Israele si impegna a migliorare la fornitura di acqua ed energia a Gaza con l’aiuto dei Paesi Bassi
Lo ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Gaza si trova ad affrontare una crisi energetica a causa dei danni provocati dai conflitti del passato
Il governo olandese aiuterà Israele a migliorare la fornitura di acqua, elettricità e gas nella striscia di Gaza, attualmente a corto di energia. Lo ha annunciato il primo ministro Benjamin Netanyahu durante una visita nei Paesi Bassi.
Netanyahu ha sottolineato che, mentre il suo governo è in conflitto con i “terroristi” che vivono nei territori occupati, Israele vuole impegnarsi a migliorare la qualità della vita per la maggior parte delle persone che vi abitano.
“Non abbiamo nessuna battaglia con la gente di Gaza”, ha detto. “Il primo passo è quello di migliorare la fornitura di energia e di acqua a Gaza, compresa la creazione di un gasdotto”.
Gaza si trova ad affrontare una crisi energetica a causa dei danni alla sua rete elettrica provocati dai conflitti del passato, insieme all’embargo da parte di Israele e altre sanzioni e restrizioni.
Attualmente il paese gode della fornitura dell’elettricità per meno della metà della giornata, a causa del razionamento che prevede l’uso di energia per sole 8 ore.
Un gasdotto proveniente dai territori israeliani potrebbe consentire alla centrale elettrica di Gaza di raddoppiare la generazione di energia.
L’approvvigionamento idrico di Gaza e della Cisgiordania occupata da Israele sono stati a lungo un punto di tensione con i palestinesi, i quali accusano Israele di impedire loro l’accesso a una quantità d’acqua sufficiente e a un prezzo accessibile.
Netanyahu non ha ancora rilasciato i dettagli del progetto, si è limitato a dire che la collaborazione con gli olandesi, che hanno una lunga tradizione di gestione delle risorse idriche, sarebbe stata di aiuto.