Israele ha colpito il nord della Striscia di Gaza
L'attacco è avvenuto a poche ore dalla decisione del ministro della Difesa Avigdor Lieberman di chiudere il passaggio commerciale di Kerem Shalom
“L’esercito israeliano ha colpito la striscia di Gaza. Le esplosioni sono state udite nel nord “, secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Haaretz.
Haarezt ha annunciato l’attacco, avvenuto poche ore dopo la decisione del ministro della Difesa Avigdor Lieberman di chiudere la zona di Kerem Shalom, il valico di passaggio commerciale al confine tra la Striscia di Gaza, Israele e Egitto, in seguito a un incendio causato da manifestanti palestinesi.
Israele ha puntato il dito contro Hamas per il sabotaggio che, secondo il governo israeliano, ha causato danni stimati per milioni di dollari.
I caccia israeliani, secondo quanto riporta l’emittente televisiva Canale 10, hanno colpito con almeno nove missili il nord della Striscia di Gaza.
L’obiettivo dell’attacco a nord della Striscia di Gaza sarebbe un’infrastruttura importante per i palestinesi. Fonti palestinesi riferiscono infatti che l’aviazione israeliana ha preso di mira un generatore nei pressi della città di Beit Hanoun.
Finora non sono state riportate vittime. In questo articolo trovate tutti gli ultimi aggiornamenti sulla Marcia del Ritorno.
Nei prossimi giorni sono previste alcune importanti manifestazioni di protesta indette da Hamas nel giorno della “Nakba”, la “catastrofe”, in seguito all’espulsione di migliaia di arabi dopo la nascita dello stato di Israele nel maggio del 1948.
Tra pochi giorni è anche previsto lo spostamento dell’ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme, proprio in occasione del 70esimo anniversario dalla nascita dello stato di Israele.
Perché è stato chiuso il valico di Kerem Shalom
Il passaggio è stato chiuso in seguito ai danneggiamenti nel corso delle proteste dei palestinesi.
Dozzine di manifestanti palestinesi hanno fatto irruzione nella parte terminale di Gaza, il principale canale per le merci in entrata e in uscita dal territorio, creando un gasdotto che fornisce gas da Israele, bruciando un nastro trasportatore e danneggiando un tubo del carburante.
“La traversata rimarrà chiusa fino a quando il danno causato dai disordini non sarà riparato e riaprirà in base a una valutazione della situazione”, ha detto l’esercito israeliano.
Più di due milioni di persone sono stipate nella stretta enclave costiera di Gaza, dove i tassi di povertà e disoccupazione sono alti.
Kerem Shalom è uno dei tre principali valichi di confine di Gaza con Israele ed Egitto, ma è il luogo in cui la maggior parte delle merci transitano quotidianamente.