di una soluzione a due stati”.
Ore 11.30 – Hamas: “Israele non ispezionerà i camion con le medicine” – Israele non farà ispezioni sui camion che portano dentro Gaza le medicine fornite dal Qatar per la popolazione di Gaza e anche per gli ostaggi. Lo ha detto l’esponente di Hamas Moussa Abu Marzuk secondo cui 140 tipi di medicine andranno ai quattro ospedali della Striscia insieme ad “aiuto umanitario e cibo”. “Una scatola di medicine per gli ostaggi sarà in cambio di 1.000 per il popolo palestinese”, ha sottolineato Abu Marzuk su X. “La fornitura di medicine avverrà attraverso un paese di cui abbiamo fiducia. La Francia si era dichiarata disponibile ma di lei non ci fidiamo. Per questo abbiamo chiesto al Qatar di farlo”. Poi ha aggiunto che “Netanyahu sta mentendo di nuovo e inganna il suo popolo, siamo noi quelli che hanno organizzato questo accordo”.
Ore 11.20 – Iraq, premier curdo annulla incontro con ministro iraniano – Il primo ministro del Kurdistan iracheno, Masrur Barzani, ha annullato un incontro con il ministro degli Esteri iraniano al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, per protestare contro gli attacchi missilistici iraniani sulla città curda irachena di Erbil. Ieri l’Iran ha colpito quello che ha definito un centro di spionaggio israeliano nel capoluogo della regione semi-autonoma del Kurdistan iracheno. Le autorità irachene e curdo irachene hanno negato che gli obiettivi fossero legati ai servizi israeliani.
Ore 11.10 – Iran: “Il mondo si aspetta che l’Aia condanni Israele” – Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha affermato che il mondo si aspetta che la Corte internazionale di giustizia dell’Aia condanni Israele. “Questa conferenza e l’umanità in generale si aspettano che la Corte internazionale di giustizia emetta un verdetto giusto per condannare i crimini contro il popolo della Palestina e le violazioni dei diritti umani da parte del regime sionista”, ha affermato Raisi, come riporta il ministero degli Esteri iraniano durante una conferenza a Teheran.
Ore 11.00 – Cisgiordania, scontri a Tulkarem: quattro uccisi da un drone israeliano – Quattro palestinesi sono stati colpiti a morte oggi dall’attacco di un drone israeliano durante scontri verificatisi nel rione Tammam di Tulkarem, in Cisgiordania. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Maan. Fonti militari, citate dall’emittente pubblica israeliana Kan, aggiungono che i quattro facevano parte di un cellula che aveva lanciato ordigni contro militari israeliani. Secondo la stessa emittente, l’ingresso delle truppe in città è stato preceduto da grandi ruspe militari che hanno fatto esplodere una decina di ordigni nascosti sotto l’asfalto.
Ore 10.50 – In Egitto l’aereo del Qatar con farmaci per gli ostaggi a Gaza – Un aereo con medicinali, cibo e coperte destinati agli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas è arrivato all’aeroporto egiziano di al-Arish, in base all’accordo stretto ieri sera tra Israele e Hamas con la mediazione del Qatar. Appena saranno finite le operazioni di scarico gli aiuti saranno affidati alla Mezzaluna rossa che li trasporterà al valico di Rafah e da lì nella Striscia di Gaza.
Ore 10.40 – Tre compagnie giapponesi sospendono il transito nel Mar Rosso – Tre delle principali compagnie di navigazione giapponesi hanno confermato la sospensione del transito di tutti i loro carichi attraverso il Mar Rosso, a causa del forte aumento delle tensioni nella regione. Dopo Nippon Yusen anche Mitsui OSK Lines e Kawasaki Kisen hanno confermato la decisione di evitare del tutto la zona. “Le navi che operiamo e che stanno per entrare nel Mar Rosso sono state invitate a non entrare”, ha detto un portavoce di Mitsui OSK Lines, confermando una notizia riportata dalla stampa giapponese. Dallo scorso novembre, le forze yemenite huthi, che controllano gran parte dello Yemen, hanno intensificato gli attacchi in mare contro le navi che sospettano di avere legami con Israele, in solidarietà con i palestinesi.
Ore 10.30 – Raid iraniano in Pakistan, uccisi due bambini – Due bambini sono stati uccisi e tre persone sono rimaste ferite a seguito di un attacco con droni e missili da parte delle Guardie rivoluzionarie iraniane contro il gruppo armato Jaish al-Adl nella provincia pakistana del Baluchistan. Lo riporta l’emittente araba Al Jazeera citando l’agenzia di stampa Reuters. Jaish al-Adl opera nella provincia sud-orientale iraniana del Sistan-Baluchistan, che condivide un confine poroso con il Pakistan, ed è stato responsabile di diversi attacchi nella Repubblica islamica. Il Pakistan ha descritto gli attacchi dell’Iran come una “violazione non provocata” del suo spazio aereo. ” ancora più preoccupante che questo atto illegale abbia avuto luogo nonostante l’esistenza di diversi canali di comunicazione tra Pakistan e Iran”, ha dichiarato il ministero degli Esteri pakistano in una nota. Secondo Jaish al-Adl sono rimaste ferite due donne e un’adolescente. Gli attacchi in Pakistan sono avvenuti meno di un giorno dopo che i raid iraniani in Siria e Iraq, in quella che è considerata una rappresaglia al doppio attentato suicida che il 3 gennaio scoros ha ucciso più di 80 iraniani nella città di Kerman.
Ore 10.20 – Nablus, tre palestinesi uccisi da drone. Mezzaluna rossa: “Le forze israeliane hanno impedito i soccorsi” – La Mezzaluna rossa palestinese ha dichiarato che le forze di sicurezza israeliane “hanno impedito” di soccorrere gli occupanti di un veicolo colpito vicino a Nablus, in Cisgiordania. In un messaggio pubblicato sui social, l’organizzazione ha dichiarato che “gli spari erano diretti contro le nostre squadre”. “Nelle prime ore del mattino, le forze di occupazione israeliane hanno impedito alle squadre di ambulanze della Mezzaluna rossa palestinese di raggiungere il sito del veicolo bombardato vicino al campo di Balata a Nablus per evacuare i feriti. Gli spari erano diretti contro le nostre squadre”, ha dichiarato. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, durante la notte tre persone sono state uccise vicino al campo profughi di Balata in un attacco con drone.
Ore 10.10 – Papa condanna attacco di Erbil: “Evitare l’escalation in Medio Oriente” – “Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alle vittime, tutte civili, dell’attacco missilistico che ha colpito una zona urbana che ha colpito la regione di Erbil, capitale del Kurdistan iracheno. Le buone relazioni tra vicini non si costruiscono con simili azioni, ma con il dialogo e la collaborazione. A tutti chiedo di evitare ogni passo che aumenti la tensione in Medio Oriente e negli altri scenari di guerra”. Così papa Francesco al termine dell’udienza generale. “Non dimentichiamo i paesi che sono in guerra – ha detto ancora Bergoglio – non dimentichiamo l’Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, non dimentichiamo gli abitanti della Striscia di Gaza che soffrono tanto: preghiamo per le tante vittime della guerra, perché la guerra distrugge sempre, non semina amore ma odio, la guerra è una vera sconfitta umana”.
Ore 10.00 – Gaza, 163 vittime nelle ultime 24 ore – È salito a 24.448 il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Secondo il ministero della Salute di Gaza, i feriti sono saliti a 61.504. Nelle ultime 24 ore 163 persone sono morte a seguito dei bombardamenti israeliani e 350 sono rimaste ferite.
Ore 9.40 – Israele, eliminato responsabile controspionaggio di Hamas – In una operazione congiunta dei servizi segreti israeliani assieme con la aviazione è stato eliminato ieri nel settore meridionale della Striscia di Gaza un responsabile di Hamas incaricato della identificazione di persone sospette di spionaggio. Lo ha reso noto il portavoce militare, che ha identificato la vittima in Billal Nofal. Questi, secondo il portavoce, era inoltre impegnato in progetti di ricerca e di sviluppo per conto di Hamas. “La sua morte rappresenta un colpo severo alle capacità di rafforzamento di quella organizzazione”, ha precisato il portavoce.
Ore 9.30 – Cina chiede moderazione a Iran e Pakistan – La Cina ha invitato Iran e Pakistan a “esercitare moderazione” dopo che Islamabad ha accusato Teheran di aver “violato ingiustificatamente il suo spazio aereo” e di aver effettuato attacchi aerei “illegali” sul suo territorio, uccidendo due bambini e ferendone altri tre. È quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning. “Chiediamo ad entrambe le parti di dar prova di moderazione, di evitare azioni che porterebbero portare a un’escalation della tensione e di lavorare insieme per mantenere la pace e la stabilità”, ha affermato Mao, aggiungendo di considerare “sia l’Iran sia il Pakistan come vicini prossimi e importanti Paesi islamici”. Entrambi i paesi sono stretti partner di Pechino e fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco). Il Pakistan ha denunciato l’attacco, nei pressi del confine condiviso tra le due nazioni, come “totalmente inaccettabile”, anche perché “non provocato”.
Ore 9.00 – Israele: sale a 192 il numero dei soldati uccisi a Gaza – L’esercito ha annunciato la morte di altri 2 soldati riservisti uccisi in combattimento a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui si tratta di Zechariah Pesach Haber (32 anni) e Yair Katz (34). Il bilancio dei soldati uccisi, dall’avvio dell’operazione di terra nella Striscia, sale così a 192.
Ore 8.30 – Gaza: almeno 81 morti in attacchi notturni – Almeno 81 palestinesi sono morti nella notte tra martedì e mercoledì a Khan Yunis e in altre aree di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza.
Ore 8.00 – Iraq denuncia “aggressione” Iran a Consiglio sicurezza Onu – L’Iraq ha presentato una denuncia contro l’Iran al Consiglio di sicurezza dell’Onu per “l’aggressione” di Teheran, afferma il Ministero degli Esteri di Baghdad citato dai media internazionali. Lunedì l’Iran ha lanciato su Erbil missili contro quello che ha definito il “quartier generale delle spie” israeliane. L’attacco di Teheran è stato “una palese violazione della sovranità della Repubblica dell’Iraq, contraddice fortemente i principi di buon vicinato e del diritto internazionale e minaccia la sicurezza della regione”, ha affermato in una nota il dicastero di Baghdad.
Ore 7.30 – Attacchi huthi, Nippon Yusen sospende crociere Mar Rosso – La compagnia giapponese Nippon Yusen ha dichiarato che si unirà ad altre importanti compagnie di navigazione nel sospendere le rotte attraverso il Mar Rosso in risposta agli attacchi delle forze huthi alle navi in transito, aggiungendo che la decisione è stata presa per “garantire la sicurezza degli equipaggi”. Le forze statunitensi e britanniche hanno bombardato da venerdì scorso decine di obiettivi all’interno dello Yemen controllato dagli huthi in risposta agli attacchi lanciati dai ribelli contro le navi legate a Israele nel Mar Rosso, in solidarietà con Gaza.
Ore 7.00 – Usa, Biden reinserirà gli huthi nella lista delle organizzazioni terroristiche – L’amministrazione Biden reinserirà i ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, nella lista delle organizzazioni terroristiche globali. Lo riferisce la Reuters, citando un funzionario americano. Negli scorsi giorni, una coalizione guidata dagli Stati Uniti ha lanciato una serie di raid in Yemen in risposta agli attacchi lanciati dal gruppo sciita contro le navi legate a Israele nel Mar Rosso. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden venerdì ha definito le forze huthi un gruppo “terrorista”.