L’Isis avrebbe venduto petrolio a Bashar al-Assad
Secondo il governo americano, il sedicente Stato islamico avrebbe guadagnato più di 455 milioni di euro
Il rappresentante dell’ufficio del Tesoro statunitense Adam Szubin ha dichiarato che l’Isis avrebbe guadagnato più di 455 milioni di euro vendendo petrolio al governo siriano di Bashar al-Assad.
Secondo il governo americano, il gruppo estremista avrebbe caricato ogni mese carburante pari a un valore di circa 36 milioni di euro su camion che attraversavano i territori siriani in cui è in corso la guerra civile, superandone anche i confini.
“L’Isis sta vendendo al regime di Assad un grande ammontare di petrolio. Le due parti si stanno massacrando a vicenda mentre commerciano per milioni e milioni di dollari”, avrebbe dichiarato Szubin durante un intervento presso l’associazione non governativa Chatham House di Londra.
Secondo gli Stati Uniti, il petrolio sarebbe distribuito sia in territori controllati dall’Isis in Siria, sia in zone siriane occupate dai curdi, che in Turchia.
Non è stato precisato quando sarebbe iniziato il commercio del petrolio tra Assad e Isis, ma l’ufficio del Tesoro ha chiarito che il sedicente Stato islamico avrebbe guadagnato più di 455 milioni di euro, quindi è ipotizzabile che la vendita sia andata avanti per più di un anno.