L’Isis ha rivendicato l’attacco di capodanno a Istanbul
L'attentatore sarebbe un uomo dell’Asia centrale, uzbeko o kirghiso, legato all’Isis e farebbe parte della stessa cellula di Istanbul che ha colpito l’aeroporto Ataturk
L’Isis ha rivendicato la strage che la notte di capodanno è costata la vita a 39 persone, tra cui 28 stranieri, nella discoteca Reina di Istanbul, tramite un comunicato stampa della sua agenzia Amaq. Secondo l’agenzia di stampa Reuters, il sedicente Stato islamico parla di un “soldato eroico del Califfato” nel testo della rivendicazione.
L’autore della strage, che è entrato nel locale uccidendo i buttafuori e aprendo il fuoco, per le autorità ha agito da solo nonostante per i testimoni si sia trattato di almeno due uomini. L’attentatore è in fuga e la polizia lo sta cercando.
Secondo il principale quotidiano indipendente turco Hurriyet sarebbe un uomo dell’Asia centrale, uzbeko o kirghiso, legato all’Isis e farebbe parte della stessa cellula di Istanbul che ha colpito l’aeroporto Ataturk, lo scorso 28 giugno.
Gli investigatori sarebbero arrivati al nome dopo gli interrogatori nella notte di 63 detenuti sospettati di far parte delle cellule dell’Isis in Turchia.
In un primo momento si era parlato di un sospetto arabo, perché alcuni testimoni lo avevano sentito parlare in questa lingua. Negli ultimi mesi diversi attentati hanno sconvolto la Turchia, e a realizzarli sono stati gruppi di matrice differente.
In Turchia sono stati attivi sia l’Isis sia diversi gruppi curdi.
Qui sotto il testo della rivendicazione
BREAKING UPDATE: ISIS claims responsibility for the Terrorist attack AF the Reina nightclub that killed 39 people – Amaq news agency. pic.twitter.com/TScBD3rIm2
— News_Executive (@News_Executive) 2 gennaio 2017
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