Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Iran a Onu invoca il diritto all’autodifesa. Macron: “Risposta sproporzionata. Isolare Teheran e aumentare le sanzioni”. Netanyahu riconvoca gabinetto di guerra. Media: “Israele risponderà all’Iran, ma senza scatenare una guerra regionale” | DIRETTA
Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, lunedì 15 aprile
Grazie all’aiuto degli Stati Uniti e dei loro alleati, Israele è riuscito a contrastare la rappresaglia dell’Iran che ha lanciato contro lo Stato ebraico quasi 300 tra droni e missili per vendicare il raid attribuito a Tel Aviv contro il consolato di Teheran a Damasco. La battaglia andata in scena sui cieli del Medio Oriente ha coinvolto diversi Paesi e ha visto intervenire anche le forze schierate nella regione dal Regno Unito e dalla Francia, la Giordania e le milizie filo-iraniane in Iraq, Libano e Yemen. Per Teheran, che ha convocato gli ambasciatori di Regno Unito, Francia e Germania, “la questione può dirsi conclusa” a meno che lo Stato ebraico non decida di optare per un contrattacco, a cui gli Usa – come annunciato da Joe Biden al premier Benjamin Netanyahu – non intendono partecipare. La situazione è talmente grave che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riunito in collegamento video il G7, mentre l’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell ha convocato per domani un Consiglio straordinario dei ministri degli Esteri. Intanto la Russia esorta tutti alla “moderazione” e la Turchia chiede a Teheran di evitare una nuova escalation. Continua comunque la guerra in corso da oltre sei mesi nella Striscia di Gaza, dove il bilancio delle vittime supera ormai i 33.700 morti e i 76.300 feriti. Prosegue la violenza anche in Cisgiordania, dove dal 7 ottobre sono morti 464 palestinesi e altri 4.800 sono rimasti feriti. “Basta guerra!”, ammonisce invece Papa Francesco. Di seguito le ultime notizie di oggi, lunedì 15 aprile 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.
Ore 18,15 – Israele: “Ridotti gli attacchi su Gaza per accordo sugli ostaggi” – Il motivo per cui Israele ha ridotto l’intensità delle operazioni militari sulla Striscia è che vuole “raggiungere un accordo sugli ostaggi”. Lo ha detto il ministro Miki Zohar parlando alla Knesset. “La ragione di questo – ha spiegato – è che noi vogliano raggiungere una intesa sugli ostaggi. Se quest’intesa non ci sarà, torneremo alla soluzione militare”.
Ore 17,45 – Gallant a Austin: “Israele non ha altra scelta che rispondere all’Iran” – “Non c’è altra scelta se non quella di rispondere all’attacco dell’Iran”. Lo ha detto, secondo il sito Axios che cita fonti informate, il ministro della Difesa Yoav Gallant in una conversazione avuta ieri con il capo del Pentagono Lloyd Austin. La stessa fonte ha ricordato che l’amministrazione Biden e diversi altri Paesi occidentali alleati con Israele stanno esortando il governo di Benyamin Netanyahu a non precipitarsi in una ritorsione contro l’Iran che potrebbe portare a una guerra regionale.
Ore 17,00 – Israele, il gabinetto di guerra: discussa risposta dolorosa all’Iran, ma che non scateni guerra regionale – Il gabinetto di guerra israeliano ha concluso la sua riunione sull’Iran. Secondo la tv Canale 12 sono state discusse “diverse opzioni”, ognuna delle quali rappresenta “una risposta dolorosa” all’attacco di Teheran ma senza scatenare “una guerra regionale”. Secondo la stessa fonte, l’obiettivo è di scegliere un’opzione che “non sia bloccata dagli Usa”. Il gabinetto, secondo i media, tornerà a riunirsi domani.
Ore 16,00 – Wall Street Journal: “Forse già oggi la risposta israeliana all’Iran” – Israele risponderà presto all’attacco iraniano, forse già oggi. E’ quanto scrive il Wall Street Journal, che cita fonti americane e occidentali. Queste ultime esprimono tuttavia l’auspicio che il contrattacco non avvenga, avendo sia Israele che l’Iran rivendicato la vittoria nell’attacco di sabato sera, che gli permette di avere una via d’uscita dall’escalation.
Ore 14,00 – Sunak contesta Teheran: “Nessun preavviso 72 ore prima” – Il Premier britannico Rishi Sunak respinge la dichiarazione dell’Iran secondo cui aveva dato un preavviso di 72 ore prima dell’inizio dell’attacco contro Israele. Era stato ieri il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian a dire che l’Iran aveva dato ai Paesi vicini e agli alleati degli Usa 72 ore di tempo. “Respingiamo questa formulazione”, ha dichiarato un portavoce di Downing Street, ribadendo “la condanna nei termini più fermi dell’attacco diretto a Israele”.
Ore 13,00 – Cameron a Israele, non appoggeremo attacco di rappresaglia – Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha esortato Israele a evitare di colpire l’Iran dopo il bombardamento di droni e missili lanciato da Teheran contro lo Stato ebraico nella serata di sabato. Cameron ha detto alla Bbc che il Regno Unito non appoggia un attacco di rappresaglia. Il diplomatico britannico ha aggiunto che l’attacco è stato una sconfitta per l’Iran e ha aggiunto che il messaggio del Regno Unito a Israele è: “Ora è il momento di essere intelligenti oltre che duri, di pensare con la testa oltre che con il cuore”. Ha sottolineato infine che i jet da combattimento britannici hanno svolto un “ruolo importante” nell’abbattimento di alcuni degli oltre 300 missili balistici, missili da crociera e droni sparati contro Israele dall’Iran, ma non ha fornito dettagli.
Ore 11,00 – Netanyahu riconvoca gabinetto di guerra – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu convocherà nuovamente per le 14 di oggi ora locale, le 13 in Italia, il gabinetto di guerra. Lo ha dichiarato una fonte governativa israeliana citata dal Jerusalem Post, sottolineando che durante la riunione si valuterà l’eventuale risposta all’attacco iraniano sferrato contro Israele. Il gabinetto di guerra, composto da Netanyahu, dal ministro della Difesa Yoav Gallant, dall’ex ministro della Difesa Benny Gantz e da diversi altri consulenti, si era già riunito ieri sera, ha ricordato la fonte.
Ore 10,40 – Iran, ‘se Israele risponderà, reagiremo più duramente’ – “L’attacco limitato dell’Iran contro Israele di sabato sera mirava ad avvertire, scoraggiare e punire il regime sionista. Ma se Israele intraprenderà una nuova azione contro l’Iran, dovrà sicuramente affrontare una risposta molto forte”. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, in un colloquio telefonico con l’omologo russo Serghei Lavrov.
Ore 10,30 – Amb. Israele: “Non diremo come ma fermeremo l’Iran” – “Non è una buona idea dire al nemico cosa faremo” per rispondere agli attacchi contro Israele, “ma finché non troveremo un modo di fermare l’Iran il rischio di escalation continuerà ad esistere”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano Alon Bar a SkyTg24.
Ore 10,00 – Sicurezza aerea Ue, cautela su spazio aereo Israele e Iran – L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) ha diffuso un avviso invitando all’attenzione sullo aereo su Iran e Israele, incluso quello circostante per una distanza di 100 miglia nautiche. L’invito è a seguire tutte le pubblicazioni aeronautiche disponibili in vigore, compresi gli aggiornamenti dalla piattaforma europea per la condivisione e la cooperazione delle informazioni. Sull’Iran, segnala, “continua a esserci un aumento del rischio di errori di calcolo e/o di identificazione errata al momento sulla Fir Teheran”, la regione di informazione dei voli di Teheran.
Ore 9,00 – Cameron, Israele pensi con la testa, no a escalation – Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha esortato Israele a non rispondere all’attacco iraniano, sostenendo che l’operazione di Teheran è stata un fallimento quasi totale; ha anche invitato l’Iran a fermarsi e ha osservato che per ora l’attenzione dovrebbe essere rivolta a concordare un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. David Cameron ha detto che Israele sarebbe “perfettamente giustificato” a rispondere all’Iran, visto che è stato attaccato, ma di stare attenti e di “pensare con la testa, non con il cuore”. Cameron ha aggiunto che quello di sabato notte è stato un attacco molto significativo, “ma fortunatamente è stato un fallimento”, anzi una “doppia sconfitta”, perchè l’attacco è fallito e ha inoltre rivelato la vera natura del regime, “la sua influenza perversa sulla regione”.
Ore 8,45 – Macron: “Bisogna isolare l’Iran e aumentare le sanzioni” – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha assicurato stamattina di voler “fare di tutto per evitare un incendio” in Medio Oriente dopo l’attacco dell’Iran contro Israele. Rispondendo in un’intervista a RMC Sport e BFM TV a 100 giorni dalle Olimpiadi, Macron ha detto: “Abbiamo condannato, siamo intervenuti, faremo di tutto per evitare un incendio e un’escalation. Bisogna isolare l’Iran, aumentare le sanzioni e ritrovare un cammino di pace nella regione”.
Ore 8,30 – Macron, sproporzionata la risposta dell’Iran a Israele – Parlando in un’intervista a 100 giorni dalle Olimpiadi su RMC Sport e BFM TV, il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato l’Iran di aver risposto “in modo sproporzionato” all’attacco al suo consolato a Damasco.
Ore 8,00 – Iran, non sono in programma altre azioni militari contro Israele – “L’attacco dell’Iran contro Israele, in risposta all’attacco dei sionisti contro i locali del consolato iraniano di Damasco, è stata l’azione punitiva minima necessaria per garantire i nostri interessi nazionali e la nostra sicurezza, sulla base del capitolo delle Nazioni Unite”, ha dichiarato il Consiglio supremo di sicurezza nazionale di Teheran. “L’Iran ha preso di mira esclusivamente le basi militari israeliane durante l’operazione e attualmente non è in programma alcuna azione militare contro il regime”, ha sottolineato il Consiglio in un comunicato, citato dall’Irna, aggiungendo: “Il regime sionista ha oltrepassato le linee rosse. Se il regime continuerà le sue azioni malvagie contro l’Iran con qualsiasi mezzo e livello, riceverà una risposta 10 volte più forte”.
Ore 7,00 – Guterres: “Il mondo non può permettersi altre guerre” – Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia la comunità internazionale sull’aggravarsi del conflitto, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza durante una riunione sull’attacco del fine settimana dell’Iran a Israele. “Nè quella regione nè il mondo possono permettersi altre guerre”, ha detto Guterres al Consiglio di Sicurezza, aggiungendo che “il Medio Oriente è sull’orlo del baratro”. “I popoli della regione stanno affrontando il pericolo reale di un devastante conflitto su larga scala. Ora è il momento di disinnescare e di smorzare le tensioni”, ha aggiunto, invitando alla “massima moderazione”.