L’Isis uccide 35 soldati filo-Assad a Deir al-Zor, in Siria
Deir al-Zor è un centro strategico per i miliziani perché collega Raqqa, capitale de facto del gruppo estremista in Siria, e il territorio che controlla in Iraq
Almeno 35 soldati siriani appartenenti alle forze di sicurezza fedeli al governo del presidente Bashar al-Assad sono rimaste uccise in un attacco condotto dall’Isis in diverse aree della città di Deir al-Zor, nel nordest della Siria.
È quanto ha annunciato l’Osservatorio siriano per i diritti umani, che monitora il conflitto civile in Siria grazie a una vasta rete di contatti in loco.
I combattenti del sedicente Stato islamico controllano gran parte dell’omonima provincia orientale siriana di Deir al-Zor, mentre le forze del regime di Assad mantengono alcune parti della città, tra cui l’aeroporto.
Deir al-Zor è un centro strategico per i miliziani dell’Isis visto che collega Raqqa, capitale de facto del gruppo estremista in Siria, dove migliaia di civili sono intrappolati e non possono scappare, e il territorio di cui ha ancora il controllo in Iraq.
Le Nazioni Unite hanno denunciato che tra le 15 e le 20 persone sarebbero morte nel corso del 2015 a Deir al-Zor, aggiungendo che 200mila abitanti rischiano di morire di fame.
— IL TERRITORIO CONTROLLATO DALL’ISIS IN SIRIA E IRAQ SI È RIDOTTO
(Qui sotto: una cartina elaborata da IHS Jane con in rosso i territori persi dall’Isis nel 2015)