Israele, esponente della Jihad in sciopero della fame muore in carcere: lanciati razzi da Gaza
Israele, esponente della Jihad in sciopero della fame muore in carcere: lanciati razzi da Gaza
Sale la tensione al confine tra Israele e Gaza. A far temere per una nuova escalation è la morte in carcere di un presunto esponente della Jihad Islamica, Khader Adnan, in sciopero della fame da 86 giorni.
In un comunicato, il gruppo islamista palestinese ha affermato che “l’occupazione pagherà il prezzo per la morte” di Adnan, annunciando proteste in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Stamattina almeno tre razzi sono stati lanciati dalla striscia di Gaza, senza causare danni.
Secondo le autorità israeliane, stanotte Adnan è stato trovato privo di sensi nella sua cella ed è stato trasferito in un vicino ospedale, dove ne è stato confermato il decesso. Era stato arrestato per la decima volta il 5 febbraio, con l’accusa di appartenere al gruppo terroristico. Il 45enne aveva già protestato dal carcere altre quattro volte: nel 2012 uno sciopero della fame contro la “detenzione amministrativa”, che prevede l’arresto senza processo, era durato 66 giorni, nel 2015 un’altra protesta era durata 50 giorni. Nel 2018 aveva interrotto lo sciopero dopo aver patteggiato una condanna a un anno per aver aderito al gruppo terroristico. L’uomo, che godeva di grande popolarità nei territori palestinesi, era sospettato di essere un portavoce della Jihad islamica.
Il servizio carcerario israeliano ha dichiarato che ”il detenuto si era rifiutato di sottoporsi a visite mediche e di ricevere cure”. Un’ong israeliana, Physicians for Human Rights Israel, lo aveva visitato in carcere negli scorsi giorni chiedendo che fosse “trasferito urgentemente in ospedale” perché a rischio “imminente” di morire. I familiari di Adnan hanno accusato le autorità israeliane sono responsabili di una serie di gravi negligenze nei suoi confronti.
L’Autorità palestinese ha chiesto di aprire un’indagine internazionale sulla morte del 45enne, definita un “assassinio deliberato” dal primo ministro Mohammad Shtayyeh. Secondo Hamas, il gruppo islamista che controlla la strisca di Gaza dal 2007, “l’occupazione ha la piena responsabilità per la morte di Khader Adnan”.
Dal suo insediamento come ministro della Sicurezza nazionale lo scorso dicembre, Itamar Ben Gvir ha inasprito le condizioni dei detenuti per reati di terrorismo, riducendo anche il tempo consentito per le docce.