Israele, colonna di carri armati verso Gaza. Hamas: “L’Iran ci ha dato sostegno per l’attacco”. Combattimenti in corso per riconquistare il territorio. Jet bombardano la Striscia. Dal Libano colpi di mortaio di Hezbollah
Israele, colonna di carri armati verso Gaza: la diretta live
Ieri, sabato 7 ottobre 2023, il comandante militare di Hamas, Mohammad Deif, ha dichiarato l’inizio di una “operazione militare” contro Israele. Miliziani dalla Striscia sono entrati nei territori israeliani, mentre missili venivano lanciati contro le città in un’operazione combinata. Immediata la risposta. Centinaia di morti e migliaia di feriti (qui la cronaca della giornata). “È una campagna eroica a difesa della moschea di Al-Aqsa”, ha detto il leader di Hamas Haniyeh. “Vinceremo. Pagheranno un prezzo altissimo”, ha risposto Netanyahu. E l’Iran ha confermato il suo appoggio ad Hamas: “Fieri dei combattenti palestinesi”. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, 8 ottobre 2023.
Ore 17,38 – Scholz: “Sicurezza Israele è ragion di Stato della Germania” – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che “la sicurezza di Israele è la ragion di Stato della Germania. Questo è particolarmente vero in ore difficili come queste. E noi agiremo di conseguenza”: lo riporta l’agenzia Dpa citando dichiarazioni fatte da Scholz in cancelleria a Berlino dopo una telefonata con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Il termine “ragion di Stato” indica comunemente le priorità che possono indurre un governante a giustificare un’azione illecita sotto il profilo del diritto internazionale o interno.
Ore 17,30 – Ambasciata israeliana in Italia: “Attacco rivela il volto sanguinario di Hamas” – “Se qualcuno ha ancora dei dubbi, questo attacco rivela ancora una volta il vero volto di queste organizzazioni terroristiche: gruppi sanguinari e incontrollabili, privi di ogni inibizione morale, motivati dall’odio, dal desiderio di ferire in ogni modo i cittadini israeliani e di portare sulla distruzione dello Stato di Israele. Hamas non è interessato alla sicurezza o al benessere dei civili nella Striscia di Gaza e li considera nient’altro che pedine da sfruttare nei suoi sforzi per danneggiare i cittadini di Israele”. Lo scrive in un comunicato l’ambasciata israeliana in Italia commentando gli attacchi di Hamas in Israele.
Ore 17,30 – Tajani: “Sosteniamo con Egitto iniziative per liberare prigionieri a Gaza” – “Ho parlato con il ministro degli Esteri egiziano Shoukry. Sosteniamo tutte le iniziative per la de-escalation e siamo pronti a favorire i corridoi umanitari per la liberazione dei prigionieri detenuti a Gaza, soprattutto i soggetti più fragili a cominciare da bambini, donne e anziani”. Lo ha scritto su X il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Ore 17,20 – Gallant: “L’obiettivo è distruggere il nemico” – Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto agli ufficiali in una riunione con i militari che l’obiettivo principale di Israele sul fronte interno è “distruggere il nemico e salvare le vite dei nostri cittadini”, lo scrive il Times of Israel. Gallant elogia gli ufficiali per l’evacuazione degli israeliani dalle città vicine al confine con la Striscia di Gaza e ordina agli ufficiali di mettere a punto piani per un’eventuale evacuazione anche delle città sul confine settentrionale di Israele, se dovessero scoppiare combattimenti anche su quel fronte. Inoltre, Gallant ordina ai funzionari di fornire armi, munizioni e truppe alle squadre di sicurezza nelle città vicine al confine con Gaza.
Ore 16,30 – Wall Street Journal: fallita la mediazione dell’Egitto per il rilascio degli ostaggi feriti. Poi la smentita – L’Egitto di Al Sisi non sarebbe riuscito nella sua missione di intermediazione con Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani feriti durante le incursioni iniziate ieri. Lo scrive il Wall Steet Journal, come riporta Times of Israel. Si ritiene che più di 100 israeliani siano stati rapiti e trattenuti nella Striscia. Secondo diverse informazioni, l’Egitto sta lavorando per tentare di liberare alcuni dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza. Il Wall Street Journal, tuttavia, ha riferito che funzionari egiziani hanno dichiarato che i loro negoziatori “non sono riusciti a convincere le fazioni palestinesi a rilasciare i prigionieri israeliani feriti”.
Israele non sta “conducendo alcun negoziato con Hamas tramite l’Egitto”. Lo riporta, citando una fonte ufficiale, il sito di Times of Israel riferendosi alle notizie circolate in questo senso. Altre fonti ufficiali hanno detto al sito che “per ora stiamo combattendo i terroristi che sono sul suolo israeliano. Non siamo coinvolti fino ad ora in alcuna conversazione, in alcun negoziato sugli ostaggi”. Il governo ha ufficialmente confermato in almeno 100 il numero degli ostaggi a Gaza, anche se alcuni media parlano di 170.
Ore 16 – Netanyahu parla con i leader di Germania, Ucraina, Italia e Gran Bretagna – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato con i leader di Germania, Ucraina, Italia e Gran Bretagna, che hanno tutti espresso sostegno al diritto di Israele di fare “tutto il necessario” per difendersi, si legge in una dichiarazione dell’ufficio di Netanyahu.
Ore 15,40 – Palestinesi: 370 morti e 2.200 feriti a Gaza – Sale il bilancio delle vittime palestinesi in seguito alla risposta militare delle forze di difesa israeliane dopo gli attacchi su Israele lanciati da Hamas. Secondo il ministero della Sanità, nella Striscia di Gaza sono attualmente morti almeno 370 palestinesi e altri 2.200 sono feriti. Si tratta di un dato in aumento rispetto al bilancio di questa mattina di 313 morti e poco meno di 2mila feriti. Israele ha affermato di aver condotto oltre 400 attacchi sulla Striscia di Gaza, prendendo di mira principalmente le infrastrutture di Hamas. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha però avvertito i cittadini della Striscia di lasciare la regione poiché le sue truppe avrebbero ridotto le zone “in macerie”.
Ore 15,20 – Blinken: “Nessuna prova per ora su Iran. Oggi annunceremo nuovi aiuti a Israele. Diversi americani morti” – Gli Stati Uniti non hanno visto per ora prove sul fatto che l’Iran sia dietro all’attacco contro Israele. Lo afferma il segretario di stato americano Antony Blinken, mettendo comunque in evidenza i rapporti fra Teheran e Hamas. Poi ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno “probabilmente” già oggi i dettagli di nuovi aiuti militari a Israele. “Ci sono report che parlano di diversi americani morti in Israele, ci stiamo lavorando”, ha poi affermato il segretario di stato americano Antony Blinken in un’intervista a Cnn.
Ore 15 – Il presidente iraniano Raisi ha parlato con con i capi di Hamas e della Jihad islamica – Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha tenuto una telefonata con Ziyad Al-Nakhale, segretario generale del Movimento della Jihad Islamica, e Ismail Haniyeh, capo del movimento palestinese Hamas. Lo riporta l’agenzia iraniana Isna. Raisi ha parlato con entrambi in conversazioni separate “degli sviluppi” della situazione palestinese. I dettagli di questi colloqui non sono stati resi noti.
Ore 14,50 – Israele: “Abbattuto drone di Hezbollah nel nostro spazio aereo” – “L’esercito israeliano ha intercettato un drone di Hezbollah entrato nello spazio aereo israeliano”. Lo riferiscono i media israeliani. La tv Al Jazeera ha riferito che “un carro armato israeliano ha colpito un obiettivo nella zona di confine di Al-Khuraybah”, a Sud del Libano. L’esercito israeliano (Idf) aveva annunciato in precedenza di aver “adottato delle misure” per un eventuale coinvolgimento del partito sciita libanese nella guerra in corso.
14,30 – Hezbollah avverte Usa e Israele: “La lotta potrebbe estendersi” – Hashem Safi al-Din, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, durante una conferenza stampa, ha lanciato un messaggio agli Stati Uniti e a Israele, affermando che i combattimenti potrebbero estendersi e che le loro violazioni dei luoghi santi islamici e il “superamento di tutte le linee” hanno portato all’operazione terroristica Tempesta di Al-Aqsa di Hamas. L’intera nazione islamica si unirà alla “tempesta” se persisteranno nella loro “follia”, ha affermato l’esponente di Hezbollah, come riportano i media israeliani. Questa mattina, Hezbollah ha lanciato colpi di mortaio contro siti militari israeliani al confine con il Libano, sostenendo di essere solidale con la “resistenza palestinese”. Le forze di difesa israeliane non hanno riportato alcun ferito e hanno affermato di aver risposto con il fuoco dell’artiglieria verso l’area dei lanci e con un attacco di droni contro le “infrastrutture di Hezbollah” nell’area.
Ore 14,20 – Anche un ex calciatore tra gli israeliani uccisi nel rave – Tra i giovani uccisi nel rave da Hamas anche un ex calciatore della serie A israeliana, Lior Asulin.
Former Israeli football player Lior Asulin has been killed during Hamas’s attack on a party in the desert, in southern #Israel pic.twitter.com/pRnuXn4Iv1
— Michael A. Horowitz (@michaelh992) October 8, 2023
Ore 14 – Media: 600 i morti israeliani – Secondo i media israeliani sarebbero 600 i morti israeliani per l’attacco di Hamas.
Ore 13,45 – Netanyahu assume poteri di comando per la guerra – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ratificato la clausola di guerra, aggirando l’approvazione del governo e del gabinetto e assumendo i poteri di comando. In mattinata, il premier ha tenuto una valutazione della situazione con il Ministro della Difesa Yoav Gallant, il Capo di Stato Maggiore dell’IDF Herzi Halevi e altri leader dell’establishment della difesa.
Ore 13,30 – Quattrocento le vittime israeliane – Il bilancio delle vittime israeliane dopo l’attacco di Hamas è salito a 400 morti: lo riferiscono i media israeliani, mentre il ministero della Sanità parla di oltre 2.000 feriti.
Ore 11,30 – Wsj: Israele chiede all’Egitto mediazione per il rilascio degli ostaggi – Le autorità israeliane hanno chiesto all’Egitto di fare da mediatore per arrivare al rilascio degli israeliani catturati dal movimento palestinese Hamas. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando funzionari egiziani anonimi. Ancora non è chiaro esattamente quanti siano cittadini israeliani tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza.
Ore 10,45 – Iran: “Operazione vittoriosa accelererà il crollo del regime sionista” – L’iraniano Ali Akbar Velayati, consigliere anziano della Guida Ali Khamenei, è intervenuto sull’attacco di Hamas in Israele: “L’operazione vittoriosa accelererà certamente il crollo del regime sionista”. Nel frattempo, la Nournews, affiliata al Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano, ha dichiarato: “Gli attacchi hanno indicato che, contrariamente alle affermazioni di Israele sul dominio dell’intelligence e della sicurezza sulla Resistenza, il regime non è stato in grado di prevedere le operazioni e che la sua Iron Dome non è altro che una cupola di paglia sopra un castello di sabbia”.
“L’operazione di Hamas contro il regime sionista è stata una mossa spontanea dei gruppi della Resistenza e del popolo palestinese oppresso per autodifesa dei propri diritti inalienabili”, ha dichiarato ieri sera il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani, aggiungendo: “È stata la loro reazione naturale alle politiche guerrafondaie e provocatorie dei sionisti”.
Ore 10,30 – Hamas: in corso nostro attacco contro Sderot, lanciati 100 missili – Le brigate di al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno annunciato che “è in corso un attacco contro Sderot con un centinaio di missili”. Si tratta, affermano i miliziani, di un’azione “in risposta all’attacco contro una moschea di Gaza” e contro “abitazioni” nell’eclave palestinese condotto dall’esercito israeliano.
Ore 10,30 – Israele: “Uccisi oltre 400 terroristi nel Sud del Paese e a Gaza” – Il principale portavoce dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha reso che l’esercito con la ‘stella di David’ ha ucciso più di 400 terroristi palestinesi nel sud di Israele e nella Striscia di Gaza, e ne ha catturati altre decine, durante i combattimenti cominciati ieri, dopo l’attacco di Hamas.
🇮🇱🇵🇸 | ISRAEL-GAZA WAR: Images published by the Israeli police showing some of the intense fighting that has taken place in the south of the country during the last 48 hours. pic.twitter.com/bWfaJ0Z6Ev
— New world news (@Newworldnewsd) October 8, 2023
Ore 10 – Hamas: “313 palestinesi uccisi e 2mila feriti” – Sono almeno 313 i palestinesi che sono stati uccisi in un’azione di ritorsione militare israeliana contro la Striscia di Gaza dopo l’attacco sferrato dall’ala armata di Hamas contro Israele. Lo ha detto il ministero della Sanità dell’enclave palestinese, aggiungendo in una nota che quasi duemila persone sono rimaste ferite.
Ore 9 – Israele: colpito il compound del capo dell’intelligence di Hamas – I caccia israeliani hanno attaccato il compound militare nella casa del capo dell’intelligence di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’esercito israeliano.
Ore 8,50 – Idf: “Stiamo affrontando Hamas in otto zone” – Le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno al momento affrontando i militanti di Hamas in otto aree di Israele. Lo riferisce il portavoce militare delle Idf, il tenente colonnello Richard Hecht, in un briefing. Le forze di difesa israeliane, ha spiegato, hanno “ripreso il controllo di 22 località nel sud” che erano state invase dai militanti di Hamas, ma li stanno ancora affrontando in otto località. L’obiettivo principale, ha spiegato Hecht, è quello di confermare che “quelle comunità sono libere da terroristi”.
Ore 8,45 – Portavoce Idf: “Iniziata evacuazione dei residenti vicino alla Striscia di Gaza” – Le autorità israeliane stanno “lentamente iniziando a evacuare” i residenti nelle aree circostanti la Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il portavoce militare delle Idf, il tenente colonnello Richard Hecht, in un briefing, evitando di indicare quante persone verranno evacuate. Il Consiglio regionale di Mateh Asher, situato nel nord e nell’ovest della Galilea, questa mattina ha invitato i residenti locali a evacuare il sud o il centro del paese.
Ore 8,40 – Carri armati israeliani verso Gaza – Le Forze di difesa israeliane si starebbero preparando a una incursione di terra nella Striscia di Gaza. Lo dimostrerebbero le decine di carri armati israeliani che si stanno dirigendo verso l’enclave palestinese, come dimostrano i video condivisi sui social. In precedenza l’Idf aveva spiegato che era iniziata l’evacuazione dei residenti israeliano vicino alla Striscia di Gaza. Da qui sono partiti i centinaia di miliziani di Hamas che hanno fatto incursione in Israele.
Ore 8,30 – Israele: oltre 300 morti, 1800 feriti, 100 rapiti – È salito a oltre 1.800 il numero delle persone rimaste ferite negli attacchi di Hamas contro Israele, almeno 300 i morti e 100 rapiti, tra civili e militari. È l’ultimo aggiornamento dato dall’ambasciata israeliana negli Usa via Twitter. Sono invece 750 gli israeliani che risultano ancora dispersi dopo l’attacco sferrato dai miliziani di Hamas in Israele. Lo riporta l’emittente Channel 12 riferendo delle numerose persone rapite dagli uomini di Hamas.
Ore 8,10 – Portavoce forze difesa Israele: affrontiamo Hamas in 8 zone di Israele – Le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno al momento affrontando i militanti di Hamas in otto aree di Israele. Lo riferisce il portavoce militare delle Idf, il tenente colonnello Richard Hecht, in un briefing. Le forze di difesa israeliane, ha spiegato, hanno “ripreso il controllo di 22 località nel sud” che erano state invase dai militanti di Hamas, ma li stanno ancora affrontando in otto località. L’obiettivo principale, ha spiegato Hecht, è quello di confermare che “quelle comunità sono libere da terroristi”.
Ore 7,40 – Hezbollah, lancio razzi e artiglieria da Libano – Il gruppo militante libanese Hezbollah ha riferito di avere lanciato decine di razzi e artiglieria contro tre postazioni israeliane in un’area contesa lungo il confine del paese. Hezbollah ha affermato che l’attacco avvenuto con “un gran numero di razzi e artiglieria” era in solidarietà con la “resistenza palestinese”, aggiungendo che sono state colpite direttamente postazioni israeliane. L’esercito israeliano ha risposto al fuoco nelle aree libanesi, ma non ci sono state notizie immediate sulle vittime.
Hezbollah, che ha rivendicato la responsabilità dei colpi di mortaio sparati dal Libano verso il nord di Israele, ha reso noto di averlo fatto in solidarietà con la “resistenza palestinese”. In una nota, il gruppo paramilitare islamista e sciita libanese, che come miliziani palestinesi vuole la distruzione di Israele, afferma di aver preso di mira tre siti militari israeliani nelle “fattorie di Sheeba”, la regione contesa di Mount Dov. Le forze di difesa israeliane non hanno riportato alcun ferito e hanno detto di aver risposto con attacchi di artiglieria.
Ore 7,25 – Israele: liberati alcuni ostaggi al confine con Gaza – In Israele sono stati liberati alcuni ostaggi che erano tenuti in una casa a Ofakim, al confine con Gaza, e nell’operazione i soldati israeliani hanno ucciso “10 terroristi” ma anche alcuni civili. Secondo l’esercito israeliano c’è un “numero significativo” di civili e soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas, tra cui bambini, donne, anziani e disabili. Alcuni sono vivi e alcuni probabilmente morti, ha riferito il portavoce militare tenente colonnello Jonathan Conricus.
Ore 7,10 – Israele: “Colpiti obiettivi Hamas tra i quali QG intelligence”. Media: colpite anche case leader Hamas – L’esercito israeliano ha reso noto all’alba di aver colpito all’almeno 10 obiettivi di Hamas tra i quali anche u quartieri generali dell’intelligence. Secondo l’emittente pubblica Kan, l’aviazione ha attaccato anche le case degli alti funzionari di Hamas nella Striscia di Gaza.
Ore 7 – Portavoce di Hamas: “L’Iran ci ha dato sostegno per lanciare l’attacco a sorpresa” – L’Iran ha dato il proprio sostegno a Hamas in modo che potesse lanciare l’attacco a sorpresa e senza precedenti contro Israele. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, alla Bbc. L’attacco su più fronti ha causato finora la morte di 300 civili e uomini delle forze di sicurezza israeliane, il ferimento di oltre mille e un numero imprecisato di rapiti dal sud di Israele e portate nella Striscia di Gaza.
Ore 5 – Stato di emergenza esteso a tutto Israele – Il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha deciso di estendere lo stato di emergenza all’intero territorio dello stato. Prima di ciò, aveva dichiarato una “situazione speciale” entro un raggio di 80 chilometri dalla Striscia di Gaza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha osservato che l’IDF sta ripulendo le ultime aree popolate dai terroristi. Ha aggiunto che questo pone fine alla prima fase di respinta dell’attacco e l’esercito passa all’attacco. Netanyahu ha promesso di usare “pieno potere” dell’IDF per distruggere il potenziale di Hamas e ha invitato gli abitanti di Gaza a “andarsene da qui immediatamente”. Allo stesso tempo, uno dei leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato che l’attacco del gruppo militante si estenderà alla Cisgiordania e alla città di Gerusalemme.
Ore 2,05 – Netanyahu, sarà una guerra “lunga e difficile” – Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che il suo Paese si sta “imbarcando in una guerra lunga e difficile”, imposta dal movimento palestinese Hamas, che ha compiuto un attacco senza precedenti in territorio israeliano. Al momento sono morti almeno 300 israeliani e 232 palestinesi. In un messaggio pubblicato sul suo account X, Netanyahu ha affermato che la guerra “ci è stata imposta da un attacco omicida di Hamas”. La prima fase della guerra, scrive Netanyahu, prevede la “distruzione della maggior parte delle forze nemiche” che si sono infiltrate in Israele e hanno ucciso civili e soldati. Israele ha anche lanciato un’offensiva a Gaza “e continuerà senza esitazione e senza tregua, fino al raggiungimento degli obiettivi”, ha aggiunto.
Ore 00,40 – Israele: Usa, discutiamo di possibili aiuti militari – Stati Uniti e Israele stanno discutendo di possibili aiuti militari. Lo afferma un funzionario dell’amministrazione americana. Il funzionario ha spiegato che un annuncio da parte di Washington è possibile già oggi, ma ha osservato che la situazione al Congresso – dove la Camera è attualmente priva di un leader – complicherà la questione.