Israele, primi effetti del vaccino anti-Covid sugli over 60: calano contagi, ricoveri e malati gravi
Israele, primi effetti del vaccino anti-Covid negli over 69: giù ricoveri e contagi
In Israele si iniziano a vedere i primi effetti del vaccino anti-Covid negli over 60: lo dimostrano i dati analizzati dall’Istituto Weizmann, secondo cui calano sia i ricoveri che i contagi.
“La magia è iniziata” ha scritto su Twitter il ricercatore Eran Segal, che, insieme ad alcuni suoi colleghi, ha studiato i dati a circa 40 giorni dall’inizio della vaccinazione di massa.
Al momento, in tutto il Paese circa tre milioni di abitanti hanno ricevuto la prima dose del siero anti-Covid sviluppato dalla Pfizer, mentre sono 1,8 i milioni di persone a cui è stata somministrata anche la seconda dose.
Secondo i dati delle ultime due settimane, tra gli over 60, ovvero i primi a ricevere il vaccino, si è registrato un calo del 35 per cento di nuovi contagiati dal Covid-19, una flessione del meno 30 per cento di ricoveri e un meno 20 per cento di malati gravi.
Secondo Segal questi numeri non erano stati registrati nemmeno durante il precedente lockdown e i numeri sono migliori anche se paragonati con quelli riguardanti le generazioni più giovani.
Nonostante questo, però, il Paese resta ancora in lockdown almeno fino a venerdì soprattutto per paura delle varianti inglese e brasiliana.
Con queste nuove mutazioni del virus, infatti, secondo Gili Regev-Yochay, direttrice dell’unità di epidemiologia all’ospedale Sheba, sarà necessario riuscire a vaccinare almeno l’80% della popolazione per raggiungere l’immunità di gregge.
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