Irlanda del Nord, legalizzati matrimonio gay e aborto
Alla mezzanotte del 22 ottobre cadute le restrizioni imposte dalla legge nazionale. È una delle conseguenze della paralisi del governo e del parlamento locali di Belfast
Irlanda del Nord, legalizzati matrimonio gay e aborto
Una giornata storica in Irlanda del Nord: alla mezzanotte di oggi, 22 ottobre 2019, sono cadute le restrizioni imposte dalla legge nazionale su aborto e contro i matrimoni gay. Le nozze gay e l’aborto sono dunque diventati legali.
Si tratta di una delle conseguenze della paralisi del governo e del parlamento locali di Belfast, che risultano bloccati da quasi tre anni dal mancato rinnovo della coalizione d’unità nazionale fra la destra unionista protestante del Dup e la sinistra repubblicana cattolica dello Sinn Fein.
La paralisi prolungata trasferisce ora temporaneamente la potestà legislativa sul territorio nordirlandese al Parlamento britannico, dove un’ampia maggioranza ha già votato a favore dell’estensione della depenalizzazione pressoché totale dell’interruzione di gravidanza in Ulster e della fine del divieto del matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Il ministro britannico per l’Irlanda del Nord, Julian Smith, ha spiegato che le nuove norme avranno effetto a livello operativo nel 2020, ma da stanotte sono in vigore.
Tecnicamente le materie in questione sono devolute alle varie nazioni del Regno Unito: e in Irlanda del Nord finora le norme si distinguevano in senso restrittivo rispetto a Inghilterra, Scozia e Galles a causa del potere di veto del Dup, forza d’ispirazione tradizionalista protestante. Mentre lo Sinn Fein era a favore da tempo della liberalizzazione, al pari di gruppi femministi, Lgbt e di varie ong locali.
Nel resto del Regno Unito l’aborto è legale dal 1967. Era rimasto illegale nell’Irlanda del Nord, salvo che la gravidanza minacciasse la vita della mamma.
Le associazioni pro Life hanno protestato vigorosamente, ma il tentativo fatto dal Dup di dar vita a un auto-convocazione in extremis dell’assemblea parlamentare di Stormont, a Belfast, per fermare il trasferimento delle competenze a Westminster è fallito ieri, 21 ottobre, a causa del boicottaggio di altri partiti.