Guerra Israele-Hamas, raid aereo israeliano in Siria. Oms: persi i contatti con l’ospedale al-Shifa. Nbc: “Possibile accordo Israele-Hamas per il rilascio di 80 ostaggi” | DIRETTA
La diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, domenica 12 novembre
Prosegue senza sosta la guerra nella striscia di Gaza con morti innocenti ogni ora. “Mentre Israele fa tutto il possibile per evitare di colpire i civili, Hamas-Isis fa tutto il possibile per impedire loro di dirigersi verso le zone sicure, e li usa come scudi umani”, le parole di Netanyahu. Nel frattempo nel corso della giornata di ieri in Arabia Saudita è andato in scena un vertice straordinario tra Lega Araba e Organizzazione della Cooperazione Islamica; e il presidente iraniano Raisi è tornato a parlare: “È il momento di agire. Usa forniscono carburante a macchina guerra Israele”. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, domenica 12 novembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 16,45 – Per Netanyahu un accordo sugli ostaggi “potrebbe esserci” – Un accordo sul rilascio di alcuni dei 239 ostaggi nelle mani di Hamas “potrebbe esserci”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in un’intervista a Nbc News, sottolineando poi: “Penso che meno dico a riguardo, più aumenterò le possibilità che si materializzi”. E poi ha ribadito che “la pressione militare è l’unica cosa che potrebbe creare un accordo e se un accordo è possibile, beh, ne parleremo quando sarà lì. Lo annunceremo se è realizzabile”. Per quanto riguarda il fatto che Israele sappia dove sono attualmente detenuti gli ostaggi, il premier dice: “Sappiamo molto, ma non andrò oltre”
Ore 16,30 – Guterres insiste: “Israele non protegge i civili a Gaza” – “Le leggi di guerra prevedono la protezione dei civili e l’esercito israeliano non lo sta facendo a Gaza”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un’intervista alla Cnn. “Dai numeri delle vittime civili è evidente che questo non sta succedendo”, ha ribadito.
Ore 16,10 – Hamas ha sospeso negoziati su ostaggi a causa dello Shifa – Hamas ha sospeso i negoziati sugli ostaggi a causa della gestione dell’ospedale al-Shifa a Gaza. Lo ha detto un funzionario palestinese alla Reuters, secondo quanto riporta Haaretz.
Ore 15,35 – Ferito in Libano un peacekeeper dell’Unifil. La forza a guida Onu: non identificata l’origine degli spari – Un peacekeeper delle Nazioni Unite è stato ferito in Libano, vicino al confine israeliano. Il peacekeeper è stato colpito da un proiettile ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ha riferito la forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), come riporta Sky News. Il peacekeeper – che non è stato identificato – si sta riprendendo ed è attualmente stabile, ha riferito ancora l’Unifil, aggiungendo di non avere al momento indicazione sull’origine degli spari e di aver avviato un’indagine sull’incidente. “Ricordiamo alle parti i loro obblighi di proteggere le forze di pace ed evitare di mettere a rischio gli uomini e le donne che stanno lavorando per ripristinare la stabilità”, ha affermato la forza ad interim delle Nazioni Unite. “Gli attacchi contro i civili o il personale delle Nazioni Unite sono violazioni del diritto internazionale che possono costituire crimini di guerra. Continuiamo a sollecitare tutte le parti coinvolte a cessare il fuoco e a garantire la sicurezza non solo delle forze di pace, ma di tutti i civili che vivono vicino alla Linea Blu”, ha affermato ancora Unifil.
Ore 15,15 – Netanyahu alla Cnn: “La colpa delle vittime civili è di Hamas” – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato in un’intervista alla CNN, rispondendo al Segretario di Stato americano Antony Blinken, che “ogni vita civile persa è una tragedia. E la colpa dovrebbe essere attribuita ad Hamas perché impedisce loro di lasciare una zona di guerra, a volte sotto la minaccia delle armi. Hamas – ha aggiunto – mette razzi all’interno di scuole, ospedali, ha tunnel sotto i letti dei bambini. Questo è ciò con cui abbiamo a che fare”. Netanyahu ha anche affermato: “Come risultato della nostra azione di terra, credo che il numero di vittime civili si sia effettivamente ridotto perché le persone ascoltano i nostri appelli a lasciare l’area e sfidano i tentativi di Hamas di tenerle lì”.
Ore 15,13 – Nbc: “Possibile accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di 80 ostaggi” – Secondo l’emittente Usa Nbc, sarebbe “possibile” un accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di 80 ostaggi. Un funzionario dell’amministrazione del presidente americano Joe Biden ha confermato a Nbc News che esiste un possibile accordo per uno scambio di ostaggi tra Hamas e Israele. Il funzionario ha affermato che l’accordo in discussione prevede il rilascio di circa 80 donne e bambini in cambio del rilascio di donne e minori palestinesi detenuti da Israele. Il funzionario ha affermato che gli Stati Uniti stanno esplorando anche altre opzioni e ha parlato con l’avvertenza che non vi è alcuna certezza che l’accordo proposto avrà successo.
Ore 13,15 – Hezbollah rivendica il lancio di un missile anticarro contro l’Alta Galilea. Sei civili feriti – Hezbollah ha rivendicato il lancio di un missile anticarro contro l’Alta Galilea. Lo riferiscono i media israeliani, secondo cui sono sei i civili rimasti feriti a Metula, al confine con il Libano: di questi uno, un 80enne, si trova in condizioni critiche. Gli altri sono lavoratori della Israel Electric Corporation.
Ore 12,40 – Papa Francesco: “Ogni essere umano è sacro a Dio. Basta guerra” – “Le armi si fermino. Non porteranno mai la pace. E il conflitto non si allarghi. Basta! Basta fratelli! Basta!”. E’ l’accorato appello di Papa Francesco al termine dell’Angelus. “A Gaza si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata. Si liberino gli ostaggi, tra i quali ci sono tanti anziani e bambini. Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo o religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio. Ha diritto a vivere in pace. Non perdiamo la speranza. Preghiamo, lavoriamo senza stancarci perché il senso di umanità prevalga sulla durezza dei cuori”.
Ore 9,45 – Idf: ‘pause tattiche attività militari’ a Jabalya per evacuazione – Le Forze di difesa israeliane effettueranno “pause tattiche nelle attività militari” nella città di Jabalya, situata a 4 chilometri a nord di Gaza, e nel vicino quartiere di Izbat Malien oggi tra le 10 e le 14 (ora locale), in modo che i palestinesi possano raggiungere i corridoi umanitari per evacuare verso sud. Lo ha riferito il portavoce in lingua araba dell’Idf, il tenente colonnello Avichay Adraee, su X, come riporta Times of Israel, nell’ambito della comunicazione sulla conferma per oggi di un corridoio umanitario presso la strada Salah a-Din che sarà aperta ai movimenti in direzione sud per un totale di sette ore oggi, tra le 9 e le 16 (ora locale).
Ore 9,40 – Idf: ‘percorso sicuro’ per lasciare ospedale al-Shifa – Le Forze di difesa israeliane hanno riferito che ci sarà un “percorso sicuro” per consentire alle persone di lasciare l’ospedale al-Shifa, la più grande struttura ospedaliera a Gaza intorno alla quale sono in corso intensi combattimenti. Il ‘percorso sicuro’, ha riferito il portavoce in lingua araba dell’Idf, il tenente colonnello Avichay Adraee su X, come riporta Times of Israel, passerà attraverso Al-Wehda Street, per raggiungere la strada Salah a-Din, affinché i palestinesi possano raggiungere il sud di Gaza.
Ore 7,30 – Msf: senza cessate il fuoco gli ospedali diventeranno obitori – Le continue interruzioni dell’elettricità e gli attacchi a cui sono sottoposti molti degli ospedali nella Striscia di Gaza rischiano di trasformarli in obitori: è l’avvertimento dell’organizzazione Medici senza frontiere, che chiede un cessate il fuoco immediato per evitare questo rischio. “Se non agiamo ora, se non fermiamo immediatamente questo bagno di sangue con un cessate il fuoco o almeno un’evacuazione sanitaria dei pazienti, questi ospedali diventeranno dei veri e propri obitori”, secondo MSF.
Ore 3,26 – Oms: persi i contatti con l’ospedale al-Shifa – L’Organizzazione mondiale per la Sanità ha fatto sapere di aver perso i contatti con i suoi referenti all’interno dell’ospedale al-Shifa ed esprimendo “grande preoccupazione” per tutti coloro che sono intrappolati nella struttura ha rinnovato l’appello a un cessate il fuoco immediato.
Ore 2,50 – Raid aereo israeliano in Siria – Aerei israeliani hanno colpito “infrastrutture terroristiche” in territorio siriano dopo il lancio dalla zona di razzi verso il Golan. Lo hanno reso noto le forze armate dello Stato ebraico con un breve comunicato.
Ore 1,30 – Israele: Hamas ha perso il controllo su Gaza Nord – Circa 200.000 residenti di Gaza City hanno lasciato la città solo negli ultimi tre giorni. Un dato che fa capire che Hamas “ha perso il controllo della Nord della Striscia”, ha sottolineato in una conferenza stampa il portavoce delle forze di difesa israeliane Daniel Hagari.
Ore 00,40 – Sale a 46 il numero dei soldati uccisi – Le forze armate israeliane hanno fatto sapere che sono 46 i militari uccisi dall’inizio delle operazioni di terra a Gaza.