Guerra Israele-Hamas, media: “Colpito di nuovo campo a Jabalia”. Hamas:“Ripeteremo le azioni del 7 ottobre finché Israele non sarà distrutto”. Primi 4 italiani lasciano la Striscia da Rafah | DIRETTA
La diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 1 novembre
Mentre le forze israeliane continuano a ingaggiare “numerosi scontri” lungo tutta la Striscia di Gaza, come riportato da uno dei portavoce dell’Idf, Peter Lerner, il presidente israeliano Isaaac Herzog ha ammesso nel corso di un’intervista a Porta a porta che la guerra tra Israele e Hamas sarà “lunga”. Nel frattempo, secondo il ministero della Salute palestinese sono 8.525 le vittime nella Striscia, di cui 3.542 bambini. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 1 novembre 2023, sulla guerra tra Israele e Hamas.
Ore 17,00 – Tajani: “Primi quattro italiani lasciano la Striscia da Rafah” – Quattro italiani, volontari di Ong internazionali, uno dei quali con moglie palestinese, che nelle scorse settimane erano già localizzati presso la base Unrwa a Rafah, hanno attraversato il valico e sono ora in Egitto, assistiti da personale dell’Ambasciata d’Italia al Cairo. “Sono felice di confermare che un primo gruppo di italiani che avevano intenzione di lasciare Gaza è uscito dalla Striscia” ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Ha aggiunto che si sta lavorando per far uscire altri italiani dall’enclave palestinese.
Ho appena parlato con i primi 4 italiani usciti dalla striscia di #Gaza .Sono stanchi ma in buone condizioni ,assistiti dal console d’Italia al Cairo.Continuiamo a lavorare per far uscire tutti gli altri.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) November 1, 2023
Ore 16,00 – Onu: “Al campo di Jabalia una nuova atrocità” – Il capo degli affari umanitari dell’Onu Martin Griffiths ha denunciato il bombardamento del campo profughi di Jabalia che ha provocato decine di morti, descrivendolo come “l’ultima atrocità che ha colpito gli abitanti di Gaza”. Nella Striscia – ha aggiunto – “i combattimenti sono entrati in una fase ancora più terrificante, con conseguenze umanitarie sempre più spaventose”. Griffiths ha deplorato il fatto che “il mondo sembra incapace, addirittura riluttante, ad agire per porre fine a questa guerra.
Ore 15,00 – Hamas: “Tregua è precondizione di rilascio ostaggi” – Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha informato i mediatori nei negoziati per il rilascio degli ostaggi che un cessate il fuoco è la precondizione per arrivare a un accordo sullo scambio con i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Secondo quanto riporta Haaretz, Haniyeh ha anche invitato le nazioni arabe e musulmane a continuare le proteste a sostegno della causa palestinese.
Ore 14,00 – Haaretz: “Colpito di nuovo campo a Jabalia” – Il campo profughi di Jabalia a Gaza è stata di nuovo colpito da attacchi dell’aviazione israeliana. Lo riporta Haaretz secondo cui vengono segnalati numerosi morti.
Ore 13,00 – Tajani: “Favorevoli a tregua umanitaria per aiuto civili” – “Lo abbiamo detto in tutte le riunioni: siamo favorevoli a una tregua umanitaria”. A dirlo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a margine della cerimonia di apertura dei Comics a Lucca. “Siamo favorevoli – ha poi aggiunto – affinchè ci possano essere delle pause nei combattimenti per poter aiutare la popolazione civile palestinese che nulla ha a che fare con questa guerra”.
Ore 12,00 – Hamas: “Ripeteremo le azioni del 7 ottobre fino a che Israele non sarà distrutto” – “Ripeteremo le azioni del 7 ottobre ancora e ancora finché Israele non sarà distrutto”. Lo ha detto Razi Hamed, alto funzionario di Hamas.
Ore 10,30 – Netanyahu: “Vinceremo nonostante perdite dolorose” – “Siamo in una guerra difficile. Sarà una guerra lunga. Abbiamo ottenuto importanti risultati, ma anche perdite dolorose”: lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un comunicato. “Sappiamo che ognuno dei nostri soldati è un mondo intero. L’intera nazione di Israele abbraccia voi, le famiglie, dal profondo dei nostri cuori. Siamo tutti con voi nel momento di grande dolore”, ha dichiarato Netanyahu. “I nostri soldati sono caduti in una guerra ingiusta, la guerra per la nostra casa”, ha detto Netanyahu. “Prometto a voi cittadini di Israele: completeremo il lavoro. Continueremo fino alla vittoria”.
Ore 10,00 – Israele: “Sappiamo reagire alle minacce dal mar Rosso” – Israele ha lanciato oggi un avvertimento a chi, dal mar Rosso, sta lanciando negli ultimi giorni ripetuti attacchi alla città israeliana di Eilat, sia con droni sia con missili terra-terra. “In quella zona siamo in stato di allerta difensiva” ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, riferendosi all’intercettamento nella nottata di una “minaccia” proveniente dal mar Rosso prima che entrasse nello spazio aereo israeliano. “Inoltre – ha aggiunto – sappiamo anche attaccare, nel luogo e nei tempi che stabiliremo, sulla base dei nostri interessi di sicurezza”.
Ore 9,30 – Fonte Egitto: “Evacuazione limitata a feriti e stranieri” – Il valico di Rafah fra la Striscia di Gaza e l’Egitto è stato riaperto per un’evacuazione limitata verso l’Egitto di feriti palestinesi e detentori di passaporto straniero. Lo ha riferito una fonte egiziana al quotidiano israeliano Haaretz.
Ore 9,00 – Apre valico Rafah per evacuazione limitata da Gaza – Il valico di Rafah è aperto alle persone per un’evacuazione limitata da Gaza. Video del valico tra Gaza e l’Egitto mostrano persone e automobili che iniziano a muoversi. Lo riportano diversi media. Secondo un accordo mediato dal Qatar, è prevista un’evacuazione limitata di cittadini stranieri e feriti gravi dalla Striscia.
Ore 7,00 – Il Qatar ha mediato un accordo per prelevare alcuni feriti – Il Qatar ha mediato un accordo tra Egitto, Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, per consentire il passaggio di chi ha un passaporto straniero e di alcune persone gravemente ferite fuori da Gaza.