Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:44
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’Isis ha perso il 14 per cento dei suoi territori nel 2015

Immagine di copertina

Il sedicente Stato islamico ha perso nell'ultimo anno città strategiche come Tal Abyad in Siria e Tikrit in Iraq, ma ha conquistato Palmyra

Il sedicente Stato islamico ha perso circa il 14 per cento dei territori che controllava nel 2015. A renderlo noto è il centro studi di geopolitica statunitense IHS Jane.

L’Isis ha abbandonato città strategicamente importanti come Tal Abyad al confine tra la Siria e la Turchia e la città irachena di Tikrit.

Il sedicente Stato islamico, inoltre, non ha più il controllo della raffineria di Baiji in Iraq e di un tratto dell’autostrada che collega la sua roccaforte siriana di Raqqa e Mosul, nel nord dell’Iraq, cosa che ha complicato le operazioni di rifornimento.

Il centro studi IHS Jane ha comunicato che il territorio dominato dal gruppo si è ridotto di 12.800 chilometri quadrati su 78mila tra l’inizio dell’anno e il 14 dicembre 2015.

(Una cartina elaborata da IHS Jane con in rosso i territori persi dall’Isis nel 2015)

“Avevamo già visto un impatto finanziario negativo sull’Isis a causa della perdita di controllo del valico di frontiera di Tal Abyad prima del recente intensificarsi di attacchi aerei contro i pozzi di petrolio controllati dal gruppo”, ha detto Columb Strack, analista del centro di ricerca statunitense.

Tuttavia, il sedicente Stato islamico nel 2015 ha conquistato centri di alto valore come la storica città siriana di Palmyra e Ramadi, la capitale di Anbar, la provincia più grande dell’Iraq. Le operazioni per la riconquista di Ramadi sono state avviate martedì 22 dicembre dall’esercito iracheno.

Sono i curdi siriani ad aver visto espandere maggiormente i territori sotto il loro controllo che sono aumentati del 186 per cento nel 2015.

Il maggiore sconfitto sul campo nel 2015 sembra essere stato il governo siriano di Bashar al-Assad che, secondo il centro studi IHS Jane, ha perso il 16 per cento dei territori sotto il suo controllo che sono scesi a circa 30mila chilometri quadrati, meno della metà della superficie controllata dall’Isis e solo una frazione dell’area totale della Siria che è di circa 185mila chilometri quadrati.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?