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Israele, il ministro della Difesa Avigdor Lieberman si è dimesso: “La tregua con Gaza è una resa al terrorismo”

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Lieberman ha definito "una resa al terrorismo" il cessate il fuoco raggiunto con il movimento islamico palestinese Hamas nella striscia di Gaza grazie alla mediazione di Egitto e Nazioni Unite

Il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, si è dimesso mercoledì 14 novembre 2018.

Lieberman ha definito “una resa al terrorismo” il cessate il fuoco raggiunto, martedì 13 novembre, con il movimento islamico palestinese Hamas nella striscia di Gaza grazie alla mediazione di Egitto e Nazioni Unite.

“Non c’è altro modo per chiamarla”, ha detto Lieberman durante la conferenza stampa tenuta alla Knesset al margine della riunione del suo partito Yisrael Beitenu.

“Stiamo comprando una tregua a breve termine con danni alla nostra sicurezza a lungo termine”.

L’ormai ex ministro della Difesa israeliano ha chiesto di indire elezioni anticipate nello stato ebraico. Durante la conferenza stampa alla Knesset, ha detto che anche i membri del suo partito lasceranno il governo del premier Benjamin Netanyahu a seguito delle sue dimissioni.

“C’è una mancanza di chiarezza nella visione politica e della sicurezza dell’attuale governo ed è ora di presentare la data delle elezioni”, ha detto.

Le prossime elezioni parlamentari israeliane sono previste per novembre 2019. Eventuali elezioni anticipate potrebbero tenersi a marzo.

La mossa di fare uscire il suo partito ultra-nazionalista, Yisrael Beiteinu, dalla coalizione di maggioranza sarebbe pensata da Lieberman da tempo, convinto di non riuscire a imprimere la direzione voluta alla politica di difesa del paese. Tra i motivi dei malumori, ci sarebbe anche il mancato accordo nel governo sulla legge per la leva obbligatoria anche per gli ultra-ortodossi, la cui votazione sulla bozza della norma è slittata alla Knesset il 2 dicembre 2018.

Dopo gli ultimi due giorni di scontri al confine con la striscia di Gaza, le dimissioni di Lieberman sono state richieste da più parti. Il cessate il fuoco con Hamas è stato raggiunto la sera di mercoledì 14 novembre, mediato dall’Egitto e dalle Nazioni Unite. Il premier Netanyahu ha difeso la decisione del suo governo di aderire alla tregua con Hamas di fronte alle numerose critiche ricevute.

Se Lieberman dovesse dimettersi, il governo avrebbe una maggioranza esigua tale da spingere il premier a indire elezioni anticipate entro un paio di mesi, aveva affermato una fonte della coalizione vicina a Netanyahu.

“In tempi di emergenza, quando bisogna prendere decisioni cruciali per la sicurezza, l’opinione pubblica non può sempre essere al corrente di considerazioni che devono essere nascoste al nemico”, ha spiegato il premier, giustificando la decisione di accettare il cessate il fuoco con le fazioni palestinesi della Striscia di Gaza, mediato dall’Egitto. “I nostri nemici chiedevano un cessate il fuoco e sapevano molto bene perchè”, ha aggiunto, intervenendo a una cerimonia in onore di David Ben Gurion.

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