L’Iraq sta lavorando per riportare la Siria nella Lega araba
Il ministro degli Esteri iracheno e quello francese si sono incontrati a Baghdad. Hanno affrontato, tra le altre cose, questioni riguardanti la Siria
L’Iraq sta lavorando per riportare la Siria nella Lega araba
L’Iraq “sta lavorando per riportare la Siria nella Lega araba”. A rivelarlo è stato il ministro degli Esteri iracheno, Mohamed Ali Alhakim, durante una conferenza stampa a margine dell’incontro con il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, arrivato oggi, giovedì 17 ottobre 2019, in visita a sorpresa a Baghdad.
“Abbiamo discusso con la parte francese della ricostruzione delle aree liberate dall’Isis”, ha detto il ministro iracheno. “Abbiamo anche discusso degli sforzi per ridurre le tensioni e garantire la libertà di navigazione nel Golfo e sottolineato la necessità di ridurre l’escalation e la tensione tra Washington e Teheran”, ha proseguito Alhakim.
Il vertice ha inoltre riguardato “il destino dei terroristi detenuti in Siria alla luce delle operazioni militari turche”. Baghdad adotterà infatti “tutte le misure necessarie per impedire l’infiltrazione di combattenti stranieri attraverso il confine con la Siria”. “Alcuni combattenti dell’Isis sono fuggiti dalla Siria insieme alle proprie famiglie verso il confine iracheno”, ha detto il ministro, secondo cui Baghdad intende processare tutti i miliziani iracheni del sedicente Stato Islamico.
Ieri, il ministro della Difesa iracheno, Najah al-Shammari, aveva fatto sapere che le forze di sicurezza del Paese arabo hanno arrestato “numerosi infiltrati” del sedicente Stato Islamico, entrati in territorio iracheno.
Dalla nota pubblicata nella tarda serata di ieri dal ministero della Difesa iracheno, e citata dal portavoce del ministero, Yahya Rasool, si apprende che il Ministro Shammari ha ispezionato ieri “l’area di Tel Safouk e un valico di frontiera con la Siria”, dove ha incontrato alcuni funzionari curdo-iracheni. Non è stato reso noto il numero di arrestati, fuggiti dalla Siria ed entrati illegalmente in Iraq.